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Autore: Redazione StudioNews

Coldiretti: bene riforma Ig, per l’Italia vale 20 miliardi

Coldiretti: bene riforma Ig, per l’Italia vale 20 miliardiRoma, 28 feb. (askanews) – “La riforma del sistema europeo delle denominazioni di origine (IG) tutela il primato italiano nell’Unione Europea con 892 prodotti riconosciuti, tra alimentari, vini e liquori, che sviluppano un valore di oltre 20 miliardi di euro e danno lavoro a 890mila persone impegnate nelle filiere”. Così in una nota il presidente della Coldiretti Ettore Prandini commenta l’approvazione definitiva al Parlamento Europeo della riforma delle Indicazioni geografiche (IG) dopo quasi tre anni di negoziato.


“Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee dipende la lotta al falso made in Italy alimentare che nel mondo vale oltre 120 miliardi di euro – prosegue Prandini – il contrasto alle imitazioni aiuta la crescita di un sistema che, oltre all’impatto economico e occupazionale, rappresenta un patrimonio culturale e ambientale del Paese. Un risultato ottenuto grazie al nostro impegno di questi anni in sinergia con tanti europarlamentari italiani a partire dal relatore Paolo De Castro”. La riforma prevede lo stop alla registrazione di menzioni tradizionali identiche o che richiamino nomi di Dop e Igp, come nel caso del Prošek, il vino croato che evoca il Prosecco italiano. Sarà obbligatorio indicare il nome del produttore sull’etichetta di una Denominazione di Origine Protetta (Dop) o di una Indicazione Geografica Protetta (Igp), al fine di garantire la massima trasparenza ai consumatori.


Ci sarà, spiega ancora la Coldiretti, maggiore tutela dei prodotti a indicazione d’origine anche come ingredienti in prodotti trasformati, soprattutto sul web. Il nuovo regolamento riconosce e valorizza poi le pratiche sostenibili, che comprendono aspetti ambientali, economici e sociali, inclusi il benessere animale. Inoltre, conferisce maggiore autonomia ai gruppi di produttori, consentendo di istituire un sistema volontario per potenziare la loro posizione all’interno della filiera, conclude Coldiretti.

La famiglia reale Gb ha fatto sapere che “Kate Middleton sta bene”

La famiglia reale Gb ha fatto sapere che “Kate Middleton sta bene”Roma, 28 feb. (askanews) – Kensington Palace ha fatto sapere all’Independent un aggiornamento sulla salute di Kate Middleton dopo l’intervento chirurgico addominale dello scorso 16 gennaio: la principessa del Galles “sta bene” ha detto il Palazzo mercoledì al quotidiano. La notizia arriva dopo che ieri il principe William ha rinunciato all’ultimo momento a partecipare alla cerimonia commemorativa al Castello di Windsor per uno dei suoi padrini – l’ex re Costantino di Grecia – a causa di non specificate “ragioni personali”. La mancata partecipazione di William aveva fatto temete per la salute della principessa Kate. (Foto di repertorio).

Cia: con riforma Ig agricoltori Ue più competitivi e sostenibili

Cia: con riforma Ig agricoltori Ue più competitivi e sostenibiliRoma, 28 feb. (askanews) – “Finalmente arrivano buone notizie dall’Europa all’agricoltura Made in Italy con l’approvazione in plenaria, con una maggioranza di quasi il 90%, del nuovo Regolamento sulle indicazioni geografiche per prodotti agro-alimentari, vini e spirits. Così Bruxelles dà prova di lavorare per un modello agroalimentare più solido, orientato alla semplificazione e alla protezione degli agricoltori, in modo da renderli sempre più competitivi e sostenibili”.


Questo il commento del presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, che esprime la sua soddisfazione per una riforma orientata a dare più potere ai Consorzi e a rafforzare un sistema europeo che vede il primato italiano nell’Ue: 885 prodotti riconosciuti, con un valore complessivo di 20 miliardi di euro e un export di 11 miliardi. “Il nuovo regolamento è importante – conclude Fini – anche perché eliminerà le falle del sistema Prosek Made in Croazia, ad esempio- che hanno consentito di sfruttare indebitamente la reputazione dei nostri prodotti ad indicazione geografica, sinonimo di eccellenza, unicità e legame con il territorio”.

