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Autore: Redazione StudioNews

Cortei, Tajani: processo a forze ordine è grave errore sinistra

Cortei, Tajani: processo a forze ordine è grave errore sinistraRoma, 29 feb. (askanews) – “Dobbiamo ricordare che poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti della penitenziaria e anche della polizia locale rischiano ogni giorno. Sono persone che guadagnano poco, che rischiano la pelle tutti i giorni, e guai a togliere loro la solidarietà. Fare il processo alle forze dell’ordine è un grave errore, la sinistra ha provato a farlo e non si può pensare che l’errore di qualcuno, 2, 3, 4, 5 persone, può essere imputato a centinaia di migliaia di donne e uomini che che fanno parte delle forze dell’ordine”. Lo ha detto il segretario di Forza Italia e vice premier Antonio Tajani, a margine di un convegno di Forza Italia alla Camera.


“Fi rimane a sostegno delle forze dell’ordine, se qualcuno ha sbagliato deve essere sanzionato, giustamente. Ma non si può fare di tutta l’erba un fascio, non si può condannare gente che garantisce la sicurezza: sono figli del popolo e spesso quelli che li attaccano sono figli di papà, radical chic, violenti, che non hanno nessun rispetto della legge, dell’autorità e dello Stato. Abbiamo visto quello che hanno fatto ieri gli anarchici a Torino, io sono veramente indignato”, ha detto Tajani che ha insistito: “Quando si fanno gli attacchi alle forze dell’ordine, e ho sentito troppi attaccarli… il Capo dello Stato ha fatto bene ieri a solidarizzare con gli agenti aggrediti, e naturalmente bisogna sanzionare chi sbaglia. Ma utilizzare l’errore di un manipolo di persone per attaccare le forze dell’ordine e dire che il governo usa la repressione contro chi manifesta è veramente grave: i cittadini in Italia possono manifestare sempre e comunque, chi poi usa le manifestazioni per distruggere e per fare violenza deve essere condannato e le forze dell’ordine fanno bene a reagire perchè in democrazia – ha concluso Tajani – tocca alle forze dell’ordine mantenere l’ordine pubblico”.

Putin dice che l’assoluta maggioranza dei russi sostiene la guerra in Ucraina

Putin dice che l’assoluta maggioranza dei russi sostiene la guerra in UcrainaRoma, 29 feb. (askanews) – “La Russia ha dimostrato di poter rispondere a qualsiasi sfida”, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin all’inizio del suo discorso all’Assemblea federale.


“Siamo chiamati a rispondere a eccezionali sfide e appelli”, ha detto, citando la “compattezza” del popolo russo e “il sostegno dell’assoluta maggioranza dei russi” per la cosiddetta Operazione militare speciale in Ucraina. Ringraziio “tutti quelli che stanno combattendo in questo momento per la patria”, ha dichiarato Putin, “la Russia si ricorderà sempre dei suoi caduti”. La platea di deputati, senatori e alti funzionari russi ha osservato un momento di silenzio in memoria dei militari morti in Ucraina.

Agenti aggrediti a Torino, Tajani: il processo alle forze dell’ordine è un grave errore della sinistra

Agenti aggrediti a Torino, Tajani: il processo alle forze dell’ordine è un grave errore della sinistraMilano, 29 feb. (askanews) – “Dobbiamo ricordare che poliziotti, carabinieri, finanzieri, agenti della penitenziaria e anche della polizia locale rischiano ogni giorno. Sono persone che guadagnano poco, che rischiano la pelle tutti i giorni, e guai a togliere loro la solidarietà. Fare il processo alle forze dell’ordine è un grave errore, la sinistra ha provato a farlo e non si può pensare che l’errore di qualcuno, 2, 3, 4, 5 persone, può essere imputato a centinaia di migliaia di donne e uomini che che fanno parte delle forze dell’ordine”. Lo ha detto il segretario di Forza Italia e vice premier Antonio Tajani, a margine di un convegno di Forza Italia alla Camera.


