Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Gas, Giani: Parlamento voti emendamento Pd per bonifiche Piombino

Gas, Giani: Parlamento voti emendamento Pd per bonifiche PiombinoFirenze, 20 mar. (askanews) – “Io penso che vi sia uno spirito di squadra nel Paese, ma il primo banco di prova lo vedremo sulle compensazioni per Piombino”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine della presentazione del suo bilancio di metà mendato.
“Alcuni esponenti del Pd seguendo la strategia che vogliamo avere su Piombino, che abbia anche prospettive di sviluppo, ha presentato un emendamento al Pnrr per 40 milioni in più per le bonifiche che si aggiungono a quelle contenute nell’accordo di programma. Il ministro Raffaele Fitto si è detto d’accordo. Se il Parlamento lo vota, già vediamo che in tutto 80 milioni saranno pronti per Invitalia per le bonifiche che sono il primo passo delle compensazioni”, ha ricordato Giani.

Francia, riforma pensioni, oggi voto fiducia, ancora scioperi

Francia, riforma pensioni, oggi voto fiducia, ancora scioperiRoma, 20 mar. (askanews) – Giornata ad alto rischio per l’esecutivo francese alla prova con la delicata riforma delle pensioni. Questo lunedì l’Assemblea nazionale dovrebbe studiare le mozioni di censura presentate dopo il discorso di Elisabeth Borne all’emiciclo di giovedì scorso. Allo stesso tempo, il movimento sociale contro la riforma delle pensioni continua, con scioperi in diversi settori, trasporti in primo luogo.
Alla SNCF il traffico sarà interrotto questo lunedì, in condizioni simili a quelle degli ultimi giorni. Pertanto, la società prevede di gestire più di quattro TGV Inoui e Ouigo su cinque, nonché due treni TER su tre, in media nazionale. Allo stesso modo, tre Intercité su cinque dovrebbero circolare di giorno e nessuno di notte.
In Île-de-France, anche le reti gestite da Transilien dovrebbero essere interrotte. Il traffico sarà normale sulla RER A e “da normale a quasi normale” sui tram T4, T11 e T13 nonché sulle linee K e H. Un treno su due circolerà in media sulla RER B e sulla linea R. Due su di tre treni sono previsti sulla RER C e sulle linee J, L e N. Tre treni su quattro dovrebbero circolare sulla linea P e RER E, due su cinque sulla RER D e uno su tre sulla linea U, secondo SNCF.
Inoltre, a lungo termine, la SNCF prevede difficoltà durature questa settimana: a livello nazionale, il gruppo prevede ulteriori interruzioni martedì, mentre in Île-de-France, Transilien prevede difficoltà “fino al fine settimana”. I sindacati del gruppo restano mobilitati contro i piani del governo: “Le nostre organizzazioni sono impegnate a moltiplicare fin da questo fine settimana azioni e iniziative unitarie in tutti i territori, sia in azienda che a livello interprofessionale, e a venire a discutere in assemblea generale lo svolgimento del conflitto . Decidono di invitare i ferrovieri a mantenere lo sciopero e ad agire in maniera massiccia giovedì prossimo, 23 marzo, data fissata dall’intersindacale, e a partecipare alle manifestazioni”, hanno annunciato venerdì in un comunicato. Da parte sua, la RATP ha detto a Le Figaro di non aspettarsi particolari disturbi sulla sua rete lunedì. Autobus, tram e metropolitane dovrebbero quindi funzionare senza intoppi.
Tuttavia, diverse stazioni situate vicino a Place de la Concorde, all’Assemblea nazionale e agli Champs-Élysées, saranno chiuse “dalle 11:00”, su richiesta della questura. Troviamo quindi le fermate Argentina, Georges V, Champs Élysées Clemenceau, Franklin D. Roosevelt, La Tour-Maubourg, Invalides, National Assembly, Solférino, Varenne, Musée d’Orsay e Charles de Gaulle-Etoile. I collegamenti non saranno disponibili in queste stazioni e riapriranno solo con l’autorizzazione della prefettura, specifica la regione Ile-de-France.
La situazione dovrebbe rimanere calma per quanto riguarda il traffico aereo: venerdì, la Direzione generale dell’aviazione civile (Dgac) ha annunciato che solo due aeroporti dovrebbero essere interessati da cancellazioni preventive dei voli a seguito del movimento sociale. L’amministrazione ha quindi chiesto alle compagnie aeree di “ridurre il loro programma di volo del 30% all’aeroporto di Parigi-Orly e del 20% all’aeroporto di Marsiglia-Provenza”.
Nonostante queste “misure preventive”, è probabile che si verifichino ulteriori interruzioni e ritardi, ha avvertito la DGAC nel suo comunicato stampa.

