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Autore: Redazione StudioNews

Fiera di Parma entra nel Capitale di Roma Bar Show

Fiera di Parma entra nel Capitale di Roma Bar ShowRoma, 25 nov. (askanews) – Fiere di Parma entra nel capitale di Roma Bar Show con un nuovo accordo strategico che farà delle sue due fiere dell’agroalimentare, Tuttofood Milano e Cibus, le piattaforme di riferimento anche per l’arte del bere e miscelare liquori e spirits. Con l’operazione Roma Bar Show, che dovrà essere approvata dall’assemblea dei soci, Fiere di Parma si propone di entrare come protagonista nel mercato della Spirit Industry, un settore che, a livello globale, ha raggiunto nel 2024 un valore stimato di circa 1.800 miliardi di euro, con previsioni di crescita del 6% fino al 2028, momento in cui potrebbe superare i 2.400 miliardi di euro.


“La sinergia tra Roma, Milano e Parma consentirà di portare nuova linfa vitale ad un settore da cui ci si attende una solida crescita soprattutto off trade e a livello internazionale – spiega in una nota Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – e di offrire una piattaforma innovativa, globale e versatile al settore, partendo dall’Italia e puntando alla leadership continentale. Obiettivi per cui consideriamo fondamentale l’operazione Roma Bar Show e la collaborazione con l’attuale management a cui confermiamo piena fiducia”. “Roma Bar Show è ormai un punto di riferimento per gli operatori professionali e per il marketplace privilegiato per fare business di qualità – dichiara Andrea Fofi, Ceo di Roma Bar Show – l’ingresso di Fiere di Parma è stato il frutto di una lunga trattativa fortemente voluta nell’ottica di affermare, nel prossimo futuro, la manifestazione quale primo appuntamento a livello mondiale. Grazie al supporto di tutti i soci e founder siamo cresciuti progressivamente ogni edizione, la presenza di un player come Fiere di Parma siamo certi ci consentirà di posizionare il progetto e la città di Roma quali un


Un mondo, quello della mixology, molto variegato, che comprende prevalentemente spirits ma anche vini frizzanti e prodotti complementari (soda, concentrati, attrezzature, etc.). Il mercato della mixology, on e off trade, in Europa vale 465 mld di euro, in crescita prevista al 2028 del 4%, che porterebbe la cifra vicina ai 580 mld di euro. In particolare, dal punto di vista dei consumi, Germania, UK, Francia, Spagna e Italia detengono da soli oltre il 50% del mercato complessivo, cui contribuiscono con circa 325 miliardi di euro: ciò rende il nostro continente l’area geografica di riferimento per gli operatori del settore. L’Italia rappresenta il quinto mercato a livello europeo per consumi, con 35,6 mld di euro e una crescita media composta attesa al 2028 del 2,9% (che porterebbe la cifra a 41 mld di euro).


Dal punto di vista della produzione, UK, Francia, Germania, Italia e Spagna contribuiscono per oltre 40 mld di euro, con l’Italia al secondo posto tra i Paesi top Europei per produzione combinata nei segmenti “spirits” e “sparklingwine”.

Lollobrigida commemora Marcora: difese l’Italia in Ue come noi

Lollobrigida commemora Marcora: difese l’Italia in Ue come noiRoma, 25 nov. (askanews) – L’esperienza Giovanni Marcora “ha lasciato un grandissimo segno in questo ministero. A partire dalla sua costante presenza a Bruxelles, dove si decideva e si decide di quello che avviene anche in Italia. Lui aveva compreso che all’interno del condominio europeo ognuno deve essere rappresentante del suo Stato al di là dell’appertenenza politica”: lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso della commemorazione voluta dallo stesso ministro per celebrare la figura di Giovanni Marcora a 50 anni dalla sua prima nomina alla guida del ministero dell’Agricoltura, che Marcora guidò per 6 anni nel corso di 4 legislature e sotto 7 Governi.


