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Autore: Redazione StudioNews

PA, Zangrillo: verso 350mila assunzioni 2 anni, è sfida enorme

PA, Zangrillo: verso 350mila assunzioni 2 anni, è sfida enormeNapoli, 13 mar. (askanews) – “Abbiamo fatto uno sforzo significativo nel 2022 che ribadiremo nel 2023 perché in questi 2 anni tra la sostituzione del turnover e le nuove assunzioni andiamo verso 350 mila ingressi nella pubblica amministrazione in due anni, è una sfida enorme”. E’ il commento del Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a Napoli, a margine della terza tappa di “Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori”. “Sicuramente sono persone che hanno il potenziale per lavorare nella pubblica amministrazione – evidenzia – Poi vi voglio dire una cosa, quando si entra in una pubblica amministrazione, ci sono quelli che entrano esperienziati con le competenze che servono per lavorare subito e poi c’è anche un grande lavoro da fare dal punto di vista della formazione dei nuovi ingressi”. “Per Zangrillo “è la stessa cosa che esiste nelle organizzazioni private: un giovane che entra in un’organizzazione privata deve fare un training on the job deve cercare di acquisire in tempi ragionevoli le competenze per poter essere autonomo”.
“Io combatto questa narrazione di una pubblica amministrazione che è diversa dalle altre organizzazioni del mondo. La Pubblica amministrazione può fare esattamente le stesse cose che fanno le altre organizzazioni, quindi non c’è una distinzione con tutto il resto, noi dobbiamo essere capaci, anche prendendo spunto dall’eccellenza del privato, di introdurre nella pa quelle dinamiche che consentono di avere un capitale umano che funzioni” conclude.

Autonomia, Zangrillo: non nasce per creare gap tra le regioni

Autonomia, Zangrillo: non nasce per creare gap tra le regioniNapoli, 13 mar. (askanews) – “L’autonomia differenziata è una soluzione che non si è inventato nessuno, esiste in Costituzione, è una soluzione sulla quale stiamo lavorando naturalmente con l’obiettivo di creare un valore aggiunto. – continua – Non si fa autonomia differenziata per creare un gap tra regioni virtuose e regioni meno virtuose o certe aree geografiche del paese rispetto ad altre”. A dirlo è il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a Napoli, a margine della terza tappa di “Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori”. “Ci sono una serie di meccanismi che la legge prevede e che sono quelli che fanno riferimento alla spesa storica, al fondo di perequazione, che devono garantire che l’applicazione dell’autonomia differenziata non si traduca in un danno per alcuni a vantaggio di altri” continua.
“E’ chiaro che parlando di autonomia differenziata si può parlare della possibilità di trovare delle soluzione customizzate, quindi delle soluzioni dedicate per le diverse realtà. Il ministro evidenzia di essere contro dal punto di vista retributivo “alle gabbie salariali” e che “per me i salari sono definiti dal contratto collettivo nazionale e poi con gli integrativi aziendali ciascuna realtà gestisce le specificità del suo territorio”.

Firmato a Roma accordo collaborazione Antonianum-Centro Islamico

Firmato a Roma accordo collaborazione Antonianum-Centro Islamico

Durante convegno “Energie di pace. Fare energia per la pace”

