Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

La Sca-World Barista Championship torna a Host 2025

La Sca-World Barista Championship torna a Host 2025Roma, 19 set. (askanews) – Torna a HostMilano, che si svolgerà a Fieramilano a Rho dal 17 al 21 ottobre 2025, la manifestazione del World Barista Championship™, organizzato da SCA, l’associazione mondiale nata per promuovere e diffondere la cultura del caffè, delle sue origini e dei suoi utilizzi. Nel 2025 infatti in Host si prospetta un’edizione particolarmente ricca dello storico SIC – Salone Internazionale del Caffè.


Mettendo al centro l’eccellenza del caffè e la crescita professionale dei baristas, che si esprime in creazioni d’autore a base di espresso e latte, il WBC coniuga l’opportunità per i professionisti di dimostrare la loro esperienza e creatività con la valorizzazione delle materie prime e delle tecnologie innovative che ne abilitano la massima espressione. Il caffè infatti è sempre più di moda: in tema di vivacità delle proposte, questa è stata senza dubbio l’estate degli iced coffee, proposti in infinite nuove ricette: dal cocco al caramello, dalla frutta alle spezie, fino allo iced latte e al nitro coffee – preparato con azoto liquido, per un tocco speciale – i caffè ghiacciati si sono affermati come un drink per tutte le ore. Anche come aperitivo.


Un dinamismo che si riflette anche nei dati: tra consumo domestico e fuoricasa, Statista stima che il mercato mondiale chiuderà il 2024 con un valore di 461,30 miliardi di dollari, per superare la soglia dei 500 miliardi nel 2028 e attestarsi a 521,90 miliardi di dollari a fine decennio. L’Europa vale da sola circa 47 miliardi di dollari (saliranno a 65 verso la fine del decennio), mentre in Italia il fatturato dei 50 principali player della torrefazione è pari oggi a circa 7 miliardi di dollari (oltre il 55% dall’export). A oggi sono già oltre 900 le aziende registrate a Host 2025, delle quali circa 400 (il 44%) estere.

Il 5 novembre a Modena la 70esima edizione della guida Michelin

Il 5 novembre a Modena la 70esima edizione della guida MichelinRoma, 19 set. (askanews) – Ristoranti italiani con il fiato sospeso fino al 5 novembre prossimo, quando a Modena, nel cuore della Food Valley, sarà presentata la 70esima edizione della guida Michelin Italia 2025. L’annuncio è arrivato in occasione dei festeggiamenti per l’arrivo della guida che si sono svolti a Torino, presso la Nuvola Lavazza, durante i quali sono stati presentati i dati dello studio “Taste Tourism”, che analizza i flussi turistici generati dai ristoranti stellati italiani.


L’indagine, che è stata condotta per la prima volta nel 2016, registra un importante incremento sull’indotto che generano i ristoranti stellati nel nostro paese che passa da 280 milioni di euro a 438 milioni di euro. La cifra non include la spesa sostenuta nel ristorante stesso, ma interessa i settori dell’hotellerie, del commercio e dei servizi. Prendendo in esame i dati del 2023, i ristoranti stellati italiani hanno accolto 2,4 milioni di clienti (di cui il 40,7% dall’estero, provenienti da 43 paesi) per un indotto complessivo di 438 milioni di euro.


Per il 2024, le previsioni indicano un risultato relativo all’indotto indiretto in aumento, pari a 498 milioni di euro. Infatti, il 74,6% della clientela estera ed il 39,5% di quella italiana trascorre almeno una notte nella destinazione o nelle immediate vicinanze, generando quindi benefici indiretti sui settori dell’ospitalità (circa 355 milioni), del commercio (48 milioni) e dei servizi locali (35 milioni). Lo studio rileva che ogni ristorante con 1 Stella MICHELIN genera benefici diretti sul territorio pari a 805mila euro circa, che diventano 2,4 milioni di euro quando si tratta di un ristorante 2 Stelle MICHELIN, per poi esplodere quando prendiamo in esame i ristoranti che “meritano il viaggio”, ovvero quelli insigniti delle 3 Stelle MICHELIN, con un risultato che supera i 6,5 milioni di euro ciascuno.