Lollobrigida, che nel corso della cerimonia nella sala Cavour del Masaf ha anche consegnato una targa commemorativa alla figlia di Marcora, Barbara, ha ricordato l’importanza della cosiddetta Legge Quadrifoglio voluta da Marcora, “un esempio di pianificazione, il primo tentativo di programmazione pluriennale in agricoltura” e la “legge sull’obiezione di coscienza che insiste sul dovere di servire la patria non in armi: e ora c’è il servizio civile in agricoltura”. Ricordando come il ministero “pur avendo lo sguardo ben rivolto al futuro” non dimentichi il passato costruito da grandi nomi come “Marcora, Sereni o Sepieri”, Lollobrigida ha spiegato: “la storia insegna, ci permette di non perdere tempo per capire cosa bisogna fare guardando a chi ha già tentato”. Alla cerimonia erano presenti anche Gianfranco Rotondi e Bruno Tabacci, che hanno ricordato la figura di Marcora.


Di Marcora, oltre “al suo anelito per la libertà che fu uno dei pilastro fondamentali” Lollobrigida ha voluto ricordare l’opera di “difesa degli interessi italiani nell’ambito di un consesso in cui convintamente credeva”, quello europeo. Un esempio che l’Italia segue andando a Bruxelles dove, ha ribadito il ministro, “noi ci confrontiamo con la maglia azzurra indosso, spogliandoci dell’appartenenza politica, cercando di costruire un’Europa più credibile e correggendo i tanti errori messi in campo negli ultimi anni, che hanno indebolito alcuni settori strategici e messo in discussione la sovranità alimentare che l’Italia ha rilanciato e che oggi l’Europa ha raccolto in maniera convinta”. “Con il vice commissario europeo Fitto – ha concluso il ministro a margine della commemorazione di Marcora – avremo un risultato di lavoro strategico in nome dell’Europa e dell’Italia, in particolare in alcuni settori che fanno parte della sua sfera di influenza che sono proprio agricoltura, pesca, turismo, asset strategici per l’Italia.

Lombardia stanzia 403 mln per treni transfrontalieri con Svizzera

Lombardia stanzia 403 mln per treni transfrontalieri con SvizzeraMilano, 25 nov. (askanews) – Uno stanziamento di 403 milioni di euro per l’acquisto di 16 nuovi treni destinati ai servizi ‘Regio Express’ e al trasporto transfrontaliero con la Svizzera. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, di concerto con l’assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi. L’intervento è finanziato attraverso l’Accordo per lo Sviluppo e Coesione per 160 milioni di euro e attraverso il ‘Piano Lombardia’ per i restanti 243 milioni di euro. Le risorse sono distribuite tra il 2024 e il 2032.


“Con questo provvedimento – ha affermato l’assessore Lucente – avviamo un rinnovamento epocale su una linea di importanza strategica per il territorio. Regione Lombardia, infatti, conferisce a Ferrovienord l’acquisto di nuovi convogli dedicati, principalmente, al servizio transfrontaliero con la Svizzera ‘RE80’ Milano-Como-Locarno. Si tratta, nello specifico, di 9 treni per i servizi italiani e 7 per quelli transfrontalieri, con lunghezza massima di 220 m, almeno 590 posti a sedere e 24 posti per le biciclette, 4 toilette e piena conformità alle norme europee per le persone a mobilità ridotta. Ferrovienord avrà il compito di effettuare una gara per individuare il fornitore e abbiamo previsto specifiche penali per eventuali ritardi nella consegna di ogni singolo convoglio. L’obiettivo è immettere il primo treno nel 2028 e completare l’immissione in servizio dei rotabili entro il 2031”. “Siamo certi – ha concluso Lucente – che questi nuovi treni saranno fondamentali non solo per migliorare gli spostamenti di pendolari e transfrontalieri, ma anche per la crescita economica e turistica della Lombardia”.


“Si tratta di uno sforzo rilevante – ha affermato l’assessore Terzi – che va nella direzione di proseguire nel rinnovamento della flotta, affinchè sulle infrastrutture in Lombardia possano viaggiare sempre più convogli moderni e all’avanguardia, in linea con gli investimenti che da diversi anni stiamo concretizzando su tutta la rete. Decisivo il cofinanziamento stanziato attraverso il Piano Lombardia, il programma di opere pubbliche voluto dal presidente Attilio Fontana e che continua a dispiegare i propri effetti positivi”.

