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Autore: Redazione StudioNews

Vino, Mastroberardino (Federvini): serve far crescere percezione valore

Vino, Mastroberardino (Federvini): serve far crescere percezione valoreMilano, 27 mag. (askanews) – Piero Mastroberardino ha appena compiuto 58 anni e rappresenta la decima generazione alla guida dell’azienda di famiglia, Cantina baluardo delle viticultura autoctona in Irpinia. Docente universitario di Business Management, dal 2015 a capo dell’Istituto Grandi Marchi, Mastroberardino è un imprenditore determinato con grande esperienza e conoscenza del comparto vitivinicolo, oltre che un liberista convinto, sostenitore ‘dello straordinario potenziale competitivo del nostro Paese, che corre sulle gambe di piccoli e medi imprenditori e che la parte pubblica continua invece a rallentare’. Askanews lo ha incontrato in qualità di vicepresidente di Federvini, l’associazione nazionale che raccoglie gli imprenditori del settore vitivinicolo, degli spirit e degli aceti di cui in passato è stato anche presidente.


Il tema del valore è centrale per il vino italiano: negli ultimi anni è cresciuto tanto ma molto c’è ancora da fare. Quali sono le strategie da mettere in campo? ‘Ristrutturazione dei vigneti, riqualificazione produttiva, elevare il più possibile la qualità media dell’output della nostra filiera ed evitare operazioni a livello aggregato che incentivano la distruzione di questo patrimonio. Da imprenditore voglio che la filiera riesca a portare valore nel suo insieme, non ho mai creduto nella Politica agricola comune che sostiene che per regolare armonicamente il rapporto fra domanda e offerta, serve tagliare quest’ultima’ ha spiegato Mastroberardino, aggiungendo che ‘dato che il mercato e l’offerta del vino sono fortemente segmentati, bisogna consentire di crescere a territori che ne hanno le potenzialità, non penso che la soluzione sia chiudere il rubinetto così c’è meno prodotto e cresce il valore. Lavoriamo con il marketing strategico, facciamo in modo che ciò che realizziamo faccia percepire che qui c’è valore, serve un’operazione di sistema che faccia crescere la percezione di valore’. Nel settore vitivinicolo il mondo cooperativo ha un peso molto rilevante, che ruolo può giocare sul fronte del valore del prodotto? ‘L’auspicio è che all’interno di questa realtà prevalga chi è impegnato a creare branding. Ce ne sono, tanto è vero che anche al nostro tavolo siedono alcuni player del mondo della cooperazione che sono quelli che da tempo hanno scelto di costruire brand, e quindi lavorano come un ombrello sotto il quale ci sono tanti marchi come farebbe una grande impresa privata, o con un singolo brand come lavora la piccola impresa privata’ ha continuato il vicepresidente, precisando che ‘il tema è lavorare tutti insieme per elevare il valore della filiera attraverso la percezione del suo output, che è la bottiglia di vino, perché questo è l’unico modo che abbiamo per alimentare il flusso di nostri investimenti a monte, nella fase produttiva, dove negli anni abbiamo fatto passi molto importanti rispetto ai nostri competitor: gli investimenti che sono stati fatti in viticoltura in Italia, in Francia non sono stati fatti’.


Tra i modelli del vino che vengono evocati oggi, c’è quello di piccoli territori estremamente vocati come ad esempio Montalcino. ‘Non credo che alcuna Denominazione con il potenziale produttivo di Montalcino abbia intenzione di scegliere solo un posizionamento altissimo, tutte hanno bisogno di avere una base che vada su un segmento di mercato un pochino più ‘comodo’. Il posizionamento non lo fanno i territori ma le imprese, quindi questa cosa compete all’imprenditore e non, ad esempio, al Consorzio che per legge mette allo stesso tavolo visioni diverse del prodotto’ ha replicato Mastroberardino, ricordando che ‘i Disciplinari di produzione, per quanto li si voglia stringere, hanno maglie larghe e alle fine è il mercato che seleziona l’offerta: è l’imprenditore che deve sapere come posizionare il suo prodotto non certo delegarlo al direttore del Consorzio’. Nel nostro Paese lo stock di vino invenduto supera i 50 milioni di ettolitri e periodicamente si torna a parlare di eradicare i vigneti. ‘La posizione di Federvini è sempre la stessa, bisogna fare un’analisi seria del potenziale produttivo del vigneto da uva da vino, cosa che non è mai stata fatta per una serie di resistenze dei vari mondi che compongono la filiera. Se si fa questo, il problema si risolve perché tu sai da dove proviene l’uva, sai che quella è uva da vino, sai che viene vinificata e quel’è il potenziale di offerta’.


