Vino, Aivv: Report? Per parlare di enologia si interpellino i tecnici
Vino, Aivv: Report? Per parlare di enologia si interpellino i tecniciMilano, 20 dic. (askanews) – “Va bene fare informazione, ma quando questa diventa una mistificazione della realtà è lesiva per tutti: non si può far parlare di tecniche di vinificazione una persona che come qualifica ha ‘esperto di vino’ senza comunque poter far spiegare certe tecniche da chi ha le conoscenze scientifiche per farlo” Lo ha affermato Vincenzo Gerbi, vicepresidente dell’Accademia italiana della vite e del vino (Aivv), commentando il servizio dedicato alle frodi nella vinificazione della trasmissione Report, andato in onda il 17 dicembre scorso.
“Le teorie fatte dire al sedicente ‘esperto di vino’ sono tra loro discordanti e prive di fondamento, a partire per esempio dalla disacidificazione con la bentonite, o confondere l’uso di additivi con quello di coadiuvanti, queste sono affermazioni del tutto errate che denotano l’incompetenza dell’interlocutore nel merito” prosegue Gerbi, che è docente di enologia all’Università di Torino, aggiungendo che “inoltre il settore è stato liquidato con argomentazioni a livello di chiacchiere da bar su temi invece importanti e delicati, su pratiche per altro lecite e rese tali da regolamenti europei senza ricordare, per altro, che l’Italia è il Paese che a livello enologico ha le regole più restrittive a livello internazionale, come il divieto dell’uso del saccarosio per l’arricchimento dei mosti, possibile solo con mosto d’uva concentrato e rettificato (MCR)”. “Il sistema Dop-Igp nel vino, come nell’agroalimentare è una garanzia per produttori e consumatori” continua il vicepresidente dell’Aivv, concludendo “in Italia abbiamo uno dei sistemi di controllo e repressione delle frodi più proficuo e interventi come quello proposto dal programma della Rai sono la dimostrazione che se i controlli funzionano e i pochissimi che non stanno alle regole vengono smascherati”.