Roma, 13 mar. (askanews) – E’ stato firmato durante il convegno “Energie di pace. Fare energia per la pace” organizzato alla Pontificia Università Antonianum a Roma nel decennale dell’elezione di Papa Francesco, un accordo quadro di collaborazione tra la Pontificia Università Antonianum e dal Centro Islamico Culturale D’Italia, che sovrintende la Grande Moschea di Roma, per una collaborazione nell’ambito del quale dare vita ad una comunità energetica. Sullo sfondo si collocano importanti testi quali: la costituzione apostolica di Papa Francesco Veritatis gaudium relativa alle università e facoltà ecclesiastiche, il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb nel quale si sottolinea che “il dialogo, la comprensione, la diffusione della cultura della tolleranza, dell’accettazione dell’altro e della convivenza tra gli esseri umani contribuirebbero notevolmente a ridurre molti problemi economici, sociali, politici e ambientali che assediano grande parte del genere umano” e la Lettera Enciclica Fratelli Tutti del Papa nella quale si indica che “l’arrivo di persone diverse, che provengono da un contesto vitale e culturale differente, si trasforma in un dono”.
Erano presenti fr. John Puodziunas, Economo Generale dell’Ordine dei Frati Minori, l’Imam Nader Akkad, Grande Moschea di Roma, il dott. Abdellah Redouane, Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d’Italia – Grande Moschea di Roma, fr. Massimo Fusarelli, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori, il prof. Augustin Hernandez Vidales Rettore Magnifico della Pontificia Università Antonianum.
Un progetto condiviso di comunità energetica tra la Pontificia Università Antonianum ed il Centro Culturale Islamico d’Italia come primo esempio vivente di profonda collaborazione e sinergia tra le comunità di appartenenza: il progetto si colloca nel desiderio delle parti di dare concretezza alla Fratellanza Umana con buone e leali volontà, per invitare tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme, affinché esso diventi una prima opportunità concreta per l’Italia, con particolare riguardo alla comunità cittadina di Roma Capitale, innesco progettuale aperto alle nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani fratelli.
Specificamente, il progetto congiunto di comunità energetica si pone come strumento attivo di diplomazia della cultura nel sentiero di adottare la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato la storicità del momento. Il Magnifico Rettore dell’Antonianum prof. Augustin Hernandez Vidales in apertura di convegno ha richiamato i tre ambiti della dimensione accademica: la ricerca, l’insegnamento e la ricaduta dell’attività accademica sul territorio. Occorre “Unire intenti per fare sì che le idee accademiche confluiscano insieme per un cambio di paradigma, desiderio auspicato dal Papa per il bene di tutto il mondo” e ricordando l’idea di fare rete a tutto campo come ripetuto nel cap. 4 della Veritatis Gaudium, ha sottolineato che l’Università non deve essere a se stante ma deve fare rete dove si trova perché più fitta è la rete meglio si realizza il desiderio del Papa, effettuare il cambio di paradigma.
Il Ministro generale fr. Massimo Fusarelli ha espresso grande soddisfazione per questo momento, significativo anche per la sua coincidenza con l’anniversario dell’elezione di Papa Francesco che dà la misura del cammino fatto in questi anni, “riuscire a coniugare il dato della fede con la storia, come un dato che appartiene alla profondità della nostra azione”. Fr. Fusarelli, che ha ricordato che nel 2025 saranno 800 anni dalla composizione del Cantico delle creature di san Francesco, citando Origene, “nova semper innovanda sunt”, le cose nuove devono sempre essere innovate, ha concluso: “Non ci limitiamo oggi ad aprire solo una porta, vogliamo rimanere su questo percorso”.
Il Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d’Italia – Grande Moschea di Roma, dott. Abdellah Redouane, ha sottolineato come negli ultimi dieci anni i rapporti con il Vaticano si sono rafforzati: “Con la firma di oggi si aggiunge un nuovo tassello. Firmare un’intesa fra un ente islamico e uno cattolico è per noi molto importante perché si traccia esempio per altri da seguire: qui siamo sempre stati accolti bene e siamo felici di firmare questa intesa, daremo concretezza ai grandi discorsi”. L’ Imam Nader Akkad, Grande Moschea di Roma, ha sottolineato come si tratti di una firma epocale, “un patto comune per produrre energia per la pace e per donare energia” e nel ricordare che la comunità musulmana italiana è un modello per altre comunità mondiali, ha concluso: “Passaggio dal dialogo incartato al dialogo incarnato e con questa firma facciamo questa trasformazione”.