Tabacco, Philip Morris Italia firma accordo con Min. Agricoltura

Tabacco, Philip Morris Italia firma accordo con Min. AgricolturaRoma, 20 mar. (askanews) – “Oggi è una giornata importante per la filiera agricola del tabacco in Italia. Philip Morris Italia e il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste sottoscrivono un nuovo accordo – il quarto rinnovo pluriennale, in continuità con gli accordi sottoscritti dall’Azienda da oltre un decennio – rinnovando l’impegno per la competitività, la trasformazione e la sostenibilità della filiera tabacchicola italiana”. Lo ha detto Marco Hannappel, Presidente dell’area Europa sud-occidentale di Philip Morris International, in occasione della firma dell’accordo tra Philip Morris Italia e il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) a sostegno della filiera tabacchicola italiana.
“L’accordo – sottolinea Hannappel – rappresenta una componente essenziale degli investimenti strategici di Philip Morris Italia per la creazione e il rafforzamento di una filiera integrata del Made in Italy focalizzata sui prodotti del tabacco senza combustione, che a livello nazionale conta 38.000 persone: si tratta di una filiera “end-to-end” che parte dall’agricoltura 4.0 e coinvolge la manifattura d’eccellenza collegata ai prodotti innovativi senza combustione, la ricerca e sviluppo, la formazione e i servizi avanzati al consumatore, rappresentando un modello unico a livello internazionale”.
L’intesa, ha spiegato il presidente Hannappel, “prevede investimenti fino a 500 milioni di euro per i prossimi cinque anni (2023-2027 in linea con la nuova Politica Agricola Comune -PAC- in vigore per l’equivalente periodo temporale), risorse che si aggiungono ai due miliardi che, come Philip Morris, abbiamo già investito nell’agricoltura italiana a partire dai primi anni Duemila.
L’impegno, da parte di Philip Morris Italia, è quello di acquistare fino al 50% circa (21.000 tonnellate) della produzione totale di tabacco greggio italiano grazie all’accordo di filiera con Coldiretti e alla collaborazione con ONT Italia (Organizzazione Nazionale Tabacco Italia). Si tratta del più alto investimento sulla filiera tabacchicola italiana, la più importante in Europa in termini di volumi, da parte di un’azienda privata”. (Segue)   “Questi investimenti – ha aggiunto Marco Hannappel, Presidente dell’area Europa sud-occidentale di Philip Morris International – consentiranno non solo una sostenibilità economica ma anche una programmazione strategica per circa 1.000 imprese tabacchicole, attive in Campania, Umbria, Veneto e Toscana, con un impatto diretto, indiretto e indotto di circa 28.700 addetti alla fase di coltivazione e trasformazione primaria nazionale.   Attraverso l’accordo, puntiamo anche allo sviluppo di soluzioni innovative per la sostenibilità eco-energetica e ambientale della coltivazione, alla transizione digitale e, altro aspetto di grande importanza, al sostegno della formazione dei giovani agricoltori: azioni congiunte che ci consentono di sostenere e aumentare la competitività della filiera tabacchicola italiana”.
“L’Italia, d’altra parte, è centrale nella visione di Philip Morris International di costruire un futuro senza fumo. Abbiamo realizzato alle porte di Bologna – ha proseguito – il più grande investimento Greenfield degli ultimi venti anni, con un investimento di oltre 1 miliardo di euro, per costruire il primo e più importante stabilimento produttivo al mondo per prodotti innovativi senza combustione. Nello stabilimento di Bologna, recentemente, è nato anche il nostro Centro per l’Eccellenza Industriale – concentrato su servizi di R&S in aree quali l’industrializzazione, l’innovazione di processo, l’ingegnerizzazione e la sostenibilità – che coinvolge 250 persone altamente qualificate ed è parte di un ulteriore investimento di circa 600 milioni di euro in tre anni, collegati ai nuovi prodotti senza combustione, che genereranno un impatto occupazionale stimato diretto, indiretto e indotto di circa 8000 posti di lavoro lungo la filiera”.
“Lo scorso giugno – ha ricordato Hannappel – abbiamo inaugurato il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC), il nuovo centro per l’alta formazione delle competenze legate a Industria 4.0, dedicato allo sviluppo delle competenze industriali del futuro, con particolare focus su formazione e professionalizzazione, trasferimento tecnologico e open innovation, ricerca applicata e rapporto università-impresa. Un sistema aperto, le cui attività saranno rivolte alle persone di Philip Morris e della sua filiera, così come a tutto il mondo economico, imprenditoriale, dell’istruzione e della formazione, a livello regionale e nazionale. A Taranto e Caserta – ha aggiunto il presidente – sono partiti i Philip Morris Digital Information Service Center (DISC), centri avanzati di assistenza degli attuali e potenziali clienti italiani dei prodotti innovativi senza combustione, con investimenti complessivi per 150 milioni di euro in cinque anni e circa 500 persone attive”.
“Sono i principali tasselli di una filiera integrata del Made in Italy che va dal seme della pianta di tabacco al consumatore, con 38.000 persone attive che guardano al futuro scommettendo sull’innovazione. In questo contesto, è chiaro come l’agricoltura rappresenti un elemento fondamentale per la nostra trasformazione verso un futuro senza fumo. Siamo orgogliosi che il nostro modello di impegno per la filiera tabacchicola possa rappresentare un esempio anche per altri attori in Italia a  beneficio del comparto nazionale”, ha concluso Hannappel.

