Vino, 10 anni di “Claré J.C.”: il Nebbiolo ritrovato di G.D. Vajra
Vino, 10 anni di “Claré J.C.”: il Nebbiolo ritrovato di G.D. VajraMilano, 7 apr. (askanews) – Compie dieci anni il “Claré J.C.”, il progetto enologico ideato dalla Cantina G.D. Vajra di Barolo (Cuneo), ispirandosi all’antico metodo di vinificazione utilizzato in Piemonte nel XVII secolo. Questo Nebbiolo in purezza viene infatti imbottigliato immediatamente dopo la parziale fermentazione dei grappoli interi, così da presentarsi più leggero e con un finale piacevolmente fresco.
La suggestione per arrivare a produrre il “Claré J.C.” risale al 2013, quando Giuseppe Vaira, seconda generazione della famiglia assieme ai fratelli Francesca e Isidoro, trova nei diari di Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti, il riferimento ad uno storico viaggio compiuto in Piemonte nel 1787, da cui emerge una inedita descrizione dell’assaggio di vino Nebbiolo, definito “dolce come il setoso Madeira, astringente al palato come il Bordeaux e vivace come lo Champagne”. Esposizione che trova conforto nei protocolli di vinificazione di Giovanni Battista Croce, gioielliere di casa Savoia e grande appassionato del nettare di Bacco, che racconta del lavoro per vini piemontesi leggeri e lievemente mossi. Ecco allora “Claré J.C.” che omaggia già nel nome Jefferson e Croce, ma anche l’amico di famiglia Darrell Corti, esperto enogastronomo californiano e profondo conoscitore del Piemonte fin dagli anni Cinquanta. “L’evoluzione più importante per il Barolo è stata entrare nel regno della struttura, della complessità e della profondità” afferma Vaira, spiegando che “con ‘Claré J.C.’ stiamo prendendo una diversa direzione rispetto alla strada più battuta: è un ritorno al tempo in cui i vini da uve Nebbiolo erano più freschi e morbidi. Un vino per chi si sente bambino dentro e prova curiosità per il passato dimenticato del Piemonte – ha concluso – ma anche per chi desidera una maggiore spensieratezza a tavola”.
Di questo antica ma al tempo stesso moderna versione di Nebbiolo, è ora disponibile l’annata 2023, frutto di una raccolta delle uve avvenuta tra il 27 settembre e il 6 ottobre, di cui circa un quinto hanno fermentato a grappolo intero. Fondata nel 1972, l’azienda agricola G.D. Vajra è tra le prime realtà del Piemonte certificate biologiche e l’unico membro italiano dell’Union des Gens de Métier. Oggi possiede 80 ettari vitati in alta quota in diverse aree della zona di produzione del Barolo.