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Autore: Redazione StudioNews

Lombardia, Santanchè: rivedere macchina organizzativa Regione

Lombardia, Santanchè: rivedere macchina organizzativa RegioneMilano, 13 mar. (askanews) – All’interno della maggioranza in Regione Lombardia “effettivamente ci sono delle discussioni. Siamo il partito di maggioranza relativa, il presidente è della Lega e noi siamo contenti che sia il presidente di tutti e sicuramente ci sono delle cose da mettere a punto, soprattutto per quello che riguarda la macchina organizzativa della Regione”. Lo ha detto la ministra del Turismo e coordinatrice regionale di Fdi Lombardia Daniela Santanché, a margine di un evento a Milano. “Credo che dobbiamo farlo con uno spirito di collaborazione”, ha detto la ministra, sottolineando che “Fratelli d’Italia ha un impatto su questa giunta sicuramente rilevante, ma lo vogliamo fare nello spirito di squadra”, ha ripetuto.
Santanché ha escluso che la “discussione” in corso riguardi le nomine di dirigenti. “No, quello che ci interessa è che ci sia una macchina organizzativa che funzioni quindi bisogna capire qual è il modello di questa macchina organizzativa : secondo me prima si vedono i criteri per far funzionare meglio Regione Lombardia, poi ci sono le persone. Però bisogna individuare un modello che funzioni, e che funzioni meglio”.

E’ morto Dick Fosbury, rivoluzionò il mondo del salto in alto

E’ morto Dick Fosbury, rivoluzionò il mondo del salto in altoRoma, 13 mar. (askanews) – E’ morto, all’età di 76 anni, Dick Fosbury, medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1968 e uno dei più influenti atleti nella storia dell’atletica leggera che ha rivoluzionato il mondo del salto in alto con la tecnica nota come “back-first”, ora nota come Fosbury Flop, adottata da quasi tutti i saltatori in alto oggi.
La notizia della sua scomparsa è stata annunciata oggi dal suo agente Ray Schulte con un post su Instagram. “È con il cuore pesante che devo annunciare che l’amico e cliente di lunga data Dick Fosbury è morto pacificamente nel sonno domenica mattina presto dopo una breve recidiva di linfoma”, ha scritto Schulte su Instagram.
Fosbury era nato il 6 marzo 1947 ed ha riscritto la storia dell’atletica, inventando il salto Fosbury, quello utilizzato oggi: il suo metodo consiste nello scattare in diagonale verso la barra, curvare e saltare all’indietro sopra la barra, il che gli dava un centro di massa in volo molto più basso rispetto alle tecniche tradizionali. 

Migranti, Meloni: non lasceremo che in Africa prenda piede Wagner

Migranti, Meloni: non lasceremo che in Africa prenda piede WagnerRoma, 13 mar. (askanews) – “Forse sarebbe più facile mettere la testa sotto la sabbia, lasciare che siano dei mafiosi a decidere chi deve arrivare da noi, lasciare che arrivi da noi solo chi ha soldi per pagare quei mafiosi, lasciare che in Africa continuino a prendere piede i mercenari della Wagner e i fondamentalisti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla presentazione del libro di padre Antonio Spadaro, ‘L’atlante di Francesco’, con il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.

Ucraina, Meloni: Santa Sede più idonea a favorire negoziato

Ucraina, Meloni: Santa Sede più idonea a favorire negoziatoRoma, 13 mar. (askanews) – “Oggi c’è un aggredito e un aggressore. Se noi ci voltassimo dall’altra parte e non aiutassimo l’aggredito a difendersi non avremmo pace, avremmo un’invasione che configurerebbe una guerra molto più vicina”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando dell’Ucraina alla presentazione del libro di padre Antonio Spadaro, ‘L’atlante di Francesco’, con il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.
“Tutti vogliamo la pace, tutti – ha aggiunto – facciamo quello che possiamo per favorire una soluzione di questo conflitto che non stabilisca il principio che chi è più forte impone la sua forza”, “credo che sia proprio la Santa Sede quella più idonea a favorire una soluzione negoziale, perché non ha altro interesse che non sia quello di una soluzione giusta di questo conflitto, non ha un interesse nazionale, che muove gli Stati nazionali e ha inevitabilmente sempre delle postille”.
“Io davvero sostengo questo sforzo che ho visto e che spero si intensifichi e sul quale la Santa Sede può contare sul nostro aiuto”, ha osservato

Migranti, Meloni: accusata cose raccapriccianti, coscienza a posto

Migranti, Meloni: accusata cose raccapriccianti, coscienza a postoRoma, 13 mar. (askanews) – In questi giorni sul tema dei migranti “sono stata e siamo stati accusati di cose raccapriccianti ma la mia coscienza è a posto. Quello che è successo in questi giorni è che più persone partono e si mettono in mano di cinici trafficanti e piu c’è il rischio che qualcosa vada storto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla presentazione del libro di padre Antonio Spadaro, ‘L’atlante di Francesco’, con il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.

