Vino, Cavit: fatturato 2023-24 in calo del 5% ma utile stabile a 4,9 mln
Vino, Cavit: fatturato 2023-24 in calo del 5% ma utile stabile a 4,9 mlnMilano, 27 nov. (askanews) – Il fatturato consolidato 2023-2024 del gruppo Cavit ha registrato una flessione del 5,2%, attestandosi a 253,3 milioni di euro rispetto ai 267,1 dell’esercizio precedente. “Una riduzione di circa 13,8 milioni di euro è principalmente riconducibile al percorso di dismissione delle attività non strategiche di Casa Girelli (-18,2 milioni), avviato con l’incorporazione e destinato a proseguire nell’esercizio successivo” si legge in un comunicato, in cui si evidenzia che “il calo dei volumi è stato in parte bilanciato dalle positive performance delle attività core del gruppo. La stabilità del utile netto consolidato, passato a 4,9 milioni di euro rispetto ai 4,8 dell’esercizio precedente, nonostante la contrazione del fatturato, conferma – prosegue la nota – il successo delle scelte strategiche e la solidità della gestione operativa, evidenziando come la dismissione di attività a bassa marginalità di Casa Girelli abbia contribuito a preservare la redditività complessiva del gruppo, mantenendola in linea con gli obiettivi strategici prefissati”.
I numeri sono stati diffusi in occasione dell’assemblea annuale dei soci Cavit – Cantina Viticoltori del Trentino per l’approvazione del bilancio della capogruppo relativo all’esercizio 2023-2024, chiuso a maggio 2024. Nell’occasione è stato presentato anche il bilancio consolidato del gruppo Cavit, che quest’anno include le controllate Cesarini Sforza (100%), GLV (80%) e Kessler Sekt & Co KG (50,10%), a seguito della fusione per incorporazione di Casa Girelli, società precedentemente controllata al 100% da Cavit SC, “operazione finalizzata all’ottimizzazione della struttura societaria e all’efficientamento gestionale”. “Al di là dei numeri assoluti, condizionati dalla dismissione delle attività non core, i risultati del gruppo Cavit mostrano una crescita significativa a perimetro costante, con performance particolarmente rilevanti per Cesarini Sforza Trentodoc, Altemasi e Kessler” mette in luce il gruppo, precisando che il fatturato della capogruppo Cavit SC “raggiunge i 224,7 milioni di euro, con un incremento dell’8,3% che include il contributo dell’incorporazione di Casa Girelli. Al netto di questa operazione, la crescita organica si conferma positiva (+1,8%)”.
Il gruppo sottolinea la “robusta posizione finanziaria netta di circa 22 milioni di euro” e l’incremento del patrimonio netto oltre i 120 milioni (+6,1%), evidenziando inoltre la forte vocazione internazionale del gruppo che si riflette nella ripartizione del fatturato che, “anche grazie all’apporto di Casa Girelli tradizionalmente orientata ai mercati esteri, vede l’export attestarsi al 75,7% e il mercato italiano al 24,3%”. Nel nostro Paese il Gruppo registra una performance positiva nel canale moderno, trainata dalle linee strategiche Mastri Vernacoli e dagli spumanti Cesarini Sforza. Il canale Horeca “mostra segnali di consolidamento” mentre l’e-commerce, dopo la forte crescita del periodo pandemico, “registra un fisiologico assestamento”. L’assemblea ha riconfermato Lorenzo Libera alla presidenza del Gruppo, rinnovando il mandato iniziato nel 2018 e confermando la fiducia nella continuità della gestione. “Sono onorato di poter proseguire il mio impegno alla guida del Gruppo Cavit e particolarmente soddisfatto dei risultati raggiunti che ci hanno permesso, anche in questo esercizio, di garantire un’adeguata remunerazione ai nostri soci” ha dichiarato Libera, rimarcando che “il modello cooperativo continua a dimostrarsi vincente, capace di coniugare la valorizzazione del lavoro dei viticoltori con una gestione imprenditoriale moderna ed efficiente. I risultati confermano la solidità di un sistema che fa della collaborazione e della condivisione dei valori la propria forza”.
“In un contesto economico globale complesso, caratterizzato da rallentamento e incertezze, il nostro gruppo ha dimostrato grande capacità di adattamento e visione strategica” ha commentato il Dg del Gruppo, Enrico Zanoni, sottolineando che “l’incorporazione di Casa Girelli è stata portata a termine nel rispetto delle maestranze senza compromettere la solidità aziendale, come dimostrano i risultati positivi delle attività core e il rafforzamento patrimoniale. Questa performance – ha concluso – conferma la bontà delle scelte strategiche intraprese che privilegiano la capacità di generare valore e consolidare la struttura patrimoniale e finanziaria, piuttosto che la mera crescita del fatturato”. Foto di Daniele Panato-Agenzia Panato