Femminicidi, da Gino Cecchettin ai familiari di Giulia Tramontano l’appello contro la violenza: “Mai più”

Femminicidi, da Gino Cecchettin ai familiari di Giulia Tramontano l’appello contro la violenza: “Mai più”Roma, 25 nov. (askanews) – Dai familiari di Giulia Tramontano, al padre di Giulia Cecchettin, dalle persone più colpite dal dolore, arriva un messaggio di amore e speranza ma anche una forte richiesta all’impegno nella lotta alla violenza contro le donne.


“Mai più violenza”: è l’appello lanciato dai familiari di Giulia Tramontano nel corso partecipato un flashmob promosso dall’ordine degli avvocati fuori dal Palazzo di Giustizia di Milano per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Dopo la condanna all’ergastolo inflitta dalla Corte d’Assise ad Alessandro Impagnatiello i familiari di Giulia – il papà Franco, la mamma Loredana, i fratelli Chiara e Mario – hanno lasciato il Tribunale per partecipare all’iniziativa contro la violenza sulle donne organizzata davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Si sono schierati in prima mostrando uno striscione dedicati a “Giulia e Thiago (il figlio mai nato della vittima che venne assassinata al settimo mese di gravidanza)” con scritto: “Il vostro nome risuonerà nel tempo, tra le mura del mondo e ricorderà all’uomo di saper lasciare andare, rispettare, proteggere, custodire, accudire o semplicemente amare. Saremo sempre con voi, mano nella mano, la vostra famiglia”. “Mi auguro che non ci sia nessun’altra famiglia in futuro che viva questo dolore. E che qualsiasi donna veda l’immagine di mia sorella su ricordi che ha il diritto di vivere, di sperare, di sognare, di essere una madre e di poter continuare ad amare”, ha detto Chiara Tramontano sottolineando che, contro il fenomeno dei femminicidi, serve “un’educazione sociale che inizi non dalle scuole ma dalla famiglia” perché “è lì che bisogna agire”. Perciò, è l’appello lanciato da Chiara, “non lasciamo che i ragazzi diventino uomini che non conoscono il rispetto verso le donne. Prima che nelle scuole deve nascere nell’animo della società, deve nascere in noi, per far sì che non ci troviamo qui ogni volta a sperare che una donna non sia stata uccisa perché aveva solo il desiderio di essere libera”. Mentre il pubblico ministero chiede l’ergastolo per Filippo Turetta, anche il padre di Giulia Cecchettin, un’altra vittima di femminicidio, attraversa il suo dolore e lancia il suo appello: “Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Io vorrei che non fosse solo una giornata fine a sé stessa ma deve essere il simbolo di un percorso che deve essere valido per tutto l’anno”. In un videomessaggio registrato presso la panchina rossa in Parlamento, e diffuso sulla pagina facebook della Camera dei deputati, Gino Cecchettin spiega: “Portate rispetto alle donne e ricordatelo non solo il 25 novembre ma ogni giorno, quando vi alzate e affrontate una giornata”. Perché – prosegue – “la vita è sacra e va preservata. Tutti i giorni abbiamo a che fare con omicidi, femminicidi, episodi di violenza, quindi questo concetto non è pervasivo in tutta la società. E dovremo continuare e perseverare a comunicare che la vita è sacra e va preservata”. E “partire da qui – aggiunge facendo riferimento al Parlamento – significa arrivare a tutti i cittadini italiani, e da qui speriamo di arrivare a tutti gli italiani con il nostro messaggio”.


E i familiari delle vittime non sono soli, oggi. Sono tante, in numerose città di Italia, le iniziative, gli eventi, le manifestazioni per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Incontri, eventi istituzionali e simbolici, come le facciate del Parlamento e di Palazzo Chigi illuminate di arancione, in segno di adesione alla campagna “Orange the World: End Violence against Women Now!”, promossa da “UN Women”. Ma anche cortei spontanei, con tante giovani donne che urlano “mai più” e ricordano con i loro striscioni che “non c’è niente di più feroce della violenza che una donna subisce per il fatto di esser donna.