Terre degli Uffizi: sei mostre in sei località della Toscana

Terre degli Uffizi: sei mostre in sei località della ToscanaMilano, 13 mar. (askanews) – Quattro conferme e due nuovi territori coinvolti, tra i quali Grosseto, prima assoluta nella Maremma. Sono sei le mostre che si terranno, nel corso del 2023, all’interno della terza edizione di Terre degli Uffizi, progetto per la valorizzazione del patrimonio artistico della Toscana promosso da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno dei rispettivi programmi Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. Un nuovo piano espositivo che promuove il legame del territorio con le sue ricchezze artistiche. Il progetto è stato presentato da Luigi Salvadori, Presidente della Fondazione CR Firenze, da Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi e dai rappresentanti dei rappresentanti dei territori coinvolti. Le mostre si terranno a Montelupo, Montespertoli, Scarperia e San Piero, Anghiari, Grosseto e San Giovanni Valdarno.
Terre degli Uffizi ha un obiettivo: dislocare da Firenze i flussi turistici e incrementare i visitatori di vicinanza, grazie al coinvolgimento con i musei periferici già presenti nel territorio e con i Comuni. I dati confermano, infatti, un aumento medio dei visitatori del 37% rispetto agli stessi periodi dell’anno precedenti l’avvio del progetto (nel primo anno di esposizioni la percentuale era +18%), con un totale di visitatori di 61.042 nelle otto mostre e 216 mila euro di incassi per i musei che erano a pagamento. I questionari (oltre tremila analizzati) sottoposti ai visitatori raccontano che il 79% visitava il museo per la prima volta e il 47% dichiara di averlo visitato appositamente per la mostra.
Il programma espositivo del 2023 parte con la mostra “La ceramica di Montelupo e gli Uffizi: una “galleria” di confronti”, che si terrà dal 1 aprile al 1 ottobre al Museo della Ceramica di Montelupo. Segue la mostra di Montespertoli, al Museo Diocesano d’Arte Sacra di San Pietro in Mercato, dal 22 aprile al 29 ottobre, che è la terza esposizione all’interno di Terre degli Uffizi e che quest’anno è dedicata a Filippo Lippi e intitolata “Filippo Lippi in Valdelsa”. Altra conferma del progetto è il Comune di Scarperia e San Piero, in particolare il Palazzo dei Vicari – Museo dei Terri Taglianti, che dal 12 maggio al 5 novembre ospiterà “I Medici, gente del Mugello. Ritratti di famiglia dalle Gallerie degli Uffizi”. Per Anghiari sarà il terzo ritorno dopo la partecipazione all’edizione del 2021 e del 2022. Dal 27 maggio al 17 settembre, sempre al Museo della Battaglia e di Anghiari, si terrà “Intellettuali in battaglia. Fama e oblio di due letterati dalla Battaglia di Anghiari all’assedio di Famagosta”. Terre degli Uffizi sbarca per la prima volta nel grossetano, proprio a Grosseto, con “I favolosi anni ’60’ in Maremma. Nel segno di Ico Parisi”, al Polo culturale della Clarisse, dal 17 giugno al 3 settembre. Infine, San Giovanni Valdarno ospita una mostra di lungo respiro dedicata a Giovanni da San Giovanni, che si terrà al Museo delle Terre Nuove dal 30 settembre al 6 gennaio 2025, intitolata ‘Bizzarro e capriccioso umore’. Giovanni da San Giovanni, pittore senza regola alla corte medicea”.
“Siamo molto soddisfatti di questo progetto – ha commentato Il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – che dimostra, nei fatti, la sua validità. Le mostre hanno contribuito ad aumentate sensibilmente la conoscenza e l’affluenza ai luoghi in cui sono state allestite e gran parte del pubblico le ha visitate perché richiamati dal valore della proposta culturale. Abbiamo dunque pienamente raggiunto i principali obbiettivi di questa operazione che, fin dalla sua origine, aveva lo scopo di decongestionare i grandi flussi turistici e far scoprire mete e luoghi meno conosciuti ma non per questo meno ricchi di bellezza e di arte. Intendiamo sostenere quel modello di ‘turismo esperienziale’ che sta crescendo notevolmente in questo anno di post-pandemia e che, secondo i più qualificati osservatori del settore, è destinato ad aumentare del 57% entro il 2030”.
“Questa iniziativa, iniziata subito dopo il lockdown – ha aggiunto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – sta avendo un impatto inaspettato. Altre ne stanno nascendo di natura simile in Italia, e anche all’estero alcuni direttori di musei, tecnici, e addirittura amministratori di città oggetto come Firenze di un turismo d’assalto, si interessano al nostro modello per poterlo riproporre. Dopo tre anni, posso solo affermare che un progetto avvertito all’inizio con timore protezionistico, giudicato da alcuni come una spoliazione, ha invece arricchito il territorio e gli stessi Uffizi, le cui opere sono messe in una nuova luce e accolte con entusiasmo. Sono grato a Luigi Salvadori per aver subito compreso il potenziale educativo e culturale della ‘diffusione’ degli Uffizi, appoggiandola e contribuendo sostanzialmente, con la Fondazione CR Firenze, al suo successo”.