Musica, David Garrett Trio: in Italia 6 concerti a luglio

Musica, David Garrett Trio: in Italia 6 concerti a luglio

A Firenze, Roma, Genova, Cattolica, Macerata, Brescia. A giugno Taormina

Roma, 13 mar. (askanews) – Dopo il tour di successo del 2022 “Alive-my Soundtrack”, con 32 concerti in 11 paesi, David Garrett inaugura un nuovo capitolo della sua carriera con Iconic, l’album pubblicato da Deutsche Grammophon il 4 Novembre 2022, e l’omonimo Iconic Tour, che lo porterà anche in Italia in una formazione in trio per una serie di 6 concerti dal 18 al 25 luglio in alcune fra le rassegne più prestigiose: il 18 luglio al MusArt di Firenze, in Piazza Santissima Annunziata, il 19 a Roma ospite dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia all’Auditorium Parco della Musica, il 21 a Genova ai Parchi di Nervi (Villa Grimaldi), il 22 all’Arena della Regina di Cattolica, il 24 all’Arena Sferisterio di Macerata e il 25 a Brescia in Piazza della Loggia.
I sei concerti di luglio sono preceduti da una speciale anteprima, il 18 giugno al Teatro Antico di Taormina, nell’ambito del Taobuk Festival-SeeSicily, che celebra personalità di altissimo profilo della letteratura, della scienza e dell’arte. La sera precedente il concerto, sabato 17 giugno, in occasione di Taobuk Gala al Teatro Antico, David Garrett sarà insignito del prestigioso Taobuk Award “per il suo eccezionale contributo alla musica, che esplora generi diversi con incredibile capacità di sincretismo, esaltando il genio dei grandi compositori del passato”, dichiara Antonella Ferrara, Presidente e Direttore Artistico del Festival.
I biglietti per i concerti sono disponibili su Ticketone, Vivaticket e altri circuiti autorizzati, da lunedì 13 marzo per le date di Firenze, Genova, Cattolica, Macerata e Brescia, da giovedì 16 per la data di Taormina, a seguire per la data di Roma.
Il nuovo album classico di David Garrett, ICONIC, s’ispira ai leggendari violinisti, le cui gemme e appassionate melodie hanno entusiasmato David Garrett sin da bambino. Le melodie di Bach, Dvorák, Gluck, Kreisler, Mendelssohn e Schumann, solo per citarne alcune, possono essere ascoltate con nuovi arrangiamenti per violino, chitarra e orchestra (di Franck van der Heijden e David Garrett). Nell’ICONIC TOUR 2023, per la prima volta, David Garrett propone il programma in trio insieme a Franck van der Heijden alla chitarra e Rogier van Wegberg al basso.
La personale scelta musicale di David Garrett evoca l’epoca d’oro dei virtuosi del violino, quando artisti come Zino Francescatti, Arthur Grumiaux, Jascha Heifetz, Fritz Kreisler e Yehudi Menuhin deliziavano il pubblico con celebri encore e altre rarità. Pezzi che da sempre suscitano l’ammirazione del giovane. David si è immerso in questi capolavori senza tempo, ideando il programma ICONIC.
“Sfortunatamente, molte splendide opere dei tempi dei grandi virtuosi sono cadute nell’oblio”, afferma David. “Ecco perché avere l’opportunità di riportare in vita questi magnifici pezzi significa davvero molto per me”.
David Garrett ha iniziato a suonare il violino all’età di quattro anni. Il suo debutto sul palcoscenico è avvenuto quando aveva dieci anni, e, solo tre anni dopo, è diventato l’artista più giovane a firmare un contratto con la Deutsche Grammophon. Ancora adolescente, si era già costruito una stellare carriera da solista, e registrato tutti i ventiquattro Capricci di Paganini. S’iscrisse poi alla celebre Juilliard School di New York, dove divenne uno dei primi allievi di Itzhak Perlman. Nel corso degli ultimi due decenni ha suonato con molti dei più prestigiosi direttori d’orchestra su scala globale, e ha raggiunto il pubblico di tutto il mondo con concerti che includono inni rock, sonate classiche, pezzi da solista e colonne sonore. La sua autobiografia, “Wenn ihr wüsstet” (“Se voi sapeste”), che rivela il cammino, a tratti arduo, da lui percorso da enfant prodige ad artista adulto di successo, fu pubblicato dalla casa editrice Heyne Verlag a inizio 2022.
L’ICONIC Tour di David Garrett Trio parte il 19 marzo 2023 dalla Germania e attraversa vari Paesi europei prima di approdare in Italia il 18 giugno e poi di nuovo dal 18 al 25 luglio.

