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Autore: Redazione StudioNews

Sanità, Airo: cercasi medici specializzandi in radioterapia

Sanità, Airo: cercasi medici specializzandi in radioterapiaRoma, 13 ott. (askanews) – Solo 31 su 170 posti di specialità di Radioterapia (pari al 18%) sono stati finora assegnati per l’anno accademico che inizierà a novembre. Troppi pochi per una specializzazione impiegata in oltre il 60% dei malati di tumore e che risulta curativa in oltre il 40% dei casi. L’Oncologia Radioterapica è, assieme alla Chirurgia Oncologica e all’Oncologia Medica, una delle tre principali discipline che curano i tumori.


“Ogni anno in Italia oltre 200.000 i pazienti affetti da tumore che devono essere sottoposti a radioterapia: è uno dei pilastri della cura. Se mancano i radioterapisti – sottolinea Marco Krengli, Presidente dell’Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica (Airo) – significa che non potremo curare i malati di cancro che necessitano di questo trattamento. Ecco perché è un problema che riguarda tutti e non solo noi “addetti ai lavori”. Nonostante sia poco conosciuta, la radioterapia offre grandi vantaggi sia agli studenti che ai futuri medici, possibilità di far carriera, è una scienza dinamica e in evoluzione e (cosa che interessa molto alle nuove generazioni) consente ritmi di vita non troppo stressanti.


“L’Oncologia Radioterapica è una specializzazione estremamente dinamica e internazionale, in forte crescita grazie alle continue innovazioni tecnologiche e molecolari. Si interfaccia con tutte le discipline dell’ambito oncologico – aggiunge Stefano Pergolizzi, Presidente Eletto AIRO – e offre grandi opportunità d’impiego nel mondo del lavoro. Non tutti sanno che dopo 4 anni di studi e non 5 come altre discipline apre già le porte dei neo-specialisti al mondo delle cure oncologiche non solo nei reparti di radioterapia oncologica, ma anche in quelli di oncologia medica e di cure palliative, essendo infatti affine a queste specialità”. Sono numerosi i motivi per cui può essere vantaggioso scegliere questa specialità. “Consente di svolgere attività libero-professionale sia all’interno, sia al di fuori delle strutture ospedaliere, offrendo opportunità di impiego anche nelle aziende farmaceutiche e in quelle di tecnologie. Il mondo accademico e della ricerca scientifica – spiegano Sara Ramella e Michela Buglione, delegate alle Scuole di Specializzazione del Collegio dei Professori di Radioterapia – offrono inoltre ulteriori possibilità di realizzare i propri obiettivi. È infine da considerare che consente una buona qualità di vita, con ritmi e orari di lavoro complessivamente ben compatibili con la vita sociale e familiare”.


(segue)

Giappone, clienti negozi troppo scorbutici: Tokyo corre ai ripari

Giappone, clienti negozi troppo scorbutici: Tokyo corre ai ripariRoma, 13 ott. (askanews) – Tokyo si appresta a emanare un’ordinanza per cercare di frenare il fenomeno dei comportamenti bruschi e sempre più aggressivi dei clienti nei confronti di negozianti, commessi e camerieri. Una realtà che ha perfino uno specifico nome in giapponese, sotto l’abbreviazione “kasu-hara” e che secondo il Financial Times si è acuita negli negli ultimissimi anni di inflazione, un brusco cambiamento rispetto ai lungi anni di dinamica dei prezzi ferma o sottozero.


Le nuove regole nella prefettura di Tokyo entreranno in vigore il prossimo aprile, non prevedono sanzioni specifiche ma cercano di fare leva su una sorta di persuasione morale, per mettere fine a comportamenti che potrebbero apparire inconsueti a osservatori stranieri. Nei negozio o nei ristoranti dell’Arcipelago, il più delle volte i clienti non ringraziano il personale, peraltro rivolgono le loro richieste con toni perentori. Ma da quanto c’è l’inflazione la situazione è peggiorata. I media giapponesi hanno riferito un crescente numero incidenti a danni di commessi e camerieri, da urla e minacce a veri e propri abusi da parte di consumatori che se fino a poco fa venivano trattati con tutti i riguardi, a livello di prezzi, ora si sentono “traditi” da una crescita dei listini alla quale erano totalmente disabituati.


Lo scorso giugno un sindacato che rappresenta diverse categorie coinvolte in questi problematiche, la Ua Zensen ha riferito che quasi la metà dei suoi 33.000 iscritti hanno subito episodi di kasu-hara negli ultimi due anni. Il fenomeno riguarda anche le società di forniture di elettricità e servizi domestici così come le compagnie di trasporti. Al punto che alcune di queste ultime hanno perfino introdotto dei pulsanti di emergenza per il kasu-hara, con cui i lavoratori possono avviare registrazioni da parte di telecamere di sorveglianza.


Secondo il quotidiano resta da vedere se l’iniziativa di Tokyo, la prima di questo genere in Giappone, sortirà qualche effetto, dato che appunto non sono previste sanzioni o pene specifiche. E anche perché il regolamento non sembra fornire una definizione specifica di questa materia.

