Usa parlano agli “scettici”: a Copenaghen sabato incontro sull’Ucraina
Usa parlano agli “scettici”: a Copenaghen sabato incontro sull’UcrainaRoma, 22 giu. (askanews) – Jake Sullivan sarà a Copenaghen, in Danimarca, nel prossimo fine settimana, con un obiettivo preciso: convincere alcuni tra i Paesi più scettici a prendere posizione più netta riguardo la guerra in Ucraina e distanziarsi da Mosca. La riunione è stata chiesta insistentemente da Kiev e il Consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca parteciperà a nome e per conto di Joe Biden. L’elenco dei partecipanti, riferisce il Financial Times, non è ancora noto: ma nella capitale danese dovrebbero esserci i leader di alcuni Paesi in via di sviluppo, come India, Brasile, Sudafrica. Il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva, durante la conferenza stampa di questa mattina a Roma, ha confermato la presenza del suo Paese. “Manderò il mio inviato speciale”, ha detto.
La riunione giunge in un momento delicato della guerra in Ucraina. Mentre ieri si è discusso di ricostruzione alla Conferenza di Londra, il presidente Volodymyr Zelensky ha ammesso che la controffensiva delle truppe di Kiev sta procedendo “più a rilento del previsto”. Washington, intanto, ha incoraggiato la partecipazione anche di Cina e Turchia, che al momento resta incerta. L’incontro, a cui per gli Usa parteciperà anche Victoria Nuland, numero tre del dipartimento di Stato, ha l’obiettivo principale di discutere le fasi preliminari di un possibile percorso di pace per l’Ucraina, in un contesto informale. La riunione, ha però avvertito una fonte a conoscenza del dossier, citata dal quotidiano finanziario, non ha lo scopo di portare ad alcun risultato concreto. Un soddisfacente passo avanti sarebbe già, per Washington, essere ascoltati da chi, a quasi un anno e mezzo dall’inizio del conflitto, si è sempre rifiutato di condannare apertamente e senza remore l’aggressione russa dell’Ucraina.
India, Brasile, Cina e Sudafrica – membri del gruppo Bric insieme alla Russia – si sono rifiutati di aderire alle sanzioni occidentali contro Mosca, fornendo al contempo vari gradi di sostegno al Cremlino da quando ha invaso il territorio dell’Ucraina. Convincere questi Paesi della necessità di sostenere Kiev nella sua opposizione alle truppe russe non sarà facile. Il Sudafrica ha guidato nei giorni scorsi una delegazione africana che propone un suo piano negoziale per la fine del conflitto, iniziativa accolta con scetticismo a Kiev, mentre Putin si è mostrato grato, ma non particolarmente interessato a dare seguito nell’immediato. Il capo del Cremlino, durante un incontro con i leader africani, ha mostrato un documento, sostenendo che si tratta della bozza di accordo con l’Ucraina concordata nella primavera dell’anno scorso e, a suo avviso, poi rinnegata dalle autorità di Kiev su pressione occidentale, in particolare del Regno Unito. “Ci rendiamo conto appena di quanto il resto del mondo non sia convinto”, ha detto un funzionario dell’Unione europea, che avrà un suo rappresentante alla riunione di Copenaghen. “Non sono convinti. Ed è una cosa terribile da riconoscere”.