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Autore: Redazione StudioNews

Un drone lanciato dal Libano verso la casa di Netanyahu a Cesarea

Un drone lanciato dal Libano verso la casa di Netanyahu a CesareaRoma, 19 ott. (askanews) – Un drone è stato lanciato contro la residenza privata di Benyamin Netanyahu a Cesarea. Lo ha dichiarato l’ufficio del primo ministro israeliano, dopo che l’esercito aveva annunciato che un drone proveniente dal Libano aveva colpito una “struttura” in questa città costiera nel centro dello stato ebraico.


“Un drone è stato sparato contro la casa del premier a Cesarea. Il primo ministro e sua moglie non erano presenti e non ci sono state vittime a seguito dell’incidente”, ha dichiarato l’ufficio di Netanyahu in un comunicato. Non è chiaro se la residenza sia la “struttura ” a cui l’esercito ha fatto riferimento in precedenza.

M.O., un drone lanciato dal Libano verso la residenza di Netanyahu

M.O., un drone lanciato dal Libano verso la residenza di NetanyahuRoma, 19 ott. (askanews) – Un drone è stato lanciato contro la residenza privata di Benyamin Netanyahu a Cesarea. Lo ha dichiarato l’ufficio del primo ministro israeliano, dopo che l’esercito aveva annunciato che un drone proveniente dal Libano aveva colpito una “struttura” in questa città costiera nel centro dello stato ebraico.


“Un drone è stato sparato contro la casa del premier a Cesarea. Il primo ministro e sua moglie non erano presenti e non ci sono state vittime a seguito dell’incidente”, ha dichiarato l’ufficio di Netanyahu in un comunicato. Non è chiaro se la residenza sia la “struttura ” a cui l’esercito ha fatto riferimento in precedenza.

In Usa gli spumanti italiani superano quelli francesi anche in valore

In Usa gli spumanti italiani superano quelli francesi anche in valoreMilano, 19 ott. (askanews) – Negli Stati Uniti gli spumanti italiani superano quelli francesi non solo a volume ma, per la prima volta, anche a valore. Lo rileva, alla vigilia di “Vinitaly.Usa” (Chicago, 20-21 ottobre), l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly sui dati SipSource di agosto che sarà presentata in occasione della prima fiera oltreoceano interamente dedicata al vino made in Italy. Lo storico sorpasso, registrato attraverso il monitoraggio delle vendite effettive di vino riscontrate dai distributori statunitensi, segna lo switch nella leadership delle bollicine, con l’Italia che vede lievitare le proprie quote di mercato al 35% contro il 31% dei transalpini e il 28% degli sparkling americani.


L’Osservatorio parla di un traguardo raggiunto soprattutto grazie all’ascesa inarrestabile del Prosecco che, non a caso, è riuscito al contempo a raggiungere e superare per la prima volta lo Champagne (28% e 26% le rispettive quote di mercato). Il successo della Denominazione si riflette nell’andamento dell’intera tipologia sparkling tricolore che, a sua volta, ha superato i bianchi nel product mix dell’offerta enoica italiana e rappresenta oggi il 37% del venduto made in Italy negli Usa (il 35% a volume). Tra gennaio e agosto, le bollicine italiane sono infatti le uniche ad aver aumentato i volumi delle vendite (+1,5% contro una media complessiva delle vendite di sparkling in calo del 13%), trainate anche dal successo crescente dei cocktail. Anche nel testa a testa Prosecco-Champagne, quest’anno non c’è stata storia: +2,2% il trend nei primi 8 mesi 2024 per le bollicine più famose d’Italia, -15,3% per il simbolo luxury francese. Al centro espositivo Navy Pier di Chiacago, saranno oltre 230 le aziende partecipanti su 13mila mq espositivi, e più di 1.650 le etichette in degustazione tra vino e bollicine. “Facilitare il business è più che mai la parola d’ordine di questi tempi” ha commentato l’Ad di Veronafiere, Maurizio Danese, dicendosi “convinti che ‘Vinitaly.Usa’ possa diventare lo strumento fieristico di presidio su questo mercato e una leva fondamentale per incrementare l’incoming profilato degli operatori su Vinitaly Verona”.