Lamborghini, Winkelmann: 2023 partito bene. Ipo non è sul tavolo

Lamborghini, Winkelmann: 2023 partito bene. Ipo non è sul tavolo

Produzione 2024 già venduta. A fine marzo prima plug-in da 1015CV

Milano, 20 mar. (askanews) – Dopo un 2022 record, con ricavi per la prima volta sopra i 2 miliardi di euro (2,35 mld) e 9.233 auto consegnate (+7%), il presidente e Ceo di Lamborghini, Stephan Winkelmann, guarda con fiducia anche al 2023, “i primi due mesi sono andati bene, la produzione è venduta fino al 2024”, ma non vuole sbilanciarsi sui numeri ed esclude, almeno per il momento, la quotazione: “non è sul tavolo”. Il 2023 è un anno importante per Lamborghini che celebra i suoi 60 anni di attività con il debutto nel mondo elettrico, dando esecuzione al piano Direzione Cor Tauri che prevede investimenti per 2,6 miliardi al 2028.
A fine marzo è attesa la prima plug-in, l’erede dell’Aventador che monta il V12 abbinato a tre motori elettrici con batteria da 7 KW per 1.015 CV di potenza. “Ha il miglior peso potenza di sempre, abbiamo già venduto due anni di produzione e con il lancio ci aspettiamo un forte aumento degli ordini”. Entro il 2024 la gamma sarà tutta elettrificata con una riduzione delle emissioni del 50% e nel 2028 uscirà la prima elettrica, una GT 2+2, per un totale di 4 modelli. Sarà “un progetto nuovo che manca alla nostra gamma” e sarà prodotta sulla stessa linea dell’Urus, il supersuv che nel 2024 uscirà in versione plug in e nel 2029 full electric.
Tornando al presente, l’obiettivo è “una crescita controllata focalizzata sui margini (28% nel 2022). A livello di produzione abbiamo fatto un salto di 2mila pezzi dopo la pandemia. Abbiamo potenziale, ma non vogliamo andare oltre una crescita fisiologica e attesa dal mercato”.
Gli investimenti per l’elettrico “sono una sfida perché non avremo i margini che abbiamo con il V12 e con la Countach (in serie limitata), ma lavoreremo sul pricing”, considerando anche che oggi “il valore dell’usato è molto alto a causa dei tempi di attesa lunghi e della forte domanda”.
Infine una riflessione sul rinvio della Commissione europea allo stop a benzina e diesel dal 2035 che per i costruttori come Lamborghini prevede delle deroghe. “Abbiamo tempo, vedremo come evolve la situazione. Ma è importante poter decidere su quale soluzione puntare: c’è bisogno di chiarezza sulle regole che variano da mercato a mercato”. Fra le ipotesi i carburanti sintetici: “per emissioni di Nox e polveri sottili gli e-fuel sono ancora un problema soprattutto nei centri urbani. E poi c’è il tema dei costi, li vedo più un’opportunità per il motorsport e per le auto storiche”.

