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Università, Conferenza al Senato sulla formazione professionale

Università, Conferenza al Senato sulla formazione professionale


<br /> </head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Università, Conferenza al Senato sulla formazione professionale




















Roma, 6 apr. (askanews) – Si è svolta presso la Sala Caduti di Nassirya, al Senato, la conferenza a supporto dell’occupazione giovanile”. La conferenza, nata su iniziativa della Sen. Elena Murelli, ha avuto l’obiettivo di analizzare le attuali sfide del mercato del lavoro per i giovani, presentando le nuove opportunità che la formazione professionale può offrire per supportare l’occupazione. Molti gli interventi dei relatori che si sono alternati sul tavolo del Senato e che hanno portato la propria esperienza cercando di suggerire le best practices per agevolare i giovani a trovare la propria identità professionale e a collocarsi più velocemente in un mercato che ha bisogno di risorse sempre più preparate.

Il tavolo di lavoro si è aperto con l’intervento della Sen. Elena Murelli Capogruppo Lega in Commissione Lavoro, Sanità, Affari Sociali e Previdenza nonchè membro della Commissione Politiche Europee, che ha rilanciato l’importanza dell’innovazione della formazione a partire dalla scuola primaria con insegnamento non solo delle materie di base ma anche delle soft skills, per poi avvicinarsi sempre di più alle superiori alle professioni con la formula del learning by doing. Questa l’evoluzione del concetto di formazione emerso oggi durante la conferenza e sottolineato dalla Senatrice Elena Murelli. “Le università dovrebbero essere sempre più create per una formazione interdisciplinare propedeutica al lavoro – continua la Sen. Murelli – dove la collaborazione con le aziende per creare profili professionali adeguati è all’ordine del giorno. Tuttavia serve anche un approccio innovativo e open mind verso i giovani e l’innovazione da parte degli imprenditori specialmente le PMI per renderle più competitive nel mercato concorrenziale anche in contesti sempre più Internazionali”.

Infine per la Sen. Murelli il saper fare del Made in Italy sarà la svolta del nostro sistema industriale se tradotto in un’adeguata formazione professionale. Subito dopo è intervenuto il dott. Massimiliano Maini, Amministratore Delegato del gruppo Sixt Italia e fondatore della Sixt University, che ha raccontato il progetto formativo del gruppo che porterà all’assunzione di circa 500 risorse entro la fine del 2023. Sixt University è un qualcosa che non c’era e che potrà essere molto utile per colmare vuoti in alcuni percorsi di sviluppo, nel lavoro ma soprattutto come persone. Il dott. Maini ha sottolineato come Sixt University offra formazione di livello molto alto, andando a rafforzare competenze e skills di vario genere, ma soprattutto preparando le persone per una professione e tutto questo viene fatto gratuitamente. Ma soprattutto alla fine del percorso, offre anche la possibilità di mettere in pratica subito quello che hai imparato: in sostanza, ti offre un lavoro, una professione peraltro ancora poco conosciuta, ma di grandissimo valore. A seguire l’intervento del Prof. Antonello Garzoni, Magnifico Rettore dell’Università LUM che ha sottolineato l’importanza del ritorno a competenze certi-ficate e soprattutto ad un cambio di paradigma: Università non come sistema chiuso, ma aperto alla comprensione dei bisogni del mercato del lavoro, per offrire una formazione che sia immediatamente spendibile, sottolineando l’importanza di offrire percorsi in cui le competenze siano trasversali, oggi un laureato in giurisprudenza necessita di skills informatiche come anche un medico e un ingegnere deve essere in grado di sviluppare capacità umanistiche, magari per progettare linguaggi naturali per intelligenza artificiale. Il Cav. Rosario Rasizza Amministratore Delegato di Openjobmetis spa e presidente Assosomm ha raccontato come i dati della dispersione scolastica raccontino di un mondo in cui i NEET, “che potremmo anche definire come i giovani che stiamo per-dendo”, rappresentino in Italia il 25,1% della popolazione tra i 15 e i 34 anni (circa 3 milioni di giovani). La prima forma di politica attiva per Rasizza dovrebbe essere quella dell’orientamento al mondo del lavoro e sicuramente il mondo delle Agenzie per il Lavoro stanno facendo la loro parte, con centinaia di incontri che ogni anno realizzano gratuitamente nelle scuole per dare ai giovani una overview reale di quali competenze ricerchi oggi il mercato del lavoro. Relazionarsi con le scuole diventa strategico affinché la formazione sia al passo con i tempi e funzionale ad un inserimento lavorativo.

A seguire è intervenuto il dott. Alessandro Cianciaruso Amministratore Delegato del gruppo SEAS (South East Aviation Services) oltre che fondatore di AEA Aircraft Engineering Academy che ha sottolineato come la cultura della formazione nei contesti aziendali, da basilare si è trasformata in un programma di azione indispensabile per garantire la crescita della conoscenza a carattere professionale e il continuo aggiornamento delle competenze acquisite. Nel settore aeronautico soprattutto contraddistinto da avanzamento tecnologico continuo, è necessario rispondere al fabbisogno di tecnici specializzati, ai quali è demandato il compito di operare con la massima precisione ai fini della funzionalità e della sicurezza del mezzo aereo. Proprio per questo si è deciso di creare un’accademia che fornisse il percorso formativo propedeutico all’ingresso formativo in azienda. La conferenza si è conclusa con un ulteriore intervento della Sen. Murelli, ed è stata un’occasione unica per esplorare le nuove tendenze del mercato del lavoro, analizzare le nuove opportunità offerte dalla formazione professionale messe a disposizione dei giovani da aziende e università, tutte opportunità che serviranno per superare un momento storico molto complicato in cui il mercato del lavoro è alla ricerca di molte figure altamente specializzate ma parallelamente con una grande difficoltà nel reperirle.