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Vino, è “Vernatsch Doc 2023” il settimo “kunst.stuck” di Cantina Kaltern

Vino, è “Vernatsch Doc 2023” il settimo “kunst.stuck” di Cantina KalternMilano, 5 mar. (askanews) – Il progetto “kunst.stuck” (che significa “opera d’arte”) è nato con la vendemmia 2014 e da allora ogni anno l’uva che per la sua qualità più convince il Kellermeister viene destinata ad un vino realizzato in una tiratura limitata e con un’etichetta artistica. A vestirlo, interpretando il tema dell’anno, vengono chiamati, attraverso un concorso, artisti e designer e l’etichetta vincitrice viene decretata da una giuria e dal voto popolare. Per il 2023, il vitigno che si è espresso al meglio è stato proprio il Vernatsch (la Schiava), una varietà autoctona dell’Alto Adige che ha svolto un ruolo importante a Caldaro fin dall’inizio della viticoltura.



In particolare, questo “Vernatsch Doc 2023” ha avuto origine in un giovane vigneto di 17 anni e in uno allevato a pergola che ne ha più di 100. Questa combinazione tra innovazione e tradizione riflette l’identità della Schiava ed ha ispirato il tema di quest’anno: “Un carattere attraverso le generazioni”. Il vino è disponibile da aprile, in soli 250 magnum e 2.000 bottiglie da 0,75. A firmare l’etichetta di questa edizione di “kunst.stuck” è l’artista siciliano Gaetano Vella che ha voluto raccontare l’importanza del passaggio di conoscenze e tradizioni. “Al centro, ho disegnato due figure umane che simboleggiano gli avi, con una clessidra tra di loro che rappresenta il tempo e la trasmissione delle conoscenze. Dalle figure partono delle ramificazioni che ricordano un albero genealogico: le radici simboleggiano il legame tra le generazioni e la continuità del lavoro che evolve” ha spiegato Vella, aggiungendo che “con questa etichetta ho voluto sottolineare quanto sia importante il passaggio di segreti e competenze nel tempo, per fare in modo che il vino di Kaltern mantenga il suo carattere unico, migliorando sempre di più attraverso le generazioni”.


Il “Vernatsch Doc 2023” è frutto di un’annata variabile: poca neve in inverno e un marzo caldo hanno accelerato l’inizio della stagione vegetativa. L’estate è iniziata calda e asciutta ma a luglio è stato segnato da qualche pioggia. Le notevoli escursioni termiche di agosto hanno preceduto un autunno splendido che ha portato ad una vendemmia “molto interessante”. Le varietà selezionate nelle edizioni passate di questo progetto sono state il Pinot Bianco nel 2014 interpretato da Claudio Paternoster; il Cabernet Sauvignon nel 2015 con l’etichetta di Margit Pittschieler; il Kalterersee Classico Superiore del 2016 rappresentato da Stefano Mandato; il Merlot dalla vendemmia 2018 con il vestito di Anita Ladurner, il Pinot Grigio 2019 illustrato da Federico Petrolito e il Lagrein Riserva DOC 2020 con l’etichetta di Giuseppe Rametta.