Lo scorso anno gli spumanti italiani hanno toccato quota 936 milioni di bottiglie commercializzate in tutto il mondo. Negli ultimi 10 anni le esportazioni delle nostre bollicine nel mondo sono praticamente triplicate, con crescite in valore negli Usa del 351% per quasi 500 milioni di euro nel 2023.

Disabilità, Locatelli: confronto con ministro Canada in vista prossimo G7

Disabilità, Locatelli: confronto con ministro Canada in vista prossimo G7Roma, 19 ott. (askanews) – “Nei giorni scorsi ho avuto un proficuo incontro con Kamal Khera, Ministro per la diversità, l’inclusione e le persone con disabilità del Canada. Abbiamo discusso di come proseguire il percorso avviato con il #G7DisabilityAndInclusion, ponendo l’accento su temi fondamentali come l’autonomia e la valorizzazione delle persone con disabilità. Un confronto che sarà importante anche in vista della prossima presidenza del G7 da parte del Canada”. È quanto scrive su Facebook il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

L’arrivo dei big G7 Difesa tra scaramanzia e ammirazione per Napoli

L’arrivo dei big G7 Difesa tra scaramanzia e ammirazione per NapoliNapoli, 19 ott. (askanews) – Fuori la pioggia battente, dentro la meraviglia dell’architettura italiana e un po’ di scaramanzia partenopea: il Ministro della Difesa Guido Crosetto prima di accogliere i suoi ospiti – del G7 Difesa – a Palazzo Reale a Napoli, ha tirato fuori dalla tasca e mostrato alla stampa un cornetto rosso, dicendo “questo me l’hanno regalato ieri”.


Subito dopo, mentre su Piazza del Plebiscito scrosciava la pioggia autunnale, Crosetto ha accolto per primo il Segretario Generale della NATO Mark Rutte all’apertura dei lavori del G7 Difesa. Rutte, come altri partecipanti al vertice giunti dopo di lui, ha dimostrato visibile apprezzamento e quasi stupore dinnanzi alla bellezza della cornice costituita da quella che fu residenza dei viceré spagnoli e poi austriaci (metà del XVII sec. – 1734), della dinastia borbonica (1734-1860), con la parentesi del Decennio francese (1806-1815) e infine, a seguito dell’Unità d’Italia nel 1861, dei Savoia. A Palazzo Reale, dopo Rutte è giunto Josep Borrell, vicepresidente della Commissione europea e alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. A seguiresono stati accolti i ministri della Difesa dei vari Paesi membri del G7, compresi il francese Sébastien Lecornu (estasiato da palazzo Reale almeno quanto Rutte), il britannico John Healey, il collega giapponese Gen Nakatani.


Successivamente è giunto a Palazzo reale il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd J. Austin III. I partecipanti si sono poi seduti al tavolo del summit e Crosetto ha preso la parola, dichiarando aperti i lavori.


L’incontro svilupperà una sessione dedicata alla guerra di aggressione russa all’Ucraina, occasione per ribadire il supporto e confermare la compattezza dell’ampio fronte internazionale che sostiene Kyiv, nel fermo obiettivo di giungere a una pace giusta e duratura. Il peso politico del G7 potrebbe infatti consentire di individuare iniziative tese a superare la logica dello scontro bipolare e a coinvolgere in una nuova conferenza di pace anche i Paesi non facenti parte di Alleanze, inclusi i BRICS ed il “sud globale”. Si discuterà anche della preoccupante situazione in Medioriente, nel quadro del comune impegno a promuovere la de-escalation, ottenere un “cessate il fuoco” a Gaza e a supportare un processo politico che traguardi la “soluzione a due Stati”. Sarà inoltre affrontato il complessivo quadro di sicurezza della regione, per individuare possibili linee d’azione funzionali a prevenire e contenere le crescenti dinamiche di destabilizzazione.


