Ue, Benifei (Pd): storico accordo per prima regolamentazione IA
Ue, Benifei (Pd): storico accordo per prima regolamentazione IARoma, 9 dic. (askanews) – “Dopo centinaia di riunioni e un’ultima maratona di oltre 36 ore di negoziati abbiamo raggiunto uno storico accordo fra Parlamento Europeo e Governi sulla prima legge al mondo sull’Intelligenza Artificiale, il Regolamento Ai Act”. Lo dichiara Brando Benifei, eurodeputato PD e negoziatore per conto dell’Eurocamera del provvedimento approvato ieri notte con un accordo provvisorio fra i legislatori europei.
“Con queste regole – spiega – i sistemi che verranno usati in ambito sensibili come le scuole, i luoghi di lavoro, gli ospedali, i tribunali saranno sottoposti a regole stringenti per poter essere utilizzati, a tutela delle persone più fragili e per dare fiducia nell’adozione di questi strumenti che potranno migliorare sensibilmente le nostre vite se usati nel modo giusto. Abbiamo messo regole stringenti per la sicurezza dei modelli più potenti e abbiamo imposto la trasparenza sul diritto d’autore a tutela dei lavoratori della creatività e del giornalismo e la riconoscibilità dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale, in modo da contrastare la disinformazione e difendere la nostra democrazia da una proliferazione incontrollata dei cosiddetti “deepfakes”. Sono inoltre orgoglioso di poter dire che i durissimi negoziati dei giorni scorsi hanno permesso di ribaltare l’approccio securitario che avrebbe voluto permettere ai governi e ai privati di usare queste tecnologie per il riconoscimento emotivo nei luoghi di lavoro, per l’identificazione su base etnica e delle opinioni politiche, per la predizione di chi commetterà un crimine. Rischi distopici che abbiamo bloccato con divieti stringenti e l’uso del riconoscimento biometrico negli spazi pubblici limitato alla ricerca di terroristi e per pochi gravissimi crimini. Alcuni governi compreso quello italiano avrebbero voluto più mano libera nel mettere sotto controllo i cittadini e fare profilazione ma hanno trovato un muro invalicabile da parte nostra a tutela delle libertà, grazie anche all’inserimento di una verifica di impatto sui diritti fondamentali che è una novità assoluta introdotta dal Parlamento Europeo nella legge. Ora sarà fondamentale avviare l’implementazione che partirà dalle proibizioni per poi attuare gradualmente tutte le regole, con l’ambizione di influenzare, come già sta accadendo, la discussione a livello globale sulla regolamentazione di questa tecnologia”, conclude.