“Rebuilding Ukraine”, si chiude a Milano viaggio della violinista Vira

“Rebuilding Ukraine”, si chiude a Milano viaggio della violinista ViraRoma, 13 mar. (askanews) – Con l’arrivo a Milano il 10 marzo di Vira Lytovchenko, la violinista diventata un simbolo della resilienza Ucraina pubblicando sul web i video mentre, chiusa in un seminterrato durante i bombardamenti russi, suona il suo violino per gli altri residenti di Kharkiv, è partito ufficialmente il progetto europeo “Rebuilding Ukraine. Art, Music and Passion”.
Ideato da 4Elements AssociAction – no profit che si riconosce negli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dichiarati dalle Nazioni Unite – l’iniziativa mira a sostenere il patrimonio artistico e culturale dell’Ucraina come bene fondamentale di un Paese.
Vira Lytovchenko si è fatta portavoce del progetto europeo intraprendendo un viaggio straordinario di 3700 km, raccontato nel docufilm presentato in anteprima esclusiva nel corso della serata, “Vira: Art, Music & Passion” di Marcella Mitaritonna con protagonisti Vira e il suo violino, veri e propri Ambasciatori internazionali per la pace. Partito da Kharkiv, il viaggio di Vira – arricchito da concerti unici e incontri umani emozionanti ma a volte anche drammatici – ha toccato le principali capitali europee culla della musica – Varsavia, Berlino, Vienna, Praga, Budapest e Udine – per poi terminare a Milano, nel cuore del patrimonio artistico europeo.
“4Elements è una associazione no profit che nasce neanche un anno fa con l’obiettivo di realizzare iniziative in grado di rispondere alle call to action globali. L’anima di 4Elements è composta da un gruppo di professionisti che arrivano da esperienze diverse nel mondo del lavoro ma con un obiettivo comune” ha commentato Daniela Ropolo, Presidente di 4Elements AssociAction, aggiungendo: “Uno dei principali progetti internazionali di 4Elements è proprio Rebuilding Ukraine: art, music and passion. Un’idea nata pochi giorni dopo l’inizio del conflitto, quando abbiamo appreso dalla stampa che una violinista ucraina aveva deciso di non lasciare il suo paese ma bensì di dare il suo contributo nel miglior modo a lei possibile: suonando. Questo video ha fatto il giro del mondo e da queste immagini ci siamo resi conto di quanto l’arte, la musica e la passione siano fondamentali per l’unicità di un paese e per la sua rinascita”.
“Stiamo cominciando a distribuire il teaser di “Vira: Art, Music & Passion” in molti paesi d’Europa. Tutti i ricavi andranno al progetto che sarà presentato fuori concorso in molti Festival” ha dichiarato Daniele Petirro, produttore di Showlab che ha creduto fortemente in questo progetto.
In occasione dell’arrivo di Vira a Milano, la sera del 10 marzo si è tenuta una cena di gala presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci per il lancio ufficiale del progetto “Rebuilding Ukraine. Art, Music and Passion”, nel corso della quale sono stati raccolti fondi per il college musicale di Kharkiv, un’istituzione nel paese, che nasce nel 1883 e oltre ad aver dato i natali a grandi artisti è rinomato per il suo metodo d’insegnamento.
Tra gli ospiti della serata – aperta da un saluto del Sindaco di Milano, Beppe Sala – il console ucraino Andrii Kartzysh, la console inglese Serena Corti e tanti esponenti del mondo della cultura, dell’imprenditoria e dell’informazione. La cena di gala è stata suggellata da un suggestivo concerto con protagonisti Vira Lytovchenko e Paolo Forte.
Il progetto europeo “Rebuilding Ukraine. Art, Music and Passion” – ideato da 4Elements AssociAction e prodotto da Showlab – è patrocinato dal Comune di Milano, dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dalle Ambasciate britannica e ucraina in Italia.

