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Vino, da 6 a 8 ottobre a Corciano (Perugia) c’è “Castello di vino”

Vino, da 6 a 8 ottobre a Corciano (Perugia) c’è “Castello di vino”Milano, 3 ott. (askanews) – Il Consorzio tutela vini Doc Colli del Trasimeno è tra i patrocinatori dell’undicesima edizione di “Corciano Castello di vino”, in programma da venerdì 6 a domenica 8 ottobre 2023 e organizzato dall’omonima associazione nel borgo medievale in provincia di Perugia.

Nato per far riscoprire le tradizioni vinicole del territorio, oltre che per finanziare il recupero e il restauro di opere artistiche locali, l’evento sarà strutturato come un percorso di degustazione itinerante lungo le antiche vie del borgo, con l’opportunità di conoscere i vini delle aziende vitivinicole consortili. Piccoli corner all’aperto permetteranno ai visitatori di gustare in modo veloce e dinamico i prodotti gastronomici locali mentre la Taverna del Duca sarà a disposizione di chi preferirà assaporare comodamente seduto i prodotti della tradizione umbra. L’inaugurazione è prevista venerdì alle 19 in Piazza Doni. Sabato alle 11.45 ala Palazzo Comunale si terrà il convegno dal titolo “La Grenache in Italia tra opportunità e obiettivi comuni: il Trasimeno incontra il Cannonau di Sardegna – Territori e profili a confronto”. Moderato da Vincenzo Scivetti, delegato di Grenaches du Monde in Italia, dialogheranno sul tema Nicola Chiucchiurlotto, direttore del Consorzio tutela vini Doc Colli del Trasimeno; Renzo Peretto e Mauro Murenu di Laore Sardegna, Mariano Murru, presidente di Assoenologi Sardegna, e Mario Mereu, presidente del Consorzio di tutela Cannonau di Sardegna.

“‘Corciano Castello di Vino-Anteprima Trasimeno 2023’ è un’importante occasione per iniziare a fare squadra tra i territori produttori di Grenache in Italia” ha dichiarato il presidente del Consorzio tutela vini Doc Colli Del Trasimeno, Emanuele Bizzi, spiegando che “per tale motivo abbiamo organizzato una tavola rotonda tra protagonisti del panorama vitivinicolo di Umbria e Sardegna. Si tratta del primo passo di un percorso per presentarsi forti a livello internazionale – ha concluso – con l’obiettivo futuro di riunire tutti i territori italiani vocati alla coltivazione della varietà”.