Stellantis Pro One: obiettivo leadership globale furgoni al 2027

Stellantis Pro One: obiettivo leadership globale furgoni al 2027Milano, 28 feb. (askanews) – Dopo aver generato un terzo dei 189,5 miliardi di ricavi 2023 di Stellantis, la divisione Pro One dedicata ai veicoli commerciali punta alla leadership globale di settore entro il 2027.


Già numero uno nell’Europa a 30 anche nell’elettrico (quota mercato rispettivamente 30% e 38,8%) nel 2023 Stellantis Pro One è in prima posizione anche in Sud America ed ha raggiunto la seconda posizione in Medio Oriente & Africa crescendo di 7 punti percentuali. Un altro risultato significativo è la crescita delle vendite di pick-up da una tonnellata nel “terzo motore”, ovvero la combinazione di Sud America, Medio Oriente & Africa, India & Asia Pacifico.


In Nord America, Stellantis Pro One ha raggiunto la seconda posizione nel segmento dei furgoni, con una quota di mercato del 20% e la terza posizione in assoluto nella regione. Il gruppo punta a crescere con il lancio del Ram ProMaster Bev e del pick-up Ram 1500 2025. “La nostra performance nel 2023 ribadisce come Stellantis Pro One costituisca un elemento chiave del business di Stellantis in tutto il mondo”, ha dichiarato Xavier Peugeot, Senior Vice President di Stellantis, Commercial Vehicles Business. “Grazie al rinnovamento dell’intera gamma di furgoni e alla più ampia offerta di propulsioni elettrificate, Stellantis Pro One intende rappresentare l’alternativa di mercato maggiormente orientata alle esigenze dei clienti”.

Assolatte: riforma Ig dimostra loro valore a livello europeo

Assolatte: riforma Ig dimostra loro valore a livello europeoRoma, 28 feb. (askanews) – “Questa riforma costituisce l’ennesima attestazione del valore e dell’importanza delle Indicazioni Geografiche a livello europeo, cresciute nel corso degli ultimi decenni fino a diventare un pilastro della politica europea”, così Paolo Zanetti, presidente di Assolatte, commenta il voto del Parlamento europeo sulla riforma del sistema delle Indicazioni Geografiche.


A breve, al più tardi in aprile e dopo il passaggio in Consiglio Agrifish, verrà pubblicato il regolamento che disciplinerà tutte le produzioni di qualità a livello europeo, dai prodotti agricoli e agroalimentari, fino ai vini e alle bevande spiritose. Con 57 denominazioni casearie DOP e IGP riconosciute, l’Italia è prima in UE con il 23% delle denominazioni registrate. I formaggi italiani, inoltre, rappresentano a livello nazionale la categoria più importante in termini economici, attestandosi intorno al 60% del valore alla produzione dell’intero comparto cibo DOP e IGP.


Oggi il 45% del export caseario nazionale (il 60% in termini di valore) è fatto dalle IG, con punte dell’60% in Australia e Germania, dell’80% negli USA e dell’85% in Canada, percentuali determinate soprattutto dal forte peso in questi mercati di Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano. Nel quadro dell’export sono assolute protagoniste anche Mozzarella di Bufala Campana e Gorgonzola che, unite alle altre tre, costituiscono una top 5 rappresentativa del 95% delle esportazioni di Dop casearie nazionali.


Nel 2022 le IG italiane all’estero hanno generato 2,7 miliardi di euro per 241 mila tonnellate. Nel 2023 il valore sfiora i 3 miliardi su 5 complessivi dei formaggi. Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Mozzarella di Bufala Campana, Pecorino Romano e Gorgonzola (e quindi il comparto nel suo insieme) nel quinquennio 2018-2022 hanno messo a segno una crescita complessiva del 25%. Nell’anno appena concluso, la crescita è stata di un ulteriore +5%. Oltre a recepire esperienze consolidate come quella Italiana in merito ai Consorzi di tutela, informa Assolatte, il regolamento introdurrà importanti novità a livello europeo, come il rafforzamento della tutela delle Indicazioni geografiche, anche nell’ambito del commercio elettronico, l’uso delle denominazioni riconosciute in prodotti trasformati, il tema della sostenibilità, ma anche nuovi obblighi in tema di etichettatura.

Urso: Stellantis receda dalla tentazione di andare all’estero

Urso: Stellantis receda dalla tentazione di andare all’esteroRoma, 28 feb. (askanews) – Per la tutela della produzione componentistica nel settore automotive è necessario che Stellantis “receda dalla tentazione” di andare all’estero. L’ha detto oggi il ministro delle Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso in un’audizione alla Commissione Attività produttive della Camera.