Tabacco, Masaf: importante accordo con Philip Morris Italia

Tabacco, Masaf: importante accordo con Philip Morris Italia

500 mln in 5 anni. Sottosegr. La Pietra: tuteliamo lavoratori

Roma, 20 mar. (askanews) – “Quello che firmiamo oggi è un accordo importante perché continuiamo un percorso già strutturato, per far sì che i nostri produttori siano tutelati, così come il loro lavoro. Un accordo che permetta di programmare in maniera più ampia la loro attività. Oggi programmare in agricoltura significa fare investimenti, tecnologia, innovazione”. Così il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Patrizio La Pietra, durante la firma del nuovo accordo 2023/2027 a sostegno della filiera tabacchicola italiana che prevede un investimento di Philip Morris Italia fino a 500 milioni di euro in cinque anni, con un impegno di acquistare ogni anno fino a 21mila tonnellate di tabacco greggio.

Galleria degli Uffizi tra i 20 musei top a livello globale

Galleria degli Uffizi tra i 20 musei top a livello globaleRoma, 20 mar. (askanews) – La Galleria degli Uffizi tra i venti musei top del pianeta e “miglior museo italiano al mondo” nel 2023. L’importante doppio riconoscimento per le Gallerie dirette da Eike Schmidt arriva dal sito internazionale American Art Awards, che ogni anno stila la classifica World Art Awards, selezionando 20 tra i più affascinanti spazi tra gallerie e musei di tutto il globo.
Tra i criteri chiave della scelta, la reputazione nel settore, l’importanza delle mostre organizzate, i programmi socio-educativi messi in campo, gli artisti rappresentati, il numero dei visitatori ed altri ancora.
“Il nostro ‘Best in Italy’ è la Galleria degli Uffizi, il venerato museo d’arte situato adiacente a Piazza della Signoria nel centro storico di Firenze, nella regione Toscana – si legge nelle motivazioni di World Art Awards -. Per noi è il più importante museo italiano, il più visitato, il più grande e il più conosciuto al mondo. Vi sono esposte una collezione di opere inestimabili, in particolare del periodo del Rinascimento italiano. Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Correggio, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, nonché capolavori della pittura europea, soprattutto tedesca, olandese e fiamminga”.
Tra i Paesi premiati nel 2023, oltre all’Italia con gli Uffizi, vi sono, tra gli altri, il Canada (Vancouver Art Gallery), il Ghana (Savannah Center for Contemporary Art), il Portogallo (Balcony Contemporary Art Gallery).

Casa, Istat: in 2022 boom dei prezzi, +3,8% rialzo più alto da 2010

Casa, Istat: in 2022 boom dei prezzi, +3,8% rialzo più alto da 2010Roma, 20 mar. (askanews) – Prosegue, nel 2022, la fase di accelerazione dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, cresciuti in media d’anno del +3,8%. Questo aumento, che segue quelli registrati nei due anni precedenti, è il più ampio da quando è disponibile la serie storica dell’indice Ipab (2010). Lo ha reso noto l’Istat spiegando che i prezzi delle abitazioni nuove fanno registrare un +6,1% e quelli delle abitazioni esistenti che crescono del 3,4%.
La crescita dei prezzi è particolarmente sostenuta nelle ripartizioni del Nord e più contenuta nel Centro e nel Sud e Isole, dove tuttavia si registra, per le abitazioni nuove, la variazione tendenziale più alta del paese (+7,8%). Si consolida l’accelerazione su base tendenziale dei prezzi delle abitazioni di Torino, Roma e Milano (in cui si registra un incremento del +7,5% dei prezzi delle abitazioni esistenti).
Rispetto alla media del 2010, primo anno per il quale è disponibile la serie storica dell’Ipab, nel 2022 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 9,5% (+14,2% per le abitazioni nuove e -17,1% per le esistenti).
Il tasso di variazione acquisito, o trascinamento, dell’Ipab per il 2023 risulta essere nullo (+0,9% per le abitazioni nuove e -0,2% per le abitazioni esistenti) .

