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Autore: Redazione StudioNews

Polestar: chiude 2022 in rosso, crescono consegne e ricavi (+80%)

Polestar: chiude 2022 in rosso, crescono consegne e ricavi (+80%)Milano, 2 mar. (askanews) – Polestar, la controllata di Volvo (gruppo cinese Geely) che produce auto elettriche sportive, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 2,5 miliardi di dollari (+84%) a fronte di 51.491 vetture consegnate (+80%). In crescita anche la perdita operativa pari a 1,28 miliardi di dollari (+29%). A pesare i costi legati alla quotazione sul Nasdaq a giugno 2022 pari a 372 milioni di dollari. La perdita operativa adj è pari a 914 milioni (-8%). La liquidità del gruppo è pari a 974 milioni di dollari.consegne e ricavi 2022 +80%, perdita operativa 1,2 mld usd
“Abbiamo chiuso il 2022 superando il nostro obiettivo di 50mila consegne e con una liquidità rafforzata. Siamo concentrati sull’esecuzione del piano industriale: quest’anno abbiamo avuto un inizio intenso con un importante aggiornamento di Polestar 2, un’accoglienza eccellente per Polestar 3 e abbiamo dato il benvenuto ad altri partner per il nostro ambizioso progetto Polestar 0. La nostra attività continuerà a guadagnare slancio nel corso dell’anno quando inizieremo a produrre Polestar 3 e Polestar”, afferma Thomas Ingenlath, Ceo di Polestar.

Da Rse e Anie un’analisi sul vettore idrogeno e sue potenzialità

Da Rse e Anie un’analisi sul vettore idrogeno e sue potenzialitàMilano, 2 mar. (askanews) – E’ stato presentato a Milano il volume “Il vettore idrogeno: stato dell’arte e potenzialità dell’industria italiana” targato RSE- Ricerca Sistema Energetico e Anie. Il volume esplora le motivazioni che giustificano il ricorso all’idrogeno, le possibili filiere di produzione, trasporto e utilizzo, i relativi costi, le criticità da affrontare sul piano finanziario, legale e regolatorio, aprendo un focus su diversi casi studio ed esplorando le tecnologie sviluppate, gli scenari di sviluppo e gli ambiti di intervento necessari per l’utilizzo di questo vettore.
Il volume è stato presento nel corso di un incontro aperto dai saluti di benvenuto di Federica Guidi, presidente di ANIE Energia, e di Maurizio Delfanti, amministratore delegato di RSE.
“L’analisi proposta in questo volume da RSE e ANIE, l’ultima di un percorso di studio congiunto avviato da tempo, mette in luce la progressiva importanza del vettore idrogeno per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione – ha commentato l’amministratore elegato di RSE – Le attività condotte da RSE sul tema idrogeno, a partire dalla Ricerca di Sistema, seguono un approccio applicativo, che suscita l’interesse degli operatori, nella traiettoria che conduce al net zero entro il 2050. È proprio in questo contesto che si inseriscono le esigenze di sviluppo di realizzazione di infrastrutture che consentano al nostro Paese di farsi trovare pronto alle sfide con cui dovremo misurarci nei prossimi anni”.
“Un aspetto in particolare che abbiamo cercato di approfondire è quanto il settore industriale italiano sia in grado di svilupparsi in questa direzione, evitando i meccanismi di dipendenza da tecnologie importate – ha commentato Luigi Mazzocchi, direttore del Dipartimento Tecnologie di Generazione e Materiali di RSE – È evidente che esiste una struttura industriale già abbastanza sviluppata, e che inoltre sta muovendosi verso una crescita dimensionale e una maggiore integrazione produttiva, favorita anche dai meccanismi di finanziamento del PNRR”.