“Fi rimane a sostegno delle forze dell’ordine, se qualcuno ha sbagliato deve essere sanzionato, giustamente. Ma non si può fare di tutta l’erba un fascio, non si può condannare gente che garantisce la sicurezza: sono figli del popolo e spesso quelli che li attaccano sono figli di papà, radical chic, violenti, che non hanno nessun rispetto della legge, dell’autorità e dello Stato. Abbiamo visto quello che hanno fatto ieri gli anarchici a Torino, io sono veramente indignato”, ha detto Tajani che ha insistito: “Quando si fanno gli attacchi alle forze dell’ordine, e ho sentito troppi attaccarli… il Capo dello Stato ha fatto bene ieri a solidarizzare con gli agenti aggrediti, e naturalmente bisogna sanzionare chi sbaglia. Ma utilizzare l’errore di un manipolo di persone per attaccare le forze dell’ordine e dire che il governo usa la repressione contro chi manifesta è veramente grave: i cittadini in Italia possono manifestare sempre e comunque, chi poi usa le manifestazioni per distruggere e per fare violenza deve essere condannato e le forze dell’ordine fanno bene a reagire perchè in democrazia – ha concluso Tajani – tocca alle forze dell’ordine mantenere l’ordine pubblico”.

Unes al SI Campus 2024: ascoltare la GenZ per anticipare il futuro

Unes al SI Campus 2024: ascoltare la GenZ per anticipare il futuroMilano, 29 feb. (askanews) – “Come ti immagini il supermercato del futuro? Cosa non dovrebbe mancare?”: su queste domande Unes, con il brand il Viaggiator Goloso, coinvolge i giovani pertecipanti al Social Innovation Campus 2024 in due percorsi hackathon, vere maratone creative dove i ragazzi della GenZ propongono visioni e possibili soluzioni sugli scenari innovativi del prossimo futuro.


Con questa iniziativa Unes avvia il suo sostegno al Social Innovation Campus di Fondazione Triulza in Mind, il distretto dell’innovazione di Milano. Giunto alla siua quinta edizione il SI Campus si sviluppa in una due giorni di attività tra workshop, laboratori e percorsi hackathon in cui giovani studenti provenienti dalle scuole superiori di II grado di tutta Italia avranno l’occasione di confrontarsi con imprese, profit e no profit, istituzioni e mondo della formazione. Tema dell’edizione 2024 è “Skills 4 Social Innovation. I talenti di tutti per costruire il futuro”, che verrà esplorato da diversi punti di vista: la valorizzazione delle comptenze e dei talenti, l’impatto dell’IA e delle tecnologie, i valori che le nuove generazioni cercano nelle imprese e, infine, il potenziale delle imprese social-tech. “Siamo entusiasti di far parte di uno dei principali appuntamenti di riferimento in Italia sull’Innovazione Sociale, insieme ai giovani e ad esperti del settore – ha detto Gianluca Grassi, Head of Omnichannel Marketing di Unes Supermercati – Non vediamo l’ora di scoprire come la GenZ immagina il futuro della grande distribuzione. Concreti, esigenti e attenti a salute e sostenibilità, i giovani di oggi rappresentano i clienti del domani. Siamo sicuri che questi momenti di confronto rappresenteranno un’occasione di crescita collettiva, in grado di delineare le sfide del futuro”.


Unes, nata a Milano nel 1967, fa parte del Gruppo Finiper Canova dal 2002 ed è presente in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna con oltre 200 punti vendita diretti e in franchising. Nel 1999 in Unes nasce il Brand Premium il Viaggiator Goloso, che si è in seguito evoluto dando vita all’omonima insegna.

Sul caso Salis il mininistro degli Esteri dell’Ungheria rilancia: scioccato da reazioni italiane

Sul caso Salis il mininistro degli Esteri dell’Ungheria rilancia: scioccato da reazioni italianeRoma, 29 feb. (askanews) – L’Ungheria rilancia sul caso Salis, con la stessa posizione, di intransigenza e di irritazione, espressa ieri dal governo del premier Viktor Orban.


In una intervista pubblicata stamattina sul suo profilo X, il ministro degli Esteri Peter Szijjarto ripete le affermazioni che gli sono state attribuite ieri dal portavoce governativo. Il capo della diplomazia di Budapest si dice “scioccato dalle reazioni italiane. Questa signora (Ilaria Salis) è stata presentata qui in Italia come una sorta di vittima, una martire, cosa che non ha nulla a che vedere con la realtà. In Ungheria sono state quasi uccise delle persone, delle persone sono state quasi picchiate a morte per strada, e poi questa signora viene dipinta come una martire o la vittima di un processo ingiusto”. 

Mattarella: i progressi della medicina danno speranze a chi è affetto da malattie rare

Mattarella: i progressi della medicina danno speranze a chi è affetto da malattie rareMilano, 29 feb. (askanews) – I progressi della medicina rendono il futuro “incoraggiante” per le persone affette da malattie rare (oltre due milioni in Italia) ma occorrono maggiori investimenti in ricerca e soprattutto è necessario che “la comunità sappia farsi carico del diritto alla salute di questi cittadini”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione rilasciata in occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare.


