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Confagri Mantova: allerta alta per afta epizootica

Confagri Mantova: allerta alta per afta epizooticaRoma, 9 apr. (askanews) – “Da oltre 20 anni non sentivamo parlare di afta epizootica, l’avevamo dimenticata. Nelle ultime settimane però i casi che si sono ripresentati nell’est Europa ci costringono a tenere altissima l’attenzione”. Così Manuel Lugli, vicepresidente di Confagricoltura Mantova, presenta lo stato d’animo che tutti gli allevamenti bovini della provincia di Mantova stanno vivendo. Da metà gennaio infatti, in Europa è ricomparsa l’afta epizootica, malattia virale altamente contagiosa che colpisce appunto i bovini, sia da latte che da carne.



Nel corso del convegno “Allarme afta epizootica: situazione sanitaria e misure preventive”, andato in scena questa mattina presso la sede di Confagricoltura Mantova, i veterinari dell’Ats Val Padana hanno fatto il punto della situazione, illustrando quali misure poter mettere in campo contro il virus: “ci sono disposizioni ministeriali – ha spiegato Vincenzo Traldi, direttore del dipartimento veterinario Ats – che controllano le partite di animali in arrivo dai paesi a rischio, e questo ci dà garanzia che non vengano introdotti capi infetti. Ogni singolo allevatore, in ogni caso, è opportuno che rafforzi al massimo le misure di biosicurezza in azienda, a partire dal controllo su veicoli e persone in transito in azienda, tutti possibili vettori per la malattia. I sistemi di disinfezione, sia degli automezzi che delle persone in ingresso in allevamento, sono uno strumento molto efficace di prevenzione, per questa e per altre malattie”. In questo momento l’afta non è presente in Italia, “il pericolo c’è, ma la situazione è totalmente sotto controllo». Il primo caso riscontrato, ha illustrato Niccolò Jacumin, veterinario Ats Val Padana, risale al 10 gennaio scorso in Germania, nella zona del Brandeburgo, in un piccolo allevamento di bufale. Da lì, il virus si è poi spostato, colpendo in totale undici allevamenti, dei quali sei in Slovacchia e quattro in Ungheria, oltre al caso tedesco.