Autonomia, Calderoli: il percorso prosegue, ora in Cdm

Autonomia, Calderoli: il percorso prosegue, ora in CdmRoma, 2 mar. (askanews) – “C’è il via libera della Conferenza Unificata al disegno di legge di attuazione dell’autonomia differenziata, un ulteriore passo avanti positivo nel percorso della riforma. Contiamo ora di presentare il testo al prossimo Consiglio dei Ministri, per la definitiva approvazione”. Lo afferma il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.
“Dopo aver già accolto le richieste delle regioni nel precedente ottalogo – ha proseguito Calderoli – anche le proposte emendative di Anci e Upi sono state ricevute e verranno portate in pre-Consiglio per una valutazione del loro inserimento nel ddl definitivo. Ulteriori proposte potranno essere presentate come proposte emendative, durante l’esame del Parlamento. Per il resto – sottolinea il ministro – anche nelle sedute odierne i lavori si sono svolti sempre con pragmatismo e volontà di cooperare. I quattro principi di rapidità, semplicità, efficienza ed efficacia prefissati fin dalla prima riunione continuano ad essere rispettati da tutti. Un elemento incoraggiante e che soprattutto garantisce alle Conferenze di proseguire nei lavori” conclude il ministro.

Dl superbonus: allo studio uso F24 ma a determinate scadenze

Dl superbonus: allo studio uso F24 ma a determinate scadenzeRoma, 2 mar. (askanews) – Non un uso ‘libero’ del modello F24 da parte delle banche, ma un uso ‘regolato’ che preveda determinate scadenze. Questa, a quanto si apprende da fonti parlamentari di maggioranza, l’ipotesi a cui si lavora per sbloccare i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi, soprattutto dal superbonus. In questo modo si supererebbero i dubbi della Ragioneria generale dello Stato che teme il rischio di crisi di liquidità. La possibile soluzione verrebbe inserita con un emendamento al decreto legge sui crediti fiscali legati ai bonus edilizi.
La Commissione finanze della Camera oggi ha completato il ciclo di audizioni sul decreto sui crediti fiscali legati ai bonus edilizi. E’ stato dato un giorno in più di tempo per la presentazione degli emendamenti il cui termine ora scade alle ore 12 del 7 marzo.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nell’audizione ha detto che “ragionevolmente si può ritenere che le rate annuali dei crediti in capo alle imprese del settore delle costruzioni, potrebbero essere assorbite dal sistema bancario e assicurativo” attraverso la compensazione tramite il modello F24.
Certo, questi i timori della Rgs, se le compensazioni dovessero concentrasi in determinate giornate, questo potrebbe creare problemi alle casse dello Stato. Da qui l’ipotesi di prevedere un uso regolato degli F24, stabilendo precise scadenze che evitino che le compensazioni coincidano con giornate in cui sono previste rilevanti uscite di cassa.

SI Campus: innovazione sociale e imprese, al via “Match I.S”

SI Campus: innovazione sociale e imprese, al via “Match I.S”Milano, 2 mar. (askanews) – Al via la sfida internazionale “Match I.S. – Light on your social innovation”, iniziativa di Fondazione Triulza e PlusValue – lanciata in collaborazione con Regione Lombardia, con il supporto di Finlombarda e il coinvolgimento della rete degli stakeholder in Mind – Milano Innovation District – che ha come obiettivo facilitare la collaborazione tra aziende lombarde medio-grandi con esigenze di innovazione sociale e start up / scale up “social tech” in grado di offrire soluzioni innovative.
L’iniziativa – presentata in occasione del Social Innovation Campus 2023 di Fondazione Triulza che si è svolta in Mind, il distretto dell’innovazione di Milano – prevede la selezione fino a sei aziende con sede operativa in Lombardia, o che intendono aprirne una, che potranno usufruire di servizi di analisi di bisogni e priorità in termini di innovazione sociale e di assistenza personalizzata per l’innovazione, l’internazionalizzazione e l’accesso ai finanziamenti in capitale di rischio ed europei, e che potranno contare sulla collaborazione con start up / scale up a impatto sociale e a elevato potenziale di crescita.
Le imprese selezionate si impegneranno nella strutturazione di un nuovo progetto di innovazione aperta su vasta scala e/o nell’aumento dell’efficacia di progetti di innovazione sociale già esistenti per esplorare nuove idee nel campo dell’innovazione sociale rispondendo alla sfida di un’industria europea più sostenibile secondo criteri ESG e, quindi, accelerare, convalidare e implementare il potenziale trasferimento al mercato di soluzioni sociali innovative.
L’evento finale con la presentazione dei risultati sarà organizzato a dicembre 2023 in collaborazione con Regione Lombardia.
Le candidature per le aziende medio – grandi sono aperte da oggi fino al 31 marzo 2023 nella sezione “Open Challenge” della piattaforma partecipativa regionale Open Innovation Lombardia a questo indirizzo https://www.openinnovation.regione.lombardia.it/it/iniziative/open-challenge/matchis.
Le candidature per le start up/scale up che intendono proporre le proprie soluzioni alle esigenze di innovazione sociale delle aziende selezionate nella prima call si apriranno sulla piattaforma partecipativa regionale Open Innovation Lombardia ad aprile 2023.