Altro tema che torna ciclicamente è quello della riduzione delle oltre 520 Denominazioni del vino italiano. ‘Ho iniziato a lavorare in questo settore con il 930 (Decreto del 1963 che dava il via alla legislazione moderna sul vino, ndr), ho visto la 164 (Legge del 1992 che disciplinava le Denominazioni d’origine, ndr) e poi, dopo altre peripezie, siamo arrivati nel 2016 al cosiddetto Testo unico: la normativa sul vino ha al suo interno tutte le risposte ma non sono mai state applicate’ ha sottolineato il vicepresidente di Federvini, spiegando che ‘se ci sono delle Denominazioni fantasma prendiamone atto e facciamo in modo di accorparle, ma la stragrande maggioranza ha dietro un’economia produttiva del territorio e quindi penso che sia dovere degli operatori cimentarsi con la propria capacità di creare valore, di elevare il valore del proprio prodotto. Il sistema del posizionamento funziona se tutti vanno in maniera congruente verso un obiettivo compatibile – ha proseguito – e questo succede quando ci si aggrega su base spontanea, mentre è difficile che succede ad un tavolo consortile dove, ad esempio, può passare la proposta di introdurre il ‘bag-in-box’ con il rischio di compromettere l’immagine della Denominazione’. Un argomento caldo in questi mesi è quello dei vini ‘low e no alcol’, segmenti considerati ovunque in forte ascesa e per i quali il mercato italiano chiede una normativa specifica, dato che oggi la produzione di dealcolati non è possibile. ‘Al nostro interno abbiamo sensibilità diverse: ci sono operatori che sono poco fiduciosi nei risultati organolettici dei prodotti che sono stati attualmente sperimentati, mentre altri sostengono che abbiamo il dovere di esplorare degli spazi di mercato soprattutto se si rivolgono ad un segmento, magari giovanile, che in questo momento sta perdendo qualche colpo nell’avvicinamento ai vini di pregio’ ha messo in luce Mastroberardino, secondo cui ‘il tema va declinato più nel dettaglio: primo, bisogna aprire il confronto, serve discuterne e sperimentare, secondo, bisogna scegliere la soluzione tecnica che ci consenta di avere un output il più possibile vicino alla nostra idea estetica del vino, nei suoi canoni edonistici, perché il tema del prodotto a basso o a zero tenore alcolico sono argomenti molto diversi tra loro. Per quanto riguarda l’alcol zero – ha puntualizzato – in giro ci sono prodotti pieni di zucchero e noi si può fare fare la guerra all’alcol per poi avere lo zucchero che abbiamo bandito dalla nostra dieta: se facciamo il dealcolato non fermentando, quindi con tutti gli zuccheri dentro, abbiamo un prodotto pesante, poco digeribile, senza il vettore dei profumi: così è meglio non farlo’.


‘Ma ci sono altre soluzioni – ha ricordato il vicepresidente della Federazione – per esempio ragionando su un prodotto a più basso tenore alcolico, ottenuto anticipando la raccolta e puntando su maggiore acidità e freschezza: la scommessa è riuscire a trovare un nuovo equilibrio gustativo diverso da quello che oggi riteniamo ottimale per un vino di pregio, magari tirando fuori cose diverse da quelle oggi degustiamo ma non così distanti. Non nascondo che nella nostra Cantina, ad esempio, sto lavorando insieme con le mie figlie che hanno poco più di vent’anni, a delle soluzioni che ci consentano di ricercare nuovi equilibri su un segmento diverso’. A Verona il mese scorso è andata in scena la 56esima edizione di Vinitaly, un’edizione in cui si è respirato un’aria molto positiva. ‘Il bilancio è buono, la fiera ha funzionato e abbiamo rivisto operatori delle Americhe, dell’Asia e dell’Australia. Per il sistema vino italiano, Vinitaly resta un riferimento importante, che quest’anno ha potuto anche godere di un momento di grande euforia, dell’aria di smobilitazione che si è respirata a Prowien e del fatto che Wine Paris non riesce ad essere un vero evento internazionale perché mantiene una forte vocazione nazionale’ ha rimarcato Mastroberardino, rimarcando che ‘questa fase è da cavalcare, non dobbiamo rinunciare a nulla della nostra strategia di sistema Paese, e quindi è urgentissimo che l’ente fiera di Verona si sieda al tavolo con le amministrazioni e risolva problemi annosi: il ragionamento sugli aspetti infrastrutturali non è più differibile’.

Asi, studio italiano evidenzia vulcanismo ancora in corso su Venere

Asi, studio italiano evidenzia vulcanismo ancora in corso su VenereRoma, 27 mag. (askanews) – Una nuova analisi dei dati radar ottenuti tra il 1990 e il 1994 dalla missione della Nasa Magellan su Venere, pubblicata sul numero di maggio 2024 della rivista “Nature Astronomy”, ha dimostrato che il vulcanismo sul pianeta è ancora oggi in corso. Uno studio recente aveva osservato la deformazione di un cratere vulcanico, potenzialmente ancora attivo. Questa nuova ricerca, condotta da Davide Sulcanese e Giuseppe Mitri dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e Marco Mastrogiuseppe dell’Università La Sapienza di Roma e Link Campus University di Roma e finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), mostra per la prima volta l’esistenza di vulcanismo attivo su Venere attraverso l’identificazione di nuovi flussi di lava formatisi durante il periodo di osservazione della missione Magellan.


