Ucraina, il Consiglio Ue approva il 14esimo pacchetto di sanzioni alla Russia
Ucraina, il Consiglio Ue approva il 14esimo pacchetto di sanzioni alla RussiaRoma, 24 giu. (askanews) – Il Consiglio Ue ha approvato il 14esimo pacchetto di sanzioni contro la Federazione russa con misure che intendono colpire l’economia russa anche obbligando le società europee ad assicurarsi che i loro interlocutori in Paesi terzi non violino le sanzioni europee. Un punto particolarmente curato in tal senso riguarda il Gnl russo.
Nel nuovo insieme di misure contro la Russia figurano 116 persone ed entità giuridiche legate all’invasione dell’Ucraina. “Il Consiglio ha approvato oggi il 14esimo pacchetto di misure economiche restrittive individuali per assestare un altro colpo al regime di Putin e a coloro che perpetuano la sua guerra di aggressione illegale, immotivata e ingiustificata contro l’Ucraina”, dichiara il testo a conferma della decisione.
Con il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, inoltre, “passa il principio che ci deve essere un risarcimento per le imprese colpite dalla Russia, come il caso di Ariston”, quindi “passano la base giuridica e il principio giudiziario, poi vedremo dove trovare i fondi. E’ una vittoria dell’Italia che si è battuta per garantire le imprese che nel rispetto delle sanzioni operano in Russia, ce ne sono circa 200, e noi abbiamo il dovere di tutelarle”, ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Cae a Lussemburgo, spiegando: “Noi abbiamo due casi quello della Ariston e di Unicredit” e “grazie all’attento lavoro dell’Italia nella preparazione del pacchetto, oggi è passato il principio secondo cui le imprese possono agire in giudizio per chiedere un risarcimento per eventuali azioni di ritorsione”. Sono previsti due tipi di rimedi che permettono alle imprese di agire dinanzi alle corti nazionali UE per chiedere di esser risarcite. In primo luogo, per chiedere il risarcimento di danni subiti per cause avviate in Paesi terzi da soggetti russi o controllati da russi per contratti o transazioni la cui esecuzione è stata colpita dalle sanzioni europee.
In secondo luogo, per chiedere il risarcimento dei danni causati da soggetti russi che hanno beneficiato dei provvedimenti russi di assegnazione in amministrazione temporanea. Non si tratta di meccanismi di compensazione automatica, ma di misure che consentono di agire in giudizio.