Magnisi e Figlioli nel Cda del Consorzio di tutela vini doc Sicilia

Magnisi e Figlioli nel Cda del Consorzio di tutela vini doc SiciliaMilano, 2 mar. (askanews) – In attesa che la prossima settimana il Cda del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia voti il presidente, l’assemblea dei soci ha eletto nei giorni scorsi i componenti del direttivo. Due i consiglieri che entrano in Consiglio: Roberto Magnisi, direttore di Duca di Salaparuta e Florio, e l’enologo della cantina sociale Birgi, Giuseppe Figlioli, rispettivamente al posto di Laurent Bernard de La Gatinais della Cantina Rapitalà e Nicolò Vinci della Cantina Europa.
Confermati i restanti dieci, ovvero il presidente finora in carica Antonio Rallo (ad di Donnafugata), i vicepresidenti finora in carica Giuseppe Bursi (presidente Settesoli) e Filippo Paladino (vicepresidente Colomba Bianca) oltre i consiglieri Vincenzo Ampola (presidente cantine Petrosino), Gaspare Baiata (presidente cantine Paolini), Salvatore Chiantia (presidente cantina La Vite), Rosario Di Maria (presidente cantina Ermes), Alessio Planeta (ad di Planeta), Letizia Russo (Feudo Arancio) e Alberto Tasca (ad di Tasca d’Almerita).

Governo, Landini: confronti finti, se non ascolta va a sbattere

Governo, Landini: confronti finti, se non ascolta va a sbattereRoma, 2 mar. (askanews) – I tavoli di confronto che ci sono con il Governo sono “finti” perché “l’esecutivo pensa di ascoltare e poi decidere in solitudine. Ma così va a sbattere”. Lo ha detto il leader Cgil, Maurizio Landini, a margine della presentazione del libro dell’ex presidente di Federmeccanica, Fabio Storchi.
“Deve cambiare perché noi non siamo disponibili ad accettare che questa cosa vada avanti in questo modo – ha aggiunto – con i sindacati così non si va avanti. Vogliono fare un provvedimento che aiuti la contrattazione? Allora facciano un provvedimento con cui introdurre una serie di incentivi a quelle imprese che riducano l’orario. Noi siamo pronti a discutere, ma io faccio una distinzione tra chi fa chiacchiere e chi fa i fatti”.
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A marzo a Roma la terza edizione del Festival del Cinema Tedesco