Inchiesta Bari, Meloni: io più “dossierata” d’Italia ma non trovano

Inchiesta Bari, Meloni: io più “dossierata” d’Italia ma non trovanoRoma, 12 ott. (askanews) – “Io mi sono data una spiegazione, poi spero ce la dia la magistratura una spiegazione su questa vicenda. Il fenomeno che noi conosciamo dei ladri che entrano dentro casa, rubano i gioielli e poi li vendono a un ricettatore… penso che stia accadendo la stessa cosa sul mercato delle informazioni”. Lo ha detto Giorgia Meloni, rispondendo nel corso di una intervista al Tg5 a una domanda sul nuovo caso dei dossieraggi bancari oggetto di una inchiesta della Procura di Bari.


“Penso – ha spiegato la presidente del Consiglio – che ci siano dei funzionari, dei dipendenti pubblici e privati che prendono illegalmente delle informazioni e le vendono sul mercato. A chi le vendono sul mercato? Questa è la risposta che stiamo aspettando, presumibilmente ci sono dietro degli interessi”. Meloni ha ricordato che “non ci sono solo politici spiati, sono migliaia di persone” ed ha aggiunto: “Se lei mi chiede perché, per quello che riguarda i politici, sono quasi tutti esponenti di centrodestra e io sono la più persona più ‘dossierata’ d’Italia, le dirò che nel dramma c’è anche una buona notizia. La buona notizia è che la mia vita è stata proprio passata allo scanner e non si è trovato niente, e forse questa è anche la ragione per cui io sono così ‘dossierata’: perché in questa nazione ci sono probabilmente dei gruppi di pressione, che non accettano di avere al governo qualcuno che pressioni non se ne fa fare, che non si può ricattare. E allora magari tentano di toglierselo di torno con altri strumenti. Temo che non riusciranno”, ha concluso.

Manovra, Schlein: Meloni mente, ha scritto lei aumento accise

Manovra, Schlein: Meloni mente, ha scritto lei aumento acciseRoma, 12 ott. (askanews) – “Giorgia Meloni continua a mentire al Paese. Nell’intervista al Tg5 prova a nascondere una verità che ha messo nero su bianco il governo da lei presieduto nel piano strutturale di bilancio, a pagina 116: nel documento approvato dal governo c’è scritto che aumenteranno le accise sul diesel”. Lo afferma in una nota la segretaria del Pd, Elly Schlein.


“Sono lontani – aggiunge – i tempi in cui faceva i video dal benzinaio promettendo di abbatterle, adesso ci metta la faccia di nuovo, spieghi al Paese la tassa Meloni. E smetta di dire che hanno investito più di chiunque in sanità, quando l’indicatore usato in tutto il mondo dà la spesa sanitaria sul Pil in discesa da quando lei sta a Palazzo Chigi”, conclude Schlein.

Consulta, Meloni: abbiamo tentato di fare quello che dice la Carta

Consulta, Meloni: abbiamo tentato di fare quello che dice la CartaRoma, 12 ott. (askanews) – “Penso che intanto la sinistra non abbia moltissime soddisfazioni in questo periodo”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, intervistata dal Tg5, rispondendo a una domanda sulla sinistra che “gode” dello stallo per la mancata elezione in Parlamento di un giudice costituzionale.


“Dopo di che sulla Consulta – ha aggiunto – abbiamo semplicemente tentato di fare quello che ci dice la Costituzione, che dice che dobbiamo eleggere un giudice della Corte entro 30 giorni quando un giudice manca. Sono passati 10 mesi, abbiamo il diritto di fare le nostre proposte, mi ha colpito – ha concluso Meloni – che l’opposizione invece di fare altre proposte abbia addirittura impedito ai parlamentari di entrare e partecipare alla votazione”.

Manovra, Meloni: le tasse fake news di sinistra, noi le abbassiamo

Manovra, Meloni: le tasse fake news di sinistra, noi le abbassiamoRoma, 12 ott. (askanews) – La “coperta è corta” in vista della manovra? “Abbiamo già affrontato questa materia nelle scorse due manovre finanziarie. Chiaramente se non avessimo speso 120 miliardi di euro per ristrutturare meno del 4 per cento delle case degli italiani oggi avremmo molti più soldi da mettere sugli stipendi degli italiani, sulla sanità, sulle famiglie, sulle pensioni”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, intervistata dal Tg5.


“Ciononostante, abbiamo dato – ha proseguito – dei segnali importanti che continueremo a dare; soprattutto sulla salute, perché al di là delle fake news della sinistra non c’è un governo nella storia d’Italia che abbia messo sulla sanità le risorse che abbiamo messo noi. Annuncio che puntiamo ad aumentarle ulteriormente, esattamente come è falsa, un’altra fake news, quella delle tasse per tutti. Lei ha visto che questo governo le tasse le abbassa, aumentare le tasse la considero una cosa di sinistra, infatti la sinistra ancora chiede la patrimoniale ma io di sinistra non sono e noi – ha concluso Meloni – faremo del nostro meglio per confermare i nostri provvedimenti e magari fare qualcosa di più”.

