Vertice Meloni-Salvini-Tajani-Fitto, a Bruxelles patto dell’Amigo?
Vertice Meloni-Salvini-Tajani-Fitto, a Bruxelles patto dell’Amigo?Bruxelles, 17 ott. (askanews) – Vertice notturno a Bruxelles tra la premier Giorgia Meloni, i suoi vice Antonio Tajani e Matteo Salvini e Raffaele Fitto, il ministro designato come commissario europeo che deve passare il vaglio (che si preannuncia severo) del Parlamento di Straburgo. I quattro si sono incontrati per circa un’ora al bar dell’hotel Amigo, dove alloggia Meloni, arrivata a Bruxelles per partecipare oggi al summit Ue-Paesi del Golfo e domani al Consiglio europeo.
La presidente del Consiglio, al termine dei lavori, ha cenato in hotel con gli stessi Tajani e Fitto. Salvini è arrivato intorno alle 22.30, ha salutato Fitto nella hall, e si è accomodato con il collega degli Esteri a un tavolino, dove poco dopo li ha raggiunti la premier. Grandi sorrisi, da parte loro, con la premier che ha fatto con le dita il segno della vittoria in direzione dei giornalisti che, tenuti fuori dall’hotel, stavano assiepati per sbirciare dalla finestra. Poi ai tre si è unito anche Fitto. L’incontro è arrivato all’indomani del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla manovra. Quello di stasera è stato quindi sicuramente un segnale, voluto, di “compattezza” della maggioranza, rivendicata oggi dalla stessa Meloni. Ma potrebbe essere stata anche l’occasione per un primo confronto in vista del passaggio parlamentare. Proprio oggi, infatti, Tajani, ha auspicato la possibilità di “aggiungere altri interventi” tra Camera e Senato.
Sul tavolo potrebbe esserci stata anche la ‘candidatura’ dello stesso Fitto. Il ministro – atteso in audizione il 12 novembre – dovrà avere il via libera della commissione parlamentare che lo ‘interrogherà’ e visti alcuni mal di pancia sia nel gruppo dei socialisti che in quello di Renew, sarebbe sicuramente gradito un ‘aiuto’, magari non ufficiale, da parte dei Patrioti, di cui fa parte la Lega. A proposito dei Patrioti, Salvini è arrivato nella capitale belga per il primo summit pre-Consiglio organizzato dagli orbaniani, a cui parteciperà anche Marine Le Pen. Un gruppo che, a destra, rappresenta da un lato una spina nel fianco per l’Ecr di Meloni, dall’altro una spinta a un avvicinamento dei Conservatori al Ppe dell”amica’ Ursula von der Leyen, che ha già avviato un processo di spostamento a destra della sua Commissione. E infatti il Ppe domani voterà un documento sui migranti in cui si farà diretto riferimento al protocollo tra Italia e Albania.
Al termine dell’incontro, durato circa un’ora, Salvini non ha rilasciato dichiarazioni mentre Tajani si è fermato a parlare con i cronisti. “Abbiamo fatto quattro chiacchiere”, ha minimizzato. “La manovra? Non c’è stato nessun problema, era già tutto deciso, eravamo tutti soddisfatti”. Se poi dal concordato arriveranno altre risorse, ha ribadito, “si può fare di più”. Per quanto riguarda Fitto, ha assicurato “il Ppe è compatto” sul suo nome mentre la Lega “può votare per Fitto e non votare la Commissione. Su questo da parte di Salvini non ci sono mai stati dubbi”.