Vino, Consorzio Garda Doc: da 6 a 8 luglio c’è “Street Wine Garda”
Vino, Consorzio Garda Doc: da 6 a 8 luglio c’è “Street Wine Garda”Milano, 2 lug. (askanews) – Pianoforte, violini e dj set accompagnano le eccellenze enoiche gardesane in un percorso sul lungolago Regina Adelaide di Garda (Verona): è “Street Wine Garda”, manifestazione che va in scena dal 6 all’8 luglio, con uno stand istituzionale del Consorzio Garda Doc che sarà l’avamposto per i vini varietali e le bollicine della Denominazione. Una grande cantina a cielo aperto per un festival estivo patrocinato da Regione Veneto e Comune di Garda, realizzato da Associazione Hostaria Verona in collaborazione con il Consorzio e Consorzio Vini Mantovani.
“Siamo lieti di prendere parte a Street Wine Garda, al contempo uno speciale walk around tasting nelle diverse aree di produzione vinicole e luogo di racconto dove i wine lovers possono conoscere meglio le tipicità della Denominazione” ha commentato il presidente del Consorzio Garda Doc, Paolo Fiorini, ricordando che “i vini della Doc Garda nascono in un’area geografica senza uguali, un luogo unico avvolto dalle Alpi e illuminato da uno specchio d’acqua, dove grazie a un clima speciale costantemente temperato, si respira aria di Mediterraneo, circondati da una vegetazione che ne ricorda la tipicità. I vini della Denominazione sono emblematici di queste caratteristiche uniche”. Nata per dare rappresentanza ai vini varietali delle storiche zone di produzione dell’area gardesana, tra le province di Verona, Mantova e Brescia, e valorizzare, quindi, tutti quei vini privi di qualsiasi indicazione o riconoscimento territoriale, la Doc Garda ha visto la sua produzione ampliarsi nel corso degli anni, per comprendere nel tempo anche la produzione spumantistica e le tipologie Bianco e Rosso. Uno degli ambiti di intervento in cui si è mosso maggiormente e con grande successo il Consorzio negli ultimi anni, è senz’altro il consolidamento dell’immagine dei vini del Garda, inteso come valorizzazione dell’esistenza di queste eccellenze vitivinicole, con l’obiettivo di far sì che il loro valore venga, anzitutto, percepito e recepito sia dal consumatore sia dallo stesso produttore”.