Regione Umbria: ok a 25 nuovi alloggi per combattere disagio abitativo

Regione Umbria: ok a 25 nuovi alloggi per combattere disagio abitativoRoma, 13 mar. (askanews) – “Potranno finalmente concretizzarsi due importanti interventi volti a ridurre il disagio abitativo a Gubbio e a Marsciano, previsti nel vecchio Piano di edilizia residenziale pubblica del 2010 ma che non sono iniziati per varie problematiche tecnico-amministrative. La Giunta regionale, infatti, ha provveduto a reperire le risorse necessarie anche a copertura del noto aumento dei costi dei materiali”. Ad affermarlo è l’assessore alle Politiche della casa della Regione Umbria, Enrico Melasecche, evidenziando le ricadute positive della delibera con cui la Giunta regionale ha rimodulato il Piano regionale di edilizia abitativa approvato nel 2010 e per il quale è stato firmato un Accordo di programma tra Regione e Ministero nel 2011.
“Gli interventi sulle varie linee del Piano, che vanno dalla nuova costruzione di alloggi, al recupero, ad interventi dentro piani urbanistici, sia di edilizia sociale che convenzionata – spiega – sono in gran parte conclusi e liquidati, quindi le modifiche odierne prevedono la sostituzione di interventi non avviati e sono in linea con quanto stabilito nell’Accordo di Programma”.
“A Marsciano – ricorda – era previsto il recupero di 13 alloggi. La Regione ha chiesto ad ATER di individuare lo stesso numero di alloggi da rendere fruibili nel territorio comunale. ATER ne ha acquistati 5 che sono già entrati a far parte del suo patrimonio di edilizia residenziale pubblica e ne ha individuati altri 8 da recuperare al fine di immetterli rapidamente sul mercato della locazione a canone sociale. Integreremo il finanziamento già stanziato con le risorse derivanti da economie di interventi già conclusi”.
A Gubbio, dove era prevista la costruzione di 10 alloggi da destinare alla locazione a canone sociale “è stata risolta la criticità riguardante l’assegnazione dell’area e il Comune ha approvato il progetto definitivo in variante al PRG, che prevede anche due alloggi in più. ATER ha già predisposto il progetto esecutivo – rende noto l’assessore – ed ha evidenziato la necessità di reperire un finanziamento integrativo, dovuto sempre agli aumenti eccezionali dei materiali da costruzione, di circa 1,155 milioni di euro rispetto all’importo stimato nel Piano che sarà coperto da risorse a carico della Regione Umbria, già individuate a bilancio”.
In conclusione – sottolinea l’assessore – “nessuna risorsa disponibile per l’edilizia abitativa viene sprecata ma, grazie all’efficace gestione e all’attenzione rivolta alle esigenze abitative su tutto il territorio regionale, rispetto al vecchio Piano non solo mette a disposizione i 23 alloggi previsti, ad oggi non realizzati, ma ne aumenta anche il numero per cui gli alloggi complessivamente da realizzare passano da 286 a 288. Nonostante le notevoli difficoltà dovute al momento storico che stiamo vivendo, le Politiche per la casa della Giunta Tesei continuano a segnare passi avanti significativi nel conseguimento degli obiettivi altamente sfidanti che ci siamo dati come prospettiva di legislatura”.

Silicon Valley Bank, Gentiloni esclude rischi di contagio nell’Ue

Silicon Valley Bank, Gentiloni esclude rischi di contagio nell’UeRoma, 13 mar. (askanews) – Sulla Silicon Valley Bank “non vediamo uno specifico rischio di contagio” nell’Unione europea. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni giungendo all’Euogruppo. “Ovviamente seguiamo la situazione assieme alla Bce. Prendiamo nota delle misure prese dalle autorità Usa per evitare il contagio negli Usa e mettiamo in rilievo – ha aggiunto – anche il fatto che le banche europe”, in particolare quelle più grandi si sono tutte adeguate ai criteri di solidità patrimoniali di Basilea III. Il commissario esclude rischi diretti, monitoriamo ricadute indirette.
“Direttamente non ci sta rischio di contagio. La possibilità di un impatto indiretto è qualcosa che dobbiamo monitorare, ma al momento non la vediamo rischi significativi”, ha detto.

