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Autore: Redazione StudioNews

Gentiloni: sull’Ucraina ho apprezzato Meloni, è in linea con la posizione Ue

Gentiloni: sull’Ucraina ho apprezzato Meloni, è in linea con la posizione UeCernobbio (Como), 7 set. (askanews) – “Ho ascoltato e apprezzato le parole della presidente del Consiglio sull’Ucraina. Sono perfettamente in linea con la posizione dell’Unione europea: se vogliamo avvicinare la possibilità della pace, dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina anche fornendo armi”. Lo ha sottolineato il commissario agli Affari economici della Ue, Paolo Gentiloni, parlando con i giornalisti a margine dei lavori del forum Ambrosetti di Cernobbio (Como). “Questo può apparire una contraddizione, ma solo se l’Ucraina sarà capace di resistere una reale prospettiva di negoziato si aprirà”, ha evidenziato Gentiloni.

Mattarella è ad Aosta per l’Ottantesimo della Liberazione

Mattarella è ad Aosta per l’Ottantesimo della LiberazioneAosta, 7 set. (askanews) – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato ad Aosta per le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia.


Il Capo dello Stato è arrivato al Teatro Splendor, accolto dal sindaco Gianni Nuti e dal presidente della Regione autonoma Renzo Testolin. Al Teatro Splendor di Aosta Mattarella presenzierà all’evento ufficiale dedicato alla promulgazione dei decreti legislativi luogotenenziali del 7 settembre 1945, che pongono le basi dell’autonomia della Valle d’Aosta, organizzato dalla Regione nell’ambito delle celebrazioni dell’Ottantesimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia.


In seguito si trasferirà nella nuova sede dell’Università della Valle d’Aosta, dove incontrerà la cittadinanza, assisterà alla lectio magistralis del professor Éric Carpano, docente di diritto pubblico presso l’Università Jean Moulin di Lione, e alla presentazione dell’edificio che accoglierà gli studenti dal prossimo anno accademico.

Sangiuliano, Meloni: mia idea su donne opposta a quella di Boccia

Sangiuliano, Meloni: mia idea su donne opposta a quella di BocciaRoma, 7 set. (askanews) – “Non credo di dovermi mettermi a battibeccare con questa persona, posso dire solamente, per le tante donne che hanno guardato a questa vicenda probabilmente come l’ho guardata io, che la mia idea su come una donna debba guadagnarsi il suo spazio nella società è diametralmente opposta a quella di questa persona”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha risposto al direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, che, al al Forum Ambrosetti di Cernobbio, le aveva chiesto dell’appello che le aveva rivolto Maria Rosaria Boccia sul fatto che non si può rivendicare la dignità di una donna offesa nei suoi sentimenti a fasi alterne.


La platea di Villa D’Este non ha gradito la domanda e dalla sala si sono levati alcuni “Basta”, apprezzando poi la replica nel merito della premier.

Meloni: la stagione dei bonus è finita

Meloni: la stagione dei bonus è finitaRoma, 7 set. (askanews) – “La situazione economica non è facile, le risorse a disposizione non sono molte ma fa la differenza come quelle risorse vengono utilizzate”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo, nel suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio, a una domanda sulla composizione della prossima legge di bilancio. Nella manovra – ha detto rispondendo a una domanda sulla composizione della prossima legge di bilancio – sicuramente “non ci sono molte delle cose che letto, tipo l’abolizione assegno unico”. Di sicuro “c’è la volontà di continuare e confermare quello che abbiamo fatto di vedere cos’altro si può fare, però sempre ma sempre con la serietà di mantenere una politica di bilancio che racconti che la stagione dei bonus e dei soldi buttati dalla finestra, delle risorse messe su cose che non danno alcun moltiplicatore, è finita. Ci sono pochi soldi e a maggior ragione non si possono sperperare. Questa è la mia politica di bilancio ed è quella della maggioranza, al di là delle legittime rivendicazioni”. “Stiamo facendo proiezioni, ci sarà dibattito ma non ho dubbi sul fatto che continueremo su quello che abbiamo fatto perché i risultati arrivano”, ha sottolineato la premier.

A Cernobbio incontro fra Zelensky e Meloni

A Cernobbio incontro fra Zelensky e MeloniCernobbio (Co), 7 set. (askanews) – “Very good”. Molto bene. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha risposto alla domanda su come come fosse andato il bilaterale a Cernobbio con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, appena concluso. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha riferito che il bilaterale con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Cernobbio è andato “bene”. Poche parole appena prima di iniziare il suo intervento al forum Ambrosetti dove si fermerà questa mattina prima di partire alla volta di Parigi.