“Le tecniche impiegate per questa ricerca sono di fondamentale importanza per gli studi futuri del pianeta Venere – afferma Angelo Olivieri, responsabile di programma dell’Asi per le future missioni Veritas della Nasa ed EnVision dell’Esa dirette verso Venere – Inoltre, grazie alla strumentazione tecnologicamente avanzata al cui sviluppo l’Asi sta contribuendo in maniera significativa, molti dei misteri di questo pianeta potranno essere svelati”. In particolare, l’Italia partecipa alla missione Veritas attraverso una collaborazione tra Agenzia Spaziale Italiana e il Jet Propulsion Laboratory della Nasa, dove il nostro Paese ha la responsabilità dello sviluppo e la realizzazione di tre strumenti di bordo: il transponder IDST (Integrated Deep Space Transponder), necessario per garantire le comunicazioni e per eseguire l’esperimento di radio scienza che permetterà la determinazione della struttura interna di Venere tramite la misurazione del suo campo di gravità; la parte inerente alla radiofrequenza del radar VISAR (Venus Interferometric Synthetic Aperture Radar), utile allo studio della superficie del pianeta, inclusi i fenomeni di vulcanismo; e l’antenna HGA (High-Gain Antenna) per la trasmissione dei dati.


I tre ricercatori, autori dell’articolo, – informa l’Asi – hanno esaminato le immagini radar dalla missione Magellan ritraenti le medesime aree della superficie di Venere acquisite in momenti diversi. A seguito di tale analisi, sono stati rilevati nuovi flussi di lava sul fianco occidentale di Sif Mons, un imponente vulcano a scudo, e sulla pianura vulcanica chiamata Niobe Planitia. “La chiara variazione della risposta del radar sulla superficie ci ha permesso di confermare non solo che alcuni vulcani di Venere siano stati attivi in tempi geologicamente recenti, ma che tali vulcani sono attivi ancora oggi. Tuttavia, essendo l’analisi limitata sia dal punto di vista temporale che spaziale, ulteriori esplorazioni di Venere sono fondamentali per approfondire la conoscenza dell’evoluzione e della dinamica interna del pianeta” ha commentato Davide Sulcanese dell’Università G. d’Annunzio. Spesso paragonato alla Terra per le similitudini in termini di dimensioni e massa, Venere presenta tuttavia condizioni ambientali radicalmente diverse. “Con una densa atmosfera di anidride carbonica e temperature medie superficiali che superano i 460°C, Venere si distingue nettamente dall’ambiente terrestre, favorevole alla vita. Capire la sua attività geologica è fondamentale per comprendere come Venere si sia evoluto diversamente dalla Terra,” ha spiegato Giuseppe Mitri dell’Università d’Annunzio. Le future missioni Veritas e EnVision esploreranno dettagliatamente la superficie di Venere con tecnologie radar avanzate. “I nuovi strumenti radar ad alta risoluzione ci permetteranno di espandere significativamente la nostra conoscenza dell’attività vulcanica venusiana, affinando le tecniche di analisi che abbiamo già impiegato con successo in questo studio”, ha aggiunto Marco Mastrogiuseppe, Università Sapienza Roma.


“Queste nuove scoperte della recente attività vulcanica su Venere da parte dei nostri colleghi internazionali forniscono prove convincenti del tipo di regioni che dovremmo prendere di mira con Veritas quando arriverà su Venere”, ha affermato Suzanne Smrekar, scienziata senior del Jet Propulsion Laboratory e Principal Investigator di Veritas. “La nostra sonda avrà una serie di approcci per identificare i cambiamenti superficiali con dati molto più completi e con una risoluzione più elevata rispetto alle immagini prese dalla Magellan. La prova dell’attività, anche nei dati Magellan a bassa risoluzione, aumenta il potenziale per rivoluzionare la nostra comprensione di questo mondo enigmatico”. Queste nuove scoperte sull’attività vulcanica in corso su Venere rappresentano un importante passo avanti nella comprensione dell’evoluzione di questo pianeta. Mentre questi risultati ci forniscono preziose informazioni, è altrettanto importante guardare al futuro per continuare l’esplorazione del pianeta.


(Credit: NASA/JPL-Caltech)

”Dolcevita” è il nuovo singolo di Renga e Nek

”Dolcevita” è il nuovo singolo di Renga e NekMilano, 27 mag. (askanews) – Sarà in radio e disponibile in digitale da venerdì 31 maggio, “Dolcevita” (Epic / Sony Music), il nuovo singolo di Renga e Nek, che dà il via alla loro estate 2024 e che da oggi è in pre-save e pre-add.


Fin dal titolo, e grazie ai numerosi riferimenti presenti nel testo, si viene proiettati subito in un mondo fatto di auto cabriolet e vento tra i capelli, di notti estive e di cinema all’aperto. Un immaginario preciso, una vera e propria fotografia, che si sposa perfettamente con il sound uptempo del brano. “Dolcevita” (testo di F. Camba, D. Coro, D. Mancino) andrà ad arricchire la versione digitale del loro album “RENGANEK”, già contenente dodici brani, tra qui il singolo sanremese “Pazzo di te”. Dopo il lunghissimo tour in tutta Italia che li ha visti protagonisti la scorsa estate, i due speciali appuntamenti sold out all’Arena di Verona e al Forum di Milano e le date nei principali teatri italiani, Renga e Nek da giugno (data zero il 19 giugno a Sordevolo – BI) saranno nuovamente insieme sul palco, in una serie di live che li porteranno a esibirsi in tutta Italia. E a settembre arriveranno nei teatri di Milano, con 4 date al Teatro Arcimboldi, Bologna, con 3 date all’Europauditorium, e Roma, con 2 date all’Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia.


