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Autore: Redazione StudioNews

In aula Senato tensione Meloni-M5s, la premier: siete in difficoltà

In aula Senato tensione Meloni-M5s, la premier: siete in difficoltàRoma, 18 dic. (askanews) – Momenti di tensione in aula al Senato durante la replica della premier Giorgia Meloni al dibattito sulle sue comunicazioni in vista del consiglio europeo di domani. A infiammare il clima, le risposte della presidente del Consiglio alle accuse del Movimento 5 Stelle secondo cui l’attuale governo è servo della lobby delle banche. “Lo so che siete in difficoltà…”, ha commentato Meloni di fronte alle proteste dei pentastellati che hanno interrotto più volte il suo intervento. “Ma io quando vengo accusata, posso rispondervi oppure voi dite quello che volete e io devo stare in silenzio?”, ha insistito.


A placare gli animi è intervenuto il presidente del Senato Ignazio La Russa che, di fronte alle critiche al tono usato da Meloni (“Cerco di rispondere con aplomb istituzionale”, ha detto la premier), ha ripreso Floridia: “Lasci parlare Meloni col tono che desidera, non può decidere anche il tono”. “Parlo con garbo ma se non riesco a parlare diventa difficile”, ha provato ad andare avanti la presidente del Consiglio. La contestazione più forte è arrivata dal senatore M5s Ettore Licheri che ha gridato: “Ma quante volte ha votato il superbonus?”, rivolto a Meloni che aveva detto di non accettare “lezioni sulle risorse per la sanità da chi ha bruciato i soldi col superbonus”. La Russa lo ha richiamato all’ordine due volte e, di fronte al pentastellato che ha lasciato l’aula spontaneamente, ha commentato: “Si auto-espella”.


Meloni ha chiuso la querelle precisando: “I provvedimenti del vostro governo non li ho votati, stavo all’opposizione”.

Liguria, Toti interdetto dai pubblici uffici per 2 anni e 3 mesi

Liguria, Toti interdetto dai pubblici uffici per 2 anni e 3 mesiGenova, 18 dic. (askanews) – Per l’ex governatore della Liguria Giovanni Toti, per cui oggi è stato ratificato il patteggiamento ad una pena di 2 anni e 3 mesi convertita in 1.620 ore di lavori socialmente utili presso la Lilt, è stata disposta per l’intera durata della pena anche l’interdizione dai pubblici uffici e la confisca di 175 mila euro. Lo ha spiegato il procuratore capo di Genova Nicola Piacente, parlando con i giornalisti dopo la ratifica del patteggiamento per l’ex presidente della Regione della Liguria, l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli.

Abruzzo e Molise saranno insieme le Regioni d’Onore Niaf 2027

Abruzzo e Molise saranno insieme le Regioni d’Onore Niaf 2027Roma, 18 dic. (askanews) – I presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise, Marco Marsilio e Francesco Roberti, hanno preso parte questa mattina alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Tra gli argomenti in discussione, l’indicazione della Regione d’Onore al National Italian American Foundation (NIAF) per gli anni 2026 e 2027, in attuazione del protocollo d’intesa dell’8 aprile 2024. Abruzzo e Molise, in maniera congiunta, saranno le Regioni d’Onore NIAF 2027.


“Ogni anno la National Italian American Foundation collabora con una Regione italiana per promuoverne la cultura e le opportunità di investimento nel nostro Paese” spiegano Roberti e Marsilio, aggiungendo che “l’esperienza insegna come l’iniziativa abbia permesso di raggiungere importanti risultati, grazie all’intensificazione dei rapporti, in campo sociale ed economico, tra la Regione d’Onore e gli Usa, grazie all’esaltazione delle peculiarità del territorio, alle eccellenze delle aziende e a tutto quanto caratterizza le singole regioni. Promuovere il territorio, rafforzare i rapporti commerciali, attrazione degli investimenti, potenziare i flussi turistici, mirati alla crescita economica, occupazionale e sociale, sono alcuni degli obiettivi cui tende questa importante vetrina”. “Sarà, inoltre, un’ottima occasione – proseguono i due governatori – per intensificare i rapporti con le comunità abruzzesi e molisane presenti negli Stati Uniti. E sarà anche un momento di collaborazione istituzionale tra la Regione Abruzzo e la Regione Molise, due comunità regionali con le proprie peculiarità, uniti da una storia comune e, soprattutto, da grande sinergia dei due presidenti”.

