
Uninettuno, prima in Italia, ha dato vita al progetto “Socrates AI”
Uninettuno, prima in Italia, ha dato vita al progetto “Socrates AI”Roma, 5 mar. (askanews) – L’Università Telematica Internazionale Uninettuno, prima in Italia, ha dato vita al progetto “Socrates AI”, il primo docente completamente generato dall’intelligenza artificiale che consente a studenti e docenti di dialogare liberamente su tutti i contenuti scientifici presenti negli ambienti di apprendimento. Socrates AI, informa una nota, ci guida attraverso un dialogo, arricchito da fonti di insegnamento affidabili, provenienti dall’immensa banca dati digitalizzati di UNINETTUNO, il cuore del suo cyberspazio didattico ufficiale (piattaforma online dedicata agli studenti, dove è possibile accedere a videolezioni, materiali di studio, esercitazioni interattive, forum e strumenti per la pianificazione e il tracciamento del percorso formativo). Ogni risposta trae origine appunto dalle risorse del cyberspazio integrato nella piattaforma dell’università stessa, Socrates AI accede a contenuti digitalizzati e verificati dal corpo docente per garantire che si possono apprendere in modo rigoroso e consapevole.
A ogni risposta sono incluse le fonti esatte, in modo che possiate verificare e approfondire, acquisendo una conoscenza che non è solo sicura ma anche trasparente e affidabile e viene stimolata la curiosità e la riflessione. Maria Amata Garito fondatrice e rettore dell’università telematica presenta Socrates AI, la sua funzionalità nasce dalla sua visione di sfruttare appieno il cambiamento introdotto dalle nuove tecnologie, che stanno stravolgendo il mondo in modo ultraveloce, per innovare ed adeguare il sistema formativo alle evoluzioni tecnologiche: “Non sempre le risposte che vengono date agli utenti dai sistemi di Intelligenza Artificiale generativa sono scientificamente corrette. La causa è legata sia alle conoscenze di base su cui si sono addestrate, come ad esempio la Chat GPT, che è addestrata su tutti i contenuti che esistono sulla rete e, come sappiamo, la rete distribuisce vere e false conoscenze, sia alla inaccuratezza degli algoritmi con cui vengono programmate e dai modelli di interrogazione”. Il sistema di AI Socrates realizzato e inserito negli ambienti apprendimento del cyberspazio didattico dell’università è stato progettato e realizzato per addestrarsi su oltre centomila ore di video-lezioni, milioni di pagine di libri di testo, articoli, saggi, dispense, forum e chat, nonché classi interattive inserite che copre tutte le discipline dei curricula di 31 corsi di laurea appartenenti alle seguenti facoltà: Ingegneria, Economia e Diritto, Beni Culturali-Memorie Digitali, Scienze della Comunicazione e Psicologia. Questo approccio si fonda su teorie cognitive ovvero su processi mentali interni in cui l’apprendimento viene visto come un processo attivo, l’individuo elabora, immagazzina e recupera informazioni, costruendo la conoscenza in modo dinamico che pongono al centro lo studente e favoriscono la costruzione attiva della conoscenza attraverso l’integrazione di teoria e pratica.
Questa scelta è avvenuta grazie ai risultati di numerosi progetti di ricerca internazionali che hanno coinvolto il Rettore e tutta la sua equipe, permettendo lo sviluppo del modello psico-pedagogico (approccio flessibile che consente agli studenti di personalizzare il proprio percorso formativo in base alle esigenze individuali, con il supporto costante di docenti-tutor attraverso la comunicazione tra studenti e docenti in tempo reale, favorendo l’interazione diretta). L’apprendimento consente agli studenti stessi di accedere ai contenuti e svolgere le attività in qualsiasi momento, senza dover essere online nello stesso istante del docente o degli altri studenti grazie a Forum di discussione/materiali didattici digitali. Il Cyberspazio didattico dell’Università UNINETTUNO nasce nel 2005 dal Consorzio NETTUNO (istituito nel 1992) composto da quarantuno università pubbliche italiane e trenta straniere. Socrates AI consente a studenti e docenti di dialogare liberamente su tutti i contenuti scientifici presenti nei suoi ambienti di apprendimento. Ogni risposta cita le fonti di tutti i documenti inseriti nella biblioteca intelligente dell’Università stessa, accessibili con un semplice click, permettendo approfondimenti diretti sui materiali originali e consentendo uno studio multidisciplinare e interdisciplinare. Grazie a questo modello, viene garantita la validità scientifica dei contenuti ed è inoltre possibile verificare i curricula dei docenti che li hanno realizzati: professori, ricercatori e scienziati nazionali e internazionali.
L’Ateneo ha chiamato il suo sistema Socrates AI proprio per far capire il valore dell’applicazione delle teorie socratiche nei modelli di interrogazione dei sistemi di intelligenza artificiale, per sviluppare il senso critico del sapere, consente un nuovo tipo di viaggio “psico-digitale” – uno spazio in cui il globale e il locale si intersecano, permettendo alla conoscenza di interagire su scala planetaria. Per la prima volta nella storia dell’umanità le capacità cognitive umane si trasformano attraverso l’interazione con i sistemi intelligenti. All’interno di questo ecosistema i giovani possono accedere a questo modello di intelligenza artificiale generativa, alimentato con i contenuti scientifici degli ambienti di apprendimento dell’Università, che sono realizzati solamente da professori, ricercatori e scienziati nazionali ed internazionali. La piattaforma stimola un apprendimento basato su reti di concetti, piuttosto che su informazioni sparse o sequenziali. Questo approccio, che mette lo studente al centro del proprio processo formativo, aumenta la motivazione e riduce lo sforzo cognitivo necessario per apprendere. Novità è la funzionalità conversazionale dell’AI-Assistant, che interloquisce in linguaggio naturale tramite chat con i vari attori che agiscono nel contesto universitario. Con gli studenti può conversare sia in relazione all’apprendimento dei contenuti, che come guida per muoversi nel cyberspazio e, più in generale, nell’intero universo dell’Ateneo che è tra le prime università a fornire un sistema conversazionale in grado di interagire con qualità su contenuti scientifici verificati, contrastando il noto problema del rischio di fornire risposte e conoscenze non corrette, con l’AI generativa.