
Vino, nel 2024 il fatturato dell’enoturismo è cresciuto del 24%
Vino, nel 2024 il fatturato dell’enoturismo è cresciuto del 24%Milano, 12 mar. (askanews) – Si è svolta a Palazzo Giustiniani a Roma la presentazione della prima indagine del Movimento Turismo del Vino (Mtv) e del Centro studi enoturismo e oleoturismo (Ceseo) dell’Università Lumsa, il nuovo osservatorio inaugurato proprio in questa occasione. L’evento, moderato da Massimiliano Ossini, ha visto la partecipazione di Anna Isabella Squarzina (presidente Corso Laurea Mediazione Linguistica e Culturale della Lumsa), Donatella Cinelli Colombini (direttrice del Ceseo), Violante Gardini Cinelli Colombini (presidente nazionale Mtv), Antonello Maruotti (docente di Statistica Università Lumsa), Francesco Bonini (rettore della Lumsa) e Dario Stefàno (presidente Ceseo).
“Quando parliamo di enoturismo ci riferiamo ad un settore in costante crescita, con incremento annuo del 13% su scala mondiale e che trova nell’Italia la possibilità della sua massima espressione a livello globale” ha affermato Stefàno, spiegando che “questo protagonismo necessita però di un supporto qualificato di analisi, di un punto di ricerca e di indagine come pretende e intende essere il Ceseo, che tracci linee guida capaci di essere una bussola verso una crescita sostenibile e possibilmente omogenea dei territori e dei loro attori. Uno stimolo per le politiche di governo – ha aggiunto – e, al contempo, un driver per approntare programmi formativi, capaci di restituire figure e competenze quanto mai necessarie per il settore”. L’indagine è stata sviluppata su un campione rappresentativo di 237 Cantine socie del Mtv, la prima realtà ad aderire al Ceseo. Il 53% del campione ha registrato un aumento del fatturato e, tra questi, per 1 su 4 (24%), la crescita è stata addirittura a doppia cifra. Nonostante questo, il settore sembra minacciato da un costante aumento dei costi segnalato dall’81% delle Cantine: incrementi che erodono i margini di guadagno e che in molti casi risultano particolarmente significativi (il 29% registra una crescita compresa tra il 5% e il 10%, il 16% riporta un incremento tra il 10% e il 25%, e un significativo 8% dichiara un aumento superiore al 25%.). Uno scenario particolarmente critico soprattutto per le aziende di piccole dimensioni che rappresentano gran parte del campione (il 64% micro-imprese, 31% piccole imprese). Va ricordato inoltre che solo il 9% delle cantine supera i 2 mln annui di fatturato.
Attualmente solo il 38% delle Cantine turistiche ha personale con competenze specifiche sulla “wine hospitality”, nelle altre spesso è lo stesso titolare a ricevere i visitatori (63%). Dall’indagine emerge, inoltre, che il paesaggio è una delle principali attrattive sia per le iniziative proposte (il 33% delle cantine organizza pic-nic in vigna, il 30% passeggiate in vigna), ma anche a livello ambientale (il 43% delle aziende è bio, il 38% rispetta gli standard di agricoltura sostenibile), con il 26% delle Cantine che metta a disposizione stazioni di ricarica per auto elettriche. L’offerta delle Cantine di Mtv si caratterizza per una notevole varietà di esperienze, il 65% delle aziende si concentra su un numero limitato di esperienze (fino a 4), mentre il restante 35% diversifica maggiormente, offrendo da 5 a 18 attività differenti, da quelle più tradizionali a iniziative più esclusive. L’87% offre prodotti tipici del territorio durante la degustazione, il 25% organizza cene con il produttore e il 20% corsi di cucina. Il 38% del campione organizza esperienze formative, tra queste parte dedicate ai più piccoli. Ampia la forbice dei costi delle “wine experience”, che partono dai 15 euro per arrivare a 150, con una media di 25 euro. Inoltre la ricerca evidenzia come sia maggiormente efficace l’accoglienza turistica nei week end con oltre metà delle Cantine ormai aperte anche la domenica, e l’85% visitabili tutto l’anno, mentre il 68% accetta i visitatori anche senza appuntamento.
Per quanto concerne i canali di comunicazione, il sito web risulta essere uno strumento indispensabile, sebbene non sia ancora impiegato al meglio in termini di visibilità e fidelizzazione (il 42% delle Cantine registra meno di mille visite al mese e il 15% non monitora con regolarità il numero di accessi). Situazione analoga per la mailing list dove il 42% delle Cantine invia comunicazioni mensili, mentre il 33% almeno tre volte l’anno. Dallo studio è evidente che l’elemento chiave della strategia di promozione sono i social media: Facebook resta il social più diffuso (97%) insieme con Instagram (96%)mentre Linkedin si attesta al 37% e Tik Tok si ferma al 7%. Solo il 20% delle aziende dichiara di utilizzare strumenti di IA, di queste, oltre il 70% li impiega nella comunicazione digitale, il 63% in attività di marketing, il 35% nella gestione delle prenotazioni, mentre solo l’8% nei processi produttivi. “Lo studio – ha detto Violante Gardini Cinelli Colombini – permetterà di sviluppare corsi di formazione per le Cantine turistiche, supportare i presidenti regionali con dati aggiornati e affidabili sul settore, incentivare i soci Mtv a migliorare la propria offerta consolidando il ruolo leader nell’enoturismo italiano”.