Presidenziali Romania, a sorpresa ballottaggio Georgescu-Lasconi

Presidenziali Romania, a sorpresa ballottaggio Georgescu-LasconiRoma, 25 nov. (askanews) – Saranno Calin Georgescu e Elena Lasconi i due contendenti al ballottaggio per la presidenza romena che l’8 dicembre si daranno battaglia. E’ questo l’esito, affatto scontato, del primo turno delle presidenziali che ha visto il premier socialdemocratico Marcel Ciolacu passare da favorito, per sondaggi ed exit poll, a terzo. Il leader del Psd, che ha rassegnato le dimissioni dopo il deludente risultato elettorale, ha anche annunciato che non contesterà l’esito “anche se la differenza” di voti con Lasconi “è molto piccola”. Sarà quindi uno scontro inedito quello che avverrà tra meno di due settimane per il futuro di Palazzo Cotroceni: da una parte il candidato indipendente, forte di una base di follower di TikTok, quasi 200mila, che gli avrebbe garantito un forte sostegno, insieme al richiamo ai valori tradizionali, di famiglia e chiesa ortodossa, con simpatie per Mosca e posizioni vicine all’estrema destra romena. Dall’altra l’ex giornalista tv e sindaca Lasconi, leader dell’Usr, riformista di centrodestra che ha ottenuto il favore delle fasce degli elettori giovani e delle città.


Nonostante la Romania sia una repubblica semipresidenziale, la carica del capo dello stato è ritenuta centrale e ha la responsabilità della politica estera e della nomina del premier: un punto centrale in vista delle elezioni politiche di domenica 1 dicembre. Per questi motivi, l’arrivo di Georgescu a Palazzo Cotroceni potrebbe modificare la postura della Romania in chiave Nato e Ue. Il candidato indipendente, infatti, potrebbe godere del sostegno degli elettori di estrema destra, perché è stato associato all’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR), partito di George Simion, noto per le sue posizioni filorusse.


Georgescu rappresenta una delle voci più dure e anti-occidentali in Romania e contro la Nato, promotore di un avvicinamento a Mosca. L’esperto di sviluppo sostenibile, con un’esperienza di oltre 15 anni nelle strutture delle Nazioni unite, era stato tra i possibili nomi per un premier di un governo tecnico. Ha ottenuto il 22,94% dei consensi. In un’intervista nel 2021, ha definito lo scudo antimissile della Nato a Deveselu una “vergogna della diplomazia” e ha detto che l’Alleanza non proteggerebbe nessuno dei suoi membri se venisse attaccato dalla Russia. Inoltre, ha definito Ion Antonescu, il leader de facto della Romania durante la Seconda Guerra Mondiale, condannato a morte per il suo ruolo nell’Olocausto in Romania, come eroe nazionale.


Seconda, a pochissima distanza dal terzo Ciolacu, con il 19,17% delle preferenze, la riformista Elena Lasconi, ex giornalista e sindaca di un piccolo comune. E’ leader del partito Usr. Il suo programma include riforme amministrative e miglioramenti nei servizi pubblici, puntando a modernizzare il paese e a favorire l’inclusività.

Torna “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso”

Torna “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso”Roma, 25 nov. (askanews) – Torna “Vincenzo Malinconico, avvocato d’inseccesso”, in onda da domenica 1° dicembre in prima serata su Rai 1. In questa nuova serie, che si articola in quattro episodi da 100 minuti, Malinconico (interpretato da Massimiliano Gallo) è ancora alle prese con le contraddizioni della legge italiana e del suo stesso cuore. Dopo una grossa batosta accusata nella prima stagione, Malinconico – nomen omen – sembra infatti essersi arreso all’idea che non capirà mai nulla dell’amore e della vita e che forse è meglio smetterla di farsi tante illusioni. In fondo sta per diventare nonno, con le donne ha chiuso e la sua carriera di avvocato non decollerà mai. Ma è davvero così?