Queste le date, prodotte e organizzate da Friends & Partners: 19 giugno – Sordevolo (BI) – Anfiteatro Giovanni Paolo II (Data Zero)


22 giugno – Pinzolo (TN) – Mountain Beat 2024 / Doss Del Sabion (esibizione ore 17.30) 04 luglio – Valmontone (RM) – Valmontone Summer Festival 2024


09 luglio – Genova – Arena Del Mare, Porto Antico – Estate Spettacolo 2024 13 luglio – Asti – Piazza Alfieri 20 luglio – Pordenone – Pordenone Live 2024 / Parco San Valentino 24 luglio – Bergamo – Summer Music Festival 26 luglio – Este (PD) – Este Music Festival 28 luglio – Porto Recanati (MC) – Arena Beniamino Gigli 02 agosto – Fanano (MO) – Fanano In Musica c/o Palaghiaccio 06 agosto – L’aquila – All’ombra Della Musica Italiana 09 agosto – Edolo (BS) – Valle Camonica Summer Music 12 agosto – Asiago (VI) – Asiago Live / Piazza Carli 14 agosto – Taurisano (LE) – Taurisano Music Festival / Piazza Unità D’Italia 16 agosto – Catania – Villa Bellini 17 agosto – Palermo – Teatro Di Verdura 19 agosto – Corigliano Rossano (CS) – Anfiteatro De Rosis 23 settembre – Milano – Teatro Arcimboldi 24 settembre – Milano – Teatro Arcimboldi 26 settembre – Milano – Teatro Arcimboldi 27 settembre – Milano – Teatro Arcimboldi 29 settembre – Bologna – Europauditorium 30 settembre – Bologna – Europauditorium 01 ottobre – Bologna – Europauditorium 06 ottobre – Roma – Auditorium Parco Della Musica (Sala Santa Cecilia) 07 ottobre – Roma – Auditorium Parco Della Musica (Sala Santa Cecilia) I biglietti sono disponibili in prevendita su www.ticketone.it e nei punti vendita abituali.

Giornata Mondiale dei Genitori e viaggi studio all’estero

Giornata Mondiale dei Genitori e viaggi studio all’esteroRoma, 27 mag. (askanews) – Durante l’adolescenza, il rapporto tra genitori e figli diventa cruciale nel plasmare la crescita e lo sviluppo dei giovani1. Questo legame affettivo non solo fornisce un sostegno emotivo durante le sfide quotidiane, ma rappresenta anche un’importante guida nell’affrontare nuovi progetti, tra cui i viaggi studio all’estero. Ma quanto contribuisce anche il ruolo della famiglia ospitante al successo e al benessere di un’esperienza di questo tipo?


WEP, organizzazione leader nel settore degli scambi culturali e linguistici nel mondo da ben 35 anni, in occasione della Giornata Mondiale dei Genitori, che si celebra l’1 giugno, porta alla luce il ruolo svolto dalle famiglie ospitanti nella formazione e nel benessere dei ragazzi e delle ragazze che decidono di passare un trimestre, un semestre o un anno di studio all’estero, lontano dal proprio nucleo familiare di origine. Secondo i dati rilevati da WEP con una ricerca2 condotta tra oltre 1.000 studenti e genitori che hanno sperimentato un viaggio studio all’estero con ospitalità in famiglia, conoscenza della lingua e nostalgia di casa per entrambi sono le paure che destano minor preoccupazione. Per la maggioranza degli studenti rispondenti (60%) la paura per la conoscenza della lingua è poco rilevante. Ancora meno preoccupante risulta essere la nostalgia di casa: il 70% degli studenti la teme poco o per nulla. Lo stesso vale per i genitori: per l’84% il timore per la conoscenza della lingua del proprio figlio o figlia incide poco sulle paure pre-partenza. Mentre per la nostalgia di casa, a fronte del 57% dei genitori per i quali è un’apprensione poco o per nulla incisiva, emerge un 37% che la valuta come una paura abbastanza rilevante.


I timori pre-partenza più rilevanti dividono studenti e genitori Per studenti e genitori le paure pre-partenza più rilevanti si attestano, invece, in relazione al rapporto con la famiglia ospitante, alla difficoltà di inserimento nella scuola ospitante e al recupero dei programmi scolastici italiani dopo il rientro. Per l’89% degli studenti rispondenti, infatti, il timore più grande prima del proprio soggiorno all’estero è quello legato al rapporto con la famiglia ospitante; al secondo posto, con il 78%, la difficoltà di inserimento nella nuova scuola, al terzo posto, per il 60%, l’apprensione per il recupero dei programmi scolastici al rientro in Italia. Al contrario, per il 71% dei genitori la principale preoccupazione pre-partenza è relativa al recupero dei programmi scolastici Italiani dopo il rientro a casa. A seguire, con il 61%, la paura per il rapporto con la famiglia ospitante, e – al terzo posto – la difficoltà di inserimento dei propri figli nella famiglia ospitante con il 49%. Nonostante le preoccupazioni iniziali, il rapporto creato con la famiglia ospitante si rivela fondamentale nel superare le paure e nel favorire un’esperienza positiva. Al rientro dal proprio soggiorno all’estero, il 66% degli studenti sostiene che il rapporto con la famiglia ospitante ha aiutato a superare le paure e i pregiudizi sperimentati prima della partenza, con ben il 78% che dichiara di mantenere vivi i rapporti con la famiglia ospitante. Il legame positivo instaurato con la famiglia estera ospitante nel corso del proprio soggiorno studio internazionale per gli studenti di ritorno e relativi genitori, si riflette anche nell’apertura alla valutazione di diventare a propria volta famiglia ospitante di studenti internazionali in visita in Italia (25%).