Meloni: ringrazio Dio di dover fare scelte, anche se scontento qualcuno

Meloni: ringrazio Dio di dover fare scelte, anche se scontento qualcunoRoma, 13 mar. (askanews) – “Non scegliere è più reddittizio, quando scegli c’è qualcuno che rimane deluso. Noi oggi siamo in una situazione nella quale la politica non se lo può più permettere, ringrazio Dio per essere costretta a fare delle scelte, anche scontentando qualcuno ma con la possibilità di dare a questa nazione un’idea di politica industriale, di politica economica, di futuro delle istituzioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla presentazione del libro di padre Antonio Spadaro, ‘L’atlante di Francesco’, con il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.

Volkswagen costruirà una gigafactory in Canada

Volkswagen costruirà una gigafactory in Canada

Blume: Nord America è una priorità. Avvio produzione nel 2027

Milano, 13 mar. (askanews) – Volkswagen costruirà una gigafactory in Canada a St. Thomas, Ontario. L’avvio della produzione di batterie è previsto nel 2027. Dopo Salzgitter e Valencia, quella in Canada sarà la terza gigafactory del gruppo, la prima in Nord America.
A costruire l’impianto sarà PowerCo, la divisione del gruppo Volkswagen dedicata alle batterie. L’investimento rientra in un piano più ampio di sviluppo in Nord America che comprende anche un impianto in Columbia, South Carolina, di Scout, brand indipendente del gruppo. Scout produrrà un pick-up e un suv rugged, dedicato al fuoristrada, entrambi elettrici. Nel 2026 nell’impianto dovrebbero essere prodotti più di 200mila veicoli Scout.
“Lo sviluppo in Nord America è una priorità del nostro piano in 10 punti presentato l’anno scorso. Con la decisione di avviare la produzione di batterie in Canada e con il sito Scout in South Carolina stiamo accelerando nell’esecuzione della nostra strategia”, ha detto il Ceo di Volkswagen, Oliver Blume.
Sempre in Nord America, Volkswagen ha aumentato la produzione dell’elettrica ID.4 a Chattanooga, Tennessee, e ha in programma investimenti a Puebla e Silao in Messico per la produzione di Bev e motori elettrici nella seconda metà del decennio. Anche Cariad, la divisione dedicata al software ha aperto una filiale a Seattle. Sul fronte dell’infrastruttura di ricarica, Volkswagen sta sviluppando Electrify America che prevede l’installazione di colonnine fast charger in Usa e Canada.

