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Autore: Redazione StudioNews

Italia-Francia, si lavora a visita Mattarella a Parigi primi di giugno

Italia-Francia, si lavora a visita Mattarella a Parigi primi di giugnoOslo, 10 mag. (askanews) – Sergio Mattarella dovrebbe andare a Parigi i primi di giugno. L’invito è arrivato al Quirinale dal museo del Louvre per la mostra “Naples à Paris” che il museo parigino ha dedicato a un altro museo, quello di Capodimonte.

Le date individuate sono nella prima settimana di giugno, prima della inaugurazione dell’8, ma manca ancora la conferma perché l’agenda va fatta coincidere con quella del presidente francese Manuel Macron anche lui invitato d’onore.

Tajani: io alla Commissione Ue? Sto benissimo in Italia

Tajani: io alla Commissione Ue? Sto benissimo in ItaliaOslo, 10 mag. (askanews) – “Hic manebimus optime, i giornali scrivono tante cose… ma io sto benissimo in Italia”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, arrivato a Oslo per accompagnare il presidente della Repubblica nella sua visita di Stato, risponde a chi gli chiede un commento alla ipotesi che sia candidato dai Popolari come successore di von der Layen alla guida della Commissione europea. Sulle critiche arrivate da esponenti francesi e spagnoli al governo Meloni il vicepremier dice che “è tutta campagna elettorale, sono cose di partito, c’è molta campagna elettorale sia nella vicenda francese che in quella spagnola”.

 

Google sfida Microsoft e lancia una nuova versione del motore ricerca con l’intelligenza artificiale

Google sfida Microsoft e lancia una nuova versione del motore ricerca con l’intelligenza artificialeMilano, 10 mag. (askanews) – Google ha lanciato una nuova versione del suo motore di ricerca alimentato dall’intelligenza artificiale per competere con Bing di Microsoft, nel tentativo di recuperare il terreno perduto nella corsa alla diffusione dell’intelligenza artificiale generativa dopo il lancio sei mesi fa di ChatGPT di OpenAI (sostenuta da Microsoft).

“Con l’IA generativa, stiamo compiendo il passo successivo con un approccio coraggioso e responsabile”, ha dichiarato Sundar Pichai, amministratore delegato di Google. In occasione della sua conferenza annuale per gli sviluppatori, Google ha annunciato che offrirà a milioni di utenti una funzione di ricerca che includerà riepiloghi generati dall’IA per le query simili a quelli forniti da chatbot come ChatGPT. La funzione di ricerca sarà inizialmente disponibile solo negli Stati Uniti attraverso un sistema di lista d’attesa. 

Netanyahu dice che l’operazione militare a Gaza “non è ancora finita”

Netanyahu dice che l’operazione militare a Gaza “non è ancora finita”Roma, 10 mag. (askanews) – L’operazione israeliana contro il gruppo palestinese Jihad islamica nella Striscia di Gaza “non è ancora finita”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso tenuto alla nazione e riportato dai media israeliani.

“Abbiamo inferto alla Jihad islamica il colpo più importante che abbia mai subito”, ha detto Netanyahu, facendo riferimento all’uccisione di tre leader dell’organizzazione avvenuta nei primi raid messi a segno ieri a Gaza. Quindi, rivolgendosi ai miliziani palestinesi, ha ammonito: “Vi vediamo ovunque siate, non potete nascondervi”.

Concorso d’Eleganza Villa d’Este, tutto pronto per l’edizione 2023

Concorso d’Eleganza Villa d’Este, tutto pronto per l’edizione 2023Milano, 10 mag. (askanews) – Tutto pronto per il Concorso d’Eleganza Villa d’Este. Bmw Group Classic, Grand Hotel Villa d’Este e Bmw Italia hanno presentato presso il Teatro alla Scala il programma dell’edizione 2023 che si terrà dal 19 al 21 maggio. L’evento di quest’anno vedrà in competizione oltre 50 auto storiche suddivise in otto classi.

La sfilata del Concorso d’Eleganza a Villa d’Este si svolgerà come di consueto nella giornata di sabato, evento che è già sold out. Il Best of Show sarà incoronato dalla Giuria e il veicolo in questione sarà premiato con il Trofeo Bmw Group la domenica sera. Oltre al primo premio, i partecipanti e i veicoli in gara al Concorso si contenderanno la vittoria nelle rispettive categorie, per la Coppa d’Oro assegnata tramite voto pubblico e per una serie di altri riconoscimenti. Il pubblico degli appassionati avrà la possibilità di assistere alla sfilata di tutte le auto del Concorso d’Eleganza domenica 21 maggio nel parco della vicina Villa Erba dove verrà organizzata una giornata di attrazioni che andranno oltre le auto stesse, con un programma ricco di musica e intrattenimento per tutta la famiglia. I veicoli iscritti al Concorso d’Eleganza Villa d’Este saranno esposti qui prima della sfilata e potranno essere ammirati da vicino.

