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Autore: Redazione StudioNews

Il 15 dicembre a Roma la premiazione della guida FLos Olei

Il 15 dicembre a Roma la premiazione della guida FLos OleiRoma, 25 nov. (askanews) – Si alza il sipario su Flos Olei 2025, la prima e più importante guida alle aziende di produzione olearia di tutto il mondo e ai loro extravergini, curata da Marco Oreggia e dalla giornalista Laura Marinelli. Sono 729 gli oli extravergini selezionati da un panel di esperti assaggiatori, 500 i produttori segnalati, provenienti da 57 paesi divisi su 5 continenti, 91 le cartografie mondiali delle zone olivicole, di cui 20 dedicate all’Italia e 14 alla Spagna.


La premiazione sarà il 15 dicembre a Roma. Tra i riconoscimenti più ambiti: l’Azienda dell’Anno è la salernitana Fattoria Ambrosio; il Migliore Olio Extravergine di Oliva dell’Anno è dell’Azienda Agricola De Carlo, pugliese; l’Azienda Emergente è il Frantoio di Croci in Toscana; i Migliori Oli Extravergine di Oliva da Agricoltura Biologica e Dop-Bio sono quelli dell’Azienda Agricola Vincenzo Marvulli (Basilicata) e Marfuga (Umbria). Croate l’Azienda Green e quella del Cuore: O.P.G. Chiavalon e Olea B. B. (Istra), mentre il Miglior Metodo di Estrazione è dell’italiana Frantoio Ranchino (Umbria). Il miglior rapporto Qualità/Prezzo se lo aggiudica la pugliese Crudo – Schiralli, quello Qualità/Quantità e Qualità/Packaging le spagnole Muela-Olives e Verde Esmeralda Olive (Andalucía). Nelle altre categorie troviamo aziende italiane: Olio Intini (Puglia), Azienda Agricola La Selvotta (Abruzzo), Marina Colonna (Molise), Fattoria di Fubbiano (Toscana), Sebastiana Fisicaro – Frantoio Galioto (Sicilia), Azienda Agricola Biologica Titone (Sicilia); assieme a una spagnola, Almazaras de la Subbética (Andalucía), una greca, Noan (Thessalia), e una brasiliana, Fazenda do Azeite Sabiá (São Paulo).

AccessiWay: accessibilità digitale fondamentale per tutela donne disabili

AccessiWay: accessibilità digitale fondamentale per tutela donne disabiliRoma, 25 nov. (askanews) – L’accessibilità digitale è uno strumento fondamentale per garantire la tutela delle donne con disabilità nella lotta alla violenza contro le donne, perché la maggior parte delle informazioni relative alle campagne di sensibilizzazione sia su come chiedere aiuto che per informarsi su cosa sia la violenza e in cosa consista la tutela e la prevenzione passa appunto dal digitale. È questo l’appello lanciato dalla start up under 30 AccessiWay Italia, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.


“È tempo che le Istituzioni e i vari Osservatori che si occupano di violenza contro le donne tengano conto anche delle necessità delle donne con disabilità che da diversi studi condotti anche dalla Fish hanno anche una probabilità maggiore di essere vittime di violenza non solo di tipo fisico ma anche economica all’interno di casa loro”, spiega Dajana Gioffrè, Chief Visionary Officer di AccessiWay. “Queste donne spesso vengono tagliate fuori sia per l’inaccessibilità dei centri di cura che accolgono le vittime di violenza che per l’indisponibilità delle informazioni che vengono veicolate dalle campagne di sensibilizzazione in forma digitale. Le cose sono cambiate in positivo negli ultimi anni ma molto ancora deve essere fatto per l’integrazione di queste donne nella lotta contro la violenza che deve riguardare tutte e non solo le donne non disabili”, conclude la rappresentante di AccessiWay Italia.