Microsoft, Vincenzo Esposito nuovo ad divisione Italia

Microsoft, Vincenzo Esposito nuovo ad divisione ItaliaRoma, 20 mar. (askanews) – Vincenzo Esposito è stato nominato nuovo amministratore delegato di Microsoft Italia. Succede a Silvia Candiani, alla guida della filiale dal settembre 2017, che assume per Microsoft un ruolo globale e diventa vice president del settore Telecomunicazioni. Entrambe le nomine saranno effettive a partire da lunedì 3 aprile 2023.
“Sono molto felice di tornare in Italia ed entusiasta dell’opportunità che mi aspetta. Negli ultimi tre anni ho osservato il team italiano e l’impatto che sta avendo sul mercato. È motivo di orgoglio vedere le aziende italiane scegliere Microsoft come partner per il proprio percorso di trasformazione digitale, grazie anche al supporto della nostra rete di partner specializzati sul territorio. Guardando avanti, vedo un futuro molto stimolante davanti a noi. L’innovazione sul fronte dell’Intelligenza Artificiale unita al lancio della prima della Region Data Center italiana consentiranno di accelerare la diffusione e utilizzo di servizi cloud e soluzioni digitali per far crescere le organizzazioni del Paese. Inoltre i fondi PNRR, offrono all’Italia una grande opportunità per innovare e, come Microsoft possiamo fare la differenza, aiutando le imprese pubbliche e private a orientarsi nello scenario digitale e ad affrontare le sfide attuali, compresa quella della sostenibilità”, ha Esposito.
“In questi cinque anni e mezzo alla guida di Microsoft Italia, ho avuto il piacere di guidare un team di grandi professionisti. Insieme abbiamo portato il valore del digitale per la crescita e la competitività dell’Italia in un periodo storico senza precedenti. Sono orgogliosa di avere guidato la filiale italiana che sta dando un impulso alla digitalizzazione e crescita del Paese: dai grandi progetti di trasformazione digitale delle imprese alla formazione del capitale umano sulle nuove tecnologie utili al mondo del lavoro, fino alle iniziative a supporto di una società più inclusiva e di una crescita sostenibile. C’è una grande opportunità legata all’innovazione del nostro Paese e sono certa che Vincenzo insieme ai colleghi e partner di Microsoft Italia saprà accelerare il percorso di crescita sostenibile e inclusiva del Paese”, ha aggiunto Candiani.

