Vino, Cecchi ha 130 anni: dai vigneti in affitto ai 41 mln di fatturato
Vino, Cecchi ha 130 anni: dai vigneti in affitto ai 41 mln di fatturatoMilano, 18 lug. (askanews) – La Cantina toscana Cecchi festeggia 130 anni nel settore del vino: tutto ebbe inizio infatti nel 1893 con Luigi Cecchi, grande degustatore ed appassionato di vini. Oggi al timone dell’azienda e delle sue cinque Tenute c’è la quarta generazione, rappresentata da Andrea Cecchi, che guida una realtà che ha una produzione media di oltre 9 milioni di bottiglie, ed ha chiuso il 2022 con un fatturato complessivo di 41 milioni di euro, suddivisi a valore tra Italia (56%) ed estero (44%, con export in 65 Paesi).
“Parte significativa della nostra evoluzione sono certamente i vini di Tenuta: Villa Cerna, Villa Rosa, Val delle Rose e Tenuta Alzatura” ha spiegato Andrea Cecchi, aggiungendo che “l’acquisto di Villa Rosa in particolare ha rappresentato il nostro ritorno alle origini: dopo anni di dedizione, studio e progetti in altri territori, stimolati dalla eccellente opportunità della nascita del Chianti Classico Gran Selezione, siamo tornati a confrontarci con il nostro amato Sangiovese a Castellina in Chianti, la nostra casa”. La Cantina si trova oggi nel pieno del proprio percorso evolutivo, tra sperimentazioni sui cloni del Sangiovese, zonazione, conversione al biologico, ricerca in campo agronomico e tecnico “verso un approccio sempre più sostenibile e trasparente al vino”. Le Tenute Val delle Rose e Alzatura sono già certificate “100% organic”, mentre Villa Cerna e Villa Rosa, sono certificate dal marchio Agriqualità con un processo di conversione al biologico già in atto, e la recentissima certificazione Equalitas, che integra la sostenibilità ambientale economica a quella sociale.
Nei primi anni di attività, l’azienda basava la sua produzione sulla gestione di vigneti in affitto. Negli anni Trenta del Novecento, il marchio Cecchi iniziò a venire esportato all’estero e in questa fase si registra il passaggio della famiglia a imprenditori vitivinicoli. La terza generazione decise di spostare la sede operativa e produttiva dell’azienda a Castellina in Chianti, nel Chianti Classico, dove acquisì nel 1962 Villa Cerna, prima azienda familiare. Negli anni Sessanta, in Toscana nascono le prime denominazioni di origine controllata (tra cui il Chianti Classico) e in quegli anni i Cecchi hanno incarichi nelle attività consortili e associazionistiche, e Luigi Cecchi assume il ruolo di presidente di Unione Italiana Vini. L’arrivo di Andrea Cecchi a capo dell’azienda segna l’inizio di un percorso di investimenti in zone ad alta vocazione vitivinicola, e l’avvio del progetto delle Tenute della Famiglia Cecchi: quattro in Toscana e una in Umbria. Prima la valorizzazione della storica Villa Cerna a Castellina in Chianti (Siena), poi l’acquisto nel 1996 di Val delle Rose in Maremma (Grosseto), quindi di Tenuta Alzatura a Montefalco (Perugia). E infine l’acquisizione nel 2015 di Villa Rosa con vigneti a Castellina in Chianti, e nel 2018 dei sei ettari accanto all’abbazia di Sant’Antimo a Montalcino (Siena).