Urso: il settore spaziale è il Made in Italy del futuro
Urso: il settore spaziale è il Made in Italy del futuroRoma, 12 apr. (askanews) – “Ministero delle Imprese, del made in Italy e dello Spazio. In questa denominazione c’è tutto il meglio del nostro Paese. Il settore dello spazio è il Made in Italy del futuro”. A dirlo il ministro delle Imprese e del Made in Italy con delega allo Spazio Adolfo Urso intervenendo all’Esa Esrin di Frascati all’evento di presentazione di IRIDE, uno tra i più importanti programmi spaziali satellitari europei di Osservazione della Terra che sarà realizzata in Italia su iniziativa del Governo grazie alle risorse del PNRR per 1 mld e 70 mln di euro e sarà completata entro il 2026 sotto la gestione dell’ESA – European Space Agency – e con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
“La puntualità della firma dei contratti, il 31 marzo scorso, per la costellazione italiana di Osservazione della Terra Iride – ha detto ancora il ministro – è di buon auspicio nella timeline del Pnrr” del nostro Paese: “Oggi diamo realtà al progetto IRIDE – ha detto ancora Urso nel suo intervento – un risultato che è il primo dei traguardi stabiliti dal PNRR: l’invito ora è di lavorare con costanza e con il massimo impegno affinché l’Italia possa usufruire della costellazione IRIDE dal 2026. La presenza a questo evento di tutta la filiera che parteciperà alla realizzazione della costellazione satellitare conferma l’ampia collaborazione in questo progetto che avrà ricadute importanti sull’intero territorio italiano. Il nostro Paese e l’Europa ci guardano e sono sicuro che grazie alla nostra esperienza scientifica, tecnologica e industriale, l’Italia saprà, anche in questo frangente, essere all’altezza delle aspettative”. Urso ha ricordato il forte investimento dell’Italia all’ultima Ministeriale, per 3 mld di euro. “Siamo il secondo Paese contributore dell’Agenzia spaziale europea a pari merito con la Francia e prossimi alla Germania”. Il risultato di oggi, ha sottolineato Urso, evidenzia che nel nostro Paese c’è “un ecosistema unico che coinvolge grandi imprese ma anche tante Pmi che nelle loro nicchie sono spesso eccellenze invidiate in tutto il mondo”.