Usa, Francia e Germania sono i paesi più rappresentati dalla clientela straniera mentre, dalla prospettiva dell’indotto legato ai soggiorni, quasi il 70% dei gestori di hotel di qualità (da 3 a 5 stelle lusso) localizzati nei pressi di un’insegna stellata Michelin, dichiara di avere clienti giunti in albergo proprio per recarsi in uno specifico ristorante. La regione italiana a beneficiare maggiormente della presenza dei ristoranti stellati è la Lombardia, seguita a ruota dalla Campania. In terza posizione troviamo il Piemonte. A livello provinciale, è Napoli a giovare dei maggiori benefici, seguita da Roma e Milano.


Interessante il dato relativo ai comuni che, dopo un podio formato da tre capoluoghi di regione (Milano, Roma e Firenze), vede la presenza di comuni di ben più piccole dimensioni come Senigallia al quarto posto e Massa Lubrense al quinto. Nella Top Ten anche Orta San Giulio, Alba e Brunico, oltre ad altri due capoluoghi come Torino (sesta) e, al settimo posto, Modena.

Coldiretti: in E.R. e Marche colpite centinaia aziende da maltempo

Coldiretti: in E.R. e Marche colpite centinaia aziende da maltempoRoma, 19 set. (askanews) – Centinaia di aziende agricole colpite, allevamenti isolati causa delle frane in collina, migliaia di ettari di terreni di cereali e ortaggi e frutteti sott’acqua, magazzini e fabbricati rurali allagati, danni gravissimi ancora da calcolare. E’ la situazione nei campi dell’Emilia Romagna e delle Marche, secondo il primo monitoraggio della Coldiretti, con i tecnici dell’organizzazione impegnati sui territori per verificare la situazione nelle imprese.


Drammatica la situazione fra il territorio romagnolo e la provincia di Bologna, nuovamente devastati dopo l’alluvione del 2023, soprattutto a causa dell’esondazione dei fiumi e delle piogge torrenziali che hanno causato smottamenti, rendendo anche le strade rurali impraticabili, con alcune aziende agricole isolate. Nel Ravennate e nel Faentino l’acqua ha sommerso i terreni coltivati a cereali e ortaggi e inondato i frutteti di pere e mele, ma non ha risparmiato neppure i vigneti dove la vendemmia non è arrivata neppure alla metà. Ma danni si registrano anche nel Bolognese. Anche nelle Marche campagne e stalle allagate e ortaggi sott’acqua con la situazione peggiore che si registra sulla fascia costiera dalla provincia di Ancona a quella di Macerata fino al Fermano. Completamente sommersi terreni coltivati a fagioli, barbabietola, insalata. Paura anche in Toscana, nell’alto Mugello.

A Londra sbarca il Padiglione Italia per Expo Osaka 2025

A Londra sbarca il Padiglione Italia per Expo Osaka 2025Milano, 19 set. (askanews) – Sbarca a Londra il progetto del Padiglione Italia a Osaka Expo 2025, firmato dall’architetto Mario Cucinella. A presentarlo all’Istituto di Cultura nella capitale britannica, diretto da Francesco Bongarrà, l’ambasciatore Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo2025 con l’archistar Mario Cucinella, che lo ha elaborato.


Sul palco con loro per l’occasione Maria Porro, presidente del Salone del Mobile di Milano e l’esperta di design, Prya Khanchandani, impegnati a parlare della visione del design italiano. Tocca a Vattani, in una sala gremita di architetti ed esperti di design britannici ed italiani, sottolineare l’importanza a livello mondiale dell’EXPO di Osaka, dal 13 aprile al 13 ottobre 2025, “il primo evento davvero globale dalla fine della pandemia, in cui l’Italia avrà una posizione fondamentale, sia per il prestigio di questo appuntamento sia per l’importanza che esso riveste nell’ambito della strategica relazione tra il nostro Paese ed il Giappone. Una vetrina del meglio dell’Italia che durerà 6 mesi”.


“Il Padiglione Italia – sottolinea Cucinella – è altamente sostenibile: è completamente realizzato in legno, smontabile pezzo per pezzo e ogni pezzo riutilizzabile, altrove nel mondo”. “La sostenililità è ormai un elemento fondamentale anche al Salone del Mobile – ha aggiunto Maria Porro – e lo è ogni anno di più. Ogni evento interno al Salone va certificato in termini di sostenibilità, tanto per fare un esempio ormai l’uso del cartone è stato completamente abolito. D’altronde – ha continuato Porro – nella mia azienda tendiamo a limitare il piu’ possibile l’uso dell’energia elettrica: per esempio incoraggiamo lo staff a iniziare a lavorare al mattino presto finendo nel primo pomeriggio.