Tonfo delle Borse europee, crolla piazza Affari (-4,03%) con le banche

Tonfo delle Borse europee, crolla piazza Affari (-4,03%) con le banche

Spread Btp-Bund sale a 192 pb. UniCredit -9%, Intesa Sp -6%

Milano, 13 mar. (askanews) – Nuovo tonfo delle Borse europee sulla scorta dell’irrazionale allarme banche importato dagli Stati Uniti. Per piazza Affari – considerato il forte peso dei titoli del credito nel paniere del Ftse Mib – è stata poi una vera e propria giornata nera. L’indice Ftse Mib è crollato del 4% a 26.183,54 punti e l’All Share è precipitato del 3,94% a 28.320,66 punti. Cali inferiori ma comunque molto pesanti anche per i principali indici delle Borse di Francoforte (-3,04%), Londra (-2,58%), Parigi (-2,90%), Madrid (-3,51%).
Nè le misure d’emergenza varate con tempestività dalle Autorità Usa (Fed, Tesoro e Fdic) per tutelare i depositi in seguito al fallimento della Silicon Valley Bank e di altri istituti di credito regionali non sistemici statunistensi, nè la razionalità dei report degli analisti nello spiegare le nette differenze di situazione, nè il messaggio di forte rassicurazione lanciato dal presidente Usa Biden sono bastati a fermare il panico innescato sui mercati europei dal caso della SVB. Quanto a Wall Street, gli indici sono in altalena e la volatilità è elevatissima, come mostra anche o S&P 500 Vix, in marcato aumento. Il mercato ondeggia tra le paure che si possa generare una crisi sistemica del comparto creditizio e le previsioni/speranze che propio il caso SVP, insieme all’andamento degli indicatori economici, indurranno la Fed ad allentare decisamente la propria politica monetaria restrittiva.
A Milano i titoli delle banche hanno subito maxi-tracolli: Bper -9,51%, UniCredit -9,01%, Banco Bpm -8,09%, Banca Mediolanum -7,76%, Mps -7,33%, Intesa Sanpaolo -6,10%, Mediobanca -4,48%. In controtendenza hanno chiuso gli energetici Italgas (+1,05%), Terna (+0,61%), Snam (+0,56%).
In marcato aumento, infine, lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali. Il differenziale è salito in area 192 punti base, sebbene il rendimento del titolo italiano sia sceso al 4,20%, mentre quello del suo omologo tedesco si è attestato al 2,28%.

La Commissione Ue difende la sua proposta sui veicoli “Euro 7”

La Commissione Ue difende la sua proposta sui veicoli “Euro 7”Bruxelles, 13 mar. (askanews) – La portavoce della Commissione europea responsabile per il Mercato interno, Sonya Gospodinova, ha spiegato oggi a Bruxelles perché l’Esecutivo Ue abbia proposto la nuova normativa Euro 7 per i veicoli stradali, che prevede ulteriori riduzioni delle emissioni nocive per la salute, oltre all’altra normativa che preveda che dal 2035 sul mercato interno possano essere immessi solo auto e furgoni a emissioni zero di CO2.
Una dozzina di Stati membri (i cui ministri dei trasporti, compreso l’italiano Matteo Salvini, si sono riuniti oggi a Strasburgo) sostengono le obiezioni dell’industria, che considera gli investimenti necessari per rispettare le norme Euro 7 irragionevoli, dal momento che comunque entro il 2035, secondo le regole che la stessa Ue vorrebbe varare, il motore a combustione interna non potrà più essere usato nelle auto nuove sul mercato europeo, e chiede di lasciare invariate, per la maggior parte, le attuali norme Euro 6.
Ai giornalisti che ricordavano questa obiezione, durante il briefing quotidiano della Commissione oggi a Bruxelles, la portavoce ha replicato: “Un punto molto importante nella nostra proposta è che va considerato che la precedente normativa Euro 6 era del 2012; da allora, l’industria si è adattata, c’è stata una evoluzione: le imprese sono ora già molto vicine ai livelli di ambizione della nuova normativa Euro 7, e la Commissione ne ha tenuto conto quando ha fatto la proposta, che è ambiziosa ma realistica”.
Va considerato, poi, ha continuato Gospodinova, che “la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e di particolato, prevista dall’Euro 7, riduce l’inquinamento atmosferico, e dunque “serve a proteggere la salute dei cittadini”. Quindi, ha sottolineato, “ogni miglioramento è a vantaggio dei cittadini”.
Inoltre, la portavoce ha ricordato che, come ha precisato a più riprese il commissario Ue all’Industria e al Mercato unico, Thierry Breton, “si potrà sempre possibile esportare i motori a combustione interna fuori dall’Ue”, dopo il 2035.
Quando ha presentato la sua proposta, il 10 novembre scorso, Commissione ha indicato i vantaggi per i mercati di esportazione dei motori endotermici, “visto che diversi paesi terzi, come l’Australia, il Brasile, la Cina o l’India, tendono a basare le loro normative sulle norme Euro in materia di emissioni”.
La data prevista per l’entrata in vigore del nuovo regolamento Euro 7 è il primo luglio 2025 per i veicoli leggeri nuovi (autovetture e furgoni) e il 1º luglio 2027 per i veicoli pesanti nuovi (autocarri e autobus).
Attualmente la norma Euro 6 (Euro VI per i veicoli pesanti) disciplina ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO), particolato, idrocarburi, metano, e infine ammoniaca, ma solo per autocarri e autobus. Oltre a questi inquinanti, la proposta Euro 7 estende alle autovetture e ai furgoni i limiti per l’ammoniaca autocarri e autobus. In più, la nuova proposta disciplina anche le emissioni di formaldeide, un gas irritante e cancerogeno, e il protossido di azoto (solo per autocarri e autobus), un potente gas a effetto serra, il particolato ultrafine più piccolo (fino a 10 nanometri).