Stellantis, Bardi: automotive è grosso problema in Basilicata

Stellantis, Bardi: automotive è grosso problema in BasilicataRoma, 12 ott. (askanews) – “Per noi in questo momento il vero grosso problema è l’automotive. Ieri abbiamo sentito l’amministratore delegato Tavares, c’è una grande difficoltà non solo per Stellantis ma per tutto l’indotto. Noi in Basilicata abbiamo un indotto che, insieme all’azienda, coinvolge 15.000 famiglie. Abbiamo un’area di crisi complessa”. Lo ha detto il governatore della Basilicata Vito Bardi intervenendo a Perugia alla Conferenza nazionale degli Enti Locali di Forza Italia.


“Lo Stato – ha sottolineato – è intervenuto già una volta, però la cassa integrazione terminerà e dobbiamo venire incontro alle esigenze dei lavoratori impiegandoli in altri settori. Anche per questo dobbiamo cercare di aprire ai privati. Io credo molto nel partenariato pubblico-privato, altrimenti si rischia, pure come enti locali, di essere assistenzialisti e l’assistenzialismo – ha concluso Bardi – non fa bene a nessuno”.

Ciclismo,Storia Pogacar quarto trionfo consecutivo al Lombardia

Ciclismo,Storia Pogacar quarto trionfo consecutivo al LombardiaRoma, 12 ott. (askanews) – Tadej Pogacar entra direttamente nella leggenda del Giro di Lombardia. Settantacinque anni dopo Fausto Coppi, che aveva chiuso un 1949 mitico (prima doppietta Giro-Tour della storia) con il poker consecutivo nel Lombardia, lo sloveno imita il Campionissimo. E così dopo i trionfi nel 2021 a Bergamo, 2022 a Como, 2023 a Bergamo, ecco il formidabile sloveno della Uae Emirates festeggiare la quarta vittoria nel 118° Giro di Lombardia ancora a Como. In maglia iridata, come fece Paolo Bettini nel 2006. Stavolta la sua impresa si realizza con una fuga di 48,4 km: Pogacar parte a 6,5 km dalla vetta della Colma di Sormano, la salita di 13 km che viene affrontata dal lago di Como e rappresentava il momento clou della Classica delle Foglie morte. Nessuno gli risponde. A Como trionfa con 3’16” sul due volte olimpionico Remco Evenepoel e 4’30” su Giulio Ciccone. Sul podio, quindi, salgono il campione del mondo e il campione olimpico: l’ultima volta era successo ancora con Paolo Bettini, olimpionico 2004 e primo al Lombardia 2005 e 2006.

Women and the City, Gino Cecchettin ospite del festival

Women and the City, Gino Cecchettin ospite del festivalMilano, 12 ott. (askanews) – Domenica 13 ottobre sarà l’ultima giornata del festival Women and the City, l’appuntamento promosso e ideato dall’associazione Torino Città per le Donne per favorire le prospettive di genere nelle politiche locali, attraverso incontri, interviste, panel, eventi e riflessioni per rendere gli spazi e le pratiche cittadine accessibili, inclusive ed eque.


“Un altro genere di idee” è il tema di questa II edizione e sarà proprio da questo che partirà l’incontro che vede protagonista Gino Cecchettin, padre di Giulia, impegnato a scardinare le dinamiche di violenza di genere a partire dalla narrazione e dalla denuncia dei comportamenti pericolosi e violenti. Cecchettin chiuderà l’ultima giornata del festival Women and The City, con lui anche Antonella Parigi, fondatrice e direttrice dell’Associazione Torino Città per le Donne che organizza il festival: insieme parleranno anche della neonata Fondazione dedicata alla figlia uccisa dal fidanzato e del suo potente messaggio contenuto nel libro Cara Giulia edito da Rizzoli (ore 17,30 Fonderie Limone). Oltre all’incontro sul tema della violenza di genere, saranno molti i temi proposti dal Festival Women and The City per questa domenica: dalla parità salariale agli stereotipi di genere e il linguaggio inclusivo. Di tutto ciò discuteremo con Azzurra Rinaldi, economista femminista; ?Giovanna Paladino, direttrice del Museo del Risparmio di Torino; ?Irene Facheris, attivista, formatrice e scrittrice e ?Maria Claudia Vigliani, neurologa.

Ucraina, Zelensky si rallegra dei risultati del tour europeo

Ucraina, Zelensky si rallegra dei risultati del tour europeoRoma, 12 ott. (askanews) – Volodymyr Zelensky si è rallegrato dell’esito del suo tour europeo, il cui scopo era presentare il suo “piano di vittoria” per costringere la Russia a mettere fine alla guerra lanciata dal Cremlino nel febbraio 2022, e chiedere più armi per respingere le truppe russe dal territorio ucraino.


“Pacchetti di difesa per la difesa militare, la difesa aerea, investimenti nella produzione di droni e altre armi in Ucraina sono i risultati di una visita a Londra, Parigi, Roma e Berlino”, ha scritto su Telegram, “Il nostro compito comune è quello di avvicinarci a una pace giusta per l’Ucraina e per tutta l’Europa”.