”Damnatio memoriae”, il nuovo libro sui processi a Bettino Craxi

”Damnatio memoriae”, il nuovo libro sui processi a Bettino CraxiMilano, 7 set. (askanews) – Una svolta nella bibliografia che finora ha raccontato Mani Pulite e i processi a Bettino Craxi. Nel libro “Damnatio memoriae. Mani Pulite e i processi a Bettino Craxi” (libertatesLibri), il giornalista Fabio Florindi e l’avvocato Roger Locilento scandagliano migliaia di carte processuali e ricostruiscono l’atmosfera nella quale quelle inchieste maturarono.


Quando scattano i processi destinati a cambiare la storia d’Italia, Tonino è pubblico ministero da una decina di anni, ma la sua figura è controversa: all’interno della stessa magistratura c’è chi ritiene che utilizzi metodi “eccessivamente inquisitori”. Anche Craxi è divisivo: c’è chi lo apprezza per il suo “decisionismo”, ma c’è anche chi gli muove una guerra senza quartiere e lo ritiene il cardine del vecchio sistema da smantellare. La pressione della procura di Milano, e di molta della stampa, è enorme. Alla fine Bettino riceverà qualche decina di avvisi di garanzia e due condanne definitive. Ma il metodo di indagine del pool di Mani Pulite è nel mirino di molti: l’accusa è di usare la carcerazione preventiva per estorcere confessioni, di cui a quel punto è lecito dubitare. Dall’analisi che i due autori fanno delle carte processuali emerge un dato inconfutabile: non c’è un documento che inchiodi Bettino, le sentenze di colpevolezza arrivano sulla base di testimonianze, rese spesso da coimputati che avevano tutto l’interesse a sminuire le loro colpe e che nella stragrande maggioranza dei casi, sfruttando una legge dell’epoca, riferiranno quelle accuse solo ai pm, impedendo alla difesa di contro-interrogarli. Craxi era un politico del suo tempo, accettava il finanziamento illecito ai partiti come qualcosa di normale. Ha sempre ammesso di essere a conoscenza del meccanismo in generale, ma ha rigettato le accuse di corruzione o concussione su episodi specifici. Alcuni passaggi delle sentenze citate nel libro sembrano richiamare periodi bui della storia. “Si può anche dar atto a Craxi – scrive la Corte d’Appello di Milano che conferma la condanna nel processo della Metropolitana Milanese – che in questo processo non è risultato né che abbia sollecitato contributi al suo partito né che li abbia ricevuti a sue mani, ma questa circostanza – che forse potrebbe avere un qualche valore da un punto di vista per così dire estetico – nulla significa ai fini dell’accertamento della responsabilità penale”. E la Cassazione dirà che “la prova della attribuibilità di singoli fatti storici (in ipotesi costituenti reati) a un determinato soggetto può essere ricavata anche da argomentazioni logiche”.


Poco dopo che Craxi si è rifugiato a Hammamet, nel dicembre 1994, Di Pietro si dimette dalla magistratura. Dichiara di non voler fare politica, ma dopo un paio di anni entra nel governo Prodi come ministro dei Lavori pubblici e nel 1998 fonda il suo partito: l’Italia dei valori. I magistrati di Brescia, intanto, lo indagano per diverse ipotesi di reato. Finirà tutto in nulla. Nel 2000, Craxi muore a Hammamet con due condanne definitive e diversi processi ancora in corso. Qualche anno dopo la Corte europea dei diritti dell’uomo condannerà in due occasioni l’Italia: in una per non aver garantito i diritti della difesa nel caso Eni-Sai e nell’altra per non aver garantito la privacy dell’imputato nel processo sulla Metropolitana Milanese.

