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Autore: Redazione StudioNews

G7 Finanze cerca convergenze per arginare eccesso produzioni Cina

G7 Finanze cerca convergenze per arginare eccesso produzioni CinaBologna, 25 mag. (askanews) – La Cina, i sussidi che elargisce alle sue aziende, le politiche incuranti di libero mercato e tutela ambientale e il rischio che ora, con gli Stati Uniti che alzano nuovi dazi su auto elettriche e una molteplicità di tecnologie legate all’energia verde, l’eccesso di produzione del Dragone si scarichi in Europa, danneggiando posti di lavoro e aziende Ue, sono stati uno dei temi più dibattuti al G7 delle Finanze di Stresa.


Le mosse di Washington hanno “effetti collaterali” sugli altri, ha sintetizzato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa al termine delle riunioni. Le posizioni appaiono differenziate non solo tra Usa e Ue, ma sfumate anche all’interno della stessa Unione, viste anche le molteplici situazioni sull’interscambio, comunque intenso, tra ogni Paese e il gigante asiatico. Del resto lo stesso ministro italiano riconosce come “innegabile” il fatto che vi siano “punti di vista diversi su come affrontare la questione e le possibili ritorsioni”.


Il più attivista, nei due giorni di riunioni – intercalate da gite di gruppo sulle isole dello spettacolare Lago Maggiore, organizzate dalla presidenza italiana, che ha anche messo a disposizione delle delegazioni una flotta di Suv sportivi – è apparso il francese Bruno Le Maire, forse anche per una maggiore sensibilità sull’argomento, dato che oltre alle Finanze è anche titolare del portafoglio Industria nel governo transalpino. Ha incontrato la stampa in due diverse occasioni, in cui ha insistito sulla necessità di “una risposta comune forte” su questo nodo. Ma non al punto di innescare “guerre commerciali”, ha puntualizzato, forse anche perché dopo gli attriti geopolitici con la Russia, le crescenti tensioni in Medioriente con la guerra innescata dagli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, un nuovo fronte di scontro con Pechino potrebbe risultare particolarmente problematico. Ma ci sta un problema sui “modelli economici”. Secondo Le Maire il modello cinese “si basa sul produrre sempre più beni a basso costo che potranno essere venduti in Europa più che in qualunque altro mercato”.


E con i dazi Usa questo rischia di diventare una ondata che spazza quello che negli anni passati è stato fatto, faticosamente, in termini di ripristino di capacità di produzione industriale e di posti di lavoro. Più sfumata è apparsa la posizione del tedesco Christian Lindner, che durante una pausa dei lavori, incontrando a sua volta la stampa, ha rilevato come in Europa (e forse non solo) “siamo pesantemente dipendenti da catene di approvvigionamenti diversificate su scala globale”. Già una prima puntualizzazione non proprio garibaldina. E poi ha aggiunto: “dato che le guerre commerciali hanno solo perdenti, non possono essere vinte”.


Per parte sua la commissione Ue, presente con il responsabile dell’Economia, Paolo Gentiloni ha parlato della necessità di una posizione comune Ue-Usa, che parta quantomeno dalla “informazione reciproca e la condivisione delle misure da prendere”. Invece ad oggi la dinamica è sembrata più quella di una Washington che agisce per conto suo, incurante dei partner, e l’Ue e i suoi vari Paesi che, ex post, cercano di correre ai ripari. La rappresentante degli Usa, Janet Yellen, segretario di Stato al Tesoro ha invece esortato gli alletati a fare muro contro l’eccesso ci capacità della Cina, che non supera soltanto il fabbisogno cinese ma tutto quello mondiale. Serve quindi appunto “un muro di opposizione a questa strategia”, ha detto. Intanto, nero su bianco, il G7 – Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti – afferma che potrebbe prendere in considerazione misure per correggere le distorsioni. “Ribadendo il nostro interesse a una collaborazione bilanciata e reciproca, esprimiamo preoccupazioni sull’ampio uso da parte della Cina di politiche non di mercato e di pratiche che danneggiano i nostri lavoratori, la nostra industria la nostra resilienza economica”, recita il comunicato finale diffuso dalla presidenza italiana. “Continueremo a monitorare il potenziale impatto negativo della eccessive capacità di produzione” cinesi “e prenderemo in considerazione passi per assicurare” un terreno di concorrenza paritetico, “in linea con i principi dell’Organizzazione mondiale del commercio” (il Wto). Secondo Giorgetti dopo che gli Usa, prima con il controverso “Ira” (Inflation Reduction Act), poi con i nuovi dazi “hanno fatto la questo tipo di di politica”, si “impone una riflessione a livello europeo. Altrimenti il rischio è che l’Europa sia penalizzata due volte, prima dalla Cina, poi dagli Usa”. Quindi “deve essere avviata una cooperazione, uno scambio di vedute condiviso con i ministri competenti del commercio estero”. Risulta poi opportuno menzionare qui un tema trasversale rispetto alle molteplici sfide geopolitiche in corso, quello delle capacità di difesa dagli attacchi e dalle minacce informatiche (cyber resilience), su cui il G7 delle Finanze ribadisce l’impegno a “rafforzare il sistema finanziario, anche nel contesto di accresciute tensioni e di minacce ibride”. Su questo, il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta ha riferito della soddisfazione delle delegazioni per l’esercizio congiunto (stress test) effettuato il mese scorso dal G7 Cyber Expert Group. “Hanno verificato quale sarebbe la performance con un attacco cibernetico”, la procedura ha coinvolto le autorità italiane, Banca d’Italia, le banche tricolori “e c’è stata una generale soddisfazione sulla performance: un risultato positivo”. Mentre tecnologie molto discusse come l’intelligenza artificiale – tema a cui il G7 di Stresa ha dedicato una particolare attenzione – e il quantum computing aprono nuove opportunità, ma anche nuove sfide e insidie.