A marzo a Roma la terza edizione del Festival del Cinema TedescoRoma, 2 mar. (askanews) – Torna dal 16 al 19 marzo a Roma, al Cinema Quattro Fontane, la terza edizione del Festival del Cinema Tedesco che da quest’anno chiama il Pubblico a votare per il Miglior Film. A volere l’iniziativa il German Films che, da oltre 25 anni, promuove il cinema tedesco nel mondo, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e il Goethe-Institut.
Quattro i giorni di programmazione nel corso dei quali saranno presentati film e cortometraggi della recente produzione cinematografica tedesca, alcuni tra i titoli in anteprima italiana. Una selezione di opere di autori e registi all’attenzione della critica e dei festival internazionali, accuratamente selezionati dalla giuria composta da Cristiana Paterno’, Mauro Donzelli e Miriam Mauti.
Ad inaugurare il festival, in anteprima italiana, il 16 marzo il lungometraggio “Quel Che Si Vede Da Qui” (Was Man Von Hier Aus Sehen Kann) di Aron Lehmann, adattamento dall’omonimo bestseller dell’autrice tedesca Mariana Leky dal titolo “What You Can See From Here”, tradotto in 14 lingue con oltre 600.000 copie vendute in Germania. In Italia “Quel Che Si Vede Da Qui” è edito da Keller. A presentare il film al festival il regista Aron Lehmann e Rosalie Thomass, tra le interpreti della pellicola.
Luise è cresciuta con la nonna Selma in un remoto villaggio del Westerwald. Selma ha il dono di prevedere la morte. Ogni volta che in sogno le appare un okapi, qualcuno lì intorno muore nel giro di ventiquattr’ore, minuto più minuto meno. Tuttavia, il sogno non rivela chi sarà il malcapitato. L’intero villaggio si tiene pronto e, come si può immaginare, nel lasso di tempo tra il sogno e il compimento del triste fato tutti vivono in uno stato di agitazione, si fanno gli ultimi preparativi, si svelano segreti, ci si confessa e si attende…
“Quel che si vede da qui” è il ritratto originalissimo di un paese e della sua bizzarra comunità così come ce li racconta la piccola Luise, ormai di casa dalla nonna Selma visto che i genitori sono alle prese con un matrimonio che non funziona. Poetico, divertente, toccante, è una fiaba dei nostri tempi che affronta i grandi temi dell’esistenza: l’amicizia, la perdita, l’amore inconfessato e il fluire della vita.
Tra i titoli presenti al festival, “The Ordinaries”, opera prima di Sophie Linnenbaum che esplora le disparità sociali dalla prospettiva di un set cinematografico. Guadagnarsi da vivere senza avere un’identità specifica, un nome stabilito o uno scopo: quello che può sembrare il flagello di ogni vita umana è letteralmente l’unico scopo esistenziale dei protagonisti del film d’esordio di Sophie Linnenbaum. Le persone normali dell’ambiente cinematografico, non personaggi principali o supereroi patinati, sono il cuore di questo film, che è stato presentato in anteprima mondiale al 56° Festival di Karlovy Vary.
Un’opera prima è anche “Tutti Parlano Del Tempo” (Alle Reden Übers Wetter) di Annika Pinske. Un film d’esordio che riesce a trasmettere con sottigliezza una riflessione tagliente sul sessismo e il determinismo sociale. Clara, 39 anni, sta frequentando un dottorato di ricerca in filosofia a Berlino. Quando visita la provinciale Mecklenburg-Vorpommern, per la festa di compleanno di sua madre, si rende conto di quanto si sia allontanata dalle sue radici nella ricerca di una vita autodeterminata.
