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Vino, Cantina Girlan presenta a Vinitaly la sua nuova bottiglia leggera

Vino, Cantina Girlan presenta a Vinitaly la sua nuova bottiglia leggeraMilano, 20 mar. (askanews) – La cooperativa vitivinicola altoatesina Cantina Girlan ha annunciato che nell’arco di tre anni, a partire dai primi imbottigliamenti dell’annata 2023, procederà alla completa sostituzione con bottiglie da 410 grammi della sua intera produzione, che si attesta in media a 1,8 milioni di pezzi. Si partirà con il 70% nel 2024, che salirà al 90% nel 2025, per arrivare al 100% nel 2026.



Secondo le stime e i dati elaborati dalla Federazione Raiffeisen in collaborazione con l’Okoinstitut, l’istituto altoatesino che dal 1989 si occupa di accompagnare le aziende lungo il percorso della sostenibilità, i benefici ambientali ottenuti con la riduzione del peso delle bottiglie consentiranno di abbattere in modo tangibile e importante le emissioni di CO2 durante la produzione del vetro e il trasporto delle bottiglie. In particolare, nel 2024 viene stimata una riduzione del 29,7% di emissioni di CO2, grazie a una diminuzione di 228 tonnellate di CO2 equivalenti: si tratta della stessa quantità di anidride carbonica immagazzinata in quasi 0,6 ettari di foresta o di quella emessa da un’auto dopo 1,37 milioni di chilometri percorsi. La nuova bottiglia leggera con il logo “LightWeight-Lower Carbon Footprint” sulla retro etichetta, “resistente e con un colore in grado di fornire un’ottima protezione dalla luce esterna”, debutterà nel corso della 56esima edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile.


“La decisione di utilizzare questo nuovo formato con un peso più leggero è una scelta che ponderavamo da tempo e ora è giunto il momento di metterla in campo” ha affermato il presidente, Oscar Lorandi, spiegando che “dopo uno studio interno per comprendere e quantificare il nostro impatto sul pianeta in tema di emissioni carboniche, abbiamo pensato di rendere concreta e tangibile la nostra volontà al consumatore con una precisa soluzione che ha un rispetto maggiore per la terra, perché non esiste qualità senza sostenibilità”. “Si tratta di una svolta coraggiosa e perfettamente in linea con la nostra filosofia negli anni la nostra Cantina si è sempre contraddistinta per scelte concrete come la valorizzazione di specifiche sottozone e la decisione di focalizzare il suo impegno sulla produzione di determinate varietà, a partire dal Pinot Noir” ha aggiunto Lorandi, evidenziando anche “la costante attenzione al lavoro dei 200 soci, che hanno la responsabilità di condurre 220 ettari di terreni collocati nelle migliori zone produttive dell’Oltradige e della Bassa Atesina”. “La consulenza e la formazione che forniamo alle famiglie dei viticoltori e dei dipendenti è costante ed è uno degli obiettivi primari della nostra Cantina” ha proseguito, concludendo che “sono tutte scelte che nascono da convinzioni etiche che vogliamo perseguire per raggiungere l’obiettivo della qualità a 360 gradi”.