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Un libro sull’evoluzione di Milano per i 50 anni di COIMA

| Redazione StudioNews |

Un libro sull’evoluzione di Milano per i 50 anni di COIMAMilano, 4 dic. (askanews) – E’ stato presentato all’ADI Design Museum a Milano “Inspiring Cities”, il volume realizzato in occasione dei primi 50 anni di COIMA che esplora il tema dello sviluppo urbano nei prossimi anni attraverso il racconto dell’evoluzione di Milano. Ne hanno discusso Fulvio Irace, curatore del libro, Patricia Viel e Cino Zucchi, due degli architetti che hanno collaborato in questi anni con COIMA. Con loro sono intervenute anche Kelly Russell Catella (Head of Communication and Sustainability di COIMA) e Alida Catella (CEO di COIMA Image).



Kelly Russell Catella ha affermato: “Con questo volume abbiamo voluto compiere un atto di restituzione, rivolgendoci ai più giovani e dando voce alle storie straordinarie che abbiamo avuto la fortuna di incrociare in questi anni. Perciò abbiamo fatto tre scelte: anzitutto, abbiamo raccolto gli insegnamenti dal nostro passato che i giovani volessero leggere e di cui secondo noi la società dovrebbe parlare: dall’importanza della collettività, alla necessità di continuare a imparare. In secondo luogo, abbiamo scelto di dare spazio agli sguardi che si sono affiancati al nostro in questi anni. In primis quello di Gabriele Basilico, il grande fotografo che ha raccontato con le sue immagini Porta Nuova dalla sua nascita, e che solo dopo la sua morte abbiamo scoperto aver immortalato l’area dell’ex Scalo di Porta Romana e di Sesto San Giovanni (Milano) – oggi in fase di riqualificazione da parte di COIMA -; e successivamente di Iwaan Baan, uno dei più grandi fotografi internazionali viventi. Infine, abbiamo lasciato che il cuore del volume fosse occupato dalle interviste a 27 architetti che con il loro lavoro hanno saputo dare forma alle nostre progettualità, e che negli anni sono diventati amici”. Alida Catella ha aggiunto: “Questo libro è stato un tuffo nella storia di COIMA, un’occasione per ricordare la partenza nel 1974, quando Riccardo sognava il cambiamento di quella che sarebbe diventata Porta Nuova, e quando Manfredi si è trovato ad affrontare un progetto scritto ma non realizzato. Oggi, dopo 50 anni, vedo uniti i puntini, e vedo ciò che COIMA sta contribuendo a realizzare, ovvero la città come architettura del vivere”.