Lavoro, l’Italia migliora ma resta sotto la media Ue, nodi Sud e donne

Lavoro, l’Italia migliora ma resta sotto la media Ue, nodi Sud e donneBruxelles, 18 dic. (askanews) – “Nonostante una ripresa sostenuta dell’occupazione, l’Italia deve affrontare importanti sfide del mercato del lavoro. Mentre il tasso di occupazione ha raggiunto un record con il 66,3% nel 2023, nonostante un rallentamento della crescita economica, è ancora di 9,0 punti percentuali al di sotto della media Ue” ed è quindi “debole ma in miglioramento”. Lo afferma la Commissione europea nel capitolo sull’Italia della sua proposta, pubblicata oggi, per un “rapporto congiunto sull’occupazione” nell’Ue, che fa parte del pacchetto d’autunno del “Semestre europeo”.


“L’occupazione – rileva la Commissione – è particolarmente in ritardo nel Sud (52,5%) e nelle Isole (51,5%). Sebbene il tasso di disoccupazione (7,7%) e la sua componente a lungo termine (4,2%) siano diminuiti nel 2023, rimangono tra i più alti nell’Ue”, in una situazione che viene definita rispettivamente “da tenere d’occhio” e “critica”. Inoltre, il divario occupazionale di genere presenta una “situazione critica”, a 19,5 punti percentuali nel 2023, “più del doppio della media Ue e senza miglioramenti significativi nell’ultimo decennio. La bassa partecipazione al mercato del lavoro, in particolare di donne e giovani, rimane una sfida alla luce della pressante sfida demografica”, osserva la Commissione.


Positivo, tuttavia, il fatto che l’Italia rimane tra i “migliori performer” per quanto riguarda il divario occupazionale tra disabili. Va male, invece, il reddito familiare lordo disponibile pro capite, che “è ulteriormente diminuito al 94,0% in Italia nel 2023 rispetto al 2008 (rispetto a una media Ue del 111,1%)”, indicando una “situazione critica”, secondo la Commissione.


La situazione per i giovani “mostra segnali di miglioramento, ma l’Italia deve affrontare sfide nell’apprendimento degli adulti”. La quota di adulti che partecipano all’apprendimento era al 29,0% nel 2022 (rispetto al 39,5% Ue e al 33,9% nel 2016), un dato che secondo la Commissione è “da tenere d’occhio”. Così come è “da tenere d’occhio”, in particolare alla luce delle transizioni verde e digitale, il fatto che “nel 2023 solo il 45,8% degli adulti italiani aveva almeno competenze digitali di base”. Ancora “debole ma in miglioramento”, invece, la situazione dei giovani che abbandonano precocemente l’istruzione e la formazione e dei giovani che non studiano e non studiano (Neet), con una diminuzione rispettivamente di 1,0 e di 2,9 punti percentuali. Con il 16,1%, l’Italia ha ancora uno dei tassi Neet più alti nell’Ue (dove la media è dell’11,2%). Inoltre, “le scarse competenze di base degli studenti rimangono una sfida”.