Western Australia, due spiagge nella World’s 50 best beaches 2024

Western Australia, due spiagge nella World’s 50 best beaches 2024Milano, 25 mag. (askanews) – Sono due le spiagge dell’Australia occidentale nella “World’s 50 Best Beaches”, la classifica annuale delle migliori spiagge del mondo sponsorizzata da Banana Boat, le uniche del Paese ad essere annoverate quest’anno nella graduatoria: al sesto posto si attesta Turquoise Bay, nella regione della Coral Coast, mentre è Wharton Beach, vicino a Esperance, ad aggiudicarsi il 33esimo posto.


Turquoise Bay, si legge in un comunicato del Tourism Western Australia, presenta un’acqua fedele al suo nome: turchese e limpida, incontaminata. Chiunque la visiti potrà sperimentare la sensazione di bellezza naturale e purezza, in questo luogo dove il deserto dell’outback incontra l’Oceano. Wharton Beach, invece, si trova nella zona sud dello Stato, a un’ora di auto dalla più famosa Esperance. La sua posizione remota la rende il posto perfetto per una fuga alla ricerca di pace e serenità. L’acqua è cristallina, incontaminata, la sabbia bianchissima.


Turquoise Beach: tra la barriera corallina e il parco nazionale La spiaggia di Turquoise Bay, grazie alla sua posizione, offre un’esperienza naturalistica difficile da incontrare altrove. La spiaggia si trova nella Coral Coast – incantevole regione del nord-ovest del Western Australia – a pochi chilometri di distanza da Exmouth, ed è incastonata tra il Cape Range National Park e la barriera corallina di Nigaloo Reef. Questo parco nazionale offre, oltre a moltissimi sentieri escursionistici, la possibilità di incontrare animali selvatici come emu, marsupiali e una moltitudine infinta di uccelli, ai quali si aggiungono moltissime specie di piante e fiori rari e spettacolari.


Turquoise Bay, inoltre, è uno spot famosissimo per lo snorkeling. Qui si possono osservare coralli colorati, tartarughe, calamari e oltre 500 specie di pesci diversi: poter ammirare così tanta ricchezza da vicino è un’esperienza davvero indimenticabile. Wharton Beach: un paradiso di relax Conosciuta come una delle spiagge più belle della costa di Esperance, Wharton Beach si distingue per la sua posizione remota e per i panorami colorati. Il suo isolamento contribuisce alla sua unicità, meta di chi cerca solitudine e contatto con gli elementi naturali. Caratterizzata da sabbia bianchissima e acque turchesi trasparenti, Wharton Beach è per chi ama la vita da spiaggia ma anche per chi desidera praticare surf.


Anche Wharton Beach è situata all’interno di un parco nazionale selvaggio e incontaminato: il Cape Le Grand National Park. La sabbia fine e l’atmosfera rilassata la rendono un luogo perfetto per trascorrervi qualche giorno, soggiornando a contatto con la natura in uno dei numerosi campeggi circostanti e cercando di non perdersi i simpatici delfini giocare tra le onde.

Cicloturismo in Piemonte, 19 tour in Langhe, Monferrato e Roero

Cicloturismo in Piemonte, 19 tour in Langhe, Monferrato e RoeroMilano, 25 mag. (askanews) – Nel territorio di Langhe, Monferrato e Roero si trovano (forse) i panorami più dolci del Piemonte. Una distesa collinosa e verdeggiante, ordinata e tranquilla, priva di confini se non naturali, che accoglie il visitatore invogliandolo a rallentare e ad immergersi in un contesto rigenerante. Magari anche in bicicletta.


‘Pedalando in Langhe, Monferrato e Roero’ è l’iniziativa di VisitLMR che propone 19 tour, attraverso 3 stagioni, dalla primavera all’autunno, con piccoli gruppi di moderni avventurosi per osservare le trasformazioni della natura e le attività degli abitanti. Fino al 27 ottobre, nelle date fissate, offre due appuntamenti quotidiani per tour in bici con guide ciclistiche specializzate e bilingue (italiano e inglese), per offrire ad un massimo di 8 persone alla volta un’esperienza a contatto col territorio, nel pieno rispetto dell’ambiente. TOUR ALLA SCOPERTA DEL MARE DEL MONFERRATO


30 giugno 2024 Percorso attraverso le morbide colline di Montegrosso, Costigliole e Vigliano d’Asti, una volta fondale marino, dell’Alto Monferrato. È qui che, tra terreni sabbiosi, vigneti, chiese e castelli, è ancora possibile trovare numerosi resti fossili. Luogo di incontro: Vigliano d’Asti Lunghezza percorso: 25 KM Dislivello: 600 m Asfalto 80% – Sterrato 20% – E-Mountain bike TOUR TRA LANGA E MONFERRATO


