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Usa-Cina, Donald Trump Jr.: non punzecchiare nell’occhio il drago
Usa-Cina, Donald Trump Jr.: non punzecchiare nell’occhio il dragoRoma, 19 feb. (askanews) – Donald Trump Jr., il figlio maggiore del presidente Usa Donald Trump, in un articolo pubblicato su Human Events a sostegno della candidatura di Elbridge Colby a vicesegretario alla Difesa Usa, ha invitato a “evitare di punzecchiare inutilmente nell’occhio il drago”, ovvero la Cina.
Colby è un falco rispetto alla politica cinese e sostiene l’idea di ridurre l’impegno in Medio Oriente per concentrarsi sulla Cina. Quest’idea non è apprezzata da alcuni legislatori repubblicani, che devono ancora approvare nel Senato la candidatura. “Quando si considera che il popolo americano trarrebbe il massimo beneficio da un equilibrio di potere con la Cina che eviti la guerra, ha perfettamente senso” ha aggiunto Trump Jr. In questo senso, il giovane Trump (che sta svolgendo compiti di diplomazia informale per il padre) ha sottolineato la necessità di un approccio “realista”, che riconosca il ruolo della Cina come potenza e la necessità di bilanciare Pechino in Asia con una più massiccia presenza militare. “Ma allo stesso tempo, (Colby) sostiene mio padre nella sua apertura a negoziare con Xi Jinping e nell’evitare di punzecchiare il drago all’occhio inutilmente”, ha affermato.
In un articolo del Wall Street Journal pubblicato a settembre, Colby ha sostenuto che Taiwan “di per sé non ha un’importanza esistenziale per l’America.” Invece, “il nostro interesse principale è impedire alla Cina di ottenere l’egemonia regionale sull’Asia. Taiwan è molto importante per questo obiettivo, ma non essenziale”. Pechino considera Taiwan parte integrante della Cina, da riunificare anche con la forza se necessario. Trump ha invitato Taiwan a contribuire maggiormente alla propria difesa, evitando però di rispondere alle domande su se egli difenderebbe l’isola dall’aggressione militare di Pechino, mentre il suo predecessore, Joe Biden, era stato esplicito sull’argomento in senso affermativo.
Le dichiarazioni di Trump sono state notate a Pechino. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, nell’odierna conferenza stampa, ha segnalato che la Cina è disposta “a risolvere le nostre rispettive preoccupazioni attraverso il dialogo e la consultazione con gli Stati uniti in conformità con i principi del rispetto reciproco, della convivenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti, salvaguardando fermamente i nostri interessi sovrani di sicurezza e sviluppo”.