La Commissione nota poi che “l’abbandono scolastico precoce è notevolmente più elevato tra i cittadini non Ue (29,5%) rispetto ai cittadini nazionali (9,0%). Nella situazione sociale, “sono stati registrati progressi, ma c’è spazio per ulteriori miglioramenti. Nel 2023, la quota sia della popolazione generale che dei bambini a rischio di povertà o esclusione sociale (Arope) è diminuita, rispettivamente di 1,6 e 1,4 punti percentuali, ed è quindi secondo la Commissione “migliore della media” e “debole ma in miglioramento”, rispettivamente. A determinare questi progressi c’è stata “una riduzione delle persone a rischio di povertà monetaria e di quelle che vivono in famiglie con un’intensità di lavoro molto bassa”. Tuttavia, in questi due casi entrambi i tassi rimangono al di sopra delle medie Ue, con il 22,8% e al 27,1%. I trasferimenti sociali diversi dalle pensioni, come l’assegno familaire per i figli, hanno ridotto la povertà monetaria del 30,5%, una situazione che per la Commissione è “migliore della media”). Tuttavia, sottolinea l’Esecutivo Ue, “le differenze regionali sono ampie e la quota di persone colpite da grave deprivazione materiale e sociale è aumentata, in linea con l’elevata e stagnante quota di persone che vivono in povertà assoluta, al 9,8% nel 2023 (il livello pre-pandemia era 7,6%)”. Alla luce dei risultati di quest’analisi di prima fase, e in particolare di sei indicatori contrassegnati come “critici” o “da tenere d’occhio”, l’Italia è identificata dalla Commissione come “un paese che affronta potenziali rischi per la convergenza sociale verso l’alto che richiedono un’ulteriore analisi in una seconda fase”. Il rapporto nota anche che in Italia (e anche in Grecia) il numero di lavoratori autonomi è particolarmente alto rispetto agli altri paesi Ue, dove negli ha seguito un andamento decrescente, con alcune variazioni tra Stati membri e nei diversi settori. Nel 2023, la quota di lavoratori autonomi si avvicinava o superava il 20% in Italia e Grecia, mentre restava al di sotto dell’8% in Germania e Danimarca. La quota di lavoratori autonomi nell’Ue rispetto all’occupazione totale è scesa dal 14,8% nel 2010 al 13,3% nel 2023. Durante questo periodo, le maggiori riduzioni si sono verificate nell’agricoltura e nel commercio, mentre si sono verificati aumenti significativi nei settori pubblico e quasi pubblico (tra cui pubblica amministrazione, istruzione e sanità) e tecnologie dell’informazione e comunicazione. Anche il profilo delle competenze dei lavoratori autonomi è cambiato, con il 39% di loro che ha un’istruzione terziaria nel 2023, rispetto a solo il 28,0% nel 2010. La Commissione rileva poi che “”i tassi di rischio di povertà tra i lavoratori autonomi (18-64 anni) sono più alti di quelli dei dipendenti (22,1% contro 9,6%). Nel 2023, i lavoratori in proprio costituivano la quota maggiore di lavoratori autonomi nell’Ue (circa il 70%) e nella maggior parte degli Stati membri. Tra il 2013 e il 2023, la quota di lavoratori in proprio nell’occupazione totale è scesa dal 10,3% al 9,0%, poiché un numero inferiore di giovani è entrato nel lavoro autonomo, senza compensare i lavoratori più anziani che lo hanno abbandonato”, conclude la Commissione.

Open arms, Salvini: la protezione dei confini è un dovere, in udienza a testa alta

Open arms, Salvini: la protezione dei confini è un dovere, in udienza a testa altaRoma, 18 dic. (askanews) – “Questo venerdì, tra due giorni, entrerò in tribunale a Palermo a testa alta, dove rischio sei anni di carcere per aver difeso il mio Paese da ministro dell’Interno. Se dovessi essere condannato non sarebbe una sconfitta per me ma per l’Italia e l’Europa, perché proteggere i confini è un dovere, non un reato. Io non mollo”. Così, su X con l’hashtag #20Dicembre, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, in vista dell’udienza del processo su Open arms.

Senato, senatori Gruppo Autonomie incontrano questore Bolzano Sartori

Senato, senatori Gruppo Autonomie incontrano questore Bolzano SartoriRoma, 18 dic. (askanews) – “Questa mattina è stato nostro gradito ospite in Senato, il questore di Bolzano, Paolo Sartori. Abbiamo espresso al questore la nostra solidarietà per le ultime minacce subite e rinnovato il nostro sostegno per il suo operato, che sta dando risultati molto concreti e apprezzati dai cittadini. La sicurezza, il decoro pubblico, il contrasto alla microcriminalità incidono fortemente sulla qualità della vita delle persone. Meritano grande attenzione, la stessa che il Questore Sartori sta dando con il suo lavoro”. Così in una nota i senatori del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger, Luigi Spagnolli, Meinhard Durnwalder.

Cinema, Kerekes e Glasner apriranno il Trieste Film Festival

Cinema, Kerekes e Glasner apriranno il Trieste Film FestivalRoma, 18 dic. (askanews) – Si prepara a tornare il 36esimo Trieste Film Festival (in programma dal 16 al 24 gennaio 2025), con due anteprime italiane protagoniste della doppia serata di inaugurazione.