23 giugno – 6 luglio Un tour tra arte e natura alla scoperta di alcuni dei Borghi più Belli d’Italia: Neive con la sua Torre dell’Orologio, i portici colorati di Castagnole delle Lanze, e la Cappella affrescata dal noto Tremlett a Coazzolo. Il paesaggio di dolci colline e maestosi vigneti sono la scenografia costante lungo tutto il percorso. Luogo di incontro: Via Circonvallazione, 12 Neive Lunghezza percorso: 21 km Dislivello: 370 m Asfalto 90% – Sterrato 10% – E-Mountain bike TOUR DELLA BARBERA


8 agosto Un itinerario per gli appassionati enoturisti alla scoperta delle colline che producono il famoso vino rosso. Tra i comuni attraversati: Nizza Monferrato, Castelnuovo Calcea, Vinchio. Con l’occasione sarà possibile ammirare anche antichi castelli medioevali, cappelle e chiese barocche che raccontano la storia di antiche famiglie nobiliari. Luogo di incontro: Mon Bike tour, Via Verdi 32, Nizza Monferrato Lunghezza percorso: 17,3 km Dislivello: 364 m Asfalto 80% – Sterrato 20% – E-Mountain bike TOUR SULLE COLLINE ALFIERI 29 settembre Un tour che si snoda tra i comuni di San Damiano d’Asti, Tigliole e Cisterna d’Asti, zona di produzione del Terre Alfieri DOCG. Si passerà attraverso alcuni dei migliori punti panoramici di queste incantevoli colline meta, negli ultimi anni, tra le più ambite del turismo ecosostenibile, grazie alla presenza di piste ciclabili, percorsi panoramici, tartufaie didattiche e parchi naturalistici. Luogo di incontro: Cicli Giorgio – San Damiano d’Asti Lunghezza percorso: 18 km Dislivello: 465 m Asfalto 80% – Sterrato 20% – E-Mountain bike TOUR DEL ROMANICO E DEI CASTELLI DEL MONFERRATO 13 luglio – 14 luglio Questo percorso vi porterà alla scoperta di Piea, Montechiaro d’Asti e Cortanze: comuni del Basso Monferrato custodi di affascinanti tesori. Lungo l’itinerario, è possibile ammirare pievi romaniche e chiese nascoste nel verde o circondate da vigneti ed altre custodite tra le case di piccoli borghi panoramici. Luogo di incontro: Piazza Italia, Piea Lunghezza percorso: 20 km Dislivello: 280 m Asfalto 40% sterrato 60% – E-Mountain bike TOUR DEL ROERO DI BRA 1° giugno – 12 ottobre – 27 ottobre Fulcro di questo programma sono la natura e la cultura del Roero. Partendo da Pollenzo, presso l’antica residenza sabauda, oggi sede dell’Università fondata da Slow Food, unica nel suo genere, si passerà per i boschi di Pocapaglia, dove conoscere le Rocche. Luogo di incontro: Piazzale Edoardo Mosca, 12042 Pollenzo CN Lunghezza percorso: 22 km Dislivello: 290 m Asfalto 90% – Sterrato 10% – E-Mountain bike TOUR ALLA SCOPERTA DEL BASSO MONFERRATO 5 ottobre – 26 ottobre A cavallo tra la provincia di Asti e Alessandria questo tour conduce alla scoperta di dolci colline punteggiate da borghi, tra i quali spiccano Alfiano Natta, Cardona e Moncalvo. Quest’ultimo detiene il primato di città più piccola d’Italia. Luogo di incontro: Piazza Vittorio Emanuele II, 14036 Moncalvo AT Lunghezza percorso: 18 km Dislivello: 450 m Asfalto 40% – Sterrato 60% – E-Mountain bike TOUR DELLE ROCCHE DEL ROERO 7 luglio Un’esplorazione dei comuni di Canale, Monteu Roero e Montaldo Roero, che porta alla scoperta dei suoi “canyon”: le Rocche, calanchi pittoreschi nati a seguito dell’erosione del vento e delle acque del Tanaro. Gli amanti della natura qui si ritroveranno nel loro habitat, tra boschi di rovelle e pino silvestre, in compagnia di ricci, scoiattoli e lepri. Luogo di incontro: Piazza Europa, Canale Lunghezza percorso: 20km Dislivello: 310 m Asfalto 90% – Sterrato 10% – E-Mountain bike TOUR DELLA LANGA DEL BARBARESCO 18 maggio – 19 maggio – 31 agosto Un itinerario alla scoperta del territorio in cui viene prodotto il famoso Barbaresco DOCG. Si parte dal borgo che dà il nome all’omonimo vino e si passa per le creste panoramiche di Treiso e le dolci colline di San Rocco Seno d’Elvio. Luogo di incontro: Strada Giro della Valle 17/19, vicino a Bar la Barrique Lunghezza percorso: 18km Dislivello: 400 m Asfalto 60% – Sterrato 40% – E-Mountain bike TOUR DEL ROERO E DEI SUOI BORGHI 25 maggio – 2 e 29 giugno – 20 ottobre Questo tour è studiato per scoprire Guarene, uno dei Borghi più belli d’Italia, Castagnito e Castellinaldo d’Alba, borghi di residenze e castelli del Roero; autentici gioielli, splendidi paesi di sommità che accompagnano tutta la linea delle famose Rocche. Ognuno con una sua particolarità, si distinguono per vini eccellenti, paesaggi incantevoli e un’offerta culturale davvero interessante. Luogo di incontro: Guarene Lunghezza percorso: 15 km Dislivello: 210 m Asfalto 80% – Sterrato 20% – E-Mountain bike TOUR DELLA LANGA DEL MOSCATO 26 maggio – 3 agosto – 24 agosto Per scoprire la terra di origine di uno dei vini più conosciuti, il Moscato, vino dolce e affabile che su queste colline viene