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Vino, tengono gli investimenti ma peggiorano ricavi e indebitamento

Vino, tengono gli investimenti ma peggiorano ricavi e indebitamentoMilano, 4 nov. (askanews) – Il Corriere Vinicolo in uscita oggi dedica un focus all’analisi dei bilanci di circa 800 imprese del vino per 13,5 mld di euro di ricavi, a partire dall’ultimo esercizio fino al quinquennio precedente. Tra i fondamentali rilevati da Luca Castagnetti, partner della veronese Studio Impresa, spiccano quelli dei ricavi, in crescita dell’1,5% sul 2022 ma che deflazionati scendono a -3,8%; di una redditività in parziale ripresa ma con un Ebit a -6,3% sul 2019; delle immobilizzazioni materiali comunque in buona crescita, così come il valore aggiunto, che recupera rispetto all’anno passato. La posizione finanziaria netta, dopo una serie positiva, accusa invece un peggioramento nell’ultimo biennio: il 24,7% dello scorso anno si aggiunge infatti al 28,05% del 2022. Infine, gli oneri finanziari, che con l’impennata dei tassi di interesse hanno innegabilmente contribuito a ingrigire il quadro del settore.



Secondo il settimanale di Unione italiana vini, la diminuzione dei ricavi e la crescita dell’indebitamento sono tra le principali tendenze da monitorare anche nel prossimo futuro per cancellare i tratti, che si intravedono, di una possibile crisi strutturale. Per il direttore Giulio Somma, “diventa quindi determinante l’esigenza di lavorare sulla promozione internazionale per allargare la domanda, con i programmi Ocm che si fanno più che mai essenziali per lo sviluppo delle aziende nei mercati chiave esteri”. Completano il dossier bilanci l’analisi per fasce dimensionali, le performance a cinque anni della cooperazione, i risultati regione per regione e il confronto tra mondo agricolo e imprese industriali.