Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Vendemmia, Donnafugata: produzione più bassa ma uve sane e di qualità

Vendemmia, Donnafugata: produzione più bassa ma uve sane e di qualitàMilano, 26 lug. (askanews) – Donnafugata ha dato il via ai “cento giorni di vendemmia” che dalla Sicilia Occidentale, nelle Tenute di Contessa Entellina e di Pantelleria, proseguirà a Vittoria e si concluderà sull’Etna, nei poco meno di 500 ettari vitati complessivi. Nonostante fino ad oggi l’annata sia stata caratterizzata generalmente da scarse precipitazioni e temperature sopra le medie stagionali, la realtà vitivinicola di Marsala controllata dalla famiglia Rallo, prevede “una produzione “complessivamente leggermente inferiore” rispetto all’anno scorso, ma con “uve molto sane e di qualità”.



A Contessa Entellina (Palermo), la raccolta delle uve Chardonnay e Pinot Nero per la produzione delle basi spumanti è già partita con una decina di giorni di anticipo, mentre sull’isola di Pantelleria (Trapani) la vendemmia inizierà prima della metà di agosto con la raccolta delle uve Zibibbo dalle contrade più precoci, da destinare all’appassimento per la produzione del “Ben Ryé”. La raccolta proseguirà poi secondo la diversa epoca di maturazione delle uve nelle 16 contrade in cui sono impiantati i vigneti della Cantina. Nella Tenuta di Vittoria (Ragusa), il clima ha determinato un anticipo del germogliamento del Frappato ai primi di marzo e una settimana dopo del Nero d’Avola, ed è quindi probabile che la vendemmia comincerà anche qui in anticipo rispetto alle usuali epoche di maturazione delle uve di questo territorio. Infine, per quanto riguarda la Tenuta sul versante Nord dell’Etna, tra Randazzo e Castiglione di Sicilia (Catania), qui le condizioni climatiche che si sono susseguite sono state nel complesso buone, e nei primi giorni di agosto “le uve perfettamente sane dovrebbero raggiungere l’invaiatura”. Donnafugata prevede che la vendemmia inizierà come da tradizione intorno alla metà di settembre con la raccolta per la produzione del rosato, a cui seguirà quella del Carricante e poi, ad ottobre, quella di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio per i vini rossi.


Foto di Fabio Gambina