Tra i film presenti al festival “Rhinegold” (Rheingold) di Fatih Akin è un biopic sul rapper Xatar (e tratto dalla sua autobiografia), nato in Iraq da genitori curdi e cresciuto in Germania, Giwar Hajibi, dopo anni passati nel sottobosco criminale tra Bonn e Amsterdam, culminati in una rocambolesca rapina ad un carico d’oro, seguirà le sue ambizioni, fondando un’etichetta hip hop per registrare, in carcere, il suo album d’esordio che scalerà le classifiche. “Rhinegold”, presentato in anteprima mondiale alla 17a edizione della Festa del Cinema di Roma, è l’ultimo film di Fatih Akin, regista tra i più noti e premiato nel 2004 con l’Orso d’Oro al Festival di Berlino per il film La Sposa Turca.
Per i documentari, in anteprima italiana, sarà presentato “Scusa Compagno” (Sorry Genosse) di Vera Brückner. Nella Germania del 1970, gli studenti Karl-Heinz e Hedi cercano di trovare un modo per stare insieme nonostante la Cortina di Ferro. Lei all’Est e lui all’Ovest. Su pressione dei servizi segreti della DDR, Karl-Heinz non può trasferirsi nella Germania dell’Est e sarà Hedi a dover lasciare il paese. La sua fuga, celata dietro a una vacanza in Romania, si rivelerà per molti versi un fallimento.
Tra i film presenti, sempre in anteprima, “A Stasi Comedy” (Leander Haußmanns Stasikomödie) di Leander Haußmann, regista, attore cinematografico e teatrale, tra i più creativi e attivi in Germania, che sarà tra gli ospiti presenti al festival.
Il film, ambientato ai giorni nostri a Berlino, vede protagonista Ludger Fuchs che, spinto dagli amici, dalla moglie, dai figli e dai nipoti, chiede l’accesso al suo fascicolo della Stasi. Ludger è ormai uno scrittore famoso, all’epoca era un eroe della resistenza della DDR e per questo veniva tenuto d’occhio dalla Sicurezza di Stato. Quasi con orgoglio Ludger presenta alla famiglia riunita il suo faldone. La Stasi si è presa la briga di documentare e commentare veramente tutto, ma proprio tutto, e così in familia si scoprono verità private e mai svelate che animano litigi coniugali e fanno riaffiorare alla memoria anni ormai lontani che sembravano dimenticati per sempre.
Chiude, la selezione dei film in anteprima al festival “Fra di Noi” (Zwischen Uns) opera prima di Max Fey. Eva e Felix, suo figlio autistico di 13 anni, sono inseparabili. Mentre Felix soffre di ansia e attacchi di rabbia e continua a scappare da scuola, Eva lotta, con tutte le sue forze, per una vita stabile e felice insieme. A sostenerla è il vicino Pelle, segretamente innamorato di lei e che sembra piacere molto anche a Felix. Fra i tre si instaura per un breve momento un legame di tipo familiare. Ma Eva sarà costretta ad ammettere a se stessa di non riuscire a gestire la situazione e il peso del figlio che cresce.
Tra gli ospiti presenti a Roma anche la regista Lina Drevs autrice del cortometraggio “Migliore Sorella” (SIS Beste Schwester). Per il terzo anno infatti, a completare il programma del festival, una selezione del meglio della cinematografia breve tedesca. Si tratterà dei cortometraggi Next Generation Short Films, pensati per la distribuzione nelle sale, che arriveranno grazie a German Films e al Filmförderungsanstalt (FFA), l’Ente Federale per la promozione cinematografica tedesca. Una serie di cortometraggi realizzati dagli studenti provenienti dalle migliori scuole di cinema tedesche.
Il Festival del Cinema Tedesco è promosso da German Films Service + Marketing GmbH, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma e il Goethe-Institut con il supporto del Cinema Quattro Fontane.
Tutti i film saranno presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’ingresso alle proiezioni sarà a pagamento con regolare attività di sbigliettamento.