Nel riconoscere che l’Africa offre grandi potenzialità di partenariato e di condivisione di obiettivi, si potranno discutere i complessi equilibri del Continente, che richiedono constante attenzione verso un’agenda di sviluppo condivisa. L’incontro confermerà dunque l’impegno a sostenere i Paesi africani nel percorso verso il rafforzamento della governance democratica e della sicurezza, proponendo azioni concrete per contrastare le cause profonde dei fattori d’instabilità. L’attenzione dei Ministri sarà rivolta anche all’Indopacifico, che assume un ruolo sempre più determinante negli equilibri politici ed economici mondiali, in cui numerosi Paesi proiettano direttamente i propri interessi, anche di natura securitaria. Si potrà in tal senso promuovere un approccio cooperativo, atto a prevenire logiche di contrapposizione e facilitare interazioni costruttive basate sul dialogo.

Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week, la capitale romena in passerella

Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week, la capitale romena in passerellaRoma, 19 ott. (askanews) – Dal 15 al 18 ottobre il cuore di Bucarest si è trasformato in una vera e propria passerella per il primo grande evento di moda internazionale in Romania, la Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week 2024.


La MBBFW 2024 ha portato la capitale romena e il design romeno al fianco delle principali capitali della moda di tutto il mondo. I partner istituzionali sono stati l’Ambasciata d’Italia in Romania, ICE Agenzia Bucarest, Confindustria Romania e la Camera Nazionale della Moda Italiana che organizza la Milano Fashion Week e la CNA-Confederazione Nazionale Artigianato-Federmoda. Un appuntamento che ha messo in contatto e creato connessioni tra designer, acquirenti, stampa, media e accademici per sostenere la moda della Romania e della regione, riunendo marchi locali, designer e potenziali acquirenti internazionali, promuovendo il “Made in Romania” su palcoscenici globali. La MBBFW ha visto la partecipazione anche di otto riviste internazionali da cinque paesi e oltre 40 acquirenti e showroom, insieme a designer provenienti da Georgia, Ucraina e Italia, oltre a stilisti, influencer e fotografi di quattro Paesi.


All’interno della manifestazione, le istituzioni italiane in Romania hanno messo a punto un compact sulla moda italiana, con una serie di iniziative collegate tra loro. Il tema principale dell’intera manifestazione è stato quello della promozione dei designer non solo romeni ma con un focus internazionale, celebrando la moda, l’arte e le rispettive culture con un occhio di riguardo alla sostenibilità. ‘Confindustria Romania’, tra i partner dell’evento, ‘ha deciso di partecipare al Bucarest Fashion Week per sostenere i giovani talenti emergenti nel settore della moda e promuovere la sostenibilità nelle produzioni tessili. Riteniamo sia importante valorizzare la creatività e l’innovazione che insieme alla formazione sono elementi fondamentali per il futuro dell’industria. Il connubio tra moda e sostenibilità è una condizione irrinunciabile e rappresenta una grande opportunità di crescita economica e culturale, in linea con i nostri valori di responsabilità sociale e sviluppo sostenibile”, ha dichiarato il presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola.


Bucarest, con i suoi luoghi iconici, è stata il vero e proprio palcoscenico a cielo aperto dell’evento: al Palazzo Reale, nella Sala del Trono, si sono svolte sfilate di Litkovska, Gudu, Keburia, Murmur, Carmen Secareanu, Rhea Costa, Ami Amalia, Katea Gri ed Elena Reva. L’ospite speciale del primo giorno è stato Romeo Gigli, insieme al designer Alessandro de Benedetti. Uno spettacolo sorprendente di Nissa ha avuto luogo nella Sala di Marmo della Casa Presei Libere. Alla Galleria S.E.N.A.T., è stata presentata la collezione Manuri, mentre alla Galleria Nicodim sono state esposte le creazioni di Almaz. La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Bucarest ha ospitato lo show principale dell’evento, con la collezione del famoso marchio internazionale Ermanno Scervino.


