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Vino, Consorzio Etna Doc: voto unanime per contenimento produttivo

Vino, Consorzio Etna Doc: voto unanime per contenimento produttivoMilano, 25 giu. (askanews) – Contenimento produttivo a sostegno della crescita qualitativa e del posizionamento della Denominazione. Si conferma la linea del Consorzio Tutela Vini Etna Doc, che nel corso dell’Assemblea dei soci del 24 giugno ha deliberato all’unanimità il rinnovo della strategia di gestione contingentata dell’iscrizione dei nuovi vigneti ad Etna Doc. L’ente consortile ha infatti stabilito per il prossimo triennio (dal 1 agosto 2024 al 31 luglio 2027) il limite massimo di 50 ettari annuali di nuovi impianti iscrivibili alla Do.



“L’aumento controllato delle superfici è una condizione necessaria per una crescita ragionata della Denominazione” ha commentato il presidente del Consorzio, Francesco Cambria, parlando di “una scelta che tutela il territorio e, allo stesso tempo, garantisce un posizionamento sui mercati sempre più orientato alla qualità”. “Una decisione presa con un voto unanime in una assemblea molto partecipata, che dimostra la maturità dei soci anche su un argomento così divisivo” ha proseguito, concludendo “il bando del Consorzio punta a salvaguardare gli interessi dell’intera denominazione, dando pari opportunità di crescita ai produttori”. Ogni azienda potrà infatti chiedere l’idoneità al Consorzio per un massimo di un ettaro all’anno e, qualora le richieste superassero il plafond annuale, la superficie autorizzata alle singole aziende sarà ridotta proporzionalmente. Prima Denominazione ad essere istituita in Sicilia nel 1968 e tra le pioniere in Italia, l’Etna Doc si estende su un vigneto di 1.500 ettari racchiusi in 20 Comuni e 133 contrade. Oggi il Consorzio, che rappresenta il 90% del potenziale produttivo complessivo, riunisce 220 aziende per una produzione media annua di 6 milioni di bottiglie, di cui il 60% viene esportata in particolare negli Stati Uniti, in Canada, Svizzera e Regno Unito.