In realtà, una nuova proposta di lavoro potrebbe riaccendere in Malinconico il desiderio di affermarsi e di aiutare chi ne ha più bisogno, grazie ai suoi metodi poco ortodossi da avvocato-psicologo, supportato occasionalmente da amici poco raccomandabili, ma di buon cuore, come Tricarico. Non è però l’unica novità: a Salerno c’è una nuova giornalista, Clelia Cusati, una donna che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Proprio con lei, Malinconico si troverà a dover collaborare alla risoluzione di un caso particolarmente spinoso, che li unirà nonostante le loro palesi differenze. Anche in casa Malinconico soffierà forte il vento del cambiamento, sebbene certe cose non cambino mai, come la complicata famiglia di Vincenzo, composta dalla ex moglie Nives, che sembra determinata a volerselo riprendere, dai figli Alagia e Alf che, per motivi diversi, rappresentano sempre una sfida, e dalla suocera Assunta, in via di guarigione dopo una lunga malattia. In questa seconda stagione, Malinconico si troverà davanti a nuovi casi che talvolta lo coinvolgeranno in prima persona. Aiutato dal fido Tricarico e dalla fiera Clelia, cercherà quindi di giostrarsi in mille acrobazie, tra le complicazioni della vita e dell’animo umano, senza combinare troppi guai e cercando di capire, in fondo, quali sono “i valori che contano”. La seconda stagione di “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso” – tratta dai romanzi “I valori che contano”, “Sono felice, dove ho sbagliato?” e dal racconto “Patrocinio gratuito” di Diego De Silva, editi da Einaudi – è coprodotta da Rai Fiction e Viola Film. Scritta da Diego De Silva, Massimo Reale, Pierpaolo Piciarelli, Gualtiero Rosella, Paola Mammini, Luca Miniero. Con Giulia Bevilacqua, Francesco Di Leva, Teresa Saponangelo, Luca Gallone, Paola Minaccioni, Lina Sastri. Regia di Luca Miniero.


La seconda stagione di “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso” conserva i medesimi ingredienti della prima, seppur allargando il suo sguardo verso un racconto più corale ed emotivo: le vicende, i problemi e le emozioni dei personaggi della precedente stagione si intrecciano e si svelano intimamente. In questa seconda edizione viene riservata una attenzione particolare all’emotività, che anima le storie che si susseguono all’interno del filone narrativo già noto dai romanzi di Diego De Silva. Questa versione televisiva arricchisce l’intreccio della trama dei romanzi, offrendo ai protagonisti dell’universo di Malinconico un palcoscenico nuovo fatto di nuovi personaggi e nuove ambientazioni. Nella nuova edizione, Salerno presta tutta la sua bellezza e originalità non solo attraverso gli ambienti esterni, e il Sud, con tutti i suoi sapori e colori, è raccontato in una chiave nuova e inedita. Una particolare attenzione alla fotografia, grazie al raffinato contributo di Francesco Di Pierro, alle scenografie di Francesca Passadore, i costumi di Eleonora Rella, unitamente alla recitazione degli attori fanno il resto.

E’ Martin Garrix il primo headliner del Nameless Festival

E’ Martin Garrix il primo headliner del Nameless FestivalMilano, 25 nov. (askanews) – Nameless Festival svela il primo headliner dell’edizione 2025: salirà sul palco il dj e produttore di fama mondiale Martin Garrix. L’evento ritorna dal 31 maggio al 2 giugno 2025 tra i comuni di Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini (LC). Già esaurito un terzo dei biglietti disponibili.


