
Vertice Ue, conclusioni su difesa, dichiarazione a 26 su Ucraina
Vertice Ue, conclusioni su difesa, dichiarazione a 26 su UcrainaBruxelles, 6 mar. (askanews) – Il Consiglio europeo “sottolinea che l’Europa deve diventare più sovrana, più responsabile della propria difesa e meglio equipaggiata per agire e affrontare autonomamente le sfide e le minacce immediate e future, con un approccio a 360°. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e le sue ripercussioni sulla sicurezza europea e globale in un ambiente in evoluzione costituiscono una sfida esistenziale per l’Unione europea”. Inizia così il lungo testo ufficiale, dedicato alla Difesa, delle conclusioni del vertice straordinario dei capi di Stato e di governo, che è stato approvato all’unanimità.
Nelle conclusioni sono accolte con favore le proposte della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (“ReArm Europe”) sul finanziamento degli investimenti e sulla facilitazione degli acquisti congiunti e della cooperazione tra gli Stati membri allo scopo di rafforzare il settore della difesa europea. La Commissione viene invitata anche “a proporre fonti di finanziamento aggiuntive per la difesa a livello dell’Ue, anche mediante ulteriori possibilità e incentivi offerti a tutti gli Stati membri”. Sull’Ucraina, l’altro tema in agenda, il Consiglio europeo non è riuscito invece a superare il veto del premier ungherese Viktor Orban, e ha perciò pubblicato un testo “fortemente sostenuto da 26 capi di Stato e di governo”, invece delle conclusioni formali, che richiedono l’unanimità. Nel testo a 26, dopo aver ricordato lo scambio di opinioni avuto oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, si ricorda innanzitutto come l’Ue abbia “sostenuto fin dall’inizio l’Ucraina nell’esercizio del suo intrinseco diritto all’autodifesa contro la guerra di aggressione su vasta scala della Russia, e continuerà – si assicura – a sostenere l’Ucraina e il suo popolo”.
“Il Consiglio europeo – continua il testo, nonostante il disaccordo di Orban – ribadisce il suo continuo e incrollabile sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale”. “La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha implicazioni più ampie per la sicurezza europea e internazionale. Fin dall’inizio della guerra, l’Unione europea e i suoi Stati membri, insieme ai loro partner e alleati, hanno sottolineato la necessità di porvi fine attraverso una pace complessiva, giusta e duratura basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Il Consiglio europeo accoglie con favore tutti gli sforzi volti a raggiungere tale pace”, si legge ancora nel testo approvato a 26.
In vista del “nuovo slancio per i negoziati” che dovrebbero portare a questa pace, continua il testo, “il Consiglio europeo sottolinea l’importanza dei seguenti principi: a) non possono esserci negoziati sull’Ucraina senza l’Ucraina; b) non possono esserci negoziati che incidano sulla sicurezza europea senza il coinvolgimento dell’Europa. La sicurezza dell’Ucraina, dell’Europa, transatlantica e globale sono interconnesse; c) qualsiasi tregua o cessate il fuoco può aver luogo solo come parte del processo che porta a un accordo di pace complessivo; d) qualsiasi accordo di questo tipo deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l’Ucraina che contribuiscano a scoraggiare future aggressioni russe; e) la pace deve rispettare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”. Inoltre, la dichiarazione a 26 afferma che “il Consiglio europeo sottolinea il diritto intrinseco dell’Ucraina di scegliere il proprio destino, sulla base della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”, e assicura che “l’Unione europea intensificherà il sostegno agli sforzi di riforma dell’Ucraina nel suo percorso verso l’adesione all’Ue”.
L’altro paese che inizialmente si opponeva alle conclusioni sull’Ucraina, la Slovacchia del premier Robert Fico, è stato convinto ad appoggiare il testo a 26 con l’inserimento di un paragrafo che affronta specificamente la sua esigenza di assicurarsi gli approvvigionamenti di gas, messi a rischio dalle sanzioni contro la Russia. E’ il paragrafo 12 del testo, in cui si legge che “il Consiglio europeo invita la Commissione, la Slovacchia e l’Ucraina a intensificare gli sforzi per trovare soluzioni praticabili alla questione del transito del gas, tenendo conto delle preoccupazioni sollevate dalla Slovacchia”.