Archivio centrale dello Stato, si inaugura “Lo scrigno della memoria”

Archivio centrale dello Stato, si inaugura “Lo scrigno della memoria”Roma, 13 mar. (askanews) – L’Archivio centrale dello Stato inaugura “Lo scrigno della memoria”, un percorso espositivo che ripercorre la storia d’Italia attraverso le preziose testimonianze custodite dall’Istituto. L’inedita narrazione si sviluppa all’interno di un nuovo e permanente spazio museale situato al piano terra del corpo centrale dell’edificio, nel cuore del complesso monumentale progettato per la mostra delle Forze Armate nell’ambito dell’Esposizione Universale del 1942, sede dell’Archivio dagli anni Cinquanta del Novecento.
L’inaugurazione si svolgerà il 14 marzo (alle 12) alla presenza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, mentre la mostra sarà aperta al pubblico a partire dal 22 marzo prossimo. L’esposizione si sviluppa attraverso pannelli testuali, teche espositive e apparati multimediali articolati lungo cinque aree tematiche. Protagonista del racconto, uno dei tre testi originali Costituzione della Repubblica Italiana conservato dall’Archivio. L’opera L’Italia dell’art. 5, realizzata dal Maestro Emilio Isgrò appositamente per l’Archivio ispirandosi ai principi della Carta Costituzionale, accoglie i visitatori al centro del Museo.
Assieme alla raccolta completa degli originali delle Leggi e dei decreti dall’Unità d’Italia fino ai giorni nostri e ai fondi della Consulta nazionale e dell’Assemblea Costituente, è possibile fruire di una selezione di documenti tra i più significativi per la storia del Nazione: il telegramma di Garibaldi al generale La Marmora (“Obbedisco”), l’elenco dei Mille di Marsala, i progetti per le opere governative per la nuova Capitale, la documentazione prodotta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri durante la Prima guerra mondiale, le bandiere delle associazioni operaie coinvolte nel cosiddetto biennio rosso e le fonti relative al regime fascista dalla marcia su Roma fino alla sua caduta.
Un posto di rilievo è riservato inoltre al materiale documentario sulle leggi razziali, sulla Seconda guerra mondiale, sull’attività di tutela e protezione dei beni culturali durante gli eventi bellici, sulla lotta di Liberazione, sulle stragi degli anni 1969-1980, recentemente declassificato in seguito alle direttive dei Presidenti del Consiglio Prodi, Renzi e Draghi. Il museo rende omaggio anche alla creatività e originalità italiana dedicando uno spazio al Made in Italy: brevetti e modelli che ripercorrono il processo sociale, economico e culturale dell’Italia post unitaria. “L’Archivio Centrale dello Stato è fin dalla sua istituzione un luogo in cui studiosi e ricercatori operano per indagare la storia della nazione. Spesso le carte conservano la memoria collettiva. Oggi si apre a un pubblico più vasto con un’iniziativa che ha il pregio di valorizzare documenti di eccezionale valore, capaci di trasmettere il senso profondo della nostra identità nazionale. Nello ‘Scrigno della memoria’ ognuno di noi potrà trovare le tracce di quel percorso che ha portato alla nascita e allo sviluppo dell’Italia, permettendoci di proseguire con maggior consapevolezza nel nostro essere nazione italiana”, dichiara Gennaro Sangiuliano.
Il nuovo ambiente, inoltre, svolge anche funzione di deposito e accoglie gli archivi personali dei Presidenti del Consiglio dei Ministri e di eminenti personalità della politica italiana. Il percorso museale che si sviluppa al suo interno è finalizzato alla valorizzazione del patrimonio e alla promozione della conoscenza della storia del Paese; si rivolge ad un pubblico eterogeneo e agli istituti scolastici che possono usufruire di specifiche visite storico-didattiche.
“Il progetto nasce per promuovere l’educazione al patrimonio e la conoscenza della storia del Paese e delle sue istituzioni democratiche- spiega il Direttore generale e Sovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato, Andrea De Pasquale – seguendo le esperienze delle maggiori istituzioni archivistiche nazionali e internazionali, tra cui i National Archives and Records Administration (NARA) degli Stati Uniti e le Archives Nationales di Francia. La preziosa esposizione permette di ripercorrere la storia del Paese, dall’Unità ai nostri giorni, dal punto di vista politico, economico e sociale attraverso documenti, cimeli, materiali bibliografici, fotografici e audiovisivi, provenienti dai fondi dell’Istituto ed è rivolta in particolar modo alle nuove generazioni. La realizzazione del percorso museale – prosegue il Sovrintendente – fa parte di un più ampio progetto dell’Istituto finalizzato alla razionalizzazione degli spazi dei depositi della sede, finanziato dal ministero della Cultura nell’ambito del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” 2021-2023.”

