Milano, 4 apr. (askanews) – Saranno 350 milioni, per un valore pari a circa 125 milioni di euro, le uova consumate durante la Settimana Santa. La stima è di Unaitalia, l’associazione che rappresenta la quasi totalità della produzione avicola nazionale. Sode, sotto forma di frittata o strapazzate, secondo un’indagine AstraRicerche 2023, le uova sono un alimento immancabile sulla tavola delle feste pasquali per più di un italiano su tre (34,5%) sorpassate solo da uovo di cioccolato e colomba (indispensabili per oltre il 60% degli italiani) e preferite ad agnello (31,9%), salame (30,5%) e torta salata di formaggio (22%).
“Gli italiani nel 2022 ne hanno consumate 13,4 miliardi, pari a 228 pro capite – spiega la direttrice di Unaitalia, Lara Sanfrancesco – Di queste, il 68% è andato alle famiglie (155 uova a testa) mentre il 32% (73 uova per abitante) è stato consumato attraverso pasta, dolci e preparazioni alimentari varie, tra cui colombe e pastiere”. In fatto di tavola gli italiani a Pasqua si rivelano un po’ campanilisti: il 32% sceglie il piatto della propria regione, con percentuali che in Campania arrivano al 53% (con pastiera e casatiello) e in Veneto al 45% (la ricetta è la fugassa, tipico pan lievitato dolce).
A dispetto delle sfide tra Nord e Sud, nella classifica di 20 ricette regionali stilata da AstraRicerche, gli italiani sul podio mettono i grandi classici: casatiello, pastiera (al 26,4%) e colomba (20,6%). Seguono la torta Pasqualina ligure (18,9%) e i fiadoni, fagottini a mezzaluna ripieni al formaggio in versione dolce o salata a cavallo tra Molise e Abruzzo (16,4%); la pizza di Pasqua umbra (15,6%), la scarcella pugliese (tipico biscotto con uovo e glassatura in bella mostra, 15,2%) e il bensone (14,9%), dolce di tradizione millenaria modenese. E ancora la frittata piemontese Rognosa (14,4%), la Pasimata toscana (alternativa alla classica colomba, con uva sultanina e semi d’anice da alcuni detta schiaccia, 13,9%) e la fugassa veneta, tipico pan lievitato dolce (12,1%).