Vino, i 30 grandi paesi produttori Oiv si incontrano in Italia
Vino, i 30 grandi paesi produttori Oiv si incontrano in ItaliaRoma, 4 apr. (askanews) – Si terrà dall’11 al 13 aprile tra Brescia, e precisamente in Franciacorta, e Verona, la riunione Ministeriale dell’Oiv, l’Organizzazione mondiale della vigna e del vino, di cui ricorrono quest’anno i cento anni dalla fondazione. E’ la prima volta che un evento internazionale così ampio e rilevante ha luogo in Italia: alla Ministeriale parteciperanno, infatti, i 30 paesi del mondo produttori di vino aderenti all’Oiv. L’organizzazione attualmente, tra l’altro, è presieduta da un italiano, Luigi Moio, ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II.
La conferenza di presentazione dell’evento si è tenuta oggi al Masaf alla presenza del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobridiga, e del presidente di VeronaFiere Federico Bricolo. L’arrivo delle delegazione in Franciacorta è previsto per il pomeriggio dell’11 aprile. Venerdì 12 aprile sarà la giornata clou dedicata ai lavori, mentre il giorno seguente, sabato 13 aprile, le delegazioni potranno visitare in antemprima il padiglione del Masaf al Vinitaly, che aprirà i battenti il giorno successivo, il 14 aprile. Il ministro Lollobrigida ha dato qualche anticipazione sul padiglione del Masaf al Vinitaly, sottolineando che, rispetto al 2023, gli spazi saranno raddoppiati e che uno stand ospiterà i dibattiti economici e i convegni scientifici, mentre un altro sarà dedicato alla storia e all’innovazione sul vino. Ad arricchire l’esperienza di chi visiterà il padiglione istituzionale del ministero dell’Agricoltura, anche una serie di opere d’arte, letterarie e sculture appartenenti al Masaf, mentre una parte dello stand sarà occupata dal Museo del vino di Torgiano, curato dalla famiglia Lungarotti.
Le delegazioni potranno poi visitare anche OperaWine, l’evento nato dalla collaborazione di Veronafiere e Vinitaly con la rivista americana Wine Spectator, nato nel 2012. Quest’anno sono 131 i produttori italiani di eccellenza selezionati per l’occasione. All’ordine del giorno dei lavori della Ministeriale, ci saranno la “sostenibilità ambientale e i temi inerenti la formazione, la sicurezza e il benessere che ruotano attorno al mondo del vino”. E, come ha annunciato lo stesso Lollobrigida durante la conferenza stampa, “uscirà un documento conclusivo, un impegno teso alla valorizzazione del vino” tra i 30 paesi partecipanti. Il ministro ha sottolineato che la Conferenza Oiv sarà “un evento straordinario: mai si era tenuta in Italia una conferenza di questa entità in cui tante nazioni si incontreranno per discutere dele strategie rispetto alla produzione di vino, alla qualità e al consumo attento, come è giusto, di un prodotto a base alcolica”.
“Per una settimana l’Italia sarà il cuore pulsante del settore vitivinicolo a livello mondiale – ha poi aggiunto il ministro dell’Agricoltura – Oltre 30 nazioni, rappresentate da ministri provenienti da tutto il pianeta si riuniranno per discutere del futuro delle politiche del vino. Il gioiello di famiglia del nostro settore agroalimentare, della nostra economia, un simbolo di secoli di storia e cultura, un prodotto sotto attacco da parte di alcuni che noi intendiamo tutelare e valorizzare. Senza se e senza ma”. “I rappresentanti dei paesi vinicoli di tutto il mondo saranno a Vinitaly per un confronto – ha detto il presidente di Veronafiere – e potremo fargli gustare le eccellenze dei vini italiali con OperaWine, che aprirà lo stesso giorno. Sarà un momento di confronto importante ma anche una grande opportunità per presentare le eccellenze del mondo vitivinicolo italiano a una grande platea internazionale”.
Il presidente dell’Oiv Moio, intervenuto in video conferenza da Digione, sede dell’organizzazione, ha detto: “la società potrebbe evolvere verso un nuovo modello di consumo che potrebbe mettere in discussione il vino, determinando una veloce diminuzione dei consumi. Per questo motivo – ha aggiunto lanciando un avvertimento – è necessario trasmettere alle nuove generazioni, che chiedono sempre più trasparenza e sostenibilità, l’importanza della cultura del vino e del suo ruolo fondamentale all’interno della società”.