Acqua, Unicef: a rischio vita di 190 milioni di bambini in Africa

Acqua, Unicef: a rischio vita di 190 milioni di bambini in AfricaRoma, 20 mar. (askanews) – Mentre i leader mondiali si preparano a partecipare alla storica Conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua, che si terrà a New York dal 22 al 24 marzo, l’UNICEF chiede investimenti urgenti in servizi idrici e igienici resilienti al clima per proteggere i bambini.
Secondo una nuova analisi dell’UNICEF, 190 milioni di bambini in 10 Paesi africani sono i più esposti al rischio di una convergenza di tre minacce legate all’acqua: acqua e servizi igienici inadeguati, malattie correlate e rischi climatici.
Secondo l’analisi UNICEF, la triplice minaccia è più grave in Benin, Burkina Faso, Camerun, Ciad, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Niger, Nigeria e Somalia, rendendo l’Africa occidentale e centrale una delle regioni con la maggiore insicurezza idrica e impatto climatico al mondo. Molti dei Paesi più colpiti, in particolare nel Sahel, sono anche alle prese con instabilità e conflitti armati, che aggravano ulteriormente l’accesso dei bambini all’acqua potabile e ai servizi igienici.
“L’Africa sta affrontando una catastrofe idrica. Mentre gli shock legati al clima e all’acqua si stanno intensificando a livello globale, in nessun’altra parte del mondo i rischi si aggravano così velocemente per i bambini”, ha dichiarato il Direttore dei Programmi dell’UNICEF, Sanjay Wijesekera. “Tempeste devastanti, inondazioni e storiche siccità stanno già distruggendo strutture e abitazioni, contaminando le risorse idriche, creando crisi dovute alla fame e diffondendo malattie. Ma per quanto le condizioni attuali siano difficili, senza un’azione urgente il futuro potrebbe essere molto più cupo”.
L’analisi globale – che ha esaminato l’accesso delle famiglie ai servizi idrici e igienici, il carico di decessi dovuti ai servizi idrici e igienici tra i bambini al di sotto dei cinque anni e l’esposizione ai rischi climatici e ambientali – rivela dove i bambini sono maggiormente minacciati e dove è disperatamente necessario investire in soluzioni per evitare morti prevenibili.
Nei 10 paesi più colpiti, quasi un terzo dei bambini non ha accesso almeno a servizi di base per l’acqua a casa e due terzi non dispongono di impianti igienici (bagni) di base. Un quarto dei bambini non ha altra scelta che praticare la defecazione all’ aperto. Anche l’igiene delle mani è limitata: tre quarti dei bambini non possono lavarsi le mani per mancanza di acqua e sapone a casa.
Di conseguenza, questi paesi sono anche quelli con il maggior carico di decessi tra i bambini a causa di malattie causate da servizi idrici e igienici inadeguati, come le malattie diarroiche. Ad esempio, 6 dei 10 paesi hanno dovuto affrontare epidemie di colera nell’ultimo anno. A livello globale, più di 1.000 bambini sotto i cinque anni muoiono ogni giorno a causa di malattie legate ai servizi idrici e igienici, e circa 2 su 5 vivono in questi 10 Paesi più a rischio.
Questi paesi si trovano anche nel primo 25% dei 163 Paesi a livello globale con il più alto rischio di esposizione alle minacce climatiche e ambientali. Le temperature più elevate – che accelerano la riproduzione dei patogeni – stanno aumentando 1,5 volte più velocemente della media globale in alcune parti dell’Africa occidentale e centrale. Anche i livelli delle acque di falda si stanno abbassando, tanto da costringere alcune comunità a scavare pozzi profondi il doppio rispetto ad appena un decennio fa. Allo stesso tempo, le precipitazioni sono diventate più irregolari e intense, portando a inondazioni che contaminano le scarse riserve idriche.
Tutti i 10 paesi individuati sono classificati dall’OCSE come fragili o estremamente fragili, e le tensioni dei conflitti armati in alcuni paesi minacciano di annullare i progressi verso la sicurezza idrica e dei servizi igienici. In Burkina Faso, ad esempio, si sono moltiplicati gli attacchi alle strutture idriche come tattica per sfollare le comunità. Nel 2022 sono stati attaccati 58 punti di approvvigionamento idrico, rispetto ai 21 del 2021 e ai 3 del 2020. Di conseguenza, più di 830.000 persone – di cui oltre la metà bambini – hanno perso l’accesso all’acqua potabile nell’ultimo anno.
La nuova analisi viene presentata in vista della Conferenza dell’ONU 2023 sull’acqua che si terrà a New York dal 22 al 24 marzo. I leader mondiali, le organizzazioni interessate e altri partecipanti si riuniranno per la prima volta in 46 anni per esaminare i progressi compiuti nel garantire l’accesso all’acqua e ai servizi igienici per tutti. Alla conferenza, l’UNICEF chiede:
· Un rapido aumento degli investimenti nel settore, anche attraverso i finanziamenti globali per il clima.
· Rafforzare la resilienza al clima del settore idrico e igienico e delle comunità.
· Dare priorità alle comunità più vulnerabili nei programmi e nelle politiche dei servizi idrici e igienici.
· Aumentare i sistemi, il coordinamento e le capacità efficaci e verificabili per fornire servizi idrici e igienici.
· Attuare il Quadro di accelerazione globale SDG6 di UN-Water e investire negli acceleratori chiave.
“La perdita della vita di un bambino è sconvolgente per le famiglie. Ma il dolore si acuisce quando la morte è evitabile e causata dalla mancanza di beni di prima necessità che molti danno per scontati, come l’acqua potabile, i bagni e il sapone”, ha dichiarato Wijesekera. “Investire in servizi idrici e igienici resilienti al clima non significa solo proteggere la salute dei bambini oggi, ma anche garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire”.

Borsa, salvataggio Credit Suisse non convince mercati,Milano in coda

Borsa, salvataggio Credit Suisse non convince mercati,Milano in coda

Il Ftse Mib cede il 2,18%. Il settore bancario in sofferenza

Roma, 20 mar. (askanews) – Il salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs non sembra convincere i mercati europei che, in avvio di contrattazioni, sono profondo rosso. Il timore degli investitori è che ci sia un effetto domino che coinvolga anche le altre banche.
La peggiore è Piazza Affari con il Ftse Mib in calo del 2,18%. In forte sofferenza i titoli del settore bancario: Unicredit cede il 5,40%, Bpm il 5,27% e Intesa il 3,37%.
In negativo anche Francoforte con il Dax che, dopo una partenza incerta, cede l’1,68%. Male poi Parigi con il Cac 40 a -1,44% e Londra con il Ftse 100 a -1,41%.