La Pietra: tagli lineari, come promesso, non riguardano l’ippica

La Pietra: tagli lineari, come promesso, non riguardano l’ippicaRoma, 25 nov. (askanews) – “Ho sempre sostenuto che le leggi finanziarie vadano giudicate alla fine del loro percorso e a tal riguardo ci sono due aspetti che vorrei evidenziare: il primo è che questo ministero, il ministro Lollobrigida ed io, nonostante i tagli lineari che sono stati applicati in ogni dicastero, abbiamo voluto salvaguardare l’ippica, grazie agli emendamenti che presenteremo e che abbiamo già presentato, per compensare quello che è stato tagliato rispetto alle effettive risorse disposte per il 2024”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, durante il suo intervento alla Consulta dell’ippica, che si è tenuta oggi pomeriggio presso la sala Cavour del Masaf.


I premi al traguardo per il 2024 erano di 86 milioni circa, nella finanziaria ci sono 85 milioni di euro circa e “abbiamo già presentato un emendamento di 1 milione, a compensazione di questo taglio e a riprova di quanto ho sempre ribadito a chiunque mi abbia chiesto rassicurazioni in merito all’ipotesi di ridimensionamenti delle disponibilità finanziarie”, ha voluto puntualizzare La Pietra. “Voglio inoltre rispondere a chi, strumentalmente, fa riferimento alla tabella in cui erano indicati 89 milioni – ha quindi precisato il sottosegretario – visto che da 86 avevamo già previsto un aumento di disponibilità pari a 89 milioni. Proprio sugli 89 milioni è stato operato poi il taglio e basta leggere correttamente le tabelle per averne contezza, riconoscendo che le cifre previste per questo anno sono sostanzialmente le stesse dello scorso anno. Se ci deve essere una polemica deve essere fatta sulle cose concrete”.


Lo stesso ragionamento, ha proseguito, va operato per le risorse previste per gli ippodromi, che sono diminuite dagli effettivi 44 milioni del 2024, presentati in finanziaria con risorse pari a 37 milioni, “che verranno compensati nelle prossime ore con uno specifico emendamento. Infine voglio ricordare che per quanto riguarda i pagamenti dei premi di agosto – ha concluso La Pietra – stiamo già impegnando le relative risorse per procedere quanto prima con i pagamenti. Quindi ribadisco il concetto: per questo ministero l’ippica non si tocca, lo avevamo promesso e lo stiamo mantenendo con buona pace di chi, pur di andare contro l’operato di questo governo, è disposto a negare anche l’evidenza dei numeri”.

Violenza donne, Meloni: immigrazione illegale incide molto

Violenza donne, Meloni: immigrazione illegale incide moltoRoma, 25 nov. (askanews) – “Io vengo accusata ogni giorno di aver introdotto troppi nuovi reati” ma “il tema della sicurezza è un tema che, soprattutto nelle nostre città è sempre più evidente”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo, in un’intervista video rilasciata alla direttrice di Donna Moderna, Maria Elena Viola, alla domanda su quali interventi bisgnerebbe mettere in campo per rendere più sicure le donne.


Come governo, prosegue la premier, “noi” abbiamo insistito sull’”assunzione delle forze dell’ordine”, e dato “segnali molto importanti” anche sul “trattamento delle forze dell’ordine perché poi la condizione nella quale lavori fa la differenza”, inoltre anche “i reati servono per combattere l’insicurezza dilagante” nonché “il tema del contrasto all’immigrazione illegale di massa perché, adesso verrò definita razzista, ma c’è un’incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrate, soprattutto illegalmente, perché quando non hai niente si produce una degenerazione che può portare da ogni da ogni parte e quindi anche il contrasto all’immigrazione illegale di massa è un elemento di questo fenomeno” della violenza sulle donne. Quindi, sottolinea Meloni, sul fronte degli interventi da mettere in campo per rendere più sicure le donne “c’è un lavoro che è soprattutto securitario, qui la dimensione culturale c’entra di meno. E dunque, sintetizza la premier “bisogna garantire la presenza delle forze dell’ordine, garantire che ci siano i reati, garantire che quando qualcuno commette un reato paghi per quel reato e c’è un tema di contrasto all’immigrazione illegale di massa che incide, questa è una delle materie su cui il Governo si spende di più”.