“E’ un onore accogliere a Londra Mario Cucinella, importantissimo architetto di fama internazionale, e Maria Porro che rappresenta, la più grande realtà del design nel mondo. E sono orgoglioso che in questo nostro Istituto Londra ‘conosca’ il Padiglione Italia ad Osaka”, conclude Bongarrà.

Maltempo, Tosiani (Pd): piove ancora ma già cominciato sciacallaggio

Maltempo, Tosiani (Pd): piove ancora ma già cominciato sciacallaggioRoma, 19 set. (askanews) – “Siamo sotto la pioggia, si sta ancora fronteggiando l’emergenza ma evidentemente a qualcuno questo non interessa: meglio cominciare subito con lo sciacallaggio. Le parole del senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei, infatti, oltre ad essere totalmente fuori luogo in un momento come questo, dimostrano la volontà di voler fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini e delle comunità così duramente colpite dal maltempo. Fu così nel 2023, lo è stato nei mesi successivi ed ora ci siamo di nuovo”. Così il segretario del Pd dell’Emilia-Romagna, Luigi Tosiani.


“Come si possono tirare in ballo la Regione Emilia-Romagna e i Comuni quando il governo ha deciso di gestire la ricostruzione dell’alluvione dello scorso anno direttamente da Roma senza coordinamento con gli enti locali? Con che faccia si lanciano accuse quando non si è stati in grado di far arrivare a cittadini e imprese nemmeno un euro di rimborsi dopo tante promesse? E sarebbe molto utile sapere perché il miliardo e duecento milioni di Euro di fondi Pnrr per Sindaci e comunità locali sono bloccati da nove mesi”, aggiunge. “La realtà è che in sedici mesi il Governo non ha fatto nulla, né in termini di investimenti, né in termini di ristori, lasciando da soli cittadini, imprese e Istituzioni dell’Emilia-Romagna. Nonostante questo la Regione e i Comuni hanno portato a termine lavori di prevenzione i cui effetti si stanno vedendo in queste ore di fronte a precipitazioni addirittura più abbondanti di quelle del maggio 2023”, spiega Tosiani.


“Viene da chiedersi, ma gli esposti di cui parla Lisei a chi sono rivolti? Al Commissario? Al Governo? Visto che tutta la gestione dell’alluvione è stata centralizzata a Roma, con chi se la prendono i parlamentari di Fdi?”, conclude.

Auto, Unrae: serve chiarezza su target emissioni, dazi e incentivi

Auto, Unrae: serve chiarezza su target emissioni, dazi e incentiviMilano, 19 set. (askanews) – Dopo il calo delle immatricolazioni Ue di agosto (-18%), Unrae sottolinea l’importanza di definire al più presto regole chiare per il settore automobilistico, in materia di politiche sia ambientali che doganali.


“È fondamentale che si faccia al più presto chiarezza sui target delle emissioni di CO2, sui dazi alle importazioni e sulle politiche di incentivazione per dare certezze agli operatori e ai clienti, sia consumatori che aziende”, ha dichiarato il direttore generale, Andrea Cardinali. E’ altrettanto importante, osserva l’Unrae, che la rete di infrastrutture di ricarica venga velocemente sviluppata come previsto dalle stesse norme europee. La inadeguatezza della situazione attuale è stata infatti più volte denunciata dall’Acea, nonché riconosciuta di recente dallo stesso Commissario uscente per l’Industria e il Mercato Interno, oltre ad essere sottolineata nel Rapporto sulla Competitività presentato da Mario Draghi alla Commissione Europea lo scorso 9 settembre.


“Da parte nostra – continua il direttore – ci impegniamo a collaborare con il Governo per definire un piano pluriennale di sostegno alla transizione energetica nell’automotive, attraverso uno schema incentivi adeguato e una revisione della fiscalità sull’auto aziendale. Una particolare attenzione, nell’immediato, va all’utilizzo dei fondi residui e al recupero delle risorse sottratte al Fondo Automotive dal DL Coesione, che ammontano a 250 milioni”. L’Unrae richiede anche l’eliminazione del price cap per la fascia 0-20 g/Km di CO2 o la sua equiparazione alla fascia 21-60 g/Km, per garantire un sistema di incentivi più equo ed efficace.