L&S: fatturato 2022 cresce a 129,4 milioni (+29,4%)

L&S: fatturato 2022 cresce a 129,4 milioni (+29,4%)

Milano, 13 mar. (askanews) – L&S – azienda leader nelle soluzioni e sistemi di luce integrata per l’arredo, l’industria del mobile e il retail, controllata da Clessidra Private Equity – ha chiuso il 2022 con un fatturato di 129,4 milioni di euro, registrando, grazie al nuovo assetto dopo l’integrazione di Forma e Funzione, un incremento del 29,4%.
La crescita organica a perimetro costante è stata invece del 10%. Le vendite sono state realizzate per il 70% sui mercati esteri: le filiali in Usa e Cina hanno visto un aumento del business rispettivamente del 52% e del 25%.
“Per L&S il 2022 è stato anno importante: abbiamo consolidato la leadership del gruppo con l’aggregazione di Forma e Funzione, attiva nel settore lighting per l’arredo, e abbiamo ulteriormente accelerato i processi di innovazione nello sviluppo di prodotti in termini di design e tecnologia che ci hanno permesso di proporre sul mercato la nuova generazione di sistemi LED ad alta efficienza, per un risparmio di energia fino al 50% rispetto alle generazioni precedenti”, ha commenta Pietro Barteselli, Ceo di L&S.
Nel 2023, L&S torna, dopo 3 anni, ad essere protagonista all’Euroshop di Dusseldorf, la manifestazione di riferimento nel settore retail.

Riunita nuova giunta Lombardia, Fontana: grande voglia di fare

Riunita nuova giunta Lombardia, Fontana: grande voglia di fareMilano, 13 mar. (askanews) – “Ho accolto con piacere la richiesta di approfondimenti e l’entusiasmo con il quale tutti i componenti della nuova Giunta hanno approcciato l’inizio formale dei nostri lavori. Da parte di tutti è emersa una grande voglia di fare e di proporre nuove idee”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta, la prima seduta della nuova giunta durante la quale ha illustrato le linee fondamentali del programma regionale di sviluppo, il principale documento di programmazione dell’ente, che individua gli obiettivi ritenuti strategici per i prossimi cinque anni.
“Sono stati condivisi alcuni tratti salienti del programma che dovrà essere innanzitutto sostenibile. Da qui il cambiamento di denominazione: da Prs a Prs-s, seguendo le tre declinazioni di sostenibilità ambientale, economica e sociale” ha aggiunto Fontana. “Grazie al pieno utilizzo e ai già progettati sviluppi dei sistemi informativi a supporto, il programma basato su una lettura sistematica dei dati, in modo da consentire ai decisori politici l’effettuazione di scelte consapevoli e le eventuali correzioni di rotta necessarie in ogni momento della legislatura, quello che tecnicamente viene definito un approccio ‘data driven’” ha proseguito.
Fontana ha inoltre sottolineato “la stretta correlazione tra programmazione, attuazione e rendicontazione”. Un’altra novità sarà quella di puntare su una visione trasversale che non prevede una declinazione verticale del Prs-s, per singoli assessorati, ma attraverso linee strategiche che aggregano obiettivi. Per questo il nuovo Prs-s rispecchierà l’impostazione del programma elettorale del presidente Fontana, che aveva individuato sette pilastri verso i quali fare convergere tutte le politiche di legislatura.
“Il programma regionale di sviluppo sostenibile – conclude il presidente Fontana – dovrà ora essere declinato nel dettaglio con la partecipazione dell’intera macchina politica e amministrativa regionale, degli obiettivi strategici e dei relativi indicatori, con un’attenzione particolare a quelli già sovrapponibili alla Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile e all’Agenda Onu 2030”.
È prevista anche la condivisione con gli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo, i cui componenti saranno chiamati a dare il proprio contributo di idee e osservazioni. Entro 60 giorni dall’insediamento della Giunta, il Prs-s della XII legislatura sarà quindi presentato al Consiglio Regionale, cui spetta l’approvazione definitiva, prevista intorno a metà giugno.