Fiera di Parma entra nel Capitale di Roma Bar Show

Fiera di Parma entra nel Capitale di Roma Bar ShowRoma, 25 nov. (askanews) – Fiere di Parma entra nel capitale di Roma Bar Show con un nuovo accordo strategico che farà delle sue due fiere dell’agroalimentare, Tuttofood Milano e Cibus, le piattaforme di riferimento anche per l’arte del bere e miscelare liquori e spirits. Con l’operazione Roma Bar Show, che dovrà essere approvata dall’assemblea dei soci, Fiere di Parma si propone di entrare come protagonista nel mercato della Spirit Industry, un settore che, a livello globale, ha raggiunto nel 2024 un valore stimato di circa 1.800 miliardi di euro, con previsioni di crescita del 6% fino al 2028, momento in cui potrebbe superare i 2.400 miliardi di euro.


“La sinergia tra Roma, Milano e Parma consentirà di portare nuova linfa vitale ad un settore da cui ci si attende una solida crescita soprattutto off trade e a livello internazionale – spiega in una nota Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – e di offrire una piattaforma innovativa, globale e versatile al settore, partendo dall’Italia e puntando alla leadership continentale. Obiettivi per cui consideriamo fondamentale l’operazione Roma Bar Show e la collaborazione con l’attuale management a cui confermiamo piena fiducia”. “Roma Bar Show è ormai un punto di riferimento per gli operatori professionali e per il marketplace privilegiato per fare business di qualità – dichiara Andrea Fofi, Ceo di Roma Bar Show – l’ingresso di Fiere di Parma è stato il frutto di una lunga trattativa fortemente voluta nell’ottica di affermare, nel prossimo futuro, la manifestazione quale primo appuntamento a livello mondiale. Grazie al supporto di tutti i soci e founder siamo cresciuti progressivamente ogni edizione, la presenza di un player come Fiere di Parma siamo certi ci consentirà di posizionare il progetto e la città di Roma quali un


Un mondo, quello della mixology, molto variegato, che comprende prevalentemente spirits ma anche vini frizzanti e prodotti complementari (soda, concentrati, attrezzature, etc.). Il mercato della mixology, on e off trade, in Europa vale 465 mld di euro, in crescita prevista al 2028 del 4%, che porterebbe la cifra vicina ai 580 mld di euro. In particolare, dal punto di vista dei consumi, Germania, UK, Francia, Spagna e Italia detengono da soli oltre il 50% del mercato complessivo, cui contribuiscono con circa 325 miliardi di euro: ciò rende il nostro continente l’area geografica di riferimento per gli operatori del settore. L’Italia rappresenta il quinto mercato a livello europeo per consumi, con 35,6 mld di euro e una crescita media composta attesa al 2028 del 2,9% (che porterebbe la cifra a 41 mld di euro).


Dal punto di vista della produzione, UK, Francia, Germania, Italia e Spagna contribuiscono per oltre 40 mld di euro, con l’Italia al secondo posto tra i Paesi top Europei per produzione combinata nei segmenti “spirits” e “sparklingwine”.

Lollobrigida commemora Marcora: difese l’Italia in Ue come noi

Lollobrigida commemora Marcora: difese l’Italia in Ue come noiRoma, 25 nov. (askanews) – L’esperienza Giovanni Marcora “ha lasciato un grandissimo segno in questo ministero. A partire dalla sua costante presenza a Bruxelles, dove si decideva e si decide di quello che avviene anche in Italia. Lui aveva compreso che all’interno del condominio europeo ognuno deve essere rappresentante del suo Stato al di là dell’appertenenza politica”: lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso della commemorazione voluta dallo stesso ministro per celebrare la figura di Giovanni Marcora a 50 anni dalla sua prima nomina alla guida del ministero dell’Agricoltura, che Marcora guidò per 6 anni nel corso di 4 legislature e sotto 7 Governi.


