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Ucraina, per il Cremlino alcuni punti del piano di pace africano sono applicabili

| Redazione StudioNews |

Ucraina, per il Cremlino alcuni punti del piano di pace africano sono applicabiliRoma, 19 giu. (askanews) – Il dialogo “sulle iniziative dei leader africani per risolvere il conflitto” con l’Ucraina continuerà al vertice Russia-Africa, ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, secondo cui ci sono argomenti che potrebbero diventare trovare riscontro in passi concreti.

“Il ministro degli Esteri Lavrov ne ha parlato in modo sufficientemente dettagliato alla delegazione. Ma in generale, il dialogo con gli africani continuerà sulla scia delle idee che sono state delineate durante i colloqui dai membri della delegazione, ci sono alcuni argomenti che possono essere pienamente attuati, il presidente Putin ne ha parlato e continuerà, anche al vertice Russia-Africa, che si terrà a San Pietroburgo tra un mese”, ha detto Peskov. Della delegazione africana, guidata dal presidente sudafricano Ramaphosa (paese che detiene la presidenza di turno dei Brics), fanno parte il Senegal, le Isole Comore alla presidenza dell’Unione Africana per l’anno in corso, Egitto, Zambia, Uganda e Congo-Brazzaville. I delegati sono arrivati in Russia da Kiev, dove, il loro piano in 10 punti è stato respinto, come poi accaduto de facto anche con Putin, anche se ora il Cremlino sembra rilanciare.

“Stiamo cercando la pace. Vorremmo provare a mediare la pace tra Russia e Ucraina in questo conflitto”, ha detto il presidente sudafricano durante un incontro con Putin. I punti principali del piano africano, come sintetizzati dallo stesso Ramaphosa, prevedono una soluzione negoziale con l’avvio al più presto di negoziati, accompagnati da una de-escalation da entrambe le parti. Il piano chiede garanzie per la sovranità degli Stati e dei popoli in conformità alla Carta delle Nazioni Unite e garanzie di sicurezza per tutte le parti. Un punto specifico riguarda l’esportazione di cereali e fertilizzanti da parte russa e ucraina, argomento tornato di nuovo al centro di tensioni, con la Russia che minaccia di non rinnovare il cosiddetto accordo sul grano in quanto, sostiene, non vengono considerati gli interessi russi.