“Siamo consapevoli che la tutela della componentistica richiede volumi produttivi pari almeno in Italia pari ad almeno 1 mln di vetture e 300mila veicoli commerciali leggeri”, ha segnalato Urso. “Per questo è fondamentale lavorare al raggiungimento di un’intesa con Stellantis, puntando a consolidare la loro rete di fornitura nazionale e facendo sì che il gruppo receda dalla tentazione di trasferire all’estero come emerge dalla stessa comunicazione che il gruppo ha trasmesso alle aziende della componentistica”, ha detto Urso. “Cioè – ha aggiunto – receda dal piano d’internazionalizzazione, che evidentemente ha realizzato quando è astato costituito 4 anni fa, e che non è compatibile col rafforzamento con la filiera dell’indotto in Italia e con la produzione delle auto nel nostro paese”.

Qualivita: Riforma Ig rafforza modello europeo della qualità

Qualivita: Riforma Ig rafforza modello europeo della qualitàRoma, 28 feb. (askanews) – L’approvazione del nuovo Regolamento europeo relativo ai vini, alle bevande spiritose e ai prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica da parte del Parlamento europeo “rappresenta un risultato importante per tutto il settore agroalimentare di qualità, che per la prima volta ha a disposizione un’unica base legislativa”. Così in una nota Cesare Mazzetti, preesidente della Fondazione Qualivita, secondo cui il nuovo regolamento “risponde in maniera sostanziale alla necessità di adattare il settore delle IG alle mutate condizioni di mercato, ambientali e sociali, puntualmente evidenziate da Qualivita nei propri rapporti annuali sul sistema”.


Uno schema unico della qualità regolamentata che ha la forza di incidere positivamente su due aspetti: da un lato rispecchia l’evoluzione culturale dei cittadini europei in fatto di produzioni del territorio e lo sviluppo degli operatori che dal 1992 hanno aderito convintamente al sistema delle DOP IGP, dall’altro fornisce strumenti più efficaci per uno sviluppo competitivo e sostenibile del settore delle produzioni di qualità e rafforza il ruolo dei Consorzi di tutela che hanno reso il modello italiano un esempio per tutti. Il lavoro portato avanti dal relatore della riforma del sistema delle DOP IGP, Paolo De Castro con la collaborazione per l’Italia del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida “è frutto di una sapiente capacità di mettere in connessione le istanze di cittadini, istituzioni, imprese e Consorzi di Tutela emerse negli anni, anche grazie al lavoro culturale e scientifico portato avanti dalla Fondazione Qualivita”, scrive Qualivita.


Per Mazzetti il Regolamento aiuterà il settore delle Ig da diversi punti di vista e su diverse tematiche, come ad esempio “il tema del Turismo DOP, il turismo enogastronomico legato a prodotti IG, fortemente promosso dalla Fondazione per creare valore sui territori. “È presente inoltre un tema di fondo ed è la riunione operata a livello normativo per i vini, i prodotti agroalimentari e le bevande spiritose – prosegue Mazzetti – Fin dalla sua fondazione, Qualivita ha sostenuto la forza dell’unitarietà di tutti i settori sotto al tetto del sistema delle Indicazioni Geografiche e la necessità di operare identiche e coerenti politiche promozionali e di protezione per ciascuno di essi. Un sistema che la riforma invita all’unitarietà anche sotto al profilo associativo e della rappresentanza, come auspicato anche da numerosi Consorzi di tutela dei diversi settori”. “Per l’Italia la Riforma è un punto di partenza – afferma Mauro Rosati, direttore generale Fondazione Qualivita – utile ad avviare una nuova fase di revisione della politica della qualità. Fra le tante critiche che in questi giorni sono piovute sull’Europa, alcune anche immotivate, credo che questo rappresenti un esempio virtuoso di politiche a favore dell’agricoltura e delle comunità produttive locali che chiedono ancora più valore per i propri prodotti”.