Lollobrigida, che nel corso della cerimonia nella sala Cavour del Masaf ha anche consegnato una targa commemorativa alla figlia di Marcora, Barbara, ha ricordato l’importanza della cosiddetta Legge Quadrifoglio voluta da Marcora, “un esempio di pianificazione, il primo tentativo di programmazione pluriennale in agricoltura” e la “legge sull’obiezione di coscienza che insiste sul dovere di servire la patria non in armi: e ora c’è il servizio civile in agricoltura”. Ricordando come il ministero “pur avendo lo sguardo ben rivolto al futuro” non dimentichi il passato costruito da grandi nomi come “Marcora, Sereni o Sepieri”, Lollobrigida ha spiegato: “la storia insegna, ci permette di non perdere tempo per capire cosa bisogna fare guardando a chi ha già tentato”. Alla cerimonia erano presenti anche Gianfranco Rotondi e Bruno Tabacci, che hanno ricordato la figura di Marcora.


Di Marcora, oltre “al suo anelito per la libertà che fu uno dei pilastro fondamentali” Lollobrigida ha voluto ricordare l’opera di “difesa degli interessi italiani nell’ambito di un consesso in cui convintamente credeva”, quello europeo. Un esempio che l’Italia segue andando a Bruxelles dove, ha ribadito il ministro, “noi ci confrontiamo con la maglia azzurra indosso, spogliandoci dell’appartenenza politica, cercando di costruire un’Europa più credibile e correggendo i tanti errori messi in campo negli ultimi anni, che hanno indebolito alcuni settori strategici e messo in discussione la sovranità alimentare che l’Italia ha rilanciato e che oggi l’Europa ha raccolto in maniera convinta”. “Con il vice commissario europeo Fitto – ha concluso il ministro a margine della commemorazione di Marcora – avremo un risultato di lavoro strategico in nome dell’Europa e dell’Italia, in particolare in alcuni settori che fanno parte della sua sfera di influenza che sono proprio agricoltura, pesca, turismo, asset strategici per l’Italia.

Lombardia stanzia 403 mln per treni transfrontalieri con Svizzera

Lombardia stanzia 403 mln per treni transfrontalieri con SvizzeraMilano, 25 nov. (askanews) – Uno stanziamento di 403 milioni di euro per l’acquisto di 16 nuovi treni destinati ai servizi ‘Regio Express’ e al trasporto transfrontaliero con la Svizzera. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, di concerto con l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi. L’intervento è finanziato attraverso l’Accordo per lo Sviluppo e Coesione per 160 milioni di euro e attraverso il ‘Piano Lombardia’ per i restanti 243 milioni di euro. Le risorse sono distribuite tra il 2024 e il 2032.


“Con questo provvedimento – ha affermato l’assessore Lucente – avviamo un rinnovamento epocale su una linea di importanza strategica per il territorio. Regione Lombardia, infatti, conferisce a Ferrovienord l’acquisto di nuovi convogli dedicati, principalmente, al servizio transfrontaliero con la Svizzera ‘RE80’ Milano-Como-Locarno. Si tratta, nello specifico, di 9 treni per i servizi italiani e 7 per quelli transfrontalieri, con lunghezza massima di 220 m, almeno 590 posti a sedere e 24 posti per le biciclette, 4 toilette e piena conformità alle norme europee per le persone a mobilità ridotta. Ferrovienord avrà il compito di effettuare una gara per individuare il fornitore e abbiamo previsto specifiche penali per eventuali ritardi nella consegna di ogni singolo convoglio. L’obiettivo è immettere il primo treno nel 2028 e completare l’immissione in servizio dei rotabili entro il 2031”. “Siamo certi – ha concluso Lucente – che questi nuovi treni saranno fondamentali non solo per migliorare gli spostamenti di pendolari e transfrontalieri, ma anche per la crescita economica e turistica della Lombardia”.


