Volkswagen riorganizza l’acquisto di chip: la crisi non è finita
Volkswagen riorganizza l’acquisto di chip: la crisi non è finitaMilano, 24 ago. (askanews) – Volkswagen riorganizza le operazioni di acquisto di chip, aprendo a trattative dirette con i dieci principali player globali, fra cui Nxp, Infineon e Renesas. “Le conseguenze della pandemia da Covid-19 e della relativa crisi dei chip continuano a farsi sentire”, afferma il gruppo tedesco. Volkswagen non ha ancora stretto accordi di fornitura diretta con il principale produttore, la Tsmc di Taiwan. Fino ad oggi per l’acquisto di componenti elettronici come le centraline i fornitori di primo livello (Tier 1) avevano le mani libere, mentre in futuro dovranno coordinarsi con il dipartimento Acquisti del Gruppo Volkswagen, semplificando le catene di fornitura.
“Questo approccio sarà esteso a tutti i Brand del Gruppo attraverso un apposito Comitato, il Semiconductor Sourcing Committee (SSC), che include rappresentanti dei reparti Acquisti e Sviluppo dei brand Volkswagen e di Cariad”, afferma Karsten Schnake, a capo della task force, trasversale a tutti i brand, Compass (Cross Operational Management Parts & Supply Security), istituita nel 2022 per garantire le forniture e ottimizzare la produzione. Il forte aumento della domanda di semiconduttori è legato all’elettrificazione dei veicoli e all’aumento delle funzioni di assistenza alla guida. Nel 1978, nella centralina di una Porsche 911 erano installati 8 semiconduttori. Oggi, una Skoda Enyaq ha 90 centraline, per un totale di circa 8mila componenti elettronici. Fra le conseguenze c’è l’aumento del costo dei componenti elettronici per veicolo, che entro il 2030 sarà più che raddoppiato rispetto all’attuale media di circa 600 euro. Anche il peso del settore automotive come cliente dell’industria dei semiconduttori è in crescita. Oggi, il settore è al quinto posto tra i principali acquirenti, con un volume di acquisti globali di semiconduttori pari a circa 47 miliardi di dollari. Entro il 2030 si prevede che salirà al terzo posto, con un volume di mercato di circa 147 miliardi di dollari.