Il sabato, sempre nel parco di Villa Erba, si svolgerà l’evento “Amici&Automobili – Wheels&Weisswürscht” che porterà un assaggio di Baviera al Concorso. Qui verranno celebrati veicoli di tutti i tipi e i modelli di tutte le marche, portati da club e comunità automobilistiche di tutto il mondo. I biglietti per le due giornate aperte al pubblico (sabato 20 e domenica 21) sono disponibili online su TicketOne.

Il 60% degli italiani rimanda l’acquisto dell’auto a causa dei prezzi. Avanzano i brand cinesi

Il 60% degli italiani rimanda l’acquisto dell’auto a causa dei prezzi. Avanzano i brand cinesiMilano, 10 mag. (askanews) – Il parco auto italiano continua ad invecchiare con emissioni in aumento, complici la crisi dei chip e la guerra in Ucraina. Soffrono le compatte, che nel 2022 hanno perso il 22%, mentre i segmenti lusso crescono. Il noleggio a lungo termine si conferma canale privilegiato nella gestione della transizione perché consente di ridurre i rischi dell’incertezza tecnologica. Queste alcune delle evidenze dello studio condotto da Aniasa e Bain & Company “Il vento dell’Est soffia sull’automotive”, presentata nel corso della conferenza stampa annuale dell’Associazione.

Dallo studio emerge anche che le auto elettriche arretrano, confermandosi la soluzione giusta per pochi, che risiedono principalmente nelle grandi città. Grazie a costi di produzione più competitivi, i costruttori dell’Est (Europa e asiatici) conquisteranno nei prossimi anni crescenti fette di mercato (in Italia il 4% al 2030), a scapito dei brand tradizionali. Dal 2015 ad oggi l’Europa ha perso la produzione sul proprio territorio di 5 milioni e 300mila vetture, oggi prodotte per lo più in Cina.Quanto agli italiani, dallo studio emerge che sono disorientati dall’offerta tecnologica e dai tempi di consegna molto lunghi e preferiscono rimandare l’acquisto dell’auto. Tendenza confermata dal drastico crollo delle rottamazioni (-30% nel 2022 vs 2021), con quasi mezzo milione in meno di vetture rottamate. La conseguenza è una crescita continua del parco circolante, nonché della sua età media, che ormai ha raddoppiato i livelli di 20 anni fa, superando i 12 anni di età per vettura.

La progressiva elettrificazione sta portando ad un graduale disimpegno dei costruttori tradizionali dal segmento delle utilitarie. Il segmento A, storicamente molto rilevante in Italia, con quote pari ad un quinto del mercato, ha iniziato ad arretrare, fino a toccare quota 15%, a beneficio dei segmenti auto più grandi (e costosi). Crolla quindi, almeno per il momento, il falso mito delle piccole elettriche da città: ad oggi i veicoli elettrici ottengono la quota maggiore nei segmenti di vetture medio-grandi.Nelle immatricolazioni del primo trimestre del 2023, la quota Bev nelle vetture medie e grandi è pari a circa il 13% del totale mercato, contro il 2,6% nelle compatte. Le Bev si confermano, inoltre, più concentrate nelle grandi città. A vincere sono sempre i motori benzina e le auto ibride mild.

L’analisi conferma la centralità della sostenibilità economica come fattore determinante nelle abitudini di consumo degli italiani: auto e trasporto pubblico sono vincenti grazie alla loro convenienza e flessibilità. Quasi il 60% della popolazione non ha preso in considerazione, lo scorso anno, l’acquisto di un’auto nuova principalmente per motivi legati ai costi e all’incertezza economica. In questo contesto incentivi e sconti aggiuntivi sono l’unico elemento che potrebbe far prendere in considerazione l’acquisto di una nuova auto.In risposta alle esigenze di sostenibilità economica dei consumatori, il mercato italiano sta diventando sempre più appanaggio di costruttori cinesi, in grado di produrre auto a costi più competitivi. L’Europa ha ceduto lo scettro di principale produttore alla Cina, che già oggi ha raggiunto il quarto posto nella classifica dei Paesi che hanno registrato il maggior numero di brevetti in Europa, con l’Italia solo undicesima. I costruttori dell’Est (Europa e asiatici) conquisteranno nei prossimi anni crescenti fette di mercato (in Italia il 4% al 2030), a scapito dei brand tradizionali del Vecchio Continente. Dal 2015 ad oggi l’Europa ha perso la produzione sul proprio territorio di 5 milioni e 300mila vetture, oggi prodotte per lo più in Cina.