“Siamo orgogliosi di affermare che l’Italia è una destinazione sempre più ambita dai giovani studenti internazionali e le famiglie ospitanti italiane ci rappresentano promuovendo la nostra cultura nel mondo, tramite questi giovani. L’esperienza è unica e anche piena di sfide: WEP accompagna famiglie ed exchange students lungo questa avventura. Il nostro lavoro è su misura, per ogni famiglia, ogni studente e ogni situazione” spiega Micaela Suzuki, Responsabile del programma di ospitalità WEP in Italia. Dal falso mito sul rendimento scolastico al ruolo chiave della formazione per combattere i timori prima della partenza Per quanto riguarda, invece, la principale apprensione dei genitori sul recupero programmi scolastici Italiani dopo il rientro a casa, di fatto si rivela un’idea non veritiera. Nonostante gli studenti al ritorno dal viaggio studio possano avere una sorta di percezione di trovarsi “disallineati” rispetto al programma scolastico del proprio istituto, i dati sfatano questo “falso mito” delle ripercussioni negative sulla media scolastica. Secondo un’indagine3 WEP, ben il 45% degli studenti vede alzarsi la media del 5%, mentre il restante riesce a mantenerla costante. Inoltre, 8 rispondenti su 10 (79%) conseguono all’esame di maturità una votazione superiore ad 80. Quasi la totalità dei rispondenti (95%) che ha deciso di passare da un trimestre ad un anno all’estero durante le superiori ha poi deciso di iscriversi all’università, con il 30% che ha scelto in particolare di frequentare corsi universitari in lingua inglese. Una percentuale significativa di studenti che proseguirà gli studi ha inoltre deciso di frequentare un corso universitario in altre città europee (14,5%).


Per affrontare e superare al meglio le ansie pre-partenza, si rivela fondamentale – infine – anche la formazione per ben il 72% di studenti e genitori. Proprio per questa ragione, per tutti gli studenti che programmano un soggiorno studio all’estero, WEP propone un programma di formazione che prevede sia momenti di apprendimento online con la piattaforma di e-learning WEP Campus, sia attività in presenza come la WEP Challenge con momenti di education e urban games inerenti al concetto “out of comfort zone”. Inoltre, la preparazione prima del soggiorno all’estero contribuisce a lenire sensibilmente i dubbi tanto degli studenti, quanto delle rispettive famiglie grazie al supporto di professionisti e dei WEP Buddies, studenti che hanno già vissuto un’esperienza di viaggio studio all’estero, nonché protagonisti anche del podcast WEP exCHANGE “Storie di ragazzi all’estero” nel quale raccontano le loro esperienze di studio all’estero tra aneddoti di vita quotidiana, apertura a nuove culture progetti e scoperte. “I viaggi di studio all’estero durante gli anni delle superiori, uniti alla convivenza con una famiglia ospitante, favoriscono la creazione di relazioni internazionali e offrono nuovi stimoli ed emozioni. Grazie alla scoperta di nuove materie scolastiche e all’allontanamento dal contesto familiare di origine, gli studenti hanno l’opportunità di immergersi in culture diverse, imparando a rispettare punti di vista e idee differenti. Questa esperienza promuove la crescita personale e sviluppa una mentalità aperta e flessibile, preparando ragazzi e ragazze ad affrontare sfide e ad acquisire abilità trasversali cruciali per la propria crescita umana e per il proprio futuro professionale,” spiega Diana Frattini, Head of Marketing di WEP Italia. “Con questa ricerca, siamo felici di poter portare alla luce il ruolo fondamentale delle famiglie ospitanti nella formazione degli studenti che decidono di vivere un trimestre, un semestre o un anno di studio all’estero e di supportare gli studenti in tutto il percorso e in una fase delicata come la pre-partenza”, conclude Diana Frattini. È ancora possibile candidarsi per l’anno scolastico 2024/2025 per le famiglie Italiane che vogliono aderire al programma di ospitalità WEP di studenti internazionali in viaggio studio: sono 43 le province Italiane nelle quali è possibile fare richiesta per aderire! Mentre sono aperte le iscrizioni per i soggiorni studio all’estero per l’anno scolastico 2025/2026 con 70 borse di studio messe a disposizione da WEP.

