Zelensky atteso a Roma. Mattarella: cercare approdo di pace
Zelensky atteso a Roma. Mattarella: cercare approdo di paceOslo, 11 mag. (askanews) – “Contrastare la politica di aggressività della Russia è necessario ma non ci deve distogliere dalla ricerca di un approdo di pace”. Sergio Mattarella, a Oslo per una visita di Stato molto attesa, ribadisce la linea scelta dall’Europa e dalla Nato a difesa dell’Ucraina. Parole pronunciate mentre già circola la notizia che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si starebbe preparando a venire a Roma, tra sabato e domenica, dove dovrebbe incontrare il Papa, lo stesso capo dello Stato e la premier Giorgia Meloni.
E più tardi, mentre Mattarella parla al Palazzo Reale dello stretto legame tra Italia e Norvegia, a partire dalla presenza nell’Alleanza Atlantica che promuove il multilateralismo e la difesa delle libertà e della democrazia, arriva una conferma che le diplomazie sono a lavoro per definire l’agenda degli incontri del presidente ucraino in Italia. “La Russia è stata irrazionale nelle motivazioni e nei comportamenti, ci auguriamo a Mosca tornino elementi di razionalità”, dice in mattinata Mattarella al primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre. La Norvegia, del resto, è un paese in prima linea anche per la sua vicinanza geografica a Mosca, e recentemente ha confermato l’invio di aiuti militari a Kiev per i prossimi cinque anni ma, d’altro canto, ha interesse anche ad una normalizzazione dei rapporti con la federazione russa. Per il premier norvegese, infatti, c’è da considerare anche i rapporti con Mosca con cui condividono 200 km e il mare, perciò a suo avviso si deve ragionare su una soluzione perchè quella militare non ci sarà.
La Russia, ha convenuto il capo dello Stato, ha creato un enorme problema di sicurezza nell’Europa tanto che Svezia e Finlandia, paesi prima neutrali, sono entrate nella Nato. Ma bisogna lavorare in modo intenso ed equilibrato per prefigurare già adesso la fase della fine della guerra quando avverrà. Oggi, ha aggiunto, ci misuriamo in una lotta “contro le tenebre che l’insensata aggressione della Federazione Russa all’Ucraina cerca di portare nel nostro continente”. La Norvegia non è nell’Ue ma è tra i fondatori dell’Alleanza Atlantica, condivide quindi la “visione di una comunità internazionale fondata sul multilateralismo, sul rispetto della indipendenza e della sovranità di ciascuno Stato, sui valori di libertà e democrazia e sulla salvaguardia della dignità umana e di quei diritti fondamentali che consideriamo irrinunciabili, e quindi incomprimibili”. La visita del presidente della Repubblica è servita a rinnovare i legami storici tra Italia e Norvegia, ma anche a sancire nuove collaborazioni come sulle energie rinnovabili, settore su cui il paese dei fiordi punta molto. Venerdì infatti Mattarella si recherà a Trondheim, nel nord del paese, per “toccare con mano una delle nuove frontiere della nostra cooperazione: al Politecnico di Trondheim ricercatori norvegesi e italiani lavorano fianco a fianco per trovare soluzioni innovative in grado di garantire al nostro pianeta una crescita sostenibile”.