“Pur preferendo i marchi europei, un italiano su cinque sta già considerando marchi cinesi e asiatici perché più convenienti, anche se di minore qualità. Il futuro è già qui: l’assetto del mondo automotive si sta spostando velocemente verso Oriente. In questo contesto è quindi necessario e urgente che l’Italia acceleri gli investimenti sulla filiera auto, riaffermando il proprio ruolo industriale nel comparto: la chiave è puntare sulle eccellenze del Made in Italy (i “Campioni nazionali” del settore) attraverso il progressivo superamento delle vecchie tecnologie, storico fiore all’occhiello del Paese, per sviluppare nuovi centri di eccellenza e competenza nel mondo dell’elettrificazione”, afferma Gianluca Di Loreto, Partner Bain & Company. 

Auto: 60% italiani rimanda acquisto causa prezzi. Avanzano brand cinesi

Auto: 60% italiani rimanda acquisto causa prezzi. Avanzano brand cinesiMilano, 10 mag. (askanews) – Il parco auto italiano continua ad invecchiare con emissioni in aumento, complici la crisi dei chip e la guerra in Ucraina. Soffrono le compatte, che nel 2022 hanno perso il 22%, mentre i segmenti lusso crescono. Il noleggio a lungo termine si conferma canale privilegiato nella gestione della transizione perché consente di ridurre i rischi dell’incertezza tecnologica. Queste alcune delle evidenze dello studio condotto da Aniasa e Bain & Company “Il vento dell’Est soffia sull’automotive”, presentata nel corso della conferenza stampa annuale dell’Associazione.

Dallo studio emerge anche che le auto elettriche arretrano, confermandosi la soluzione giusta per pochi, che risiedono principalmente nelle grandi città. Grazie a costi di produzione più competitivi, i costruttori dell’Est (Europa e asiatici) conquisteranno nei prossimi anni crescenti fette di mercato (in Italia il 4% al 2030), a scapito dei brand tradizionali. Dal 2015 ad oggi l’Europa ha perso la produzione sul proprio territorio di 5 milioni e 300mila vetture, oggi prodotte per lo più in Cina. Quanto agli italiani, dallo studio emerge che sono disorientati dall’offerta tecnologica e dai tempi di consegna molto lunghi e preferiscono rimandare l’acquisto dell’auto. Tendenza confermata dal drastico crollo delle rottamazioni (-30% nel 2022 vs 2021), con quasi mezzo milione in meno di vetture rottamate. La conseguenza è una crescita continua del parco circolante, nonché della sua età media, che ormai ha raddoppiato i livelli di 20 anni fa, superando i 12 anni di età per vettura.

La progressiva elettrificazione sta portando ad un graduale disimpegno dei costruttori tradizionali dal segmento delle utilitarie. Il segmento A, storicamente molto rilevante in Italia, con quote pari ad un quinto del mercato, ha iniziato ad arretrare, fino a toccare quota 15%, a beneficio dei segmenti auto più grandi (e costosi). Crolla quindi, almeno per il momento, il falso mito delle piccole elettriche da città: ad oggi i veicoli elettrici ottengono la quota maggiore nei segmenti di vetture medio-grandi. Nelle immatricolazioni del primo trimestre del 2023, la quota Bev nelle vetture medie e grandi è pari a circa il 13% del totale mercato, contro il 2,6% nelle compatte. Le Bev si confermano, inoltre, più concentrate nelle grandi città. A vincere sono sempre i motori benzina e le auto ibride mild.

L’analisi conferma la centralità della sostenibilità economica come fattore determinante nelle abitudini di consumo degli italiani: auto e trasporto pubblico sono vincenti grazie alla loro convenienza e flessibilità. Quasi il 60% della popolazione non ha preso in considerazione, lo scorso anno, l’acquisto di un’auto nuova principalmente per motivi legati ai costi e all’incertezza economica. In questo contesto incentivi e sconti aggiuntivi sono l’unico elemento che potrebbe far prendere in considerazione l’acquisto di una nuova auto. In risposta alle esigenze di sostenibilità economica dei consumatori, il mercato italiano sta diventando sempre più appanaggio di costruttori cinesi, in grado di produrre auto a costi più competitivi. L’Europa ha ceduto lo scettro di principale produttore alla Cina, che già oggi ha raggiunto il quarto posto nella classifica dei Paesi che hanno registrato il maggior numero di brevetti in Europa, con l’Italia solo undicesima. I costruttori dell’Est (Europa e asiatici) conquisteranno nei prossimi anni crescenti fette di mercato (in Italia il 4% al 2030), a scapito dei brand tradizionali del Vecchio Continente. Dal 2015 ad oggi l’Europa ha perso la produzione sul proprio territorio di 5 milioni e 300mila vetture, oggi prodotte per lo più in Cina.

