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Ucraina, Mattarella auspica pace giusta, Mosca rispetti Carta Onu

| Redazione StudioNews |

Ucraina, Mattarella auspica pace giusta, Mosca rispetti Carta OnuPodgorica, 18 feb. (askanews) – “La posizione dell’Italia è nitida, chiarissima, limpida” e si basa sul rispetto del diritto internazionale, sul rispetto della carta delle Nazioni Unite. L’auspicio, da tre anni a questa parte, è che la Russia torni a rispettare quella carta. Sergio Mattarella parla a Cetinje, la storica capitale del Montenegro dove si trova in visita ufficiale, a 24 ore dal nuovo attacco della portavoce del ministro degli Esteri russo, e ribadisce il punto di vista del nostro paese nella vicenda ucraina. “Questa ferma, vigorosa affermazione sul rispetto dei principi della Carta Onu, dell’eguaglianza di ogni Stato – ricorda -, è stata alla base del sostegno che l’Italia, insieme a Ue e Usa, ha assicurato all’Ucraina per resistere alla violenza delle armi”.



Il presidente della Repubblica risponde alla domanda di un giornalista sulla tensione con Mosca nel corso della conferenza stampa al termine dei colloqui con il presidente del Montenegro, Milatovic. “Anche se questo tema non è stato oggetto dei nostri colloqui – premette – per il rispetto doveroso alla libera domanda della stampa risponderò volentieri”. Mattarella ricorda che “da tre anni a questa parte la posizione dell’Italia, e quella che ho personalmente sempre espresso ai numerosi interlocutori internazionali, è quella dell’invito a ristabilire il rispetto del diritto internazionale e della sovranità di ogni Stato, della sua indipendenza e dignità, di qualunque dimensione, piccolo o grande che esso sia”. Una posizione che si è sempre accompagnata “all’auspicio che la Russia torni a svolgere il proprio ruolo di grande rilievo e importanza nella comunità internazionale, nel rispetto dei principi del diritto internazionale e della sovranità di ogni stato, della carta delle Nazioni unite e degli impegni bilaterali”. Ed è un impegno bilaterale, va ricordato, quello che Mosca assunse con Kiev di preservarne l’indipendenza in cambio della restituzione degli armamenti nucleari presenti sul suo territorio.


Il capo dello Stato torna indietro di qualche anno per rimettere insieme i passaggi che hanno preceduto l’aggressione russa: “quando l’Ucraina, con il consenso della Russia, divenne indipendente a inizio anni ’90, disponeva di una grande quantità di armi nucleari, circa 1 terzo dell’arsenale della vecchia Unione sovietica. Su sollecitazione di Usa e Russia l’Ucraina ha consegnato alla Russia alcune migliaia di testate nucleari che l’avrebbero messa al sicuro da ogni invasione. A fronte di questo, nel Trattato sottoscritto con Russia, Usa e Regno Unito, l’Ucraina registrava l’impegno di questi paesi a rispettare e garantire la sua indipendenza, sovranità, integrità territoriale”. E dunque per Mattarella “questo è il mondo che vorremo si ripristinasse: quello in cui si ripettano gli impegni assunti e il diritto internazionale”. Se ieri la scelta, d’intesa con il governo, era stata di restare in silenzio rispetto alle accuse e alle minacce di Mosca oggi è intervenuta anche la seconda carica dello Stato, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, in difesa del capo dello Stato: “Nel respingere e condannare con fermezza – sia nel metodo che nel merito – le inaccettabili parole di Maria Zakharova – ha affermato – è altresì sentito e doveroso da parte mia rinnovare piena solidarietà e vicinanza al Presidente della Repubblica, custode dei valori democratici della nostra Patria”.


Nel colloquio con Milatovic al quale ha confermato il sostegno italiano all’adesione del Montenegro all’Unione europea (“urgente e indispensabile”) Mattarella ha ribadito l’importanza di “preservare le democrazie liberali e i valori che la democrazia coltiva: libertà, uguaglianza, diritti, benessere per tutti, pace, collaborazione internazionale. La democrazia – ha aggiunto – va consolidata, vissuta, affermata perché possa garantire quei diritti all’intera comunità. L’Unione europea è questo insieme di valori che rende possibile e facile e agevola la collaborazione tra paesi che ne fanno parte e che elimina lacerazioni e contrapposizioni”. E a chi gli ha chiesto se le tensioni che si registrano nello scacchiere internazionale con i vertici che vedono “separati” per la prima volta Europa e Stati Uniti sull’Ucraina Mattarella, ha assicurato che non ci sono rischi che il legame tra i paesi della Nato possa essere messo in discussione: “La Nato è nata decenni addietro, nulla può incrinare la forza di questo legame, non ho questo timore. La Nato è irrobustita dalla sua storia, dalla sicurezza che garantisce, non vi è pericolo che possa essere incrinata da qualsiasi cosa”. Mentre sono in corso le trattative per arrivare ad una conclusione del conflitto l’auspicio del capo dello Stato è, ancora una volta, “per una pace giusta e non fittizia, fragile o superabile in poco tempo”.