Vino, Barbieri (Torrevilla): in Oltrepò Pavese crisi idrica drammatica
Vino, Barbieri (Torrevilla): in Oltrepò Pavese crisi idrica drammatica
“Viti e impianti sono già in sofferenza. Urge aiutare il settore”
Milano, 24 feb. (askanews) – “La crisi idrica che sta coinvolgendo l’Oltrepò Pavese è a dir poco drammatica, siamo in febbraio ma è come se fossimo nel pieno del mese di maggio: fossi e canali sono completamente asciutti”. Lo ha affermato il presidente della Cantina pavese Torrevilla, spiegando che “la neve caduta sulle cime nei mesi scorsi è stata troppo poca per sopperire alla mancanza d’acqua attuale e che ci colpirà nel prossimo periodo”
“E’ una situazione critica che ci accompagna già dallo scorso anno, dove abbiamo registrato un calo del 30-40% nella produzione” ha continuato, aggiungendo che “viti e impianti sono già in sofferenza e siamo in difficoltà anche nell’attività di potatura, dove a fatica stiamo cercando di lasciare i tralci per le nuove produzioni: questo ci lascia particolarmente preoccupati per la sopravvivenza stessa delle piante che hanno vegetato pochissimo”.
“Ormai ci sembra palese che nemmeno nel 2023 godremo di un’annata abbondante, anzi, la situazione sta diventando sempre più complicata, a cui si uniscono anche le problematiche legate ai costi altissimi del vetro e degli altri materiali” ha proseguito Barbieri, sottolineando “credo stia diventando sempre più necessario, soprattutto ora a elezioni appena svolte, agire per adeguare misure e politiche agroalimentari alla situazione in corso, servono soluzioni tangibili per aiutare un settore intero in difficoltà ormai da tempo”.
“E’ una situazione critica che ci accompagna già dallo scorso anno, dove abbiamo registrato un calo del 30-40% nella produzione” ha continuato, aggiungendo che “viti e impianti sono già in sofferenza e siamo in difficoltà anche nell’attività di potatura, dove a fatica stiamo cercando di lasciare i tralci per le nuove produzioni: questo ci lascia particolarmente preoccupati per la sopravvivenza stessa delle piante che hanno vegetato pochissimo”.
“Ormai ci sembra palese che nemmeno nel 2023 godremo di un’annata abbondante, anzi, la situazione sta diventando sempre più complicata, a cui si uniscono anche le problematiche legate ai costi altissimi del vetro e degli altri materiali” ha proseguito Barbieri, sottolineando “credo stia diventando sempre più necessario, soprattutto ora a elezioni appena svolte, agire per adeguare misure e politiche agroalimentari alla situazione in corso, servono soluzioni tangibili per aiutare un settore intero in difficoltà ormai da tempo”.