Ecco la Casa dei figli di Mouse, tiktoker napoletani protagonisti

Ecco la Casa dei figli di Mouse, tiktoker napoletani protagonistiRoma, 28 feb. (askanews) – Il conto alla rovescia è scattato, “La casa dei figli di Mouse” è pronta ad essere aperta ed ospitare il suo carico di influencer e tiktoker per un format che promette di essere un evento social da numeri a tanti zeri. L’11 marzo alle ore 21 si accenderà la diretta sulla pagina social ufficiale www.figlidimouseofficial.it. Protagonisti dodici tiktoker da milioni di follower. Enzo Bambolina (332.000 follower su TikTok) sarà il coordinatore di casa che dovrà mettere a loro agio, ma anche a loro “disagio” influencer come Rita De Crescenzo (1,6 milioni), Laura la divina (108 k), Papusciello (148 k), Mucella (quasi 38 k), Salvo Salemi (466 k) e suo figlio Luigi (988 k). E, ancora, da Torre Annunziata, nonna Milina Gatta e suo nipote Giuseppe D’Anna (3,6 milioni). E infine attori come Francesca Squillace, Salvatore Ferdinandez , e Vittorio Anthony Obiechefu .


Cento ore di live divise in cinque ore al giorno per tre settimane. La luce rossa della live si accenderà ogni giorno alle ore 21 per spegnersi alle 3 di notte. I concorrenti quotidianamente si riuniscono in casa, abbandonando i loro smartphone, e si dividono i compiti (studiare, giocare, confrontarsi e tanto altro.) fino alle 3 del mattino seguente. Il tutto arricchito dai vari imprevisti e dalle serate a tema organizzate (pigiama party-Karaoke-balli di gruppo etc.). All’interno della casa tra i personaggi l’autore Daniele Violante ha previsto una voce guida interpretata dallo show men Flavio Sly, il confessore-lo psicologo-la sessuologa e tante altre figure professionali e particolari che busseranno alla porta per arricchire il programma. Si parte alle 21 raccontandosi quanto accaduto nelle rispettive attività quotidiane. Ci si saluta alle 3 di notte rinviando al giorno dopo. Una produzione importante tra una casa di 500 mq completamente allestita da zero. E poi ancora venti tra operatori e assistenti, dirette simultanee sui vari profili tiktoker per un investimento tecnologico orientato solamente verso il social. “Quella che stiamo lanciando – afferma Massimiliano Triassi – è un esperimento che mette al centro il web. Un nuovo prodotto che punta tutto sui live social considerando l’altissima partecipazione su Tik Tok di fan che seguono quotidianemente le vicende dei nostri protagonisti”. “La condivisione delle live dà poi il senso del moltiplicatore con tantissimi follower che si possono aggiungere nel corso del programma”. Lee coffe, Barra spezie, Piu buono, Mister risparmio, Ego italiano, Rose rosse i partner che affiancano il programma

Ritter: parco solare in Baviera, energia per 120 mln tavolette cioccolato

Ritter: parco solare in Baviera, energia per 120 mln tavolette cioccolatoMilano, 28 feb. (askanews) – Alfred Ritter, l’azienda tedesca produttrice delle tavolette di cioccolato Ritter Sport, ha inaugurato un nuovo parco solare. Posizionato nel comune di Wenzenbach, in Baviera, su una vasta area di quattro ettari, il parco è composto da 7.383 pannelli fotovoltaici. Ogni anno, questi moduli genereranno circa quattro milioni di kWh di energia solare verde, utili a produrre circa 120 milioni di tavolette di cioccolato. Insieme alle turbine eoliche, l’azienda sarà così in grado di coprire più della metà del proprio fabbisogno elettrico con energia autoprodotta da fonti rinnovabili.


Il parco solare di Wenzenbach ha permesso un utilizzo innovativo dell’area. Gli impianti fotovoltaici sono stati, infatti, installati a un’altezza di 80 centimetri per consentire il pascolo delle pecore, contribuendo così a un’ecologica e delicata gestione delle aree, oltre che a favorire la biodiversità, grazie alla piantumazione di specie autoctone come biancospino, sambuco e prugnolo. Dal 2002, Ritter Sport si approvvigiona unicamente energia verde. La sede produttiva di Waldenbuch è dotata di un impianto fotovoltaico di cogenerazione in cui l’energia solare viene convertita in energia elettrica dai circa 1.000 pannelli fotovoltaici e, all’inizio dello scorso anno, ha elettrificato la sua logistica interna tra magazzino, sito di produzione e centro logistico e ora impiega camion alimentati dall’elettricità prodotta dall’impianto fotovoltaico posizionato nell’edificio che ospita il magazzino. Inoltre, alla fine dello scorso anno, è entrata in funzione una turbina eolica a Münchberg, in Baviera, mentre una seconda è attualmente in costruzione: attraverso i due impianti eolici, Ritter Sport potrà contare su una potenza totale di circa 5,5 megawatt, l’equivalente di 150 milioni di tavolette.