Martin Garrix, che ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo “Told You So”, che include l’esplosiva collaborazione con la cantante pop-elettronica in ascesa Jex, è uno dei DJ e produttori più giovani e di successo al mondo e un’icona della musica pop ed elettronica. Originario dei Paesi Bassi, ha raggiunto il successo internazionale a soli 17 anni con il singolo “Animals” (2013), che ha dominato le classifiche mondiali e ha ridefinito il panorama dell’EDM, trasformandolo in un fenomeno culturale globale. Ha collaborato con artisti come Dua Lipa, Bono, Khalid e Bebe Rexha, con cui ha creato hit memorabili come”In The Name Of Love” e “We Are The People”. Fondatore dell’etichetta STMPD RCRDS e di uno studio ad Amsterdam, si è esibito nei principali festival mondiali e ha vinto cinque volte il titolo di “Miglior DJ” posizionandosi al primo posto della classifica di DJ Mag. Instancabile innovatore, ha pubblicato album e singoli di successo come “Sentio” e “Real Love”. Martin Garrix è stato capace di coniugare talento e imprenditorialità, diventando una leggenda della musica elettronica. Attualmente vanta 12 Dischi di Platino e 4 Dischi d’Oro in Italia. Con questo annuncio Nameless Festival inaugura ufficialmente la line up più eterogenea di sempre, che verrà comunicata nei prossimi mesi accompagnando il pubblico verso quella che si prospetta un’edizione ricca di novità, tutte volte a rendere l’esperienza al Festival la più soddisfacente e migliore possibile, ottimizzando al massimo i servizi, l’accoglienza e la composizione degli spazi. Tra queste, la disposizione di shuttle e navette gratuite, l’eliminazione del sistema dei token, distribuzione gratuita di acqua e l’accesso gratuito alle aree parcheggio.


L’annuncio del primo headliner giunge a pochi giorni dall’ottenimento di un altro grande riconoscimento: Nameless Srl si è posizionata nella Top20 della classifica “Leader della Crescita 2025” stilata da II Sole 24 Ore e Statista e ha conquistato la prima posizione tra le aziende operanti nel settore degli eventi dal vivo. Ad ospitare Nameless Festival nel 2025 sarà nuovamente la vastissima area di 400.000 mq situata tra i comuni di Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini, in provincia di Lecco, sede dell’evento dal 2022. Gli enormi spazi a disposizione, immersi nella natura incontaminata e incorniciati dalle montagne, permetteranno di ampliare ancora le aree concerti e i servizi, al fine di accogliere in totale sicurezza un pubblico sempre più numeroso.

Violenza donne, a Milano banco informazioni su strumenti supporto

Violenza donne, a Milano banco informazioni su strumenti supportoMilano, 25 nov. (askanews) – Si è conclusa la ‘due giorni’ contro la violenza sulle donne organizzata da Regione Lombardia in piazza San Babila, a Milano, in collaborazione con la Polizia di Stato e con il supporto di Alfaparf Milano e del Gruppo Nestlé in Italia. Presenti all’evento anche le operatrici dei Centri antiviolenza Svs Dad – Donna Aiuta Donna, SVSeD – Soccorso Violenza Sessuale e Domestica, Fondazione asilo Mariuccia, Farsi Prossimo.


In piazza San Babila, ieri e oggi, è stato allestito un ‘villaggio antiviolenza’, con una grande pagoda e il camper della Polizia di Stato. Esperti della Questura e operatrici della Rete dei Centri Antiviolenza hanno fornito informazioni sui servizi di supporto disponibili in Lombardia per le donne vittime di violenza. “La violenza sulle donne – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa – è un fenomeno odioso che ci riguarda tutti, uomini e donne, e che può essere contrastato soltanto attraverso la diffusione della cultura del rispetto e della parità a tutti i livelli, in famiglia, a scuola, sul posto di lavoro. L’iniziativa odierna ci ha visti protagonisti, insieme alla Polizia di Stato, di una campagna di sensibilizzazione per tenere alta l’attenzione contro la violenza sulle donne, che sia fisica o psicologica”.


