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Vino, Ferraris Agricola ottiene certificazione sostenibilità Equalitas

Vino, Ferraris Agricola ottiene certificazione sostenibilità EqualitasMilano, 15 dic. (askanews) – Ferraris Agricola, la Cantina di Castagnole Monferrato (Asti) riferimento per il Ruchè Docg, ha ottenuto la certificazione Equalitas, che prevede la misurazione di tutti i parametri aziendali e dell’andamento generale dell’impresa, ma anche la definizione di nuovi obiettivi, di anno in anno.



Con un fatturato di poco meno di 1,5 mln di euro e una crescita del 16% nell’ultimo anno, 12 dipendenti tutti a tempo indeterminato “con una retribuzione che supera di almeno il 25% quella minima prevista dal Contratto nazionale e per il 50% donne”, l’azienda sottolinea la sua attenzione per il welfare, “a partire dall’elasticità degli orari e dei giorni di ferie per agevolare le esigenze personali e famigliari dei dipendenti”. Tra i parametri fondamentali di Equalitas, c’è la sanità finanziaria dell’azienda, che permette di portare ricchezza nel territorio creando benessere e, nel caso della Ferraris, indotto legato al turismo. Nel 2024, infatti, gli investimenti sono stati di 400mila euro, circa il 28% del fatturato totale. Il più grande progetto, realizzato recentemente, è stata l’apertura del Museo del Ruchè, un progetto che ha permesso di rivitalizzare un’area del Monferrato ancora da valorizzare, come dimostrato dai numeri: sono 7.182 le persone passate nel 2024 nei due store in Cantina e al Museo.


Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, la realtà astigiana di Luca Ferraris ha investito 100mila euro nella creazione di un tetto agrisolare con ausilio di batterie che la rendono indipendente (come nel caso delle baite) e nell’installazione di una colonnina per la ricarica delle auto elettriche, disponibile sia ai clienti che ai dipendenti. In vigneto, grazie all’utilizzo di sensori e capannine, si riducono fino al 30% gli interventi fitosanitari e si sta ora lavorando ad un progetto a ultrasuoni che analizza la quantità di vegetazione sul filare che potrà abbattere l’utilizzo della chimica fino al 50%. Un impegno che si riflette anche in cantina, grazie all’adozione di bottiglie più leggere che ha ridotto la quantità di vetro di 900 quintali all’anno, che tra l’ingresso e l’uscita della merce in cantina, significa l’abbattimento di 1.800 quintali di peso che viaggia su gomma, oltre al relativo risparmio energetico sulla produzione della bottiglia stessa da parte della vetreria.