“Si tratta di uno sforzo rilevante – ha affermato l’assessore Terzi – che va nella direzione di proseguire nel rinnovamento della flotta, affinchè sulle infrastrutture in Lombardia possano viaggiare sempre più convogli moderni e all’avanguardia, in linea con gli investimenti che da diversi anni stiamo concretizzando su tutta la rete. Decisivo il cofinanziamento stanziato attraverso il Piano Lombardia, il programma di opere pubbliche voluto dal presidente Attilio Fontana e che continua a dispiegare i propri effetti positivi”.

Femminicidi, da Gino Cecchettin ai familiari di Giulia Tramontano l’appello contro la violenza: “Mai più”

Femminicidi, da Gino Cecchettin ai familiari di Giulia Tramontano l’appello contro la violenza: “Mai più”Roma, 25 nov. (askanews) – Dai familiari di Giulia Tramontano, al padre di Giulia Cecchettin, dalle persone più colpite dal dolore, arriva un messaggio di amore e speranza ma anche una forte richiesta all’impegno nella lotta alla violenza contro le donne.


“Mai più violenza”: è l’appello lanciato dai familiari di Giulia Tramontano nel corso partecipato un flashmob promosso dall’ordine degli avvocati fuori dal Palazzo di Giustizia di Milano per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Dopo la condanna all’ergastolo inflitta dalla Corte d’Assise ad Alessandro Impagnatiello i familiari di Giulia – il papà Franco, la mamma Loredana, i fratelli Chiara e Mario – hanno lasciato il Tribunale per partecipare all’iniziativa contro la violenza sulle donne organizzata davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Si sono schierati in prima mostrando uno striscione dedicati a “Giulia e Thiago (il figlio mai nato della vittima che venne assassinata al settimo mese di gravidanza)” con scritto: “Il vostro nome risuonerà nel tempo, tra le mura del mondo e ricorderà all’uomo di saper lasciare andare, rispettare, proteggere, custodire, accudire o semplicemente amare. Saremo sempre con voi, mano nella mano, la vostra famiglia”. “Mi auguro che non ci sia nessun’altra famiglia in futuro che viva questo dolore. E che qualsiasi donna veda l’immagine di mia sorella su ricordi che ha il diritto di vivere, di sperare, di sognare, di essere una madre e di poter continuare ad amare”, ha detto Chiara Tramontano sottolineando che, contro il fenomeno dei femminicidi, serve “un’educazione sociale che inizi non dalle scuole ma dalla famiglia” perché “è lì che bisogna agire”. Perciò, è l’appello lanciato da Chiara, “non lasciamo che i ragazzi diventino uomini che non conoscono il rispetto verso le donne. Prima che nelle scuole deve nascere nell’animo della società, deve nascere in noi, per far sì che non ci troviamo qui ogni volta a sperare che una donna non sia stata uccisa perché aveva solo il desiderio di essere libera”. Mentre il pubblico ministero chiede l’ergastolo per Filippo Turetta, anche il padre di Giulia Cecchettin, un’altra vittima di femminicidio, attraversa il suo dolore e lancia il suo appello: “Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Io vorrei che non fosse solo una giornata fine a sé stessa ma deve essere il simbolo di un percorso che deve essere valido per tutto l’anno”. In un videomessaggio registrato presso la panchina rossa in Parlamento, e diffuso sulla pagina facebook della Camera dei deputati, Gino Cecchettin spiega: “Portate rispetto alle donne e ricordatelo non solo il 25 novembre ma ogni giorno, quando vi alzate e affrontate una giornata”. Perché – prosegue – “la vita è sacra e va preservata. Tutti i giorni abbiamo a che fare con omicidi, femminicidi, episodi di violenza, quindi questo concetto non è pervasivo in tutta la società. E dovremo continuare e perseverare a comunicare che la vita è sacra e va preservata”. E “partire da qui – aggiunge facendo riferimento al Parlamento – significa arrivare a tutti i cittadini italiani, e da qui speriamo di arrivare a tutti gli italiani con il nostro messaggio”.