“Pur preferendo i marchi europei, un italiano su cinque sta già considerando marchi cinesi e asiatici perché più convenienti, anche se di minore qualità. Il futuro è già qui: l’assetto del mondo automotive si sta spostando velocemente verso Oriente. In questo contesto è quindi necessario e urgente che l’Italia acceleri gli investimenti sulla filiera auto, riaffermando il proprio ruolo industriale nel comparto: la chiave è puntare sulle eccellenze del Made in Italy (i “Campioni nazionali” del settore) attraverso il progressivo superamento delle vecchie tecnologie, storico fiore all’occhiello del Paese, per sviluppare nuovi centri di eccellenza e competenza nel mondo dell’elettrificazione”, afferma Gianluca Di Loreto, Partner Bain & Company.

Francia e Spagna attaccano Meloni. Si scalda la partita delle elezioni europee?

Francia e Spagna attaccano Meloni. Si scalda la partita delle elezioni europee?Praga, 10 mag. (askanews) – Giorgia Meloni arriva a Praga per ribadire una ampia “condivisione” di vedute con il premier Petr Fiala, ma nella capitale della Repubblica Ceca viene raggiunta dagli echi degli attacchi di Francia e Spagna al suo governo. Attacchi che lei derubrica alla necessità di “regolare conti interni” ai due Paesi ma che da un altro punto di vista sembrano mostrare come si stia accendendo la partita (tutta politica) in vista delle elezioni europee del 2024.

Dunque mentre Meloni, presidente dei Conservatori e riformisti (Ecr) lavora per avvicinare il gruppo – di cui fa parte lo stesso Fiala – al Ppe e superare quindi la ‘maggioranza Ursula’ che mette insieme popolari e Pse, trova l’opposizione dal lato francese di Renaissance e da quello spagnolo del governo a guida socialista.Per quanto riguarda Parigi, la ‘bordata’ arriva da Stéphane Séjourné, capo del partito di Macron, secondo cui “l’estrema destra francese prende per modello l’estrema destra italiana. Si deve denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza. Meloni fa tanta demagogia sull’immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace”. Parole dure che arrivano dopo la simile uscita, la scorsa settimana, del ministro Gerald Darmanin, che ha portato alla cancellazione di una visita nella capitale francese del ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Credo che utilizzi gli altri governi per regolare conti interni, non mi sembra una cosa sul piano della politica e del galateo ideale ma ognuno fa le scelte che vuole fare”, la prima reazione di Meloni al Gr Rai da Praga. Poi, al termine della visita, la premier è più esplicita: “Non mi risulta che ci siano problemi bilaterali con la Francia, queste dichiarazioni così aggressive fatte a favore di telecamera parlano ai francesi, non mi infilo nella loro politica interna”, dice, aggiungendo che nei prossimi giorni, a partire dai vertici internazionali di Reykjavík e Hiroshima, avrà sicuramente la possibilità di vedere Macron.

Per quanto riguarda la Spagna, invece, il tema è quello del lavoro e a tirare in ballo il governo italiano è Yolanda Díaz, vicepremier e ministra del Lavoro del governo socialista di Pedro Sanchez. Per Diaz Meloni ha dimostrato di voler “governare contro lavoratori e lavoratrici” per “tornare” al modello dei “contratti spazzatura” e Vox (a un cui evento la leader di Fdi partecipò nel giugno 2022) intenderebbe fare lo stesso. Le parole della vicepremier iberica, per Meloni, rientrano nella “stessa dinamica” delle critiche francesi sui migranti: “Si cita il governo italiano e poi si fa riferimento ai partiti dell’opposizione interna. E’ un dibattito di politica interna”. E comunque, rivendica, “mi sembra che si conosca molto poco la situazione visto che l’Italia ha appena segnato il suo record storico di numero di occupati e il record storico di contratti stabili”.Se è sicuramente vero che in entrambi questi ultimi due casi il governo Meloni viene citato all’interno di un contrasto politico interno, sembra anche evidente come gli schieramenti europei si stiano disponendo sul campo. Dunque mentre Meloni tesse la sua tela nel campo moderato e conservatore (oltre che con Fiala, ha ottimi rapporti, tra gli altri, con il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki e ha recentemente fatto visita al premier conservatore di Svezia Ulf Kristersson) è prevedibile che nei prossimi mesi ci saranno nuovi attacchi da parte dei governi di sinistra in Europa, in un lungo anno di campagna elettorale. (Dell’inviato Alberto Ferrarese)

