Vino, Campo alla Sughera acquista altri 3,3 ettari a Bolgheri
Vino, Campo alla Sughera acquista altri 3,3 ettari a BolgheriMilano, 10 apr. (askanews) – Campo alla Sughera, Cantina della famiglia tedesca Knauf che sorge tra Bolgheri e Castagneto Carducci (Livorno), ha acquisito sulla via Bolgherese un nuovo terreno di 3,3 ettari, di cui uno già vitato a Bolgheri Doc, che si aggiungono ai 18 ettari già in produzione. Lo ha comunicato la stessa azienda, spiegando che l’obiettivo “non è solo quello di incrementare la produzione ma anche di migliorare la qualità dei vini”.
“Il terreno, con esposizione Sud Ovest, si trova a pochi chilometri di distanza da Campo alla Sughera, non lontano dall’abitato di Castagneto Carducci” racconta Francesco Gagliardi, responsabile enologico di Campo alla Sughera, sottolineando che “la breve distanza dalle colline che sovrastano la via bolgherese fa sì che sia presente nel suolo una buona componente di matrice alluvionale ricca di ciottoli e sabbie fini. Nei prossimi mesi – precisa – provvederemo a lavorare, fertilizzare e livellare questo terreno che poi pianteremo a partire dal prossimo anno”. Per quanto riguarda invece l’ettaro già in produzione, Gagliardi spiega che “è vitato dai primi anni Duemila con Merlot, Cabernet Sauvignon e una piccola parte di Vermentino, con un suolo con buone percentuali di argilla, in aggiunta a ciottoli e ghiaia”, e che qui “si riscontrano invece buone percentuali di argilla, in aggiunta a ciottoli e ghiaia”. A inizio 2022 l’azienda aveva già acquisito due ettari, di cui 1,5 erano stati coltivati a Cabernet Sauvignon l’anno scorso, per incrementare la produzione del “Bolgheri Superiore Arnione”, vino icona della tenuta.
“L’acquisto di nuovi ettari è un segno forte dell’impegno della famiglia Knauf per far crescere Campo alla Sughera in modo costante” dichiara il winery director, Tommaso Alessandri, evidenziando che “l’investimento arriva a seguito di un importante risultato economico ottenuto negli ultimi quattro anni, durante i quali l’azienda è cresciuta in doppia cifra in ogni anno, perseguendo con successo una rigorosa politica di riposizionamento”.