coltivato e raccolto. Le dolci colline di Canelli, San Marzano Oliveto e Moasca sono lo scenario di questa pedalata alla scoperta della storia del vino e delle famiglie che qui hanno lavorato e creato la loro fortuna. Luogo di incontro: Noleggio ‘Ebiking’, Via G.B. Giuliani 48 – Canelli (AT) Lunghezza percorso: 21km Dislivello: 350 m Asfalto 90% – Sterrato 10% – E-Mountain bike TOUR DELLA LANGA DEL BAROLO 8 e 9 giugno – 15 settembre – 13 ottobre Un itinerario attraverso le dolci colline dove si produce il pregiato Barolo DOCG, nei borghi di Barolo, Novello e La Morra, tra i vigneti, le cappelle colorate e i borghi arroccati. Luogo di incontro: Piazza Colbert, Barolo Lunghezza percorso: 18Km Dislivello: 370m Asfalto 90% – Sterrato 10% – E-Mountain bike TOUR TRA I CASTELLI DELLE LANGHE 15, 16 e 22 giugno – 14 settembre Se amate antichi castelli, dolci colline e fruttuosi vigneti, questo è il tour giusto per scoprire un territorio in cui cultura, arte, natura ed enogastronomia trovano il connubio perfetto. L’itinerario, con partenza da Alba, capitale delle Langhe tocca poi i borghi di Grinzane e Roddi. Luogo di incontro: Piazzetta Costanzo Bubbio, Alba Lunghezza percorso: 27 km Dislivello: 280 m Asfalto 95% – Sterrato 5% – E-mountain bike TOUR DELLA NOCCIOLA 20 luglio – 17 agosto – 28 settembre Un percorso attraverso la Valle del Belbo alla scoperta dei luoghi e delle tradizioni del territorio patria della nocciola tonda gentile delle Langhe e del pallone elastico giocato alla “pantalera”. Si parte dal paese di Castino, sul crinale tra Belbo e Bormida e punto di passaggio in epoca romana tra Alba e Cortemilia, per raggiungere prima l’appartato comune di Bosia e poi Cravanzana, con il suo castello del casato Del Carretto. Luogo di incontro: Piazza del mercato 9, Castino Lunghezza percorso: 16,5 km Dislivello: 346 m Asfalto 85% – Sterrato 15% – E-Mountain bike TOUR TRA I BOSCHI E I VIGNETI DEL MONFERRATO 21 luglio – 11 agosto Il tour sarà un’avventura che si immergerà nei boschi rigogliosi di Rocchetta Tanaro, percorrendo i sentieri tortuosi di Montaldo Scarampi, scoprendo antichi borghi medievali e suggestivi vigneti come quelli di Mombercelli, che si estendono fino all’orizzonte. Luogo di incontro: Piazza Antonio Piacentino, Rocchetta Tanaro Lunghezza percorso: 18km Dislivello: 271m Asfalto 60% – Sterrato 40% – E-Mountain bike TOUR DELLA LANGA DEL DOLCETTO 27 e 28 luglio – 21 e 22 settembre Il Dolcetto è il terzo grande vitigno a bacca nera del Piemonte ed ha trovato nelle colline delle Langhe il suo terreno d’elezione. In questo itinerario potrai scoprire il territorio che ha dato vita a questo importante vino. Un’opportunità per scoprire il borgo di Dogliani, principale comune di produzione e le sue frazioni San Luigi e Val di Bà. Luogo di incontro: Piazza Stazione, Dogliani Lunghezza percorso: 19 km Dislivello: 420 m Asfalto 80% – Sterrato 20% – E-Mountain bike TOUR DELLE TERRE DEI SANTI 4 e 10 agosto Questo percorso nel Monferrato Astigiano tocca Castelnuovo Don Bosco, Pino d’Asti e Albugnano: alcuni dei borghi resi famosi da importati figure religiose. A testimonianza di questo, l’area è ricca di piloni votivi, pievi e chiese. Sosta imperdibile del tour è l’Abbazia di Vezzolano, gioiello del romanico astigiano. Lungo il percorso d’obblico una foto opportunity per un selfie alla Big Bench. Luogo di incontro: Italian Wine Travels – Castelnuovo Don Bosco Lunghezza percorso: 20 KM Dislivello: 530 m Asfalto 100% – e-bike TOUR DELL’ALTA LANGA 25 agosto – 1° settembre – 6 ottobre Un’occasione per esplorare un territorio dominato da fitta vegetazione, ma anche da coltivazioni di importanti vitigni, imponenti noccioleti e ampi pascoli. Partirai da Bossolasco la perla delle Langhe, passerai per Serravalle Langhe ed infine Cissone. Luogo di incontro: Corso Paolo della Valle 29, Bossolasco Lunghezza percorso: 22km Dislivello: 430 m Asfalto 70% – Sterrato 30% – E-Mountain bike TOUR TRA ALTA E BASSA LANGA 7 e 8 settembre – 19 ottobre Un percorso ad anello tra antichi castelli, borghi medievali e prestigiosi vigneti. Il tour partirà dal centro storico di Serralunga d’Alba, proseguirà verso Roddino e toccherà Monforte d’Alba, uno dei Borghi più belli d’Italia, per rientrare al punto di partenza. Luogo di incontro: Serralunga d’Alba Lunghezza percorso: 18 km Dislivello: 500 m Asfalto 70% – Sterrato 30% – E-Mountain bike

A Palermo trovato morto il marito dell’eurodeputata Francesca Donato

A Palermo trovato morto il marito dell’eurodeputata Francesca DonatoRoma, 25 mag. (askanews) – L’architetto Angelo Onorato, 54 anni, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, è stato trovato senza vita a Palermo all’interno della sua auto, un suv nero Land Rover. Lo scrive il Quotidiano di Sicilia.