Il Questore di Milano Bruno Megale ha sottolineato come “la campagna della Polizia di Stato rappresenti uno strumento concreto di ascolto e di divulgazione, non solo per le donne ma per tutti coloro che vogliano essere parte attiva di un cambiamento. L’aumento di denunce sporte alla Questura di Milano da parte di donne vittime di violenza fisica e psicologica, di maltrattamenti e stalking e la loro conoscenza dello strumento di prevenzione dell’ammonimento dimostra come ci sia stata un’evoluzione nella cultura: è necessario, pertanto, continuare con queste attività per educare e formare adulti e giovani a partire dall’età scolastica”. “Abbiamo deciso deciso di sostenere come main sponsor la campagna di Regione Lombardia per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne – ha affermato Attilio Brambilla, vice presidente di Alfaparf Group S.p.A -perché crediamo fermamente che prendersi cura di sé non significhi solo valorizzare la bellezza esteriore ma anche tutelare la propria dignità e i propri diritti. Il nostro impegno è promuovere il benessere e l’autostima di ogni donna, affinché possa vivere una vita libera da ogni forma di violenza e oppressione”.


“Sosteniamo questa importante iniziativa promossa da Regione Lombardia – ha dichiarato Manuela Kron, Corporate Affairs Director Nestlé – unendo il nostro impegno a quello di tante istituzioni e di molte altre aziende per dare voce alla lotta contro la violenza sulle donne. Siamo sempre stati felici che Baci Perugina sia visto come una metafora di affetto e legami autentici: è nella sua essenza essere un’icona di emozioni e amore universale, per questo motivo lo riteniamo il nostro ‘portavoce’ più significativo per partecipare a questa sensibilizzazione così importante. Vogliamo trasmettere un messaggio di rispetto e solidarietà”.

Boschi: in Toscana 1,35 mln per gli operai forestali

Boschi: in Toscana 1,35 mln per gli operai forestaliRoma, 25 nov. (askanews) – In arrivo 1 milione e 350mila euro per gli operai forestali. La giunta regionale toscana ha deliberato di rendere disponibili ulteriori risorse a favore degli enti competenti in materia di forestazione da destinare al lavoro delle maestranze impegnate anche nella lotta attiva AIB e nella cura del Patrimonio Agricolo Forestale regionale.


“Come avevo assicurato a giugno – ha detto il presidente Eugenio Giani – ho reintegrato appena è stato possibile le risorse tagliate in un primo momento all’attività degli operai forestali, così da assicurare la piena operatività delle maestranze in forza agli enti”. “Attività fondamentale quella degli operai forestali – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – La valorizzazione di un territorio forestale estremamente ricco di emergenze naturali ed ambientali, come è quello toscano, deve passare necessariamente da una gestione corretta, attenta alla difesa del territorio e ad una sempre maggiore resilienza ai cambiamenti climatici”.


Con la stessa delibera è stata approvata tutta l’attività di comunicazione con la quale la Regione Toscana, in qualità di coordinatrice della Rete Mediterranea, promuoverà le iniziative finalizzate alla capitalizzazione e diffusione delle esperienze e buone pratiche realizzate in materia di gestione forestale sostenibile. La Regione Toscana ha assunto infatti da 5 anni il ruolo di coordinamento del Segretariato della Rete Mediterranea delle Foreste Modello, esempio di cui cui la Toscana ha il primato visto che la prima foresta Modello in Italia è stata quella delle Montagne Fiorentine.

Vino, Hofstatter: due nuovi cru di vigna e un’altra bolla dealcolata

Vino, Hofstatter: due nuovi cru di vigna e un’altra bolla dealcolataMilano, 25 nov. (askanews) – Nemmeno il tempo di gioire per il via libera della zonazione dell’Alto Adige, con le 86 Unità geografiche aggiuntive (Uga), che Martin Foradori, motore di questo progetto non solo come guida di Hofstatter ma anche come vicepresidente del Consorzio, lancia altri due nuovi vini che vanno ancora più in profondità nel concetto di cru. E’ l’idea della “Vigna”, introdotta nel 1987 con il “Barthenau Vigna S. Urbano Pinot Nero” dalla terza generazione alla guida di Tenuta J. Hofstatter rappresentata da Paolo Foradori.


