Ambiente, Consulcesi: da Napoli 80 mila richieste per “Aria Pulita”
Ambiente, Consulcesi: da Napoli 80 mila richieste per “Aria Pulita”Roma, 21 nov. (askanews) – Sono oltre 80mila le dimostrazioni di interesse pervenute dall’area metropolitana di Napoli al team di legali di Consulcesi per partecipare all’azione collettiva “Aria Pulita”.
“È ormai ampiamente dimostrato che l’inquinamento incide con gravi ripercussioni sul benessere delle persone. Una consapevolezza che si sta diffondendo rapidamente anche tra gli abitanti di Napoli che ogni giorno si vedono costretti a respirare aria malsana – commenta Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group -. Sempre più cittadini stanno passando all’azione, per chiedere non solo un risarcimento per l’aria avvelenata respirata, ma per vedere attuate finalmente politiche ambientali più incisive e tutelanti. Napoli fa parte dei 3.384 comuni e città italiane candidabili all’azione collettiva “Aria Pulita gli stessi – si legge in una nota – per i quali la Corte di Giustizia Europea ha accertato le violazioni da parte dell’Italia della normativa europea sulla qualità dell’aria in relazione al superamento dei valori limite applicabili alle polveri sottili (PM10) e al biossido di azoto(NO2). In totale, sono più di 40 milioni le persone che possono richiedere, tramite l’iniziativa legale di Consulcesi, un risarcimento per aver respirato involontariamente aria nociva.
Secondo il report “Ecosistema Urbano” di Legambiente Napoli, per il secondo anno consecutivo, è tra quelle con “situazioni critiche”, ossia “in cui almeno una centralina ha rilevato concentrazioni medie annue superiori ai 40 µg/mc” in relazione al biossido di azoto (NO2). Con una concentrazione media annua di NO2 pari ad oltre 32 ug/mc, Napoli si posiziona 96esima su 105 città italiane analizzate. La Corte Europea dei diritti dell’Uomo lo scorso 19 ottobre ha accolto il ricorso presentato dai residenti di alcune città campane interessate a partire dal 1994 da una grave emergenza rifiuti, condannando l’Italia per non aver preso provvedimenti efficaci e tempestivi per risolvere la problematica. “Aderendo ad Aria Pulita – conclude Tortorella – oltre a chiedere un risarcimento fino a 36mila euro per ogni anno di violazione, si può contribuire a vivere in un pianeta più salubre, stimolando scelte più eco-sostenibili da parte dei decisori istituzionali e politici”.