“Ogni malattia evoca condizioni di fragilità, a volte di isolamento, particolarmente nel caso delle malattie rare, che presentano difficoltà diagnostiche e di approccio terapeutico, così come rilevante onerosità delle cure e della gestione di pazienti, anche a causa di scarsi investimenti nel settore della ricerca e della sperimentazione farmaceutica”, ha affermato il Capo dello Stato. “In Italia sono più di due milioni le persone afflitte da malattie di questa natura” e “la Giornata Mondiale delle Malattie Rare richiama l’attenzione su questa condizione di particolare difficoltà. I continui progressi della medicina personalizzata, delle tecnologie genomiche e biomediche offrono nuove possibilità di trattamento per diverse patologie, aprendo la strada a terapie più mirate ed efficaci e rendendo il futuro di tante persone affette da malattie rare sempre più incoraggiante, a condizione che la comunità sappia farsi carico del diritto alla salute di questi cittadini”.


Per Mattarella “occorre incrementare gli investimenti nella ricerca e favorire un approccio multidisciplinare al fine di individuare efficaci e rapidi percorsi diagnostici e di cura. L’approvazione del ‘Piano nazionale malattie rare 2023-2026’, avvenuta lo scorso maggio, rappresenta un passo in avanti nei confronti di quanti chiedono soluzioni concrete per migliorare la qualità della propria vita, perché nessuna malattia è mai troppo rara da non meritare una cura efficace”.

L’Italia resta nella morsa del maltempo almeno fino al weekend

L’Italia resta nella morsa del maltempo almeno fino al weekendRoma, 29 feb. (askanews) – Ancora maltempo ad oltranza con situazioni alluvionali in atto. Un bollettino meteo funesto nell’anno bisestile, nel giorno in più: 29 febbraio con brutto tempo ancora protagonista. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma che un ciclone rimbalzerà nel cuore del Mediterraneo Centrale e non riuscirà ad allontanarsi dall’Italia: il vortice risulterà bloccato ad est dall’Anticiclone Russo, in espansione verso i Balcani, e ad ovest dall’Anticiclone delle Azzorre esteso fino al Portogallo.


Una situazione di blocco che causerà l’approfondimento di un ciclone verso la Tunisia: nelle prossime ore è previsto maltempo su gran parte del Centro-Sud e marginalmente in Emilia Romagna. A nord del fiume Po vivremo invece una tregua più asciutta, con le precipitazioni più intense attese dalle Marche fino alla Calabria, specialmente sul versante orientale della nazione. Dal primo giorno di marzo, vivremo una nuova e pesante fase perturbata, dapprima sulle regioni settentrionali poi ovunque. Insomma, una vivace area ciclonica dominerà l’Italia portando di nuovo piogge e abbondanti nevicate su tutto il Centro-Nord: solo al Sud si apriranno timide schiarite.


Il weekend sarà movimentato dal punto di vista meteo: la giornata del sabato riserverà qualche momento asciutto in più, mentre domenica 3 marzo sarà molto probabilmente una data da segnare sul calendario come ‘terribile’. Domenica sono infatti possibili fino a 2 metri di neve fresca sulle Alpi piemontesi con un impetuoso vento di Scirocco capace di portare anche un altro carico di sabbia dal deserto: potremo avere dunque la neve rosa sulle Alpi a causa del limo in arrivo dal Nordafrica. Ovviamente si tratta di una tendenza da confermare, ma questo ennesimo ciclone del 3 marzo potrebbe far parlare molto di sé. Una domenica 3 marzo molto pericolosa anche per la Sardegna e per il versante tirrenico, ma attenzione: non dobbiamo farci distrarre da una tendenza eccezionale, intanto merita monitorare le prossime 48 ore che vedranno scrosci di pioggia abbondanti da Portopalo di Capo Passero fino a Vipiteno.

Vannacci: io non sono razzista, incontrerei Paola Egonu

Vannacci: io non sono razzista, incontrerei Paola EgonuRoma, 29 feb. (askanews) – “Istigazione all’odio razziale? Resto allibito. Incitare all’odio vuol dire spingere deliberatamente una persona a commettere atti criminosi derivanti dall’odio razziale. Io non ho mai scritto una cosa del genere, e non l’ho mai nemmeno pensata. Non ho mai proferito un’espressione che fosse razzista. Razzista è chi crede che una razza o un’etnia siano superiori da un punto di vista biologico alle altre. E nel mio libro non c’è nulla di tutto ciò, non ho mai sostenuto una cosa del genere”. Così Roberto Vannacci in una intervista a La Verità, dopo la decisione del Ministero della Difesa di sospenderlo per undici mesi.