Massimo Scaglia nuovo capo della filiale italiana di Syngenta

Massimo Scaglia nuovo capo della filiale italiana di SyngentaMilano, 2 mar. (askanews) – Massimo Scaglia ha assunto il ruolo di capo della filiale italiana di Syngenta, leader globale e nazionale nel settore dell’agribusiness. Nominato nuovo Crop Protection Business Unit Head Italy della Società, Scaglia guiderà lo sviluppo del business in Italia in un’ottica di crescita e continuità rispetto ai risultati portati avanti negli ultimi anni a servizio dell’agricoltura italiana.
“Sono molto orgoglioso e felice di aver assunto la guida di Syngenta Italia.” Ha commentato Massimo Scaglia. “Ho già iniziato a lavorare con l’eccellente team che abbiamo qui nel nostro Paese per contribuire a consolidare la nostra crescita in questo mercato e investire in innovazione e nuove tecnologie per portare valore alla filiera in Italia”. “La realtà italiana ha da sempre, infatti, una rilevanza strategica per Syngenta a livello globale. In linea con le sfide che il settore dell’agribusiness si trova ad affrontare, continueremo a investire in agricoltura rigenerativa, sostenibilità, innovazione digitale e valorizzazione del territorio, elemento quest’ultimo che, soprattutto in Italia, costituisce una dimensione fondamentale per il nostro business.”
Massimo Scaglia è entrato a far parte di Syngenta nel 2013 e, dopo una lunga esperienza nel settore, è stato nominato responsabile della funzione Syngenta Global Third-Party Business nel 2019, garantendo una crescita costante attraverso un elevato numero di accordi a lungo termine siglati con partner terzi.
Scaglia subentra così a Riccardo Vanelli, il quale assume il nuovo ruolo di Biologicals Head EAME per Syngenta AG. Dal 2018 alla guida dell’azienda in Italia, grazie alla sua visione e alla sua leadership, Vanelli ha gestito un business di successo, raggiungendo traguardi importanti. In questo ruolo si occuperà di dare slancio alla nuova unità di business Biologicals (biocontrollo, biostimolanti e biofertilizzanti) per la Regione Europa, Africa e Medio Oriente (EAME), confermando l’ambizione dell’azienda di diventare, in questo settore, l’attore più rilevante nel mercato globale. Syngenta, infatti, è impegnata da tempo nel fornire agli agricoltori opzioni sempre più complementari sul versante dei prodotti e delle tecnologie, affinché questi possano garantire un sistema alimentare resiliente nel rispetto continuo delle risorse naturali, in linea con gli obiettivi dell’agricoltura rigenerativa.

Auto, Urso: domani Italia vota contro bando Ue ai motori termici

Auto, Urso: domani Italia vota contro bando Ue ai motori termici

Segnale allarme all’Ue. L’Italia c’è. No a “religione” elettrico

Roma, 2 mar. (askanews) – Domani “l’Italia vota contro” le regole Ue che vogliono mettere al bando dal 2035 le auto con propulsori termici (benzina o diesel). Lo fa “come segnale per quanto riguarda tutta l’attività che la Commissione europea farà nei prossimi” su una serie di dossier “che sono ancora aperti, non soltanto quelli inerenti l’automotive, ma anche quelli inerenti il packaging, piuttosto che l’ecotessile. Dossier nei quali noi chiediamo ragionevolezza”. Lo ha affermato il ministro di Imprese e Made n Italy, Adolfo Urso a margine del Consiglio competitività a Bruxelles.
Sull’auto, in particolare “non vediamo perché debba essere considerato soltanto l’elettrico: non è una religione – ha affermato Urso – è una tecnologia come le altre. E se altre tecnologie, per esempio pensiamo ai biocombustibili, possono permetterci di raggiungere lo stesso obiettivo non si vede perché non dobbiamo utilizzarle”.
“Noi siamo un governo pragmatico, che guarda innanzitutto gli interessi nazionali e la sostenibilità dei nostri sistemi sociali, che è conseguenza della sostenibiltà dei nostri sistemi produttivi. E vorremmo ch altrettanta consapevolezza ci fosse nelle istituzioni europee. L’Europa del futuro non può essere un museo a cielo aperto” ma deve essere “anche una società idustrialmente competitiva, per sostenere il benessere dei popoli europei. La decrescita – ha avvertito Urso – non è mai felice ed è il presupposto della decadenza. E noi non accettiamo la decadenza”.
“Attendiamo ovviamente la riflessione di altri paesi nella piena consapevolezza che per quanto ci riguarda il nostro è innanzitutto un segnale di allarme, una sveglia a tutte l’Europa a non dare nulla per scontato. E a capire che l’Italia c’è, è presente alle istituzioni Ue, come siamo stati oggi, in maniera qualificate e autorevole, perché riteniamo che le nostre posizioni, che questa battaglia non sia la battaglia del governo di Giorgia Meloni ma la battaglia del paese, dell’Italia e io credo anche dell’Europa”, ha aggiunto.