 

La Nato si prepara: “Il conflitto con la Russia si può presentare in qualunque momento”

La Nato si prepara: “Il conflitto con la Russia si può presentare in qualunque momento”Roma, 10 mag. (askanews) – La Nato si sta preparando per una nuova era di sfide alla sicurezza in Europa e deve essere pronta ad affrontare il fatto che il conflitto con la Russia potrebbe “presentarsi in qualsiasi momento”. Lo ha dichiarato l’ammiraglio della Marina olandese Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato.

“Dobbiamo prepararci al fatto che il conflitto

Meloni sotto attacco Francia-Spagna, lungo pre-partita europee?

Meloni sotto attacco Francia-Spagna, lungo pre-partita europee?Praga, 10 mag. (askanews) – Giorgia Meloni arriva a Praga per ribadire una ampia “condivisione” di vedute con il premier Petr Fiala, ma nella capitale della Repubblica Ceca viene raggiunta dagli echi degli attacchi di Francia e Spagna al suo governo. Attacchi che lei derubrica alla necessità di “regolare conti interni” ai due Paesi ma che da un altro punto di vista sembrano mostrare come si stia accendendo la partita (tutta politica) in vista delle elezioni europee del 2024.

Dunque mentre Meloni, presidente dei Conservatori e riformisti (Ecr) lavora per avvicinare il gruppo – di cui fa parte lo stesso Fiala – al Ppe e superare quindi la ‘maggioranza Ursula’ che mette insieme popolari e Pse, trova l’opposizione dal lato francese di Renaissance e da quello spagnolo del governo a guida socialista. Per quanto riguarda Parigi, la ‘bordata’ arriva da Stéphane Séjourné, capo del partito di Macron, secondo cui “l’estrema destra francese prende per modello l’estrema destra italiana. Si deve denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza. Meloni fa tanta demagogia sull’immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace”. Parole dure che arrivano dopo la simile uscita, la scorsa settimana, del ministro Gerald Darmanin, che ha portato alla cancellazione di una visita nella capitale francese del ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Credo che utilizzi gli altri governi per regolare conti interni, non mi sembra una cosa sul piano della politica e del galateo ideale ma ognuno fa le scelte che vuole fare”, la prima reazione di Meloni al Gr Rai da Praga. Poi, al termine della visita, la premier è più esplicita: “Non mi risulta che ci siano problemi bilaterali con la Francia, queste dichiarazioni così aggressive fatte a favore di telecamera parlano ai francesi, non mi infilo nella loro politica interna”, dice, aggiungendo che nei prossimi giorni, a partire dai vertici internazionali di Reykjavík e Hiroshima, avrà sicuramente la possibilità di vedere Macron. Per quanto riguarda la Spagna, invece, il tema è quello del lavoro e a tirare in ballo il governo italiano è Yolanda Díaz, vicepremier e ministra del Lavoro del governo socialista di Pedro Sanchez. Per Diaz Meloni ha dimostrato di voler “governare contro lavoratori e lavoratrici” per “tornare” al modello dei “contratti spazzatura” e Vox (a un cui evento la leader di Fdi partecipò nel giugno 2022) intenderebbe fare lo stesso. Le parole della vicepremier iberica, per Meloni, rientrano nella “stessa dinamica” delle critiche francesi sui migranti: “Si cita il governo italiano e poi si fa riferimento ai partiti dell’opposizione interna. E’ un dibattito di politica interna”. E comunque, rivendica, “mi sembra che si conosca molto poco la situazione visto che l’Italia ha appena segnato il suo record storico di numero di occupati e il record storico di contratti stabili”.

Se è sicuramente vero che in entrambi questi ultimi due casi il governo Meloni viene citato all’interno di un contrasto politico interno, sembra anche evidente come gli schieramenti europei si stiano disponendo sul campo. Dunque mentre Meloni tesse la sua tela nel campo moderato e conservatore (oltre che con Fiala, ha ottimi rapporti, tra gli altri, con il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki e ha recentemente fatto visita al premier conservatore di Svezia Ulf Kristersson) è prevedibile che nei prossimi mesi ci saranno nuovi attacchi da parte dei governi di sinistra in Europa, in un lungo anno di campagna elettorale.