Alessandra Amoroso e Bigmama insieme per la prima volta

Alessandra Amoroso e Bigmama insieme per la prima voltaMilano, 27 mag. (askanews) – Alessandra Amoroso e Bigmama insieme per la prima volta in “Mezzo rotto” (Epic / Sony Music), il nuovo singolo fuori ovunque venerdì e da ora in pre-save e pre-add qui: https://epic.lnk.to/MezzoRotto


“Mezzo Rotto”, prodotto da ZEF e scritto da Stefano Tognini, Davide Petrella e Marianna Mammone, sancisce il rapporto di stima, amicizia e complicità musicale tra le due artiste, iniziato nel 2022 durante l’ultimo tour di Alessandra in cui BigMama ha aperto la data di Napoli, grazie all’operazione nata dalla collaborazione di Alessandra con Spotify Equal. Entrambe sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo, hanno duettato anche all’Arena di Verona per “Una Nessuna Centomila”, evento che le ha viste entrambe schierate per la lotta contro la violenza sulle donne.

”Controvento – In viaggio con BluElena”, su RaiPlay la docu-serie

”Controvento – In viaggio con BluElena”, su RaiPlay la docu-serieRoma, 27 mag. (askanews) – Arriva su RaiPlay dal 31 maggio la docu-serie, in 18 episodi, “Controvento “. Un’avventura nel profondo blu alla scoperta di luoghi incontaminati e di una vita alternativa, fuori dagli schemi. Un’esistenza normale, quella di Elena,la protagonista, resa però straordinaria da un atto di coraggio dirompente.


“Voglio cambiare vita”. Una frase che in questi anni abbiamo sentito ripetere, da più parti, tante volte. Un desiderio che spesso prende le mosse da un’insoddisfazione personale o lavorativa con cui molti, prima o poi, hanno fatto i conti. Oppure semplicemente dal desiderio di mettersi in gioco percorrendo strade alternative. La pandemia ha spinto tante persone a rivedere le proprie scelte di vita ridefinendo bisogni e priorità. La protagonista di questa serie, Elena è una di queste persone. A soli 25 anni ha deciso di lasciare il lavoro, la casa, gli amici e la famiglia per iniziare a viaggiare da sola. Inseguendo la sua passione per il mare, parte per un’avventura alla scoperta dei mari più belli del mondo.


Il viaggio inizia da una barca a vela in Spagna, unendosi ad un equipaggio di perfetti sconosciuti con cui dovrà affrontare tanti imprevisti di navigazione. Si lancerà poi nel suo primo viaggio in solitaria per le Filippine, dove conoscerà le meraviglie dell’oceano Pacifico e incontrerà l’apnea, lo sport che le cambierà la vita. Proprio le immersioni, sempre più in profondità, la porteranno in una piccola isola della Thailandia, dove troverà il suo posto nel mondo e si fermerà a costruire una nuova vita tropicale. Seguiamo Elena nel suo racconto in presa diretta mentre affronta burrasche, nuota con squali e tartarughe e va alla scoperta di luoghi fantastici incontrando sulla sua strada una meravigliosa umanità.

Parchi, dall’1 giugno riparte la stagione al Caribe Bay

Parchi, dall’1 giugno riparte la stagione al Caribe BayRoma, 27 mag. (askanews) – Giugno si avvicina e a Jesolo è tutto pronto per l’inaugurazione della nuova stagione di Caribe Bay: il pluripremiato Parco acquatico a tema, vicinissimo al mare e poco distante da Venezia, riaprirà i battenti sabato 1 giugno. Numerose le novità, sostenute da un investimento di 1,5 milioni di euro, destinato a migliorare ulteriormente la vivibilità del Parco, con più spazio e più servizi a disposizione degli ospiti e tante altre opportunità.


Si parte da Silver Cove, una nuova area relax in posizione panoramica che vedrà la luce a breve, realizzata attraverso un terrapieno che ingloba parte delle strutture portanti degli scivoli, armonizzandosi con la tematizzazione esistente. L’opera, che ha richiesto 10 mesi di lavoro, 2.000 tonnellate di sabbia e la piantumazione di 500 nuove palme, ha consentito di aggiungere 4.000 mq di spazio a disposizione degli ospiti, senza allargare i confini del Parco, e un nuovo punto ristoro tematizzato e collocato in una posizione panoramica. Il progetto comprende anche il restyling di una storica attrazione realizzata nel 1992, che da quest’anno prende il nome di Silver Waterfalls: l’iconico scivolo a doppia discesa è ora affiancato da un percorso pedonale che attraversa cascate, passaggi segreti, ponti sospesi e tunnel di piante tropicali, fino a raggiungere la nuova area panoramica. Nel complesso l’opera ha visto la realizzazione di 3.000 metri quadri di nuova scenografia, interamente progettata e costruita da zero: ogni singolo elemento è stato meticolosamente scolpito e dipinto, mantenendo la rinomata cura ai dettagli che caratterizza Caribe Bay. Questo imponente lavoro è stato portato a termine da un team di sette scenografi e paesaggisti appartenenti allo staff di Art & Department di Caribe Bay, che, con la loro esperienza e creatività, hanno collaborato strettamente con le altre maestranze del Parco per offrire agli ospiti un’esperienza sempre più immersiva.