A lanciare l’allarme – spiega Qds – è stata proprio la vice segretaria della Dc Francesca Donato, ex Lega, parlando con alcuni amici che l’hanno chiamata per capire se la vittima fosse realmente il marito, con cui era sposata da oltre vent’anni. Stando a quanto emerso, Onorato aveva qualcosa di stretto intorno attorno al collo, forse una fascetta da elettricista. Esclusi invece i colpi di pistola, di cui si era parlato in un primo momento.

Palermo, trovato morto marito dell’eurodeputata Francesca Donato

Palermo, trovato morto marito dell’eurodeputata Francesca DonatoRoma, 25 mag. (askanews) – L’architetto Angelo Onorato, 54 anni, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, è stato trovato senza vita a Palermo all’interno della sua auto, un suv nero Land Rover. Lo scrive il Quotidiano di Sicilia.


A lanciare l’allarme – spiega Qds – è stata proprio la vice segretaria della Dc Francesca Donato, ex Lega, parlando con alcuni amici che l’hanno chiamata per capire se la vittima fosse realmente il marito, con cui era sposata da oltre vent’anni. Stando a quanto emerso, Onorato aveva qualcosa di stretto intorno attorno al collo, forse una fascetta da elettricista. Esclusi invece i colpi di pistola, di cui si era parlato in un primo momento.

Al G7 progressi sull’uso degli asset russi per aiutare l’Ucraina

Al G7 progressi sull’uso degli asset russi per aiutare l’UcrainaStresa, 25 mag. (askanews) – Il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, ammette le difficoltà nel formulare la proposta sull’uso degli extraprofitti dagli asset sovrani russi immobilizzati. Parla di “difficoltà tecniche”, mentre sottolinea “l’intesa politica” a cui sono giunti i ministri delle finanze dei Sette Grandi. Ed è fiducioso che per il vertice dei Capi di Stato e di Governo, in programma in Puglia a metà agosto, possa essere messa nero su bianco una proposta dettagliata “con il marchio G7”.


A questo ha portato la ministeriale di Stresa, sotto la presidenza italiana, sul tema della due giorni che ha più tenuto banco nelle discussioni. Presente ai lavori, come ospite, il ministro delle finanze Ucraino, Serhiy Marchenko, che si è detto “soddisfatto” dei progressi registrati. Il governatore della Banca D’Italia, Fabio Panetta, dal canto suo, ha posto l’accento sulla necessità di individuare una soluzione che abbia “basi legali solide” e di evitare rischi di indebolimento del sistema monetario. Nel comunicale finale che riporta la posizione ufficiale del G7 Finanze, si sottolinea che i ministri e i governatori “accolgono con favore la decisione dell’Unione europea di indirizzare i profitti straordinari derivanti da asset sequestrati alla Russia a beneficio dell’Ucraina”. Si ricordano i progressi fatti in vista della presentazione di una proposta al G7 dei leader e si riafferma che, “coerentemente con i nostri rispettivi sistemi legali, gli asset russi nelle nostre giurisdizioni resteranno sequestrati fino a quando la Russia pagherà i danni che ha provocato in Ucraina”.


In paticolare, le discussioni, come ha spiegato Giorgetti, si sono incentrate “l’utilizzo futuro dei proventi dagli asset” a partire dal 2025, perchè per il 2024 i Paesi eurpei hanno già trovato la soluzione. Obiettivo, garantire per i prossimi 2-3 anni all’Ucraina il sostegno necessario “di cui ha assoluto bisogno” per coprire il gap di bilancio, escluse le spese per la difesa. Quindi, raggiunta a Stresa “l’intesa politica”, si lavorerà nelle prossime settimane per definire “gli aspetti tecnici” con basi legali solide. Difficoltà non mancano, considerando la diversità di posizione tra Paesi europei e Usa: la prima che considera l’uso degli extraprofitti degli asset, la seconda che guarda all’uso degli stessi asset. Ma “ciascuno deve fare la sua parte. Sarà chiaramente una proposta con il marchio G7 e per questo la condivisione degli oneri deve essere bilanciata”. Alla ministeriale di Stresa era presente anche il segretario del Tesoro Janet Yellen, che sembra aver aperto a possibili modifiche. “La proposta Usa è flessibile e pragmatica – ha spiegato il Ministro – perchè va incontro alle riserve legali di regolazione dell’Unione europea. Gli americani stessi si rendono conto che per arrivare ad un risultato c’è bisogno di collaborazione”. La soluzione potrebbe anche andare nella direzione di far nascere “un veicolo ad hoc, con una governance ad hoc, per gestiore questa forma di prestito”.