Sanità, I-Com: mancata immunizzazione contro Covid costata a Italia 1,6 mld

Sanità, I-Com: mancata immunizzazione contro Covid costata a Italia 1,6 mldRoma, 19 set. (askanews) – Nel 2023, primo anno di fase endemica del Covid-19, i costi diretti e indiretti attribuibili a livelli insufficienti di vaccinazione hanno superato complessivamente 1,6 miliardi di euro, mentre per i primi mesi del 2024 si registrano oltre 287 milioni. Entro la fine del 2024 si supereranno pertanto i 2 miliardi di costi attribuibili al mancato raggiungimento di livelli sufficienti di immunizzazione contro il Covid. Tra gli over 60 la copertura nazionale è infatti ferma al 10% (l’antinfluenzale registra il 53%), uno dei dati più bassi in Europa, su cui pesa anche il calo del 60% nel numero di somministrazioni avvenute nel 2024 rispetto all’anno precedente. Sebbene la crisi sanitaria e la pandemia siano ufficialmente concluse, il virus persiste e i costi associati rimangono significativi.


Sono queste alcune delle evidenze emerse nel rapporto realizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com), con il contributo non condizionato di Novavax, dal titolo “Difendersi e/è risparmiare. Prevenzione e immunità per limitare costi diretti e indiretti per il cittadino e la società: il caso del Covid-19”. Lo studio è stato presentato oggi nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma nel corso di un evento istituzionale nato per iniziativa del Senatore Guido Quintino Liris, componente della Commissione Programmazione economica, bilancio. All’evento hanno preso parte il presidente Consiglio regionale del Lazio Antonio Aurigemma, il Country director Italy Novavax Giuseppe Bunone, il presidente I-Com Stefano da Empoli, il presidente Comitato Nazionale per la Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita Presidenza del Consiglio dei Ministri Andrea Lenzi, la Senatrice PD Commissione Programmazione economica, bilancio Beatrice Lorenzin, il direttore Area Salute I-Com Thomas Osborn e la presidente SItI Roberta Siliquini. Tra settembre 2021 e il 24 settembre 2023 in Italia sono state somministrate circa 145 milioni di dosi di vaccino, facendo del Paese uno dei leader in Europa per la vaccinazione contro il Covid-19 nelle sue fasi più acute. Uno scenario completamente diverso emerge nell’ultimo anno, quando solo il 10,2% degli over 60 italiani ha ricevuto la vaccinazione anti-Covid (contro il 53% di copertura contro l’influenza), un valore ampiamente inferiore a quelli registrati nella maggior parte degli altri stati europei: tra gli over 60 in Francia, ad esempio, il tasso di copertura è del 26,5%, in Spagna è del 46,1% e nel Regno Unito del 61,5%. Anche le somministrazioni in Italia sono diminuite ulteriormente del 60% nel 2024 rispetto all’anno precedente, con ripercussioni sul numero di casi e di ricoveri che si sono già registrate nei mesi estivi dell’anno in corso e che destano ora preoccupazione per l’imminente stagione invernale.


Guardando all’impatto economico del Covid nella presente fase endemica, nel 2023 si sono registrati oltre un milione di giorni di ricovero per causa del virus in Italia, dei quali più di 41.000 giorni di terapia intensiva. Questi ricoveri hanno generato una spesa totale di oltre 900 milioni di euro nel solo 2023, con la maggior parte di questi costi che sono riconducibili ai pazienti non vaccinati. Circa il 70% dei costi delle terapie intensive, pari a circa €50 milioni, avrebbe potuto essere evitato se tali pazienti fossero stati vaccinati. Anche nei primi mesi del 2024, nonostante una riduzione dei costi complessivi rispetto all’anno precedente a seguito dei minori casi di positività registrati, la quota di costi riconducibili ai pazienti non vaccinati rimane la più rilevante, con un conseguente aumento dei costi ad essi collegati (+90% su base annua). Nello studio emerge inoltre che l’80% delle nuove terapie intensive sia associato alla popolazione over 60, implicando un costo di circa 55,7 milioni. La carenza di vaccinazioni tra gli anziani ha infatti contribuito in modo significativo all’aumento dei ricoveri in questa fascia di età, nonché a costi sanitari più elevati e a una maggiore pressione sul sistema sanitario. Portando i livelli di copertura vaccinale al pari di quelli registrati in Spagna (46%, contro il 10% italiano), la probabilità di ricovero si ridurrebbe fino al 52%, con importanti vantaggi sia per la salute dei pazienti che per le casse dello Stato.