Ad aprire la manifestazione sarà prima “Wishing on a star” di Peter Kerekes giovedì 16 gennaio al Teatro Miela e poi “Lo spartito della vita” (“Sterben”) di Matthias Glasner nella cerimonia che schiude le porte del Politeama Rossetti lunedì 20. Dopo le prime mondiali rispettivamente a Venezia e Berlino, arrivano al pubblico del festival triestino i grandi film europei dell’anno. A tagliare il nastro della rassegna ci penserà l’ultimo lavoro del regista slovacco-ungherese Peter Kerekes, di cui il festival nelle passate edizioni ha presentato tutti i suoi film. Girato anche in Italia in Friuli Venezia Giulia e in Campania, “Wishing on a star” è stato presentato nella sezione Orizzonti all’ultima Biennale di Venezia. Nel film Luciana, astrologa napoletana, ha un metodo per far avverare i desideri dei suoi clienti: tutto ciò che devono fare è intraprendere un viaggio nel giorno del loro compleanno verso una certa destinazione per rinascere sotto nuove configurazioni celesti. Non importa se la destinazione è Taipei, Beirut o un paesino vicino a casa: durante i viaggi del compleanno, i protagonisti vivono trasformazioni inaspettate e scoprono ciò che desiderano veramente.


A inaugurare la sala del Politeama Rossetti di Trieste sarà invece “Lo Spartito della Vita” (Sterben) del regista tedesco Matthias Glasner, un racconto ironico e profondo vincitore dell’Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura all’ultima Berlinale e incoronato miglior film tedesco dell’anno (con premi anche per miglior attrice protagonista, miglior attore non protagonista e migliore colonna sonora) ai Lola awards, i premi del cinema tedesco, prossimamente in sala con Satine Film. Una comedy-drama, dove protagonista è la famiglia Lunies, con gli anziani genitori Lissy e Gerd prossimi alla fine della loro vita e i due figli troppo preoccupati dei propri problemi per farsi coinvolgere: Tom (l’attore Lars Eidinger, candidato agli EFA) è un famoso direttore d’orchestra di Berlino, che si sta preparando a dirigere un progetto orchestrale intitolato proprio “Morire” (Sterben), mentre sua sorella Ellen è un’assistente dentale con problemi di alcool. Quando arriva il momento più cupo, la famiglia tornerà a incontrarsi di nuovo. Inoltre, si rinnova la collaborazione tra il Trieste Film Festival e il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), che sceglie il palcoscenico del Politeama Rossetti per premiare, all’inizio del nuovo anno, i migliori titoli usciti nelle sale nell’anno appena trascorso. Due i riconoscimenti, il premio al miglior titolo tra i Film della Critica e quello al miglior film italiano.


Film della Critica 2024 è “La zona d’interesse” di Jonathan Glazer, presentato l’anno scorso in anteprima italiana proprio al Trieste Film Festival, e poi vincitore di due premi Oscar, al Miglior film internazionale e Miglior sonoro, Grand Prix al Festival di Cannes, due premi BAFTA per “Outstanding British Film” e Miglior Sonoro e molti altri ancora. Film Italiano 2024 è “Vermiglio” di Maura Delpero, il più votato nel referendum promosso dal Sindacato tra tutti i propri soci. Il film, già vincitore del Leone d’Argento e del Gran Premio della Giuria alla Mostra di Venezia, è candidato dall’Italia ai Premi Oscar del 2025 nella sezione del miglior film internazionale, ed è già entrato nella shortlist.


Tra le novità già annunciate di questa edizione del festival triestino c’è la sezione Wild Roses, spazio dedicato alle cineaste dell’Europa centro orientale, curato dal regista Stefan Ivancic, produttore e membro del comitato di selezione del Festival di Locarno, che quest’anno vedrà protagoniste le registe della Serbia contemporanea. Inoltre, è stato svelato il manifesto, che riporta un’immagine di Monika Bulaj: fotografa, reporter, documentarista, Bulaj lavora sui confini delle fedi e luoghi sacri condivisi, minoranze e popoli nomadi a rischio, in Eurasia, Africa, nei Caraibi e Sud America, e pubblica con i più importanti magazine europei e internazionali. Nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino, il Trieste Film Festival è il primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro orientale: da oltre trent’anni un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”.