Sul fronte bancario, Panetta in conferenza sgtampa ha riferito che “le banche centrali non hanno perplessità” sull’utilizzo delle attività finanziarie sequestrate alla Russia per sostenere l’Ucraina, ma “hanno fatto presente due elementi”. Il primo è “avere una base legale più solida, perché sarebbe paradossale se reagissimo a una violazione del diritto internazionale adottando una misura senza senza base legale”. Il secondo elemento è “valutare i pro e i contro di queste misure”, perché “vi possono essere ripercussioni sul funzionamento del sistema monetario internazionale da cui potrebbe derivare l’indebolimento di una importante arma di pressione per il rispetto del diritto in futuro”. Marchenko, alla fine del summit Finanze si è dichiarato “soddisfatto dei progressi fatti e delle dichiarazioni dei ministri” tutti d’accordo a garantire all’Ucraina il sostegno economico di cui ha bisogno. Il ministro ucraino ha poi rimarcato che data l’alta probabilità che la guerra si prolunghi, in base alle stime attuali sul 2025 il Paese avrà un gap sui finanziamenti per la spesa sociale pari a circa 10 miliardi di euro. Infine “è importante dare un segnale che non stiamo combattendo solo per l’Ucraina, per questo ci serve il sostegno”.


L’altro tema in agenda al G7 Finanza, quello sulla global tax, Giorgetti ha dovuto registrare che “siamo ad un binario quasi morto. Ma dobbiamo alimentare la speranza”. Difficile, a questo punto, arrivare ad un accordo alla scadenza di giugno. Anche per le riserve di India e Cina, ha concluso il ministro “la dead line di giugno rischia di essere mancata”.

G7, progressi su asset russi per aiuti Ucraina ma nodi tecnici

G7, progressi su asset russi per aiuti Ucraina ma nodi tecniciStresa, 25 mag. (askanews) – Il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, ammette le difficoltà nel formulare la proposta sull’uso degli extraprofitti dagli asset sovrani russi immobilizzati. Parla di “difficoltà tecniche”, mentre sottolinea “l’intesa politica” a cui sono giunti i ministri delle finanze dei Sette Grandi. Ed è fiducioso che per il vertice dei Capi di Stato e di Governo, in programma in Puglia a metà agosto, possa essere messa nero su bianco una proposta dettagliata “con il marchio G7”.


A questo ha portato la ministeriale di Stresa, sotto la presidenza italiana, sul tema della due giorni che ha più tenuto banco nelle discussioni. Presente ai lavori, come ospite, il ministro delle finanze Ucraino, Serhiy Marchenko, che si è detto “soddisfatto” dei progressi registrati. Il governatore della Banca D’Italia, Fabio Panetta, dal canto suo, ha posto l’accento sulla necessità di individuare una soluzione che abbia “basi legali solide” e di evitare rischi di indebolimento del sistema monetario. Nel comunicale finale che riporta la posizione ufficiale del G7 Finanze, si sottolinea che i ministri e i governatori “accolgono con favore la decisione dell’Unione europea di indirizzare i profitti straordinari derivanti da asset sequestrati alla Russia a beneficio dell’Ucraina”. Si ricordano i progressi fatti in vista della presentazione di una proposta al G7 dei leader e si riafferma che, “coerentemente con i nostri rispettivi sistemi legali, gli asset russi nelle nostre giurisdizioni resteranno sequestrati fino a quando la Russia pagherà i danni che ha provocato in Ucraina”.


In paticolare, le discussioni, come ha spiegato Giorgetti, si sono incentrate “l’utilizzo futuro dei proventi dagli asset” a partire dal 2025, perchè per il 2024 i Paesi eurpei hanno già trovato la soluzione. Obiettivo, garantire per i prossimi 2-3 anni all’Ucraina il sostegno necessario “di cui ha assoluto bisogno” per coprire il gap di bilancio, escluse le spese per la difesa. Quindi, raggiunta a Stresa “l’intesa politica”, si lavorerà nelle prossime settimane per definire “gli aspetti tecnici” con basi legali solide. Difficoltà non mancano, considerando la diversità di posizione tra Paesi europei e Usa: la prima che considera l’uso degli extraprofitti degli asset, la seconda che guarda all’uso degli stessi asset. Ma “ciascuno deve fare la sua parte. Sarà chiaramente una proposta con il marchio G7 e per questo la condivisione degli oneri deve essere bilanciata”. Alla ministeriale di Stresa era presente anche il segretario del Tesoro Janet Yellen, che sembra aver aperto a possibili modifiche. “La proposta Usa è flessibile e pragmatica – ha spiegato il Ministro – perchè va incontro alle riserve legali di regolazione dell’Unione europea. Gli americani stessi si rendono conto che per arrivare ad un risultato c’è bisogno di collaborazione”. La soluzione potrebbe anche andare nella direzione di far nascere “un veicolo ad hoc, con una governance ad hoc, per gestiore questa forma di prestito”.


Sul fronte bancario, Panetta in conferenza sgtampa ha riferito che “le banche centrali non hanno perplessità” sull’utilizzo delle attività finanziarie sequestrate alla Russia per sostenere l’Ucraina, ma “hanno fatto presente due elementi”. Il primo è “avere una base legale più solida, perché sarebbe paradossale se reagissimo a una violazione del diritto internazionale adottando una misura senza senza base legale”. Il secondo elemento è “valutare i pro e i contro di queste misure”, perché “vi possono essere ripercussioni sul funzionamento del sistema monetario internazionale da cui potrebbe derivare l’indebolimento di una importante arma di pressione per il rispetto del diritto in futuro”. Marchenko, alla fine del summit Finanze si è dichiarato “soddisfatto dei progressi fatti e delle dichiarazioni dei ministri” tutti d’accordo a garantire all’Ucraina il sostegno economico di cui ha bisogno.