Ritter Sport ha aderito alla Science based targets initiative, impegnandosi a ridurre le proprie emissioni (Scope 1, 2 e 3) del 42% rispetto al 2021 entro il 2030. “Come azienda a conduzione familiare, la nostra responsabilità è quella di preservare la nostra realtà per le generazioni future. Il nostro cioccolato è sempre al centro di tutto ciò che facciamo e la natura fornisce tutto ciò di cui abbiamo bisogno per la sua produzione – afferma Thomas Straub, amministratore delegato Ritter Sport Italia – Pertanto, il nostro compito è preservare le risorse naturali del Pianeta e combattere attivamente il cambiamento climatico attraverso costanti iniziative. L’impegno profuso in questi ultimi anni nel settore energetico è un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo di completa neutralità, al fine di produrre un cioccolato davvero buono sotto ogni punto di vista”.

Agroalimentare, dall’Europarlamento ok riforma sulle indicazioni geografiche

Agroalimentare, dall’Europarlamento ok riforma sulle indicazioni geograficheRoma, 28 feb. (askanews) – Il Parlamento europeo ha approvato oggi con un maggioranza di quasi il 90% (520 voti a favore, 19 contrari e 64 astenuti), il nuovo Regolamento sulle Indicazioni Geografiche per prodotti agro-alimentari, vini e bevande spiritose. Il nuovo Regolamento entrerà in vigore nella prima metà di aprile.


Paolo de Castro, relatore del provvedimento per l’Europarlamento, commenta il via libera con soddisfazione: “è questa l’Europa che vogliamo, al fianco gli agricoltori per renderli sempre più competitivi e sostenibili, riallacciando quel legame con le nostre aree rurali che pare essersi smarrito negli ultimi anni”. De Castro spiega che “il successo di oggi restituisce un esempio di come l’Europa, quando è spinta dalla giusta volontà politica, sia in grado di accompagnare gli agricoltori verso quei modelli produttivi che hanno reso la nostra filiera agro-alimentare ineguagliabile al mondo in termini di qualità e sostenibilità del cibo, grazie a un modello unico di tutela, gestione e promozione dei prodotti ad indicazione geografica, sinonimo di eccellenza, unicità e legame con il territorio”.


Grazie al Parlamento europeo, rivendica De Castro, “il nuovo regolamento farà evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza investire alcun fondo pubblico. Come? Rafforzando i consorzi, veri motori per lo sviluppo di DOP e IGP, con maggiori e migliori responsabilità, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti e la promozione del turismo ad indicazione geografica; potenziando la protezione, soprattutto a livello internazionale, online e nel sistema dei domini internet, oltre a quando le Indicazioni Geografiche sono utilizzate come ingredienti”. E ancora, “semplificando le procedure e stabilendo che l’esame delle richieste di registrazione e modifica dei disciplinari non potrà richiedere più di un anno; non da ultimo, migliorando gli standard di sostenibilità, benessere animale e trasparenza nei confronti dei consumatori, con l’indicazione obbligatoria sull’etichetta di qualsiasi prodotto DOP o IGP del nome del produttore, e la redazione di un rapporto che spieghi l’importanza di questi prodotti in termini di sostenibilità ambientale, sociale, economica, e di rispetto della salute e del benessere animale”.


“Non solo – prosegue l’eurodeputato Pd – abbiamo eliminato una volta per tutte quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre IG, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o del Prosek made in Croazia, chiarendo come eventuali registrazioni di menzioni tradizionali, come quella del Prosek, non potranno più essere prese in considerazione, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp.” “Dopo le crisi dovute alla pandemia, all’invasione russa dell’Ucraina e all’impennata dei costi di produzione – sottolinea il relatore del Parlamento europeo – finalmente una buona notizia per gli agricoltori europei! Ora il testimone passa nelle mani dei produttori e delle filiere, che dovranno dimostrare di essere all’altezza della sfida, e sfruttare al meglio quanto tracciato con questo Regolamento. Dal canto nostro, chiediamo la creazione di un piano d’azione europeo che possa ulteriormente supportare e consolidare un patrimonio non de-localizzabile, che coinvolge milioni di operatori”.