I costi economici e sociali del Covid-19 restano elevati anche in fase endemica e risultano strettamente legati al livello di copertura vaccinale. “La mancata adozione di strategie vaccinali efficaci, infatti, non solo incrementa i costi diretti per il sistema sanitario, ma comporta anche pesanti ricadute indirette sul tessuto economico e sociale del Paese, con un aumento delle assenze lavorative, una riduzione della produttività e un aggravio sulle famiglie in termini di cure e assistenza”, dichiara il presidente I-Com Stefano da Empoli. La mancata vaccinazione ha comportato infatti anche costi indiretti legati alla perdita di produttività per le imprese e per l’intero sistema, stimata in 107 milioni di euro nel solo 2023, mentre l’impatto determinato dai decessi, ai quali corrispondono anni di mancati contributi previdenziali e di sostegno alla produttività per il sistema economico, ammonta a 610 milioni.


“La prevenzione si conferma lo strumento più efficace per ridurre l’onere economico sia per lo Stato che per i cittadini, alleviando la pressione sulle strutture sanitarie e permettendo una gestione più sostenibile delle risorse”, ha commentato il direttore Area Salute I-Com Thomas Osborn. “Inoltre, una copertura vaccinale ampia non solo mitiga l’impatto del virus sulla produttività e sul benessere sociale, ma contribuisce a mantenere un tessuto economico più stabile e resiliente di fronte alle sfide sanitarie future”. Gli studiosi I-Com ritengono opportune alcune azioni attuabili già per la campagna vaccinale 2024-2025. Tra queste: la necessità di considerare la vaccinazione anti-Covid al pari di quella antinfluenzale, fissando al 75% l’obiettivo di copertura auspicabile; favorire l’aumento dei canali di accesso alla vaccinazione con il coinvolgimento di farmacie e medici di famiglia; garantire scelta, appropriatezza terapeutica e competitività rendendo disponibili più tecnologie vaccinali; sostenere lo sviluppo un ambiente di ricerca attivo e proattivo, anche per arrivare al più presto a forme di vaccinazione combinate Covid-Influenza. Parallelamente, Governo e regioni devono garantire il costante aggiornamento del calendario vaccinale, strumento essenziale per la programmazione sanitaria.

Maltempo, Bonelli (Avs): Musumeci sancisce fallimento del governo

Maltempo, Bonelli (Avs): Musumeci sancisce fallimento del governoRoma, 19 set. (askanews) -“Oggi, in conferenza stampa, il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha affermato che il piano sul dissesto idrogeologico è fermo da 5 mesi al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica in attesa di via libera, affermazione che se confermata sarebbe gravissima perché certificherebbe il fallimento della strategia del Governo e il fallimento del Commissario Figliuolo, fortemente voluto da Meloni. Il rimpallo di responsabilità con Pichetto Fratin, mentre l’Emilia Romagna è sott’acqua, è inaccettabile e imbarazzante. Oggi Musumeci si è posto all’opposizione del suo stesso governo”. A dichiararlo è il portavoce di Europa Verde e deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli

Cia al G7: riportare gli agricoltori al centro dell’attenzione

Cia al G7: riportare gli agricoltori al centro dell’attenzioneRoma, 19 set. (askanews) – “Un’occasione straordinaria per mostrare al mondo il bello e il buono dell’Italia e riportare gli agricoltori al centro dell’attenzione internazionale, con l’obiettivo di valorizzare la qualità e la sostenibilità delle nostre produzioni tramite una vetrina globale unica, ma soprattutto di fare squadra con le organizzazioni e i governi per affrontare le grandi sfide del settore, dai cambiamenti climatici al giusto reddito per i produttori al diritto al cibo per tutti”.