Aggiunti anche ombrelloni in foglie di banano e palme nell’area per famiglie Pirates’ Bay per un totale di 300 lettini a disposizione degli ospiti di ogni età. Tra le novità, anche un ampliamento di 1.000 mq che ha permesso di aumentare gli spazi dedicati agli uffici e a tutta l’area tematizzata che ospita docce, armadietti e spogliatoi. Luciano Pareschi, CEO e Founder Caribe Bay, dichiara: “Quest’anno a Caribe Bay la parola d’ordine è benessere, inteso come più spazio a disposizione degli ospiti, più servizi e più opportunità, con i nuovi percorsi pedonali, ideali per chi desidera un’alternativa più tranquilla all’ebbrezza degli scivoli. Tutto questo per rendere il Parco ancora più vivibile, specialmente nelle giornate di maggiore affluenza, garantendo quindi un servizio allineato all’effettiva qualità della nostra proposta di intrattenimento. Ci aspettiamo una stagione simile al 2023, che per noi è stata un’annata ottima. I prossimi progetti di sviluppo si concentreranno su diverse aree: dalla sostenibilità, con l’obiettivo di rendere il Parco autosufficiente dal punto di vista energetico, allo sviluppo di nuove attrazioni e tematizzazioni, che potrebbero comportare anche l’aumento dell’attuale superficie del Parco e l’allungamento della stagione”.

Negramaro annunciano: Elisa ospite al concerto a San Siro a Milano

Negramaro annunciano: Elisa ospite al concerto a San Siro a MilanoRoma, 27 mag. (askanews) – Manca sempre meno al ritorno live dei Negramaro che dal 15 giugno saranno sui palchi dei principali stadi italiani. Un’attesa che la band ha voluto spezzare annunciando a sorpresa il primo ospite speciale di questo tour evento: Elisa. La cantautrice sarà sul palco dello Stadio San Siro di Milano il prossimo 22 giugno.


Un’amicizia speciale quella che lega i due artisti che negli anni hanno collaborato insieme scrivendo vere e proprie gemme della musica italiana come “Basta così”, “Ti vorrei sollevare” e la recente “Diamanti” insieme anche a Jovanotti. Il tour negli Stadi, prodotto e organizzato da Magellano Concerti e Friends & Partners, partirà sabato 15 giugno allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli (la prima volta per una band italiana), per poi proseguire il 18 giugno al Blueenergy Stadium Stadio Friuli di Udine, il 22 giugno allo Stadio San Siro di Milano, il 3 luglio allo Stadio Franco Scoglio (San Filippo) di Messina e il 6 luglio allo Stadio San Nicola di Bari. Biglietti disponibili su www.friendsandpartners.it

Festival Cinema Italiano, Ornella Muti madrina quinta edizione

Festival Cinema Italiano, Ornella Muti madrina quinta edizioneRoma, 27 mag. (askanews) – Sarà Ornella Muti la madrina dell’attesissima quinta edizione del Festival del Cinema Italiano, patrocinato dal Comune di Patti, dove si terrà la kermesse, e dalla Regione Sicilia. Il Festival prenderà il via il prossimo 1 luglio con le serate finali, previste per venerdì 5 e sabato 6, ospitate nella suggestiva cornice del Teatro Greco di Tindari.


Ornella Muti, tra le più acclamate attrici nostrane di fama internazionale, nel corso della manifestazione riceverà anche un meritato Premio alla Carriera. “E’ un grande onore, per il Festival del Cinema Italiano, avere come madrina e allo stesso tempo poter omaggiare un’attrice straordinaria come Ornella Muti che nel corso del suo lungo e prestigioso percorso professionale ha contribuito a scrivere numerose pagine della storia del cinema – dichiara Franco Arcoraci, patron della kermesse. Notevole il programma del Festival del Cinema Italiano che spazia da proiezioni, incontri, dibattiti e masterclass e vede come protagonisti attori, produttori, registi e sceneggiatori, critici e doppiatori. Al doppiaggio è dedicato l’atteso incontro con Chiara Colizzi, voce storica, tra le tante, di Nicole Kidman, Kate Winslet e Penelope Cruz. Allestita per l’occasione, a palazzo Galvagno e palazzo San Francesco, la mostra collettiva “Arte & Cinema – La grande bellezza” con pittori provenienti da tutto il mondo. Tra i punti di forza del programma, il gran galà di premiazione “Stelle d’Argento” al Teatro Greco di Tindari, che vedrà nelle vesti di padrona di casa la popolare conduttrice Rai Roberta Ammendola con la produzione televisiva della Melos International di Dante Mariti, che coinvolgerà volti amatissimi dal pubblico e addetti ai lavori che hanno ottenuto eccellenti riscontri grazie a opere cinematografiche, lungometraggi e corti, documentari di produzioni indipendenti e delle majors del cinema mondiale. Numerosi gli ospiti che hanno già confermato la loro partecipazione, tra cui Anna Galiena e Brian Cox.