Piazza George Enescu è diventato il punto centrale per gli appassionati di moda il 16 e 17 ottobre, con la diretta su un grande schermo di tutte le sfilate della Fashion Week, attivazioni interattive, aree lounge e bar, insieme ai partner dell’evento: Adidas, Glo, Glow Healthy, Fashion Days, Banca Transilvania, NN, Pepsi e Peroni. L’area Mercedes-Benz ha presentato due automobili, insieme a una galleria per esplorare il legame tra auto e moda. All’interno di questo prestigioso contenitore, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week, con il coordinamento dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, in collaborazione con CNA-Confederazione Nazionale Artigianato-Federmoda e Confindustria Romania, hanno organizzato nella Sala Soggiorno Reale del Museo Nazionale d’Arte della Romania, un convegno dedicato al tema della sostenibilità nel settore tessile “FASHION IMPACT – Italy and Romania face challenges”. L’evento ha riunito designer, produttori, esperti romeni e italiani di sostenibilità, autorità, professionisti delle normative sulle dichiarazioni ecosostenibili, rappresentanti di importanti aziende multinazionali e key opinion leader (KOL) impegnati in un futuro sostenibile nella moda e nel lifestyle, che hanno condiviso esperienze e soluzioni innovative per affrontare le sfide ambientali ed economiche legate alla produzione tessile. Micaela Soldini, direttrice ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – Ufficio di Bucarest, ha dichiarato: “Il Tessile-Abbigliamento costituisce un comparto economico di grande rilievo per l’Italia: si tratta infatti del terzo settore manifatturiero (dopo quelli della meccanica e dell’automobilistica), che conta quasi 45.000 aziende attive sul territorio con 393.700 addetti. Il settore tradizionalmente genera un surplus della bilancia commerciale, secondo soltanto a quello della meccanica. Le aziende italiane stanno investendo sempre più in innovazione, con un focus particolare su sostenibilità e digitalizzazione, investimenti fondamentali per mantenere la competitività del settore a livello internazionale. In questo processo evolutivo viene in soccorso anche la tracciabilità una tecnologia che per il consumatore rappresenta una garanzia di provenienza del prodotto e di tutte le sue fasi produttive, di conoscenza del valore reale del bene che acquista, e per il produttore rappresenta l’opportunità di agire per una drastica diminuzione del rischio di contraffazione. La moda ha una importanza strategica per l’economia italiana, sia in termini di contributo diretto al PIL che di capacità di trainare altri settori e di promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo, il che è testimoniato dalla attrazione di milioni di turisti ogni anno. La moda è strettamente legata al patrimonio culturale e artistico del Paese, generando un ulteriore indotto economico attraverso mostre, eventi culturali e collaborazioni con il mondo dell’arte. Le stesse interazioni le possiamo rilevare nello scorrere il calendario di attività della Mercedes Benz – Bucharest Fashion Week”. Le attività svolte durante la Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week hanno evidenziato come sia fondamentale riflettere sul ruolo della formazione nel settore tessile moda in Romania. Come in molti altri Paesi, la sfida non è più solo ‘saper cucire’, un’abilità ormai diffusa in tutto il mondo, ma piuttosto sviluppare competenze avanzate che permettano di lavorare su produzioni più complesse e innovative. È essenziale quindi investire anche in programmi di formazione che integrino tecnologie avanzate con le tradizioni sartoriali attuali, per formare questa nuova generazione di artigiani. La Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week, inziativa ideata e organizzata Mario Antico, consigliere di presidenza di Confindustria Romania con Delega all’Education e da Roxana Voloseniuc – Editor in chief & Publisher di Elle Romania, ha proposto anche un’installazione speciale, ‘Ressurected Wardrobe’, per mettere in evidenza la creatività di cinque marchi romeni — V:PM, Borbala, ARSENE, VOL di Bianca Taban e Medeea — mostrando pezzi delle loro collezioni e due outfit upcycled creati in collaborazione con Auchan. Anche il marchio ucraino Kacharovska, noto per la sua qualità nelle calzature e accessori, è presente nel Fashion Space. Altro evento, il Moldavian Corner per presentare l’identità distintiva della moda moldava attraverso installazioni creative con designer come Constanzia Yurashko, Valentina Vidrascu, Yulia Efros e Liudmila Storojuc che hanno offerto interpretazioni raffinate del design contemporaneo, mescolando tradizione e innovazione e mostrando la creatività avanguardistica della moda moldava. Fashion Panorama – The Italian New Wave, curata da Vogue Italia, è stata organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura: un’esposizione itinerante (Atene, Los Angeles e ora Bucarest) che esplora la moda italiana contemporanea attraverso la visione di 10 marchi unici. In un mondo in cui la moda gioca un ruolo sempre più importante nella definizione dell’identità, questi marchi combinano tradizione e innovazione, ridefinendo lo stile italiano. L’esposizione rivela l’universo personale di ciascun marchio, offrendo uno sguardo sulla loro evoluzione e su come raccontano la storia dell’Italia di oggi. L’installazione ‘Talk with a Stranger’ ha invitato i visitatori a riflettere sui cambiamenti nella comunicazione nell’era digitale, evidenziando il declino delle conversazioni telefoniche a favore dei messaggi di testo. Il progetto ha esplorato il legame tra moda e arte, sfidando gli spettatori a ripensare il ruolo dell’abbigliamento nella definizione dell’identità. Infine NABA Talks: incontri tra la professoressa Valentina Torricelli (professoressa di NABA Milano e fondatrice di TrendingNOW) e Valeria Battel di NABA Milano, che hanno offerto spunti sull’evoluzione del retail nell’era digitale per studenti di UNARTE e UAD.