È così che il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, guarda all’appuntamento nodale del G7 Agricoltura e di “Divinazione Expo 24”, dal 21 al 29 settembre a Siracusa, nell’isola di Ortigia, dove la Confederazione sarà in prima linea tra gli impegni con le istituzioni e un ricco programma di eventi e degustazioni nel grande spazio espositivo dedicato a Riva Nazario Sauro. Dopo la visita inaugurale della premier Giorgia Meloni, sabato 21 settembre, spazio agli incontri del Masaf con le rappresentanze del mondo agricolo: il presidente Cristiano Fini interverrà all’evento, domenica 22 settembre al Teatro Comunale di Siracusa, nella prima sessione “Difendere e valorizzare la filiera agricola”; mentre lunedì 23 settembre, il direttore nazionale di Cia Maurizio Scaccia si confronterà su “Una strategia nazionale agricola per le aree interne”.


Giovedì 26 settembre, invece, il presidente di Cia Fini parteciperà ai lavori del G7 delle Organizzazioni agricole, all’Ortea Palace Hotel alle 9.30, e poi sarà ospite del Forum per l’Africa del G7 Agricoltura, al Teatro Comunale alle 15. Venerdì 27 settembre, infine, Stefano Francia del Comitato esecutivo nazionale Cia sarà al convegno a cura di Federunacoma, “Territori sconfinati, piccoli poderi e orti urbani: tutte le tecnologie per macro e micro agricolture”, alla Sala Borsellino del Municipio di Ortigia, Palazzo del Vermexio, alle 10. Ancora, ci saranno oltre mille metri quadrati a Riva Nazario Sauro insieme a Italia Olivicola. Al centro dello spazio espositivo ci sarà l’immenso patrimonio agroalimentare Made in Italy portato a Ortigia dalle aziende associate, protagoniste di una mostra-mercato tutta dedicata alle eccellenze del territorio. Accanto, un fitto calendario di degustazioni, tutti i giorni nell’area tasting dalle 12 alle 14 e dalle 17 alle 21.

Comau e Prima Additive insieme per automazione coating dischi freni

Comau e Prima Additive insieme per automazione coating dischi freniMilano, 19 set. (askanews) – Comau e Prima Additive, due aziende italiane e leader nei rispettivi settori, hanno unito le forze per mostrare i vantaggi del laser cladding a doppio strato, grazie allo sviluppo di un sistema di rivestimento dei dischi freno ad alta velocità e completamente automatizzato per Stellantis. La prima di una serie di celle robotizzate è stata presentata durante lo Stellantis Factory Booster Day, tenutosi a Torino il 18 settembre.


Rivestendo i dischi freno con acciaio e materiali compositi, la soluzione consentirà a Stellantis di aumentare la durata dei dischi stessi, riducendo le emissioni inquinanti fino all’80%; il tutto mantenendo i tempi ciclo al minimo. Ciò, a sua volta, consentirà alla casa automobilistica di rispettare pienamente la norma Euro 7 che richiede una riduzione del 27% delle emissioni di particelle dai sistemi frenanti entro fine 2026. Con un impegno congiunto per l’innovazione che dura da oltre 50 anni, Comau e Prima Additive hanno sviluppato la soluzione utilizzando una combinazione di sistemi laser avanzati, robot ad alta velocità, processi di produzione additiva e gestione sicura delle polveri. Inoltre, la piena integrazione dei robot Comau integrati con Siemens Sinumerik Run MyRobot consente all’operatore di controllare direttamente il robot senza l’ausilio di controller esterni, ma direttamente dall’HMI di sistema. Il sistema modulare consente, inoltre, la massima flessibilità e produttività.


“Questa soluzione robotizzata rappresenta un valido esempio di innovazione, guidata da due aziende italiane che hanno sviluppato tecnologie avanzate per raggiungere importanti obiettivi di sostenibilità”, ha spiegato Pietro Gorlier, CEO di Comau. “La nostra collaborazione con Comau unisce due aziende con una profonda esperienza nei rispettivi campi. Questa soluzione non solo contribuisce a migliorare le prestazioni e la durata dei dischi dei freni automobilistici, ma svolge anche un ruolo cruciale nella promozione della sostenibilità riducendo l’impatto ambientale complessivo dei veicoli a motore”, ha aggiunto Paolo Calefati, Ceo di Prima Additive.


Il sistema di rapid coating sviluppato congiuntamente sarà implementato nello stabilimento di Septfonds in Francia entro la fine del 2024, rendendo Stellantis una delle prime case automobilistiche a lanciare una linea completamente automatizzata per il rivestimento duro dei dischi freno in conformità agli standard Euro 7.