“La mano del vignaiolo deve guidare, senza mai forzare, il processo di nascita e maturazione di un vino – dice il produttore – la cui bellezza autentica affonda le sue radici nei singoli vigneti”. Ed ecco allora le due nuove etichette: il “Pinot Nero 2022 Barthenau Vigna Herbsthofl” e il “Gewurztraminer 2022 Vigna Castello Rechtenthal”. Il Blauburgunder è figlio di un vigneto, l’Herbsthofl appunto, posto tra i 430 e i 460 metri di altitudine nella parte più alta della Tenuta Barthenau su un suolo di argilla con ghiaia calcarea, ed è frutto di una selezione massale della storica Vigna Roccolo (classe 1942). Dopo la fermentazione per una decina di giorni con le bucce a contatto con il mosto, matura per un annetto in botti piccole di rovere francese e infine in un’unica grande botte di rovere per altri 12 mesi. Vino di razza, diritto e preciso, promette un lungo e felice invecchiamento e testimonia una volta di più come Mazon (con Glen) sia il territorio d’elezione del Pinot Nero del Sudtirol e oggi una delle Unità geografiche aggiuntive più conosciute. Qui nascono infatti anche gli altri due Blauburgunder da singolo vigneto: il “Barthenau Vigna S. Urbano” e il “Barthenau Vigna Roccolo”. Per quanto riguarda invece il Gewurztraminer, le uve crescono sul vigneto sul versante con pendenze fino al 60% a Soll (questo il nome della Uga) sopra il Castello di Rechtenthal, ai piedi del Monte Roen (2.116 metri). Un vigna a circa 400 metri sul livello mare e sopra il “Rio Inferno”, sul versante Ovest della valle dell’Adige, un terreno di rocce sedimentarie marine ricche di calcare e influenzato da correnti fresche, a un tiro di scoppio dalla Vigna Kolbenhof, da cui nasce l’altro super cru di Traminer aromatico prodotto dalla Tenuta di Termeno. Vinificato in grandi botti di legno, matura per 24 mesi sui lieviti fini con il risultato di ottenere un vino moderno, snello ma piacevolmente complesso e intrigante.


Oggi Martin Foradori è affiancato non solo dalla moglie Beatrix ma, ufficialmente dal marzo scorso, anche dai figli Emma e Niklas. Quest’ultimo, che ha appena compiuto 27 anni, ha già messo in saccoccia un buon numero di esperienze in Cantine europee ed extraeuropee e una laurea in Viticoltura ed Enologia. “Dopo 32 anni – racconta Martin Foradori – quest’anno è stata la prima volta che durante la tutta la vendemmia e tutta la vinificazione non ho mai messo piede in cantina: la quinta generazione è attiva e io ho dato in mano la vinificazione a mio figlio e io mi concentro su marketing e vendite, e spero in futuro di potermi dedicare molto di più all’azienda che abbiamo in Mosella (Dr. Fischer, acquisita nel 2014, ndr)”. Ed è stato proprio Niklas Foradori nel 2019, di ritorno dalla Germania, a fare assaggiare dei dealcolati a sua padre, contribuendo alla decisione di dare vita un anno dopo alla linea alcol free Steinbock, un fermo e una bollicina a base di Riesling, che a fine gennaio 2025 saranno accompagnati da un altro spumante prodotto dealcolando un più leggiadro e interessante Riesling Kabinett. “Un segmento questo che si attesta complessivamente su circa centomila bottiglie che per il 70% sono destinate al mercato italiano” spiega Martin Foradori, precisando che “il canale che ha risposto subito è stato quello dell’hotellerie internazionale, a cui ora stanno seguendo tutti gli altri, enoteche comprese. Oggi proponiamo anche due ‘private label’ per due insegne di Gdo italiane importanti – evidenzia – e questo è un segnale chiaro che indica che c’è una richiesta da parte dei consumatori. E’ davvero un peccato che la nostra politica non lo capisca e chiuda gli occhi continuando a fare polemica contro il dealcolato mentre Germania, Francia e Spagna ci hanno oramai sorpassato”. Se l’Italia in questo senso è ferma, Hofstatter tira diritto guardando al futuro e immaginando un dealcolato da base Pinot Nero. (Alessandro Pestalozza)


Foto: Peter Bender