“Sulla questione specifica della sospensione – precisa – non ho nulla da aggiungere rispetto a quello che ha detto il mio legale. Continuerò a fare divulgazione del mio libro, perché è un’attività che ho iniziato da tempo e che proseguo come libero cittadino, e poi presenterò, appena uscirà, anche il secondo libro che ripercorre la mia vita e che si intreccia con le stesse tematiche espresse nel mondo al contrario”. Con Paola Egonu, prosegue, “non ci siamo mai sentiti, ma non nego che a me piacerebbe molto avere la possibilità di scambiare opinioni. L’ho detto mille volte durante le presentazioni del libro e in tantissime interviste: non ho scritto e non penso che paola egonu abbia meno diritto di essere italiana in virtù delle sue caratteristiche somatiche. Non ho mai asserito una cosa del genere. Ho semplicemente detto che Paola Egonu ha delle caratteristiche somatiche specifiche che non la inquadrano nell’italianità, ma questo non va a toccare minimamente i suoi diritti. Lei è cittadina italiana, io sono orgoglioso che lei sia cittadina italiana e io tifo per lei quando vince a pallavolo, e ritengo che sia una ricchezza per il nostro paese”.


Riguardo una sua candidatura alle europee, Vannacci conclude: “ringrazio il ministro Salvini per quello che ha detto. Quanto alle elezioni, non ho sciolto le riserve. Lo farò quando sarà necessario e opportuno, ormai manca pochissimo al termine per le candidature. Intanto io continuo a essere un militare, e un militare non fa propaganda politica”.

Calenda: Conte è un populista ma per candidati terzi non c’è più spazio

Calenda: Conte è un populista ma per candidati terzi non c’è più spazioRoma, 29 feb. (askanews) – “Cambiare idea su Conte? Ma quando mai. Penso che Conte sia un populista, che sia stato un pessimo presidente del Consiglio e non condivido le sue idee. Non ho mai detto che faremo parte di nessun campo largo”. Così in una intervista al Corriere della Sera il leader di Azione, Carlo Calenda.


“Non continueremo a sostenere candidati terzi. Dopo sei elezioni regionali c’è una lezione che va imparata: il sistema elettorale a un turno unico non consente una candidatura terza. Sosteniamo D’Amico in Abruzzo esattamente come facciamo con Occhiuto, in Calabria, che è un bravo governatore liberale, moderato, europeista. Questo è il criterio su cui decidiamo e decideremo: competenza, onestà e valori democratici. Basta candidature di testimonianza”, prosegue Calenda, che replicando a Conte per il quale Azione non sostiene D’Amico dice: “Ha detto l’ennesima fesseria. Azione è lì con la propria lista così come Italia viva”. “Se il Pd continua a farsi dettare le condizioni dal M5S, Conte se lo mangerà. Se viceversa avrà la forza di trovare candidati riformisti e seri noi ci saremo”, conclude Calenda.

Per Conte il modello Sardegna è vincente: bisogna tentare l’impresa in Abruzzo

Per Conte il modello Sardegna è vincente: bisogna tentare l’impresa in AbruzzoRoma, 29 feb. (askanews) – “La prima amara lezione è per Giorgia Meloni, la vera sconfitta è lei. Il risultato in Sardegna è anche il segno di un clima che nel Paese sta cambiando. Evidentemente i cittadini – anche coloro che avevano creduto alle promesse di Meloni – iniziano a sentirsi traditi”. Lo dice in una intervista a Nazione-Carlino-Giorno il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte.


“Il modello della Sardegna è vincente. La condizione principale però è confrontarsi seriamente e proporre programmi realizzabili. Non ci interessa fare un’alleanza elettorale a tutti i costi, solo per il potere e ritrovarci il giorno dopo la vittoria senza sapere come governare con i nostri alleati”, prosegue Conte, per il quale riguardo il dialogo con gli altri partiti in vista delle prossime elezioni regionali “il metodo è sempre quello del dialogo su obiettivi programmatici. In Piemonte e Basilicata ci sono delle difficoltà, ma il dialogo continua. Però ora la priorità è concentrare tutte le energie sull’Abruzzo: dobbiamo tentare l’impresa anche lì”.“Calenda? In Sardegna ha rischiato seriamente di far vincere Soru. Ora si è accorto dell’ovvio: non esiste alternativa a Meloni che non veda il M5S protagonista. Bene, ci faccia sapere che cosa vuol fare da grande, sapendo però che la convergenza di costruisce su temi e proposte e non per questioni di simpatie personali”, conclude l’ex premier.