Il ministro ucraino ha poi rimarcato che data l’alta probabilità che la guerra si prolunghi, in base alle stime attuali sul 2025 il Paese avrà un gap sui finanziamenti per la spesa sociale pari a circa 10 miliardi di euro. Infine “è importante dare un segnale che non stiamo combattendo solo per l’Ucraina, per questo ci serve il sostegno”. L’altro tema in agenda al G7 Finanza, quello sulla global tax, Giorgetti ha dovuto registrare che “siamo ad un binario quasi morto. Ma dobbiamo alimentare la speranza”. Difficile, a questo punto, arrivare ad un accordo alla scadenza di giugno. Anche per le riserve di India e Cina, ha concluso il ministro “la dead line di giugno rischia di essere mancata”.

Benetton, l’addio amaro di Luciano: “Tradito dai manager”

Benetton, l’addio amaro di Luciano: “Tradito dai manager”Roma, 25 mag. (askanews) – Addio di Luciano Benetton in prima pagina oggi sul Corriere della Sera: “Sono stato tradito – rivela il fondatore dell’impero dell’abbigliamento di Treviso -: le verità dei bilanci nascoste dai manager”.


L’industriale parla di una “bomba”, un “buco” di bilancio presentato “all’improvviso” dai manager “che ci lascia senza fiato. Saremo attorno ai 100 milioni”. Con “amarezza profonda”, descrive il quotidiano nell’intervista, Benetton ricostruisce le tappe della vicenda. “In sintesi, mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c’era qualche cosa che non andava. Per fortuna avevamo deciso di ritirare da tempo dalla Borsa la Benetton”. Benetton ricorda che nel 2018 Edizione non era riuscita a trovare una compagine manageriale di qualità. La società perdeva parecchio”. Che rientrò in azienda e che cercò “di risolvere gli errori più evidenti” e verso la fine del 2019 “mi suggeriscono una candidatura per il ruolo di amministratore delegato. La mia funzione in quel momento era quella di tutor”.


“Iniziamo la collaborazione”, prosegue. Dopo il Covid “il piano triennale per il pareggio è stato spostato al 2023 e l’obiettivo era risultato accettabile”. Nei vari Cda i numeri continuano a dare la fotografia di un pareggio possibile. “Solo il 23 settembre del ’23 viene accennato a qualche problema ma in modo tenue. Sembrava tutto sotto controllo”. Poi “mi accorgo che i numeri non mi tornano e che il problema va ben oltre”. In uno dei Consigli dei mesi successivi “scoppia la bomba, di questo si tratta”.


Sui manager “o sono impreparati al punto da non saper comprendere i fondamentali dell’azienda, quindi in buona fede ma gravemente inadeguati agli incarichi che hanno ricoperto, oppure hanno deciso volontariamente di tenere nascosta la realtà dei fatti quindi omettendo informazioni preziose, fino al punto in cui non hanno più potuto nascondere la verità. Ci sarà un’investigazione a riguardo”. “Da parte mia è stato grave l’essermi fidato e l’aver pensato che fossero consapevoli e responsabili”. Ora bisogna “guardare avanti” e nei prossimi mesi “sarà fatto un piano per il futuro”, conclude “purtroppo ci saranno sacrifici da fare”.

Zelensky: i russi hanno attaccato un ipermercato a Kharkiv

Zelensky: i russi hanno attaccato un ipermercato a KharkivRoma, 25 mag. (askanews) – “La Russia ha lanciato un altro brutale attacco alla nostra Kharkiv, contro un ipermercato, di sabato, in pieno giorno”: è quanto ha scritto sui propri account social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, pubblicando le immagini della struttura in fiamme.


“Si stima che al momento dell’attacco nell’ipermercato ci fossero più di 200 persone – ha aggiunto Zelensky – tutti i servizi di emergenza sono già sul posto e stanno prestando assistenza, soccorrendo le persone e spegnendo le fiamme che hanno completamente inghiottito l’edificio: 10.000 metri quadrati. Ci sono persone uccise e ferite”.

Terme e tappe culinarie, due rotte del cicloturismo in Slovenia

Terme e tappe culinarie, due rotte del cicloturismo in SloveniaMilano, 25 mag. (askanews) – Con poco più di due milioni di abianti, la Slovenia è una superpotenza sportiva. Soprattutto ciclistica. È da qualche anno che gli appassionati di ciclismo sono abituati a vedere, in vetta alle classifiche dei ranking internazionali e dei grandi giri, così come per le Grandi Classiche, i nomi di ciclisti sloveni: da Matej Mohoric, che ha trionfato alla Milano-Sanremo nel 2022, a Primož Roglic, Medaglia d’Oro a Tokyo, tre volte vincitore alla Vuelta e una al Giro nel 2023, fino al vero e proprio cannibale di questa generazione di ciclisti: Tadej Pogacar, uno schiacciasassi sia nelle corse di un giorno che nei grandi giri, impegnato in queste settimane a sbalordire una volta di più il mondo con una performance eccezionale al suo esordio nel Giro d’Italia, con l’obiettivo mai nascosto di ripetere l’impresa di Pantani del 1998, ovvero quella di collezionare, nello stesso anno, la Maglia Rosa e quella Gialla del Tour de France.