Buchmesse, Cipolletta: gli autori italiani sempre più tradotti

Buchmesse, Cipolletta: gli autori italiani sempre più tradottiFrancoforte, 19 ott. (askanews) – “Dato l’interesse che sta accogliendo a livello internazionale gli autori italiani, noi contiamo di avere un incremento abbastanza sensibile delle traduzioni. Le lingue che sono più interessate all’Italia sono quelle dell’Europa continentale, la Germania, la Francia, la Spagna, con tutte le sue derivate nel mondo. Il mondo anglosassone è più ostico per tutti quanti i Paesi di non lingua inglese. Però stiamo avanzando anche lì e pensiamo di fare delle operazioni proprio per far crescere la nostra presenza dappertutto”. Lo ha detto ad askanews il presidente dell’Associazione italiana degli Editori, Innocenzo Cipolletta, durante la Buchmesse di Francoforte.


“Teniamo conto – ha aggiunto il presidente AIE – che l’Italia ha fatto dei passi da gigante nel campo delle traduzioni vendute all’estero. Noi all’inizio di questo secolo vendevamo sui 2mila titoli l’anno, siamo arrivati quasi a 8mila e contiamo di sfondare i 10mila”.

Buchmesse, Audible: 11 milioni di italiani ascoltano audiolibri

Buchmesse, Audible: 11 milioni di italiani ascoltano audiolibriFrancoforte, 19 ott. (askanews) – “La crescita degli audiolibri in Italia è una realtà, ed è misurabile, perché oggi sono più di 11 milioni di italiani che ascoltano audiolibri, con una crescita rispetto all’anno precedente del 4% e con una crescita rispetto agli ultimi 4 anni del 22%”. Lo ha detto ad askanews Juan Baixeras, Country Manager Italia e Spagna di Audible, presente alla Buchmesse di Francoforte. “Noi abbiamo investito tantissimo nella crescita del nostro catalogo – ha aggiunto – e oggi in Italia abbiamo in lingua italiana come Audible un catalogo di 16mila titoli, otto anni fa quando abbiamo iniziato la nostra attività in Italia nel 2016 il catalogo era di 1500 titoli, comunque una moltiplicazione per dieci del catalogo”.