Torna a Milano la terza edizione di Hyperlocal Festival

Torna a Milano la terza edizione di Hyperlocal FestivalMilano, 7 set. (askanews) – La terza edizione di Hyperlocal Festival torna il 21 e il 22 di settembre in via Sile 8 a Milano, con due giorni di performance artistiche e musicali dedicate ai quartieri e alle loro scene, completamente gratuite. Quest’anno sette scene e comunità storiche ed emergenti europee si esibiranno negli spazi del Festival: la Grime di Bow E3 (Londra), la Batida di Quinta do Mocho (Lisbona), il Dembow della Comunidad del quartiere Umberto I (La Spezia), la sound system culture e il carnevale di St.Paul and Easton (Bristol), la Breakcore di Brixton (Londra) e le sue ramificazioni – tra cui quella del quartiere San Vitale (Bologna) -, i the Afrogreek di Kypseli (Atene) e un focus speciale sulle Live Arts, nel loro punto di arrivo a partire dalla scena sviluppatasi a Bologna e in Emilia-Romagna dagli anni Settanta con le sue molteplici diramazioni geografiche. Assieme alle scene storiche si esibiranno artiste e artisti legate ai quartieri precedentemente ospitati al Festival, e un programma pubblico di talk che andrà ad approfondire vicende, storie e persone delle scene coinvolte. Anche quest’anno non mancheranno l’area food e il market dei giovani designer e creativi delle città e dei quartieri ospiti. Un portale verso altri mondi: la terza edizione di Hyperlocal Festival porta per due giorni a Milano le pratiche sonore, performative e comunitarie di sette scene artistiche e musicali, sette quartieri internazionali, sette comunità. Con la terza edizione del Festival, che avverrà quest’anno di nuovo in via Sile 8 nel quartiere di Corvetto il 21 e il 22 di settembre, porterà l’orizzonte progettuale a un livello di scala più ampio, andando a considerare e raccontare come le scene artistiche e culturali localizzate in quartieri e territori circoscritti si siano sviluppate all’interno di una rete di attori (produttori, progettisti, pubblico e istituzioni) globale.


Al centro della terza edizione di Hyperlocal Festival ci sono sette scene: sette luoghi, sette comunità e sette fenomeni culturali che hanno prodotto generi e stili capaci di spostare l’asticella del gusto, dello stile e della cultura.

Sangiuliano, Meloni: vicenda privata, non ha commesso illeciti

Sangiuliano, Meloni: vicenda privata, non ha commesso illecitiRoma, 7 set. (askanews) – “Voglio ringraziare ancora una volta Gennaro Sangiuliano per il lavoro svolto, come sempre le cose che si costruiscono fanno sempre meno rumore, fanno sempre meno notizia. Penso che abbia fatto un ottimo lavoro e quindi vada ringraziato”. Lo ha detto la presidente del Cosiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio.


“Che cose è accaduto? – ha proseguito la premier -. Dice il direttore della Stampa che sono giorni che si parla della vita privata di un ministro e quando si parla della vita privata di qualcuno la sua vita pubblica è finita, questo conferma che” quella di Sangiuliano “è una vicenda privata e che Sangiuliano non ha commesso illeciti”, ha sottolineato Meloni.

A Milano scoppia “La febbre del sabato sera” col musical della Rancia

A Milano scoppia “La febbre del sabato sera” col musical della RanciaMilano, 7 set. (askanews) – Arriva al Teatro Nazionale – Italiana Assicurazioni dal 10 ottobre la nuova versione italiana, prodotta da Compagnia della Rancia, del musical “La febbre del sabato sera”, in scena nella prossima stagione solo a Milano, dove resterà fino all’11 gennaio 2025.


Lo spettacolo, su licenza di Broadway Licensing, sarà diretto da Mauro Simone ed è ispirato al film Paramount/RSO del 1977 e alla storia di Nik Cohn che esplorava le nuove tendenze della vita notturna e della scena disco, adattato per il palcoscenico da Robert Stigwood in collaborazione con Bill Oakes (North American version scritta da Sean Cercone e David Abbinanti), con la coinvolgente colonna sonora dei Bee Gees e arrangiamenti e orchestrazioni di David Abbinanti. Protagonisti Simone, nei ruoli di Tony Manero e Stephanie Mangano, Simone Sassudelli e Gaia Soprano.

Danza, stelle sul palco di Positano con il premio Léonide Massine

Danza, stelle sul palco di Positano con il premio Léonide MassinePositano (Salerno), 7 set. (askanews) – Stelle nel cielo ma anche sul palco della Spiaggia Grande: questa sera il Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza, il riconoscimento più antico del mondo ‘sulle punte’, celebra i suoi 52 anni alle 20.30, con un eccezionale programma tra classico e contemporaneo e un palmarès di premiati sempre più ricco. Premio alla Carriera per Dada Masilo (Sudafrica) e premio Speciale danzatrice dell’anno “per la trasversalità e poliedricità della carriera” a Lucia Lacarra (Spagna).