E i familiari delle vittime non sono soli, oggi. Sono tante, in numerose città di Italia, le iniziative, gli eventi, le manifestazioni per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Incontri, eventi istituzionali e simbolici, come le facciate del Parlamento e di Palazzo Chigi illuminate di arancione, in segno di adesione alla campagna “Orange the World: End Violence against Women Now!”, promossa da “UN Women”. Ma anche cortei spontanei, con tante giovani donne che urlano “mai più” e ricordano con i loro striscioni che “non c’è niente di più feroce della violenza che una donna subisce per il fatto di esser donna.

Presidenziali Romania, a sorpresa ballottaggio Georgescu-Lasconi

Presidenziali Romania, a sorpresa ballottaggio Georgescu-LasconiRoma, 25 nov. (askanews) – Saranno Calin Georgescu e Elena Lasconi i due contendenti al ballottaggio per la presidenza romena che l’8 dicembre si daranno battaglia. E’ questo l’esito, affatto scontato, del primo turno delle presidenziali che ha visto il premier socialdemocratico Marcel Ciolacu passare da favorito, per sondaggi ed exit poll, a terzo. Il leader del Psd, che ha rassegnato le dimissioni dopo il deludente risultato elettorale, ha anche annunciato che non contesterà l’esito “anche se la differenza” di voti con Lasconi “è molto piccola”. Sarà quindi uno scontro inedito quello che avverrà tra meno di due settimane per il futuro di Palazzo Cotroceni: da una parte il candidato indipendente, forte di una base di follower di TikTok, quasi 200mila, che gli avrebbe garantito un forte sostegno, insieme al richiamo ai valori tradizionali, di famiglia e chiesa ortodossa, con simpatie per Mosca e posizioni vicine all’estrema destra romena. Dall’altra l’ex giornalista tv e sindaca Lasconi, leader dell’Usr, riformista di centrodestra che ha ottenuto il favore delle fasce degli elettori giovani e delle città.


Nonostante la Romania sia una repubblica semipresidenziale, la carica del capo dello stato è ritenuta centrale e ha la responsabilità della politica estera e della nomina del premier: un punto centrale in vista delle elezioni politiche di domenica 1 dicembre. Per questi motivi, l’arrivo di Georgescu a Palazzo Cotroceni potrebbe modificare la postura della Romania in chiave Nato e Ue. Il candidato indipendente, infatti, potrebbe godere del sostegno degli elettori di estrema destra, perché è stato associato all’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR), partito di George Simion, noto per le sue posizioni filorusse.


Georgescu rappresenta una delle voci più dure e anti-occidentali in Romania e contro la Nato, promotore di un avvicinamento a Mosca. L’esperto di sviluppo sostenibile, con un’esperienza di oltre 15 anni nelle strutture delle Nazioni unite, era stato tra i possibili nomi per un premier di un governo tecnico. Ha ottenuto il 22,94% dei consensi. In un’intervista nel 2021, ha definito lo scudo antimissile della Nato a Deveselu una “vergogna della diplomazia” e ha detto che l’Alleanza non proteggerebbe nessuno dei suoi membri se venisse attaccato dalla Russia. Inoltre, ha definito Ion Antonescu, il leader de facto della Romania durante la Seconda Guerra Mondiale, condannato a morte per il suo ruolo nell’Olocausto in Romania, come eroe nazionale.


Seconda, a pochissima distanza dal terzo Ciolacu, con il 19,17% delle preferenze, la riformista Elena Lasconi, ex giornalista e sindaca di un piccolo comune. E’ leader del partito Usr. Il suo programma include riforme amministrative e miglioramenti nei servizi pubblici, puntando a modernizzare il paese e a favorire l’inclusività.