“Questo – ha detto ancora Baixeras – significa un investimento nell’ultimo anno di 5,5 milioni di euro, unicamente nella nostra casa editrice Audible Books. È una scommessa molto molto seria, molto importante per noi”.

Buchmesse, Baricco: la letteratura non si tocca, mai

Buchmesse, Baricco: la letteratura non si tocca, maiFrancoforte, 19 ott. (askanews) – “La letteratura non si tocca. Qualsiasi tentativo di intimorire, censurare, emarginare, perseguire la letteratura non deve passare, mai. E tutti noi che viviamo, se non dentro la letteratura, intorno, e qui c’è un sacco di persone, diciamo che dovranno passare sopra i nostri corpi. Non sarà facile per nessuno fare questo. Perché in questo noi crediamo che la letteratura conservi in sé la capacità di pronunciare storie che sulla superficie delle nostre esistenze non arriverebbero, come fosse il grande serbatoio delle storie proibite, o semplicemente fuori dalla portata di una fantasia normale, o ancora figlie di uno sguardo così obliquo che ce n’è uno solo. Un grande patrimonio di storie, che anche quando sono seccanti, fastidiose, scandalose, urticanti, per noi è importante conservare da qualche parte del nostro corpo sociale”. Lo ha detto Alessandro Baricco durante il suo intervento alla Buchmesse di Francoforte nel programma di eventi organizzati dall’Italia come Paese Ospite d’onore.


“Noi ringrazieremo sempre Nabokov – ha aggiunto – perché ha scritto Lolita. E’ scritto una storia così seccante, così scorretta, ma è riuscito a farlo in un modo così forte che nessuno può parlare”.

Buchmesse, Baricco: letteratura e impegno sono due gesti distanti

Buchmesse, Baricco: letteratura e impegno sono due gesti distantiFrancoforte, 19 ott. (askanews) – Alessandro Baricco è uno dei protagonisti degli eventi organizzati dall’Italia come Paese Ospite d’onore alla Buchmesse di Francoforte. Intervenuto nell’Arena davanti a una sala piena, lo scrittore ha scelto di parlare di letteratura e impegno civile. “Il gesto con cui si fa la letteratura e il gesto con cui si pratica l’impegno civile – ha detto Baricco dal palco – sono due gesti abbastanza lontani. Non bisogna pensare che si diano in natura vicini, né bisogna pensare, io credo, che li si debba avvicinare. Implicano e prevedono una postura differente nei confronti del mondo. Devi proprio cambiare postura per passare da un gesto all’altro”.


La metafora scelta da Baricco è stata quella di un tappeto, il mondo sta sulla superficie, la letteratura sotto, indaga la trama nascosta più che l’evidenza che sta alla luce del sole. Distante quindi, ma comunque preziosa: “La letteratura non si tocca”, ha detto, ma diverso è il discorso per gli scrittori, quando decidono di esporsi. “Tu puoi scegliere – ha aggiunto – e tutti noi prima o poi scegliamo, di impegnarti in una singola storia di impegno civile. Allora lì entri in una partita che c’entra poco, diciamo, coi tuoi libri, che puoi riuscire a fare molto bene, che puoi riuscire a fare con passione e buona fede, naturalmente, ma quella è una partita in cui la letteratura non ti può schermare o difendere più di tanto. Di quello che io dico o faccio nella mia vita di cittadino ne risponderò in una partita molto particolare che conosciamo, che è molto dura, in cui il nemico può essere molto cattivo, ma in cui io faccio fatica a riconoscere a noi un’arma in più, una sorta di morbida impunità, in nome del nostro partecipare alla famiglia della letteratura”. Ascoltare Baricco è affascinante, soprattutto perché sa entrare nel lato meno confortevole del discorso, e lo fa indubbiamente con talento e mestiere, ma questo non toglie intensità al ragionamento. I suoi libri possono piacere o meno, ma sul palco di Francoforte ha dato la sensazione di un uomo e di uno scrittore non indulgente con se stesso, e non è poco. (Leonardo Merlini)