Il palcoscenico della Spiaggia Grande ha visto nel tempo personaggi di calibro internazionale da Alicia Alonso a William Forsythe, da Carla Fracci a Svetlana Zahkarova e Vladimir Vassiliev, da Jirí Kylián ad Alessandra Ferri, solo per citarne alcuni. Un appuntamento fondamentale insomma per le star italiane nel mondo e anche per la diplomazia culturale. “Mai abbiamo pensato fosse possibile sospendere la gloriosa storia del riconoscimento più antico e prestigioso del mondo della danza, testimonianza della centralità di questo progetto nella vita culturale di Positano e delle sue solide reti internazionali”, dice Giuseppe Guida, sindaco di Positano. E continua: “guardando a Li Galli, scrigno magico tanto amato da Massine e poi da Nureyev, e il palcoscenico della Spiaggia Grande della nostra Positano, pronti ad accogliere ballerini da tutto il mondo che saranno naturalmente i protagonisti assoluti. Mi fa sempre piacere ricordare che il Premio Positano Léonide Massine non ha subìto interruzioni, neanche durante la pandemia”.


Positano è ricca di spiagge e calette, ma sicuramente la più nota e la più conosciuta è la Spiaggia Grande: manto di granelli dorati, lunga oltre 300 metri, considerata una delle più mondane e amate dai turisti di tutto il mondo. Lo scenario è unico, assolutamente grandioso e irresistibile: avvolta dalle pendici del Monte Sant’Angelo, con le casette colorate che scendono a raggiera fin sul mare, di giorno trasforma la balneazione in queste acque in una esperienza da set cinematografico. La sera è il punto di incontro di turisti e persone del luogo, nonché italiani che ormai vivono all’estero e sognano tutto l’anno questo territorio magico, salotto di numerosi eventi che si alternano soprattutto nel periodo estivo. Ogni anno questo luogo fa da scenario agli eventi di maggior richiamo del “Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza”. Su un palco/teatro all’aperto – appositamente costruito ogni anno per ospitare il Festival con oltre 500 posti a sedere – ogni anno va in scena una grande serata di grande danza in cui si esibiscono gli artisti premiati e che vede i più importanti ballerini della scena internazionale, danzatori contemporanei emergenti, compagnie d’autore e figure autorevoli che hanno contribuito, con la loro opera, alla crescita dell’arte tersicorea.


Interamente finanziato e organizzato dal Comune di Positano, con la direzione artistica di Laura Valente, che lo guida dal 2016, il Léonide Massine 52/ma edizione è il premio di danza più antico del mondo, riconosciuto nel 2018 dal Ministero dei Beni Culturali come ‘rassegna storica unica nel suo genere’. “Un classico che da sempre guarda al futuro, onorando lo spirito di artisti che crearono un secolo fa il mito di Positano capitale della danza”, dice Valente, Direttrice Artistica Premio Positano Léonide Massine. “Il Premio Massine, anche in questa edizione, si conferma sempre più palcoscenico globale che connette i grandi protagonisti e i talenti emergenti con i nuovi linguaggi contemporanei. Un sentito grazie al Teatro di San Carlo, partner prezioso che ci dona l’immagine simbolo del Premio di danza più antico del mondo. Il convinto sostegno ad una manifestazione perennemente proiettata nel futuro si deve esclusivamente all’ostinata determinazione del Comune di Positano. Da due anni, un prestigioso board scientifico – che ha accettato con entusiasmo questa sfida insieme a noi – contribuisce a rendere sempre più attuale e contemporanea una manifestazione, unica nel suo genere, saldamente ancorata alle radici ma continuamente proiettata verso nuovi orizzonti”. Inoltre “Positano 52” premia stasera anche altri artisti da tutto il mondo, provenienti dalle compagnie più prestigiose.


Questi i vincitori: SAE EUN PARK e GERMAIN LUOVET Opéra National de Paris – Corea/Francia SHALE WAGMAN Opéra National de Paris, Bayerisches Staatsballett Canada/Germania/Francia MICHELA LUCENTI Balletto Civile – Italia REBECCA BIANCHI Teatro dell’Opera di Roma – Italia MARTINA ARDUINO e MARCO AGOSTINO Corpo di Ballo del Teatro alla Scala – Italia TOMÁS RUAO The Royal Swedish Ballet Portogallo/Svezia PALOMA LIVELLARA American Ballet, ABT SC Argentina/Usa Con Lacarra danzerà MATTHEW GOLDING Goldenlac, Canada/Inghilterra Il Premio divulgazione, sostegno e promozione delle Arti Luca Vespoli va a Michela Lucenti/ Balletto Civile “per l’originalità e la forte impronta etica del suo teatro fisico inteso come linguaggio capace di interpretare il nostro tempo – si legge nella motivazione – e per la coerenza del percorso del suo Balletto Civile, che non ha mai smesso di esplorare e sperimentare intrecci potenti tra arti coreografiche e gli altri linguaggi della scena contemporanea”.