Liguria, il Gup ratifica il patteggiamento di Toti: 1.620 ore lavori sociali

Liguria, il Gup ratifica il patteggiamento di Toti: 1.620 ore lavori socialiGenova, 18 dic. (askanews) – Il gup del tribunale di Genova Matteo Buffoni ha ratificato il patteggiamento a due anni e tre mesi di reclusione per corruzione e finanziamento illecito ai partiti per l’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. La pena sarà convertita in 1.620 ore di lavori socialmente utili presso la Lega italiana per la lotta contro i tumori.


L’ex governatore, che non era presente in aula ma era rappresentato dal suo legale difensore Stefano Savi, svolgerà attività di comunicazione e accoglienza. Anche per l’ex presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, e per l’imprenditore portuale Aldo Spinelli è stato ratificato il patteggiamento, rispettivamente ad una pena di tre anni e sei mesi e di tre anni e tre mesi.

Lavoro, Ue: Italia migliora ma resta sotto media Ue, nodi Sud e donne

Lavoro, Ue: Italia migliora ma resta sotto media Ue, nodi Sud e donneBruxelles, 18 dic. (askanews) – “Nonostante una ripresa sostenuta dell’occupazione, l’Italia deve affrontare importanti sfide del mercato del lavoro. Mentre il tasso di occupazione ha raggiunto un record con il 66,3% nel 2023, nonostante un rallentamento della crescita economica, è ancora di 9,0 punti percentuali al di sotto della media Ue” ed è quindi “debole ma in miglioramento”. Lo afferma la Commissione europea nel capitolo sull’Italia della sua proposta, pubblicata oggi, per un “rapporto congiunto sull’occupazione” nell’Ue, che fa parte del pacchetto d’autunno del “Semestre europeo”.


“L’occupazione – rileva la Commissione – è particolarmente in ritardo nel Sud (52,5%) e nelle Isole (51,5%). Sebbene il tasso di disoccupazione (7,7%) e la sua componente a lungo termine (4,2%) siano diminuiti nel 2023, rimangono tra i più alti nell’Ue”, in una situazione che viene definita rispettivamente “da tenere d’occhio” e “critica”. Inoltre, il divario occupazionale di genere presenta una “situazione critica”, a 19,5 punti percentuali nel 2023, “più del doppio della media Ue e senza miglioramenti significativi nell’ultimo decennio. La bassa partecipazione al mercato del lavoro, in particolare di donne e giovani, rimane una sfida alla luce della pressante sfida demografica”, osserva la Commissione.


Positivo, tuttavia, il fatto che l’Italia rimane tra i “migliori performer” per quanto riguarda il divario occupazionale tra disabili. Va male, invece, il reddito familiare lordo disponibile pro capite, che “è ulteriormente diminuito al 94,0% in Italia nel 2023 rispetto al 2008 (rispetto a una media Ue del 111,1%)”, indicando una “situazione critica”, secondo la Commissione.


La situazione per i giovani “mostra segnali di miglioramento, ma l’Italia deve affrontare sfide nell’apprendimento degli adulti”. La quota di adulti che partecipano all’apprendimento era al 29,0% nel 2022 (rispetto al 39,5% Ue e al 33,9% nel 2016), un dato che secondo la Commissione è “da tenere d’occhio”. Così come è “da tenere d’occhio”, in particolare alla luce delle transizioni verde e digitale, il fatto che “nel 2023 solo il 45,8% degli adulti italiani aveva almeno competenze digitali di base”. Ancora “debole ma in miglioramento”, invece, la situazione dei giovani che abbandonano precocemente l’istruzione e la formazione e dei giovani che non studiano e non studiano (Neet), con una diminuzione rispettivamente di 1,0 e di 2,9 punti percentuali. Con il 16,1%, l’Italia ha ancora uno dei tassi Neet più alti nell’Ue (dove la media è dell’11,2%). Inoltre, “le scarse competenze di base degli studenti rimangono una sfida”.