Torna “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso”

Torna “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso”Roma, 25 nov. (askanews) – Torna “Vincenzo Malinconico, avvocato d’inseccesso”, in onda da domenica 1° dicembre in prima serata su Rai 1. In questa nuova serie, che si articola in quattro episodi da 100 minuti, Malinconico (interpretato da Massimiliano Gallo) è ancora alle prese con le contraddizioni della legge italiana e del suo stesso cuore. Dopo una grossa batosta accusata nella prima stagione, Malinconico – nomen omen – sembra infatti essersi arreso all’idea che non capirà mai nulla dell’amore e della vita e che forse è meglio smetterla di farsi tante illusioni. In fondo sta per diventare nonno, con le donne ha chiuso e la sua carriera di avvocato non decollerà mai. Ma è davvero così?


In realtà, una nuova proposta di lavoro potrebbe riaccendere in Malinconico il desiderio di affermarsi e di aiutare chi ne ha più bisogno, grazie ai suoi metodi poco ortodossi da avvocato-psicologo, supportato occasionalmente da amici poco raccomandabili, ma di buon cuore, come Tricarico. Non è però l’unica novità: a Salerno c’è una nuova giornalista, Clelia Cusati, una donna che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Proprio con lei, Malinconico si troverà a dover collaborare alla risoluzione di un caso particolarmente spinoso, che li unirà nonostante le loro palesi differenze. Anche in casa Malinconico soffierà forte il vento del cambiamento, sebbene certe cose non cambino mai, come la complicata famiglia di Vincenzo, composta dalla ex moglie Nives, che sembra determinata a volerselo riprendere, dai figli Alagia e Alf che, per motivi diversi, rappresentano sempre una sfida, e dalla suocera Assunta, in via di guarigione dopo una lunga malattia. In questa seconda stagione, Malinconico si troverà davanti a nuovi casi che talvolta lo coinvolgeranno in prima persona. Aiutato dal fido Tricarico e dalla fiera Clelia, cercherà quindi di giostrarsi in mille acrobazie, tra le complicazioni della vita e dell’animo umano, senza combinare troppi guai e cercando di capire, in fondo, quali sono “i valori che contano”. La seconda stagione di “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso” – tratta dai romanzi “I valori che contano”, “Sono felice, dove ho sbagliato?” e dal racconto “Patrocinio gratuito” di Diego De Silva, editi da Einaudi – è coprodotta da Rai Fiction e Viola Film. Scritta da Diego De Silva, Massimo Reale, Pierpaolo Piciarelli, Gualtiero Rosella, Paola Mammini, Luca Miniero. Con Giulia Bevilacqua, Francesco Di Leva, Teresa Saponangelo, Luca Gallone, Paola Minaccioni, Lina Sastri. Regia di Luca Miniero.


La seconda stagione di “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso” conserva i medesimi ingredienti della prima, seppur allargando il suo sguardo verso un racconto più corale ed emotivo: le vicende, i problemi e le emozioni dei personaggi della precedente stagione si intrecciano e si svelano intimamente. In questa seconda edizione viene riservata una attenzione particolare all’emotività, che anima le storie che si susseguono all’interno del filone narrativo già noto dai romanzi di Diego De Silva. Questa versione televisiva arricchisce l’intreccio della trama dei romanzi, offrendo ai protagonisti dell’universo di Malinconico un palcoscenico nuovo fatto di nuovi personaggi e nuove ambientazioni. Nella nuova edizione, Salerno presta tutta la sua bellezza e originalità non solo attraverso gli ambienti esterni, e il Sud, con tutti i suoi sapori e colori, è raccontato in una chiave nuova e inedita. Una particolare attenzione alla fotografia, grazie al raffinato contributo di Francesco Di Pierro, alle scenografie di Francesca Passadore, i costumi di Eleonora Rella, unitamente alla recitazione degli attori fanno il resto.