Ma qual è il loro segreto? Le vie della Slovenia sono adatte a pedalare ovunque e tutto il Paese può essere considerato una grande pista ciclabile, con il fondo stradale sempre curato, fondamentale sia per la sicurezza sia per godersi la ricchezza e la diversità paesaggistica di questa piccola Repubblica. Il secondo elemento è l’aria pulita che si respira pedalando su strade quasi mai trafficate, che porta con sé ora il profumo del Mediterraneo, ora quello della vegetazione alpina e prealpina.


Il terzo è la varietà, che si ricollega al secondo: come cambiano i profumi, cambiano anche gli scenari e i tipi di percorso, che in poche decine di km passano da arcigni passi alpini, fino alle colline ventilate del Carso e alla piana della Pannonia. Questo rende il Giro di Slovenia (dove il leader indossa una Maglia Verde) una delle gare più interessanti del calendario UCI World Tour, scelta ogni anno a giugno dai migliori ciclisti al mondo in preparazione del Tour de France. L’ultimo elemento è forse lo stile di vita a misura d’uomo: qui si cerca di vivere senza la fretta di strafare, lentamente o pocasi, come dicono in Slovenia, consapevoli di chi si è e del luogo da cui si viene. Una terra viva, che ribolle di sorgenti termali e dove le acque irrigue nutrono i suoi frutti, che diventano poi gli ingredienti di una cucina semplice e nutriente. La Slovenia in bicicletta: Green Gourmet Route e Green Wellness Route.


Il modo migliore per attraversare la Slovenia sono le due ruote. Il marchio di qualità Slovenia Green, sviluppato dall’Ente Sloveno per il Turismo con l’obiettivo di certificare le buone pratiche del turismo sostenibile, ha disegnato due itinerari ciclistici che attraversano le più importanti aree del paese, focalizzati su due tematiche fondamentali: il turismo termale (Slovenia Green Wellness Route) e il turismo enogastronomico (Slovenia Green Gourmet Route). Un percorso ciclistico per rimettersi al mondo: La Green Wellness Route


Ptuj, Dobrna, Rogla, Catež, Laško e molte altre località termali slovene: tutte attraversate da un unico itinerario cicloturistico. La Green Wellness Route è un percorso ad anello di 16 tappe della lunghezza media di 40 km ciascuna, con partenza e arrivo a Lubiana. Le tappe giornaliere, che si dirigono prima nel montuoso nord nel paese, poi verso le pianure della Pannonia e infine tra le colline meridionali (terra di ottimi vini), sono progettate in modo che nel pomeriggio ci sia abbastanza tempo per rilassarsi negli oltre 10 centri termali migliori della Slovenia centro-orientale. In sella, di verde e di gusto: la Green Gourmet Route Più che un percorso cicloturistico, la Green Gourmet Route è un fil rouge, anzi, un filo verde che collega in undici giorni tutte le località del paese che hanno ricevuto la certificazione Slovenia Green Destination. Alternando tratti in bici più o meno impegnativi a collegamenti in treno, Slovenia Green Gourmet Route attraversa alcuni dei panorami più spettacolari di tutto il paese, dal Carso, al Collio e al Vipacco a ovest, fino alle colline del sud-est al confine con l’Ungheria. C’è un motivo, però, se nel nome questo itinerario ha la parola gourmet: la Slovenia si è imposta, negli ultimi anni, quale destinazione di eccellenza dal punto di vista enogastronomico, entrando di prepotenza nell’olimpo della cucina mondiale. In ciascuna tappa, il percorso propone sempre alcuni tra i ristoranti che meglio esprimono la cucina del territorio, insigniti peraltro dell’etichetta di qualità Slovenia Green Cuisine, che ne certifica l’utilizzo di prodotti locali e le ricadute positive sulla comunità. I percorsi Slovenia Green Gourmet Route e Slovenia Green Wellness Route sono realizzati su misura per i cicloamatori, lontano dalle strade principali e con il giusto dislivello, attraverso molti posti lungo il tragitto che vale la pena visitare. Non è detto che il percorso vada fatto tutto insieme: in combinazione con i treni, è possibile pianificare gite nel fine settimana o percorrerne prima una metà e poi partire alla scoperta del resto del percorso. Tra strada e Mountain Bike nella Slovenia di montagna: Juliana Bike. Quando si sente forte il richiamo dello sterrato e delle ruote “grasse”, dalla Slovenia risponde Juliana Bike: un percorso ad anello di 7 tappe che si spiega su un totale di 290 km che permettono di esplorare le strade ai piedi delle Alpi Giulie. Partenza e arrivo sono a Bohinj, sulle sponde del lago più grande del Paese, mentre tra le tappe intermedie spiccano Kranjska Gora e il passo di montagna di Vršic, noto anche come “la salita dei russi”, costruito praticamente a mano dai prigionieri di guerra durante il primo conflitto Mondiale. Da questo passo, contraddistinto da ben 50 tornanti numerati proprio come la più famosa Alpe d’Huez, si raggiunge la Valle del’Isonzo, il fiume smeraldino che lambisce le località di Bovec e Tolmino, prima di rientrare a Bohinj dopo la frazione da Zakojca a Podbrdo.