La Commissione nota poi che “l’abbandono scolastico precoce è notevolmente più elevato tra i cittadini non Ue (29,5%) rispetto ai cittadini nazionali (9,0%). Nella situazione sociale, “sono stati registrati progressi, ma c’è spazio per ulteriori miglioramenti. Nel 2023, la quota sia della popolazione generale che dei bambini a rischio di povertà o esclusione sociale (Arope) è diminuita, rispettivamente di 1,6 e 1,4 punti percentuali, ed è quindi secondo la Commissione “migliore della media” e “debole ma in miglioramento”, rispettivamente. A determinare questi progressi c’è stata “una riduzione delle persone a rischio di povertà monetaria e di quelle che vivono in famiglie con un’intensità di lavoro molto bassa”. Tuttavia, in questi due casi entrambi i tassi rimangono al di sopra delle medie Ue, con il 22,8% e al 27,1%. I trasferimenti sociali diversi dalle pensioni, come l’assegno familaire per i figli, hanno ridotto la povertà monetaria del 30,5%, una situazione che per la Commissione è “migliore della media”). Tuttavia, sottolinea l’Esecutivo Ue, “le differenze regionali sono ampie e la quota di persone colpite da grave deprivazione materiale e sociale è aumentata, in linea con l’elevata e stagnante quota di persone che vivono in povertà assoluta, al 9,8% nel 2023 (il livello pre-pandemia era 7,6%)”. Alla luce dei risultati di quest’analisi di prima fase, e in particolare di sei indicatori contrassegnati come “critici” o “da tenere d’occhio”, l’Italia è identificata dalla Commissione come “un paese che affronta potenziali rischi per la convergenza sociale verso l’alto che richiedono un’ulteriore analisi in una seconda fase”. Il rapporto nota anche che in Italia (e anche in Grecia) il numero di lavoratori autonomi è particolarmente alto rispetto agli altri paesi Ue, dove negli ha seguito un andamento decrescente, con alcune variazioni tra Stati membri e nei diversi settori. Nel 2023, la quota di lavoratori autonomi si avvicinava o superava il 20% in Italia e Grecia, mentre restava al di sotto dell’8% in Germania e Danimarca. La quota di lavoratori autonomi nell’Ue rispetto all’occupazione totale è scesa dal 14,8% nel 2010 al 13,3% nel 2023. Durante questo periodo, le maggiori riduzioni si sono verificate nell’agricoltura e nel commercio, mentre si sono verificati aumenti significativi nei settori pubblico e quasi pubblico (tra cui pubblica amministrazione, istruzione e sanità) e tecnologie dell’informazione e comunicazione. Anche il profilo delle competenze dei lavoratori autonomi è cambiato, con il 39% di loro che ha un’istruzione terziaria nel 2023, rispetto a solo il 28,0% nel 2010. La Commissione rileva poi che “”i tassi di rischio di povertà tra i lavoratori autonomi (18-64 anni) sono più alti di quelli dei dipendenti (22,1% contro 9,6%). Nel 2023, i lavoratori in proprio costituivano la quota maggiore di lavoratori autonomi nell’Ue (circa il 70%) e nella maggior parte degli Stati membri. Tra il 2013 e il 2023, la quota di lavoratori in proprio nell’occupazione totale è scesa dal 10,3% al 9,0%, poiché un numero inferiore di giovani è entrato nel lavoro autonomo, senza compensare i lavoratori più anziani che lo hanno abbandonato”, conclude la Commissione.

Liguria, da gup ok a patteggiamento Toti: 1.620 ore lavori sociali

Liguria, da gup ok a patteggiamento Toti: 1.620 ore lavori socialiGenova, 18 dic. (askanews) – Il gup del tribunale di Genova Matteo Buffoni ha ratificato il patteggiamento a due anni e tre mesi di reclusione per corruzione e finanziamento illecito ai partiti per l’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. La pena sarà convertita in 1.620 ore di lavori socialmente utili presso la Lega italiana per la lotta contro i tumori.


L’ex governatore, che non era presente in aula ma era rappresentato dal suo legale difensore Stefano Savi, svolgerà attività di comunicazione e accoglienza. Anche per l’ex presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, e per l’imprenditore portuale Aldo Spinelli è stato ratificato il patteggiamento, rispettivamente ad una pena di tre anni e sei mesi e di tre anni e tre mesi.