Riconoscimenti al valore culturale a Liana Orfei, regina indiscussa del circo, Pietro Genuardi per il grande successo de ‘Il Paradiso delle Signore’. Prestigiosa la giuria: Presidente onorario Katia Ricciarelli, per la sezione internazionale Jim Sheridan; e poi Vincent Riotta, Nancy Bishop, Michelle Danner, Pino Ammendola, Margot Sikabonyi, Katia Nani, Mariella Anziano, Chiara Colizzi, Dante Mariti, Mirko Alivernini per la sezione web. Tutto senza mai dimenticare tradizioni e valori di una terra, la Sicilia, che ha dato i natali a personaggi e maestranze che hanno fatto storia. Dedicato alle eccellenze del territorio il premio Tindarys, in programma venerdì 5 luglio ancora al Teatro Greco di Tindari: la serata sarà capitanata da Giusy Venuti e Beppe Convertini.


Nuovo direttore artistico del Festival del Cinema Italiano è Carlo Gentile, critico cinematografico (Sncci) e volto di Rai Offerta Estero, che in occasione della nomina ha dichiarato: “Sono felice di poter mettere a disposizione la mia esperienza per un Festival in continua crescita e che ha la promozione del cinema italiano e di una straordinaria regione e territorio il suo obiettivo principale. Grazie al lavoro di un rinnovato e ampliato staff, alla presentazione di prodotti audiovisivi di grande qualità e di alto valore culturale, ai tanto attesi ospiti, ho la convinzione porteranno Tindari all’attenzione internazionale. Dal 2025, infatti, il Festival amplierà i propri confini di interesse coinvolgendo broadcasters di tutto il mondo per diventare Tindari International Film e TV Festival”. Il cinema, nel corso della manifestazione, verrà rappresentato come strumento di sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ecosistema. Tra i progetti presentati c’è “Preferisco il rumore del mare”, documentari realizzati da registi marocchini in collaborazione con protagonisti del cinema italiano. Paesi che condividono “lo stesso mare”. E il mare sarà al centro di ‘Only One’, la campagna lanciata da Marevivo, Marina Militare e Fondazione Dohrn sulla transizione ecologica a bordo delle navi scuola Palinuro e Vespucci, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e il patrocinio del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero per la protezione civile e le politiche del mare.


Giornate scandite da reading, incontri ‘a tu per tu’ con protagonisti del cinema e della letteratura, presentazioni di libri – dall’ultimo lavoro di Liana Orfei a quello di Pino Ammendola e Biagio Maimone – oltre a momenti musicali e percorsi enogastronomici con chef stellati. Tra gli appuntamenti più attesi il World Chocolate Day con Iginio Massari e Simone Sabaini. Otto gli spazi musicali dedicati ai più giovani In collaborazione con il Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina. L’omaggio al maestro Luttazzi a cento anni dalla sua nascita. “Sarà una bella sfida. Ma si tratta di una sfida a cui siamo pronti” dichiara il presidente Franco Arcoraci, aggiungendo: “Abbiamo messo in campo tutta la forza e la passione di un territorio che ha dato i natali a grandi artisti e continua a offrire set a cielo aperto e grandi opportunità. Non con pochi sforzi, ma ne andiamo orgogliosi. In occasione del Festival, inoltre, sarà riaperto il CineTeatro di Patti, attualmente in fase di ristrutturazione”.

Supertreno in Giappone, elezione provinciale dà via libera

Supertreno in Giappone, elezione provinciale dà via liberaRoma, 27 mag. (askanews) – Per il primo ministro giapponese Fumio Kishida le elezioni nella prefettura di Shizuoka sono state una delusione, perché ha vinto l’esponente proposto dall’opposizione, ma per il progetto maglev per il treno a levitazione magnetica più veloce del mondo è un successo, visto che il prossimo governatore è esplicitamente favorevole a dare il suo via libera al progetto che era finito in stallo proprio per il no del governatore uscente.


A vincere le elezioni è stato l’ex sindaco della città di Hamamatsu Yasutomo Suzuki, sostenuto dal Partito democratico costituzionale, che ha sconfitto Shinichi Omura, appartenente al Partito liberaldemocratico di Kishida e altri candidati. Suzuki, come anche il suo principale rivale, è sostenitore del progetto maglev, la cui costruzione è stata bloccata a causa delle preoccupazioni ambientali sollevate dall’ex governatore Heita Kawakatsu.


La vittoria di Suzuki viene in un momento in cui i livelli di approvazione del governo Kishida sono ai minimi da ottobre del 2021 a causa dello scandalo sui fondi illegali di esponenti del Partito liberaldemocratico. Shizuoka è andata al voto anticipato dopo che il governatore – che era al suo quarto mandato – ha dovuto rassegnare ad aprile le dimissioni dopo una serie di commenti denigratori nei confronti dei contadini. Kawakatsu era un aperto critico del progetto Linear Chuo Shinkansen, il treno più veloce del mondo.


La linea, che collegherà Tokyo, Nagoya e infine Osaka a con convoglio che viaggeranno a 500 km all’ora, dovrebbe passare attraverso una breve sezione della prefettura di Shizuoka. Tuttavia non sono previste fermate all’interno di essa. Il progetto del treno maglev era destinato a essere realizzato in due fasi, con la tratta per Nagoya prevista per il 2027 e l’estensione per Osaka nel 2037. Ma la compagnia ferroviaria JR Central ha dichiarato a marzo di aver rinunciato all’obiettivo del 2027 a causa proprio dell’opposizione della prefettura di Shizuoka.