Washington, Dieta mediterranea non si basa su cultura proibizione
Washington, Dieta mediterranea non si basa su cultura proibizioneNew York, 15 nov. (askanews) – Nell’ambito dell’ottava edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, l’Ambasciata d’Italia a Washington ha ospitato martedì un workshop intitolato “Sustainability efforts of the swine meat products and olive oil industries, key ingredients of the Italian table”, in collaborazione con la American Italian Food Coalition.
L’Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, introducendo il workshop ha sottolineato che “l’agricoltura sostenibile implica la ricerca di un delicato equilibrio tra il soddisfacimento dei bisogni odierni e la conservazione del nostro pianeta per il futuro. Innovazione e nuove tecnologie sono leve efficaci per individuare nuove soluzioni, lavorando insieme al di là di confini e divisioni tra settori”. Particolare enfasi è stata data al ruolo dei consumatori e al ruolo della dieta mediterranea “espressione di una cultura nutrizionale basata sull’educazione piuttosto che sulla proibizione” e che spinge la candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Nell’illustrare la strategia “Farm to fork” della Commissione UE, mirata ad accrescere la sostenibilità del sistema alimentare europeo, Ugo Della Marta, Direttore Generale della Direzione per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (DGISAN) del Ministero della Salute, ha evidenziato come il ruolo delle istituzioni consista nell’incoraggiare la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, assicurando il massimo sostegno a sistemi alimentari improntati allo sviluppo sostenibile.
L’appuntamento di ieri, con un focus sui comparti di olio d’oliva e carne suina, ha permesso la condivisione di esperienze e lo scambio di prospettive tra produttori italiani e statunitensi, con l’obiettivo comune di limitare l’impatto dei processi produttivi sull’ambiente.